Chi è stato?

image Potete scaricare (cliccando qui) l’ultimo numero di PD informa a cura del circolo del PD di Crevoladossola.
Pubblichiamo, di seguito, l’editoriale di questo numero.
Chi è stato? Basterebbe rispondere a questa semplice domanda per far capire ai crevolesi come viene speso il denaro pubblico. Chi è stato negli ultimi otto anni ad impegnare il Comune di Crevoladossola in bizzarre operazioni immobiliari che di fatto non hanno prodotto alcun servizio per il cittadino? Chi è stato ad attrezzare e recuperare i locali al piano terreno della Villa Renzi per realizzare un showroom che di fatto al momento nessuno ha potuto utilizzare?
Chi, nel parco della stessa villa, ha realizzato ed arredato delle stanze con bagno da destinare ad un non chiaro cittadino /cittadina, anziano/ giovane, coniugato/single e la fantasia lascia spazio ad ulteriori possibili avventori, senza di fatto riuscire ad assegnarle? Chi ha distribuito da molti mesi una tessera per l’utilizzo della mensa la cui apertura è già stata rinviata una volta? (forse qui saremo a breve smentiti perchéinvestendo altro denaro i problemi che non hanno consentito l’apertura sembra stiano per risolversi…che sia la volta buona?!) Ed ancora chi ha deciso che Crevoladossola avesse necessità di un ufficio turistico in fase di realizzazione all’imbocco della salita per Crevola alta?
E vi assicuriamo vorremo fermarci qui.
Per noi le risorse economiche possono e devono esser spese meglio. Per noi una buona amministrazione deve come prima cosa occuparsi di risolvere i problemi che incidono tutti i giorni sulla vita dei suoi cittadini non facendo distinguo tra gli uni e gli altri. Recentemente si sente tanto parlare di scuola. Bene noi crediamo che anche questo comune debba ripensare in meglio al servizio scolastico offerto ai suoi cittadini più piccoli.
Altro tema gli anziani. Non è forse giunto il momento di realizzare qualcosa anche per loro? Conosciamo le associazioni che già operano per gli anziani, vorremo vedere il loro impegno crescere e valorizzarsi e perchéno, avvalersi delle giovani forze che animano questo comune e che operano nel volontariato…..ma tutto questo e molte altre possibilità si possono realizzare se l’amministrazione comunale cambia!
Si possono fare basta impegnare le proprie energie per soddisfare i bisogni reali dei cittadini non accedere a casuali finanziamenti pur di mostrare di avere realizzato … palazzi vuoti!!
Noi vogliamo costruire un comune diverso!!!

Approvata la legge regionale sullo sviluppo fieristico

image La promozione e lo sviluppo del sistema fieristico piemontese, è finalmente normato da una nuova legge: recentemente l’assemblea di Palazzo Lascaris l’ha approvata all’unanimità, dopo che era stato illustrato dal sottoscritto in aula.
Il testo stanzia un milione 400 mila euro annui, dal 2009, adeguando la materia alle normative europee.
Questa è una legge che nasce dall’esigenza di adeguare la disciplina regionale al mutato quadro economico e giuridico. Sono passati vent’anni dall’ultima legge regionale sulle fiere, mentre il sistema fieristico è profondamente cambiato, così come il ruolo delle Regioni.
Il Piemonte che allora era all’avanguardia, sta vivendo un momento difficile: per questo occorreva incentivare queste manifestazioni, visto che le fiere producono effetti positivi sull’economia regionale.
Le 606 fiere locali, le 69 regionali,17 nazionali e 8 internazionali oggi presenti sul territorio piemontese testimoniano l’importanza di un settore che da noi "vale" circa 150 milioni di euro, vantando un indotto almeno 8 volte più grande. Nel sistema fieristico vi sono molte cose: sia va dalle produzioni di eccellenza e d’innovazione tecnologica alle tradizioni centenarie che, opportunamente riscoperte, possono rappresentare una importante occasione di sviluppo.
La legge prevede l’eliminazione di tutte le procedure burocratiche: niente “albi” restrittivi né particolari limitazioni per gli organizzatori pubblici o privati. Vengono anche confermati i criteri oggettivi per la concessione delle diverse qualifiche (regionale, nazionale, internazionale), importanti anche per il prestigio di ciascuna manifestazione.
La legge – che è stata approvata con alcuni emendamenti proposti anche dalla minoranza – tende soprattutto a promuovere la più ampia libertà del settore, garantendo a tutti gli operatori la parità di condizioni per l’accesso alle fiere. Viene pure incoraggiato l’associazionismo tra gli operatori del settore e la loro collaborazione al fine di realizzare sinergie in una logica di “filiera “ fieristica. L’abbiano detto e vale la pena di sottolinearlo ancora: il Piemonte deve puntare sull’aumento delle manifestazioni con qualifica nazionale o regionale dedicate soprattutto alla valorizzazione delle eccellenze. E questo non potrà che far bene ad una economia che ha bisogno di tutte le buone iniziative per uscire dalle sabbie mobili della crisi.

Marco Travaglini, consigliere regionale Pd