Un passo alla volta. Il Vco verso un sistema di servizi socio–sanitari efficaci ed efficienti

Comunicato stampa – Un passo alla volta. Il Vco verso un sistema di servizi socio–sanitari efficaci ed efficienti

Non è stato semplice restare in silenzio e non rispondere alle continue provocazioni e accuse del Sindaco di Domodossola Pizzi  nelle scorse settimane, sui temi della sanità e dei servizi sociali.
Oggi, dopo che in questa settimana la Giunta regionale ha dato segno tangibile di coerenza finanziando con 8 milioni il piano di Medicina Territoriale, dopo che questo pomeriggio la stessa Giunta illustrerà lo studio di fattibilità per il Nuovo Ospedale, dopo che ieri la maggioranza dei Sindaci ossolani ha designato un nuovo CdA e indicato la volontà di procedere nell’integrazione dei servizi sociali con il Verbano e con il Cusio, mi sento di poter raccontare il lavoro che non viene urlato sui giornali ma che si costruisce con fatti concreti, lavoro, riunioni e incontri.

Parto dal Ciss ossolano e dal ricordare il buon lavoro svolto dal presidente  Mario Allegri, e dai consiglieri che lo hanno affiancato in questi ultimi anni. Anni di tagli economici, anni in cui i problemi di povertà, disagio e accoglienza dei migranti si sono mostrati in tutta la loro forza. Le risposte messe in atto dal Ciss, la continua ricerca di risorse e di trasparenza, avevano consentito di limitare i disagi ai cittadini, di continuare ad erogare i servizi essenziali.
Tutto messo in discussione per la volontà, mal espressa della nuova giunta domese di porre un unico ed esclusivo problema:  i migranti a Domodossola! Molto stava facendo l’amministrazione Allegri su quel tema, cercando anche soluzioni che coinvolgessero tutti i comuni, ma per operare c’è bisogno di fiducia reciproca, di proposte e soluzioni che trovino un ambito di discussione che non siano solo le pagine dei giornali. Proposte condivise che non sono arrivate dal socio di maggioranza relativa, da qui la giustificata rottura.

Ieri finalmente, dopo che in modo trasversale e autonomo gli amministratori hanno indicato un nuovo consiglio di amministrazione che sarà guidato da Carlo Pavesi, le cui competenze sono indiscutibili, si cercherà di riprendere il lavoro. Si riparte dallo studio sui tre consorzi che ha fatto emergere le diversità organizzative, tariffarie e di erogazione dei servizi che, come Partito Democratico ci auguriamo siano superabili e che portino ad una integrazione finalizzata ad omogenizzare e unificare le tre realtà.

Abbiamo in questi anni, e l’On. Borghi lo testimonia con il suo lavoro, portato il VCO ad un grado diverso di specificità rispetto ad altri territori e non è comprensibile marciare in direzioni diverse. Per dare gambe alla nostra realtà territoriale, per trasformare in risorsa la montagna e il lago, dobbiamo sempre collaborare tra Ossola, Verbano e Cusio sui servizi che riteniamo fondamentali: tra questi noi mettiamo al primo posto la Sanità e l’assistenza sociale.

Ed oggi, dicevo all’inizio, è un giorno importante in cui si dà seguito ad un altro impegno che ci siamo presi politicamente insieme dalla Giunta Chiamparino con il VCO. Dall’incontro pubblico di oggi dipende lo sciogliersi di molti nodi e la conferma dell’avvio effettivo di un percorso che sulla carta è stato sancito un anno fa con la firma congiunta delle principali amministrazioni per realizzare un Nuovo Ospedale in località Ornavasso. Un lavoro importante svolto dalla nostra ASL, dal comune direttamente interessato dall’intervento e dalla Regione che ha già stanziato 5 milioni di Euro.

Questi passi in avanti per la Sanità del nostro territorio sono il frutto del lavoro del Vice Presidente Reschigna che, trascurando le polemiche, ha portato la nostra Regione fuori dal Piano di rientro sanitario che bloccava la risoluzione di molti problemi, che impediva una più autonoma gestione delle risorse e, fra tutti, l’impossibilità ad agire coerentemente sulle assunzioni necessarie in molti settori. E’ stato difficile, non sarebbe giusto negarlo, e non è tutto risolto.
Apprezziamo sicuramente la volontà politica, non partitica in modo esclusivo, del VCO di dare un nuovo e più integrato sistema di risposta sanitaria e sociale ai cittadini del nostro territorio. Oggi abbiamo un unico Distretto sanitario, avviato la medicina territoriale, indicato un percorso per omogenizzare i servi sociali e un progetto per un nuovo Ospedale.

E’ stata una settimana positiva, un passo alla volta stiamo andando avanti.

Antonella Trapani
segretario provinciale PD

Referendum Costituzionale: domenica 4 dicembre Sì cambia.

vota domenica 4 dicembre 2016 dalle ore 7 alle ore 23. E’ necessario presentarsi al seggio con la tessera elettorale e un documento.
Per decidere informati: la riforma, i numeri, i contenuti (cliccare qui).

Cari cittadini,

Il 4 dicembre gli italiani decideranno il loro futuro. Il referendum costituzionale infatti permetterà a tutti noi di scegliere se cambiare l’attuale sistema politico o lasciare tutto com’è.

Da molti anni i politici di tutti gli schieramenti promettono la stessa cosa: ridurre il numero dei parlamentari, abbattere i costi della politica, eliminare gli enti inutili, semplificare i rapporti tra Stato e Regioni, superare il bicameralismo paritario con la Camera e il Senato che fanno le stesse cose.

Lo hanno promesso tutti, ma adesso che il Parlamento ha votato sei volte questa riforma, alcuni hanno cambiato idea. E si sono schierati in difesa del vecchio sistema e dei loro privilegi.

Ora, finalmente, tocca ai cittadini.
Se vince il Sì, si cambia. Se vince il No, tutto resta com’è.
E continueremo ad avere il Parlamento più costoso e numeroso del mondo. Continueremo con il doppione tra Camera e Senato, con il meccanismo della doppia fiducia, che non esiste da nessuna parte.
Il CNEL e gli altri enti inutili continueranno a spendere danaro pubblico.
Gli stipendi dei consiglieri regionali rimarranno gli stessi e resterà la solita confusione tra cosa fa lo Stato e cosa fanno le Regioni.

Non è una catastrofe, sia chiaro.
Ma a quel punto la classe politica sarà legittimata a continuare con questo
sistema che tutti, da sempre, hanno giudicato sbagliato, troppo burocratico
e troppo costoso.

Molti cercano di cambiare l’argomento di questa consultazione. Dicono che si tratta di
un referendum sul Governo o sulla legge elettorale.
Non è così. Il referendum è su una riforma importante. Vi invitiamo dunque a informarvi, prima di decidere. I nostri figli e i nostri nipoti vivranno le conseguenze della scelta che verrà fuori dalle urne, domenica 4 dicembre.

Se vince il Sì, finalmente si cambia e le istituzioni diventano più sobrie e più semplici. Se vince il No, non cambia nulla.

A voi la scelta.
In bocca al lupo a tutti noi, in bocca al lupo all’Italia.

Comitato Basta un Sì

RILANCIARE L’AZIONE DEL PARTITO DEMOCRATICO DOPO IL REFERENDUM COSTITUZIONALE.

L’Assemblea del Circolo PD di Verbania ha esaminato e discusso il documento elaborato a livello nazionale intitolato “Spunti di riflessione per il Pd di domani”. Il documento viene pertanto offerto come contributo della riflessione degli iscritti e dei militanti verso l’assemblea nazionale del partito .

Durante l’assemblea del Circolo PD di Verbania del 29 novembre si è riconosciuto unanimemente che il documento diffuso tra i Circoli dal PD costituisce un contributo importante per il rilancio dell’azione politica sul piano nazionale e locale. Qui di seguito di riporta il contenuto del documento approvato dal Circolo di Verbania.

Si condivide la proposta di dare compiuta attuazione alla previsione statutaria di istituire l’Albo degli Elettori come strumento per definire la platea dei votanti alle elezioni primarie e per valorizzare il contributo degli elettori alla formazione dei contenuti politico-programmatici del PD a ogni livello.

Risulta razionale e ragionevole la proposta di accorpare in una data unica l’elezione per le cariche interne, superando la polverizzazione delle competizioni elettorali interne che si sono verificate negli ultimi anni.

Si ritiene infine di condividere e sostenere, nei termini proposti dal documento,  una più stringente e rigorosa procedura per l’effettuazione delle elezioni primarie finalizzate a designare i candidati del partito alle cariche istituzionali. In particolare: al  fine di raccogliere la domanda e le proposte della cittadinanza attiva che guarda al Pd e di evitare derive personalistiche, ogni primaria per la selezione dei candidati alla guida di Comuni e Regioni dovrà essere preceduta da una «elaborazione e condivisione da parte dei candidati stessi di un’agenda essenziale di riferimento», frutto di un confronto acceso, informato, aperto e ragionevole fra iscritti, arcipelago delle militanze e appartenenti all’Albo degli elettori.

Per quanto  concerne il tema “Organizzazione interna” si ritiene importante perseguire:

– un modello organizzativo che trova nell’articolazione di base del “Circolo” lo snodo fondamentale dell’azione politica del partito sul piano territoriale condividendo le proposte contenute nel documento del nazionale, in particolare è importante creare i presupposti  per fare  del partito una «palestra di formazione politica per creare nuova classe dirigente» e per «sperimentare nuove forme organizzative che interagiscano con l’arcipelago delle militanze». A tale scopo nei circoli si dovranno «promuovere e sostenere progettualità, rivolte a raggiungere obiettivi chiari, misurabili e rilevanti per la qualità di vita dei cittadini» e promuovere «filiere di progettazione che coinvolgano gli elettori appartenenti all’Albo e tutti i cittadini interessati» per dare «un contributo concreto all’azione di governo del territori, e mettere alla prova nuove leve dentro il partito»

 -un profondo ripensamento nella linea indicata dal Documento dovrà riguardare sia l’individuazione e la strutturazione del livello intermedio di partito tra la dimensione del Circolo e quella dell’Unione Regionale sia la composizione – oggi pletorica e farraginosadegli organismi dirigenti di livello nazionale (assemblea nazionale, composta da 1.000 eletti e molti membri di diritto; direzione nazionale composta da 120 membri).

un adattamento i confini di responsabilità dei circoli ai contesti territoriali. «La scelta dei confini di responsabilità di un circolo» non deve essere rigida, ma deve dipendere dalle caratteristiche del territorio. Questo ridisegno della mappatura dei circoli deve avvenire, in collaborazione fra organismi territoriali e Segreteria nazionale in coerenza con la promozione di un partito progettuale, e sulla base di un’analisi delle caratteristiche socio-economiche dei territori.

 Si riconosce unanimemente che il documento rappresenta un primo ed importante orientamento per avviare una fase di rinnovamento e di riorganizzazione del partito, indispensabile per permettere alla comunità politica dei democratici di affrontare le complesse sfide che la realtà sociale ed economica del paese impone.

Quindi la Segreteria del Circolo di Verbania ritiene utile che il partito persegua tale strada, avviando una fase di studio dei problemi indicati e dei principi proposti nel documento. In questa direzione impegnerà nei prossimi mesi attenzione ed energie per portare la discussione e l’approfondimento di queste tematiche anche negli altri circoli democratici del territorio limitrofo. Si ritiene infatti che la sintesi dei punti sopra riportati corrisponda a una valutazione ancora parziale dei problemi e che sia prioritario condividere ogni ragionamento all’interno di uno scenario sempre più ampio e condiviso.

Tale sforzo, però, può portare a risultati positivi solo mediante un’attenzione maggiore e un sostegno concreto da parte del livello nazionale del Partito e in questa direzione AUSPICHIAMO che proprio in quella sede si avvii una vera e propria fase di revisione dell’organizzazione del nostro Partito partendo da quanto proposto anche in questa occasione.