Si’ alle province montane di Sondrio e Belluno, no a quella del VCO. per il governo le regole fissate valgono solo per qualcuno.

 

Con decreto legge di oggi, il governo ha varato la mappa delle nuove Province italiane. Tra queste, oltre a quelle previste dalle regole fissate dallo stesso governo, ci sono anche le Province di Sondrio e Belluno, Province montane per cui è stata fatta una deroga.
Per il VCO, invece, nessuna deroga. Eppure a favore del mantenimento della Provincia del VCO si era espresso con chiarezza il Consiglio regionale, in considerazione della specificità del suo territorio e della sua storia.
Il governo non ne ha voluto sapere, ma ha applicato la deroga per Sondrio e Belluno, province montane tanto quanto il VCO.
E’ davvero uno strano paese il nostro: prima si fissano i criteri entro cui definire le nuove Province, poi si fanno le deroghe per qualcuno e non per altri nella stessa situazione, infischiandosene anche delle delibere del Consiglio regionale del Piemonte. In sostanza, si fa quel che si vuole.

dichiarazione di Aldo Reschigna,

 

Primarie 2012 VCO. Fai il volontario al seggio come scrutatore

Più seggi, più votanti, più democrazia, più forte il centro-sinistra.
Fai il volontario al seggio come scrutatore.
Telefona allo 0323 401272 (orari ufficio) o invia una email a info(chiocciola)partitodemocratico.vb.it

Le elezioni primarie 2012 per scegliere il candidato premier del centro sinistra si svolgeranno domenica 25 novembre e (se nessuno dei candidati supera il 50% dei voti) domenica 2 dicembre con un ballottaggio tra i primi due.

Nel VCO stiamo lavorando per allestire oltre 30 seggi per permettere a più elettori possibili di votare.

Per far questo abbiamo bisogno dell’aiuto di volontari per allestire i seggi: anche nel tuo comune.

Per questo ti chiediamo di dare la tua adesione come volontario.

Telefona allo 0323 401272 (orari ufficio) o invia una email a info@partitodemocratico.vb.it

Il Comitato Provinciale VCO per le Primarie 2012

Ottobre 2012

Riforma Province: no a guerre tra territori, il futuro si costruisce solo tramite il confronto

È evidente che ogni qual volta si riorganizzano le rappresentanze amministrative dei territori si creano tensioni e lacerazioni.
Anche il Pd non ne è immune. A maggior ragione per il fatto che la riforma delle circoscrizioni provinciali sta avvenendo senza riferimenti chiari e certi sulle modalità di elezione, le competenze, le funzioni e i ruoli. Inoltre, siamo consapevoli come questo riordino apra il problema della presenza sui territori degli uffici statali periferici.
Il gruppo regionale del Partito Democratico, lasciando libertà di voto alla Consigliera Angela Motta, ha votato contro l’emendamento che prevedeva il mantenimento della Provincia di Asti, poiché non rientra nei parametri relativi al numero di abitanti e alla grandezza territoriale previsti nella deliberazione del Consiglio dei ministri. Il nostro voto non può essere letto come indifferenza e non considerazione della specificità e delle dinamiche di sistema che contraddistinguono anche il territorio astigiano come altre Province destinate all’accorpamento.
Ma, al tempo stesso, siamo consapevoli del fatto che ogni atto assunto al di fuori dei parametri di legge non potrà produrre alcun effetto concreto. Bisognava quindi scegliere tra battaglie di principio e scelte responsabili e realistiche. Ora, purtroppo, la palla passa al Governo senza che la Regione Piemonte sia stata capace di presentare una proposta di riordino coerente con i requisiti normativi nazionali.
Per questa ragione diventa, quindi, assai difficile che Governo e Parlamento possano prendere in considerazione quanto votato dal Consiglio regionale.
Detto ciò, non è utile a nessuno che su tali questioni si accendano guerre tra campanili, perché in tal modo non si fa che creare condizioni di incomunicabilità tra territori che dovranno stare insieme e il cui futuro comune dovrà essere costruito attraverso il confronto e non certo in base a rapporti di forza.
Siamo altresì convinti che gli uffici statali periferici non potranno essere tutti collocati nel capoluogo del nuovo ente provinciale in quanto ciò comporterebbe uno scompenso sul piano economico ed occupazionale a svantaggio delle Province incorporate e dei loro cittadini.
Occorrerà costruire accordi anche su questo aspetto, il che rende urgente e indispensabile affrontare questa nuova fase tramite un confronto serrato e costruttivo, perché questo e solo questo è lo strumento attraverso cui i nostri territori possono costruire il loro futuro.

Gianfranco MORGANDO
Segretario regionale PD Piemonte

Aldo RESCHIGNA
Presidente Gruppo Consiliare Regionale PD

Costituito formalmente il Comitato provinciale per le primarie 2012

Anche nel VCO ieri sera si costituito formalmente il Comitato provinciale per le primarie 2012 che ha tracciato il percorso politico e organizzativo dei prossimi trentatré giorni, in vista delle Elezioni Primarie per la scelta del candidato Premier del Centrosinistra che si svolgeranno domenica 25 novembre e (in caso di ballottaggio) domenica 2 dicembre.
Comitato che lancia un appello a tutti coloro che – singoli cittadini, associazioni e parti sociali – condividono la necessità di un cambiamento, perché le Primarie siano un grande momento di partecipazione popolare e perché ci sia un lavoro collettivo e capillare per sostenere il Centrosinistra e il candidato scelto dalle Primarie alle prossime elezioni politiche.
Il Comitato è costituto da un componente indicato da ciascuno dei partiti della Coalizione del centro sinistra “Italia Bene Comune” (per il PD Antonella Trapani, per SeL Piero Gentile e per il PSI Maurizio Peruzzo) e partecipano ai lavori del Coordinamento provinciale, come invitati, un delegato per ciascun candidato ammesso alle primarie.

Il Comitato ha il compito di coordinare le attività necessarie a garantire il corretto svolgimento della consultazione con l’obiettivo di assicurare nel seggio la reale pluralità di presenze.
Inoltre, il Coordinamento Provinciale:

– garantisce e sovrintende alla apertura degli uffici elettorali territoriali, dove dal 4 novembre al 25 novembre i cittadini potranno iscriversi al registro dei votanti sottoscrivendo l’appello “Italia Bene Comune”. Importante sottolineare che i cittadini potranno iscriversi al registro dei votanti contestualmente al voto lo stesso 25 novembre al seggio di competenza del proprio comune.

– definisce il numero e le competenze territoriali dei seggi che intende costituire, al fine di determinare in quale seggio ciascun elettore può esercitare il diritto di voto. Per questo il coordinamento si impegna a costruire una mappa di seggi la più estesa e ramificata possibile su tutto il VCO. L’impegno è a costituire più di 30 seggi elettorali nel VCO.

– garantisce il lavoro per la massima pubblicizzazione degli uffici elettorali e dei seggi , attraverso l’uso della RETE e la stampa di manifesti per l’indicazione dei seggi e delle rispettive sezioni elettorali.

– nomina il presidente e gli scrutatori di ciascun seggio ed i componenti degli uffici elettorali.

il Comitato provinciale per le primarie 2012

 

Verbania li 24.10.2012

Ridisegno delle province Piemontesi: una scelta che non condividiamo quella di Cota e della sua maggioranza

Con la scelta, compiuta oggi, di proporre al governo l’istituzione di sei province il Consiglio regionale ha dato prova di essere incapace di progettare una riforma dell’organizzazione locale all’altezza dei tempi e delle richieste dei cittadini.
La scelta di affiancare, oltre alla Provincia di Vercelli-Biella, in linea con i criteri di popolazione-territorio fissati dal governo, anche quella di Asti, al di sotto di quei parametri, non solo indebolisce la richiesta venuta con grande forza dai sindaci del vercellese e del biellese, ma scava anche un solco profondo con le autonomie locali piemontesi.
Dopo un lungo dibattito infatti, il CAL si era pronunciato per l’istituzione di 4 province, una per quadrante. Abbiamo dato nel corso del dibattito la nostra disponibilità a sostenere le richieste del vercellese e del biellese, ma la scelta di aggiungere anche la provincia di Asti snatura l’intero provvedimento, svuotandolo da elementi di razionalità e indebolendolo nel suo complesso.
Da qui la nostra scelta di astenerci sul voto finale perché non possiamo più condividere una politica incapace di progettare il futuro. Con questi provvedimenti si può creare un consenso immediato, ma si getta un solco profondo in un momento di grandissima crisi economica che colpisce famiglie e imprese con la necessità di destinare meno risorse al mantenimento di organizzazioni amministrative per assegnarle invece a servizi e investimenti produttivi. Non vogliamo essere parte di una politica incapace di raccogliere le grandi sfide e i drammi che sta vivendo il nostro paese.

UNA DICHIARAZIONE DI ALDO RESCHIGNA

 

Per la Lega Nord “specificità montana” a corrente alternata

In Consiglio Regionale la Lega Nord ha presentato un emendamento che, basandosi sull’art. 8 dello Statuto della Regione, chiede che sia assegnata alla nostra provincia la “specificità di territorio montano”, ed in forza di questa peculiarità dovremmo esser esclusi dalla riorganizzazione delle provincie piemontesi. 
Al termine di questo percorso di retroguardia ci sarebbe teoricamente poi la tanto agognata autonomia, già votata da tutti i comuni nei vari consigli lo scorso anno e portata in regione con sforzo unitario di tutti i rappresentanti del territorio.
Bisognerebbe chiedere a Cota, che mi sembra porti un fazzolettino verde nel taschino, che fine a fatto il progetto per il Vco? – afferma il segretario provinciale del Pd del VCO Antonella TrapaniInfatti non è la prima volta che si invoca la specificità oro geografica in cui viviamo come valore per ottenere trattamenti differenziati, che compensino i disagi ed i costi di vivere in luoghi periferici ed a alto costo di manutenzione
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Chiediamo però ai consiglieri De Magistris e Marinello perché questo concetto non vale per la sanità? Nella delibera regionale di agosto l’assessore Monferino ha specificato che il Piano di riorganizzazione della sanità si applica senza tenere conto delle particolarità oro geografiche dei territorio. Traduciamo VCO uguale a Torino!
Se come abbiamo letto su una nota stampa questa mattina la difesa della provincia e la conseguente difesa dei servizi si può ottenere solo richiamando la nostra particolare morfologia, – continua Antonella Trapani
le difficoltà del vivere in un territorio “ostile” ci fa pensare che il servizio sanitario sia qualcosa di cui possiamo fare a meno. Anche perché non abbiamo visto la Provincia del VCO e la sua giunta PDL-Lega all’attacco sui servizi sanitari e sociali che via via stanno diminuendo sul nostro territorio.
I richiami alla specificità montana non devono essere utilizzati a corrente alternata ma con coerenza e continuità.
Per difendere il personale, i servizi, le opportunità che questo territorio deve esigere non ci si difende sulle montagna ma si scende in pianura e si tratta con gli altri attori seduti al tavolo.
Questo ci aspettiamo dai rappresentati delle istituzioni e dell’attuale amministrazione provinciale: vogliamo partecipare alla riorganizzazione, vogliamo essere i protagonisti con pari dignità rispetto a Novara o Vercelli, e siamo convinti – conclude Antonella Trapaniche con il coinvolgimento diretto delle comunità locali sapremo darci un assetto istituzionale e amministrativo moderno ed efficiente che garantisca la nostra specificità montana
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Ufficio Stampa
Partito Democratico vco