ROSATO A DOMO SPINGE IL PD: “LA LEGA HA TRADITO IL NORD”

Un teatro Galletti quasi del tutto riempito, nonostante la concomitanza con i festeggiamenti del Carnevale e la concorrenza con la partita della Juve in Champions, ha fatto da cornice all’arrivo a Domodossola di Ettore Rosato, il capogruppo dem alla Camera dei Deputati salito fino in Ossola per “spingere” la campagna elettorale del Partito Democratico e dei candidati presenti, Enrico Borghi (nel plurinominale proporzionale della Camera dei Deputati), Vittoria Albertini (nell’uninominale Camera VCO)  ed Elena Ferrara (nell’uninominale Senato VCO/Novara).
Il leader dei deputati democratici ha avuto parole nette: “Questa è una terra di grandi tradizioni autonomiste -ha detto Rosato- Ricordo bene che nel 1983, quando si presentò alle elezioni politiche la “Lista per Trieste” anche denominata “lista del melone” aveva al proprio interno esponenti dell’autonomismo ossolano. Quel filone finì nell’esperienza della Lega Nord, un partito popolare che aveva nell’autonomia e nel federalismo il proprio obiettivo. Bene, oggi con Salvini che trasforma il suo partito in Lega nazionale e copre lo spazio politico della destra italiana, quel progetto autonomista viene tradito. La  Lega di oggi non ha più nulla ha che vedere con quella di Bossi. Per questo, chi voglia avere risposte in materia di autonomia e di rispetto dei territori ha un sola strada: votare il Pd, che ha dato prova in questi anni di grande attenzione nei confronti delle zone di confine e delle aree territoriali meno favorite”.
Sugli effetti controproducenti delle ricette economiche leghiste è intervenuto l’on. Enrico Borghi, che nel corso di un ampio intervento in cui ha fatto una serie di riferimenti alle conseguenze sulla collocazione internazionale dell’Italia e sulla qualità della democrazia  in relazione del voto del 4 marzo ha osservato: “Votare Lega nei nostri territori è doppiamente controproducente. Si pensi alla proposta dei dazi, che in un territorio come il nostro che vive di integrazione e interscambio commerciale con la Svizzera avrebbe come immediata ripercussione la messa fuori mercato dei nostri artigiani che esportano in Ticino e in Vallese, dei nostri ristoratori e dei nostri commercianti che grazie al rapporto franco-euro positivo aumentano il proprio fatturato in virtù della clientela elvetica. L’introduzione dei dazi sarebbe dannosa per tutti loro, e aprirebbe la porta a pesanti ripercussioni in Svizzera delle quali ne farebbero le spese i nostri lavoratori frontalieri. Votare Lega significa, insomma, tirarsi la zappa sui piedi”.
Nel corso della serata, introdotta dal segretario Pd di Domodossola Gabriele Ricci, sono inoltre intervenute le candidate Vittoria Albertini (che ha sottolineato la novità della sua proposta sul  “sistema Laghi ” come piano di investimento per la costruzione di una comunità sostenibile del Verbano Cusio Ossola) ed Elena Ferrara (che ha ricordato i risultati dell’impegno del Pd in materia di cultura e diritti, mettendo in guardia dal rischio che una destra al governo smantelli le conquiste di libertà raggiunte in questa legislatura”).

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