Rendiconto Regione 2012: mancano 1.5 mld

La discussione in Commissione sul collegato alla finanziaria e sull’assestamento di bilancio 2013 si è concluso con importanti risultati sulle richieste da noi presentate al confronto.
Sono caduti i tentativi della Giunta di modificare nel collegato alla finanziaria importanti leggi in materia di trasporti e di politiche sociali, in modo da negare il ruolo di concertazione di enti locali e imprese nella programmazione del piano del trasporto locale pubblico, o di ridimensionare il dovere di contribuzione del fondo unico per le politiche sociali e gli impegni nei servizi, al di là di quelli essenziali. Tutti propositi trasformati in articoli che la nostra opposizione ha costretto a ritirare.
Nelle politiche sociali, inoltre, abbiamo recuperato 12,5 milioni per il fondo indistinto, fermo a 132 mln nel bilancio di previsione, e 2 milioni per l’emergenza abitativa. Abbiamo anche impedito che i 10 milioni di euro dell’avanzo di bilancio del Consiglio regionale venissero dispersi in mille rivoli piuttosto che destinati ai servizi sociali.
Nella cultura, infine, la nostra azione ha permesso di recuperare i quasi 9 milioni di tagli sui 46 facendoli slittare nel bilancio pluriennale 2014.
Sono risultati importanti, che confortano la nostra azione. Ma non cambiano il nostro giudizio negativo sulla manovra contabile della maggioranza di centrodestra.
Del resto il dibattito sulla parificazione del rendiconto 2012, di cui sono stato relatore di minoranza, ha permesso di mettere in luce l’inconsapevolezza di questa Giunta sulla reale situazione dei conti e la sua incapacità a intervenire con efficacia su di essi. Dal 2010 al 2012, ad esempio, il personale di Scr, che nel frattempo ha ridotto la sua attività, è aumentato nel costo di un milione di euro, il 33% in soli due anni. E quello di Finpiemonte di 600 mila euro: altro che oculatezza di spesa!
L’utilizzo poi di risorse nazionali ed europee per finanziare spese di altro genere ha permesso di tappare dei buchi, ma sul piano contabile ne ha aperto altri che peseranno pesantemente sui prossimi bilancio, dove dovranno essere reimpostate. Tanto che il risultato 2012, al di là della parificazione, è negativo secondo me per altri 1,5 miliardi di euro.
Superficialità e inconsapevolezza dei problemi e della realtà contabile è la cifra di questo governo regionale. E non basta il decreto legislativo 35, che è intervenuto a salvarci dal baratro, a risolverli. Perchè, pur necessario, ha aumentato il debito regionale e non ha sciolto alcun problema strutturale dei conti regionali.
Aldo Reschigna
Presidente gruppo Pd