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Altro che federalismo. Comuni del VCO in mutande! Grazie Lega Nord. Le nostre proposte alternative!

image La scure dei tagli si abbatte sul Vco. Stanno arrivando in queste ore le notizie delle riduzioni dei trasferimenti a cui andranno incontro i Comuni. Verbania meno 802 mila euro rispetto al 2010, Omegna meno 400 mila ecc. Un taglio voluto e deciso dall’ultima legge Finanziaria del Governo Berlusconi e del ministro Tremonti. Ed a cascata i tagli arriveranno a tutti i comuni del VCO.
Comuni oramai ridotti in “mutande” dai tagli del Governo. Persino il sindaco di centro destra di Omegna ha affermato di “aver pensato di consegnare le chiavi del Comune al Prefetto”.
Altro che federalismo, il governo del ministro Bossi regala ai cittadini ed ai comuni solo pesantissimi tagli.
Anche questa volta i leghisti come il senatore Montani, i consiglieri regionali Marinello e De Magistris saranno “occupati” o faranno sentire la loro voce?
Sorprendono inoltre le grida di “dolore” del parlamentare e sindaco Marco Zacchera.
Mentre i sindaci manifestavano a Roma nel mese di giugno contro i tagli della manovra Tremonti, dov’era il sindaco Zacchera? – afferma Antonella Trapani segretario provinciale Pd del VCO – Possibile che si sia accorto solo ieri del disastro annunciato prima dell’estate? Vien da pensare – aggiunge il coordinatore del circolo PD di Verbania Corrado De Ambrogi – che fosse quantomeno distratto quando, in qualità di Parlamentare di maggioranza, votava a favore dei provvedimenti che diminuivano le risorse destinate agli enti locali.
Ci sorprenda oggi, Zacchera colga l’occasione per protestare contro i tagli votando la sfiducia al Governo Berlusconi.
I cittadini siano anche consapevoli che il taglio che grava per il 90% su regioni, provincie e comuni ricadrà pesantemente su di loro e sulle famiglie in termini di meno servizi.
Di fronte a questo disastro annunciato riteniamo che un’altra strada era possibile.
A fronte di un sacrificio definito “molto pesante per i Comuni” (meno 1,5 miliardi per il 2011 e di 2,5 miliardi per il 2012) l’associazione dei comuni italiani, l’Anci, chiedeva e chiede ancora, una significativa riduzione dei tagli ai comuni nella manovra a partire dal 2010 e l’attribuzione ai comuni di una quota certa delle risorse che saranno recuperate dal contrasto dell’evasione fiscale.
Sentiamo spesso parlare di un rigore necessario per sanare i pessimi conti dovuti a “dissennate politiche di spesa pubblica”; ne vorremo citare una per tutte: viene tagliato il fondo di sostegno alla locazione che passa dagli oltre 361 milioni del 2000 ai 98 milioni del 2011. Il piano di edilizia abitativa è solo un castello di chiacchiere che si trascina da due anni senza alcun risultato e con continue riduzioni di dotazione finanziaria.
Tutto questo mentre gli sfratti per morosità hanno superato l’85% del totale e gli affitti richiesti dal mercato sono irraggiungibili per la stragrande maggioranza delle famiglie in affitto, dei giovani e degli anziani.
Ma nella manovra ci si dimentica di questa drammatica situazione ed, anzi, si continua a coprire la massiccia evasione fiscale presente nel comparto delle locazioni, che ogni anno sottrae alle casse dello Stato 3,5 miliardi di euro. Neanche una semplice misura di tracciabilità del pagamento dell’affitto è stata introdotta per contrastarla e trovare quindi risorse per fronteggiare la crisi finanziaria, ma anche: adeguare il fondo di sostegno alla locazione, dare la possibilità di detrarre l’affitto pagato dal reddito degli inquilini.
Questo è solo uno dei settori nel quale si può operare. Questa manovra può essere cambiata, c’è un grande margine per reperire risorse senza dover ridurre in ginocchio i comuni. La lotta all’evasione fiscale ed il conseguente riparto delle risorse recuperate restituirebbe a questo paese i mezzi per rimettersi in carreggiata!

Comunicato Stampa PD
Coordinamento provinciale
Circolo di Verbania

LA DESERTIFICAZIONE DEL MUSEO DEL PAESAGGIO

Il Partito Democratico ha presentato con le altre forze di minoranza un Ordsine del Giorno sulla questione Museo del paesaggio. In fondo all’articolo trovate l’odg. Di seguito le considerazioni del consigliere del PD Claudio Zanotti.
La maggioranza di Destra e Lega Nord in un anno ha demolito decenni di lavoro dei soci e dei volontari del Museo. La deflagrazione di queste settimane, con le dimissioni dei vertici appena nominati, dimostra l’enorme potenziale distruttivo della “militarizzazione” politica delle istituzioni.
Eravamo stati facili profeti, nel numero scorso di questo foglio, ironizzando sul vuoto incartato nel nulla della risposta dell’assessore Mantovani ad un’interrogazione sul Museo del Paesaggio in Consiglio Comunale. Tempo due giorni, ed è scoppiata l’iradiddio.  l’attesa prima seduta del neoinsediato Consiglio Generale dell’Ente, convocata per il 4 dicembre, s’è chiusa con le dimissioni da presidente del critico d’arte Philippe Daverio, al termine di un aspro confronto con alcuni consiglieri. E subito dopo, su La Stampa, un’intervista durissima di Daverio contro coloro che sino a qualche mese fa hanno gestito l’Ente, accusati dalla meteora-Daverio di avere fatto del Museo del Paesaggio “la piccola Pompei del Piemonte”.
Un attacco violentissimo e ingiustificato, che chiude senza alcun rimpianto la fulminea (neppure due mesi) e ingloriosa presidenza del grande nome destinato a risollevare le sorti del nostro Museo. Che risponderà ai diretti interessati della fondatezza delle accuse che così elegantemente ha voluto consegnare ai media locali.
Ma la responsabilità principale del disastro del Museo del Paesaggio non sta certo negli schizzi di fango sollevati dalla fragorosa caduta del grande uomo. Sta a Palazzo di Città, ed in particolare nella sistematica azione demolitoria che da un anno la coppia Zacchera-Mantovani conduce con scientifico accanimento.
Si inizia nell’autunno del 2009, quando il sindaco chiama i consiglieri del Museo di nomina comunale a rendere conto della situazione economica dell’Ente, esibendo tra le “prove” anche  una lettera anonima; la riunione si chiude con la richiesta delle dimissioni anticipate di tutti i consiglieri, ad implicita ammissione della fondatezza delle accuse. Le dimissioni non vengono date.
Da quel momento parte una insistente campagna di delegittimazione e di disinformazione da parte della maggioranza PdL/Lega Nord, fondata sulla “bufala” del “buco di bilancio” del Museo (cfr. http://www.verbaniasettanta.it/?p=1098). Gli zelanti agit-prop di sindaco e assessore fanno il loro lavoro di disinformazia, che purtroppo rimbalza sui media locali screditando l’immagine dell’Ente. Nel gennaio 2010 esce il Bando per raccogliere i curricula di coloro che si rendono disponibili ad essere nominati dal sindaco per un quinquennio componenti (sono 14 su un totale di 20) del Consiglio Generale del Museo.
Mentre nelle precedenti tornate le candidature erano al massimo una ventina, questa volta si supera la cinquantina e molti nomi sono riconducibili al PdL e alla Lega Nord. Intanto il numero di soci del Museo aumenta rapidamente: prendono la tessera numerosi esponenti della maggioranza, nel tentativo di “scalare” l’Ente e far eleggere persone di diretta emanazione “politica” anche tra i 6 componenti del Consiglio Generale nominati dall’Assemblea dei Soci. La “battaglia delle tessere” si protrae sino a luglio e viene rintuzzata grazie alla compattezza dei soci “storici”. Il PdL non ci sta e in pieno agosto arma la penna del presidente della Provincia, Nobili, che minaccia azioni legali contro il Museo se non verrà inserito nel Consiglio Generale un suo rappresentante. Sempre a luglio il sindaco nomina i 14 consiglieri di sua spettanza, tagliando deliberatamente fuori gli amministratori uscenti. Ai primi di ottobre il Consiglio Generale del Museo nomina la nuova Giunta Esecutiva, formata dal presidente, dai due vicepresidenti, dal direttore e dal suo vice: nessuno degli ex amministratori viene eletto. La deliberata e immotivata estromissione di Gianni Pizzigoni, storico, prestigioso e generoso direttore dell’Ente, suscita sconcerto e indignazione; moltissimi cittadini e 6 parroci gli esprimono solidarietà e gratitudine (cfr. articolo finale).
Il resto è cronaca mortificante di queste settimane: le dimissioni del vicepresidente Scolari, che rifiuta gli attacchi personali a Pizzigoni e ai suoi collaboratori; la totale paralisi del Museo; lo scardinamento delle serrature dei magazzini prima della conclusione dell’inventario dei beni da parte del direttore uscente; la diffusione di informazioni completamente false sulla situazione patrimoniale e finanziaria dell’Ente. E adesso le dimissioni del grande nome, incapace di comprendere il valore del Museo del Paesaggio, comunità di persone prima ancora che patrimonio di beni artistici.
Questo è il Museo annichilito che la gestione Zacchera-Mantovani dopo un anno riconsegna alla città. Torna alla mente il Calgaco di Tacito: “Ubi solitudinem faciunt, pacem appellant”. Laddove fanno un deserto, lo chiamano pace.

ORDINE DEL GIORNO

Il Consiglio Comunale di Verbania

Preso atto che tra i mesi di luglio e ottobre il Museo del Paesaggio, che secondo lo Statuto opera sotto “l’alto patronato” del Comune di Verbania, ha rinnovato il Consiglio Generale e la Giunta Esecutiva dell’Ente per il quinquennio 2010-2015;

Rilevato che dalla Giunta Esecutiva sono stati esclusi tutti i componenti uscenti, che pure si erano dichiarati disponibili ad assumere specifici incarichi di gestione;

Venuto a conoscenza che tra novembre e i primi giorni di dicembre si sono dimessi dall’incarico appena conferito sia il Vicepresidente sia il Presidente dell’Ente;

Considerato che le dimissioni sono state accompagnate da dichiarazioni e interviste dalle quali emerge una situazione gravissima che rischia di danneggiare gravemente una prestigiosa e importante istituzione cittadina come è appunto il Museo del Paesaggio;

Ricordato che da un anno ormai sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale del Museo vengono diffuse notizie incontrollate e in netto contrasto con la documentazione contabile ufficiale più aggiornata (Bilancio dell’Esercizio 2009);

Ascoltata la risposta dell’assessore Mantovani ad un’interrogazione sull’argomento del consigliere Scarpinato e giudicatala del tutto insufficiente in relazione ai gravissimi fatti accaduti dopo la seduta del Consiglio Generale dello scorso 4 dicembre e alla portata delle dichiarazioni del Sindaco pubblicate sul numero del 7 dicembre del quotidiano La Stampa;

IMPEGNA l’AMMINISTRAZIONE

a relazionare in maniera esaustiva e completa – in una specifica seduta di Consiglio Comunale aperta anche al contributo e al contraddittorio dei componenti del Consiglio Generale del Museo – su tutte le azioni amministrative assunte dal momento del suo insediamento (giugno 2009) alla data odierna;

AUSPICA

un radicale mutamento dell’approccio dell’Amministrazione Comunale alla vicenda del Museo del Paesaggio, da avviare con l’azzeramento delle nomine sindacali all’interno del Consiglio Generale.

Verbania, 09 dicembre 2010.

Natale della Solidarietà con i lavoratori

image Natale della solidarietà. È questo lo slogan dell’inizitiva che si terrà presso il centro d’incontro a S.Anna Verbania, sabato 18 dicembre 2010.
Spettacolo con gli  Artisti Centro di Formazione Arcademia Omegna, Ettore Puglisi, Brillo l’illusionista e il  Gruppo Funky Soul
Sottoscrizione a premi i cui ricavi saranno devoluti interamente ai lavoratrori delle aziene in crisi del vco.
Organizza il Comitato Spontaneo Cittadini LA.SO. (Lavoratrori Solidali VCO) con il patrocinio della Direzione Generale della Polizia di Stato.

Sanità: campagna manifesti PD.Pericoli in vista!

image Per vedere i manifesti del PD affissi sul tema in questi giorni nel VCO cliccate qui.
Sanità: purtroppo avevamo ragione. Pericoli in vista! Se ne discuta subito in consiglio provinciale. Si convochi subito la conferenza dei Sindaci. Interpellanza e campagna di manifesti del PD.
È questo il titolo del comunicato stampa inviato lunedì 29.11 dal PD del VCO. Ecco il testo.
Avevamo scritto nelle settimane scorse di confusione, di pericoli, di probabili scelte, con le nuove linee guida in campo sanitario della giunta regionale di Cota, che rischiavano di penalizzare il nostro territorio, con il possibile declassamento dei nostri ospedali ed il conseguente rischio di perdita dei Dea, o di uno di essi.
Preoccupazioni lanciate dai sindaci Marzio Bartolucci di Villadossola e di Baveno Massimo Zoppi, dal capogruppo in regione Aldo Reschigna, dal PD, persino dall’onorevole Zacchera (che di Cota è alleato) e prima di tutti dall’ordine dei medici del Vco.
Lega Nord e PDL ci hanno risposto: state alimentando polemiche pretestuose. State tranquilli non succederà nulla e la sanità del VCO non sarà colpita. Nemmeno pochi giorni dopo lo stesso consigliere regionale leghista De Magistris, in un dibattito televisivo venerdì scorso, non è stato in grado di chiarire se gli ospedali di Verbania e Domodossola saranno, anche in futuro, dotati di DEA o di Pronto Soccorso. Il centro destra locale, attraverso i propri amministratori, a partire dal consigliere regionale Marinello, appare più concentrato ad umiliare il Sindaco di Verbania (impedendogli di convocare la Conferenza dei Sindaci) che a chiarire se le preoccupazioni dei cittadini, dei Comitati Salute, dei Sindaci del VCO siano, o meno, annoverabili tra gli “inutili allarmismi”
Per questo il PD ha presentato oggi un’interpellanza in Provincia, per portare al più presto in consiglio provinciale questo tema e per sollecitare il presidente Massimo Nobili, assolutamente e colpevolmente immobile e silenzioso su questo problema.
Ricordando, sommessamente, allo stesso Presidente che esiste anche il peccato di omissione che commetterebbe se non agisse – con tutta l’autorevolezza della sua carica – a tutela dell’“ospedale unico plurisede” del Verbano Cusio Ossola con entrambi i Dea del “Castelli” e del “San Biagio”, nosocomio le cui caratteristiche sono pienamente compatibili con quelle che le linee guida regionali attribuiscono agli ospedali provinciali “a media intensità assistenziale” (ospedali di fascia “B”).
Chiediamo inoltre che sia convocata al più presto la conferenza dei Sindaci.
Parallelamente abbiamo lanciato una campagna di manifesti sul tema, affissi in tutti i comuni della nostra provincia in cui esprimiamo questo pericolo.
Qui di seguito il testo dell’interpellanza presentata da tutto il gruppo consigliere del PD in provincia.

PD Ufficio stampa

INTERPELLANZA

Signor Presidente,

con la presente interpellanza le chiediamo di portare anche in seno al consiglio provinciale il dibattito sulla sanità del Verbano Cusio Ossola

tale questione si è riaperta a causa delle nuove linee guida della giunta Cota: che sono difficilmente interpretabili persino dai consiglieri regionali della Lega Nord se è vero, come è vero, che lo stesso consigliere De Magistris, in un dibattito televisivo, non è stato in grado di chiarire se gli ospedali di Verbania e Domodossola saranno, anche in futuro, dotati di DEA o di Pronto Soccorso.

Il centro destra locale, attraverso i propri amministratori, appare più concentrato ad umiliare il Sindaco di Verbania (impedendogli di convocare la Conferenza dei Sindaci) che a chiarire se le preoccupazioni dei cittadini, dei Comitati Salute, dei Sindaci del VCO siano, o meno, annoverabili tra gli “inutili allarmismi”

Dei 50 milioni di € destinati all’edilizia sanitaria piemontese pare che nemmeno un centesimo sia previsto per il VCO: affermare che la seconda ala del San Biagio non sarà realizzata pensiamo non possa essere interpretato come “inutile allarmismo”.

Signor Presidente,

le funzioni che competono alla sua carica amministrativa non la indurranno a commettere peccati in opere ( questi riguardano la Giunta Regionale) e neppure in parole (questi riguardano i consiglieri regionali della Lega Nord di questo territorio): le ricordiamo, sommessamente che esiste anche il peccato di omissione, che lei commetterebbe se non agisse – con tutta l’autorevolezza della sua carica – a tutela dell’ “ospedale unico plurisede” del Verbano Cusio Ossola con entrambi i Dea del “Castelli” e del “San Biagio”, nosocomio le cui caratteristiche sono pienamente compatibili con quelle che le linee guida regionali attribuiscono agli ospedali provinciali “a media intensità assistenziale” (ospedali di fascia “B”) .

ON. Damiano incontra i lavoratori di Acetati

Acetati: gestione della crisi e prospettive. Si discuterà di questo in un incontro con i lavoratori di Acetati.
l’On. Cesare Damiano, responsabile nazionale del PD “Unità Aziende in crisi” già ministro del Lavoro, ha dato la sua disponibilità prima dell’incontro serale con Ichino.
Il confronto avverrà lunedì 29 novembre alle ore 18.00 presso la sede PD di Via rigola 27 a Verbania Intra. Tutti i lavoratori Acetati ed i cittadini sono invitati a partecipare.
Saranno presenti i consiglieri comunali del PD di Verbania, il coordinatore cittadino Corrado De Ambrogi, il segretario proivnciale Antonella Trapani ed il capogruppo in regione Aldo Reschigna.

Porta a Porta … non in tv.. ma nelle case dei cittadini

image Dopo i gazebo organizzati tra sabato e domenica scorsi (se pur penalizzati dal maltempo) prosegue la mobilitazione nazionale del Partito Democratico anche nel VCO.
Il prossimo week end (il 27 e il 28 novembre) si svolgerà il "Porta a porta" per consegnare il nostro materiale nelle case dei cittadini del VCO, e che vedrà impegnati tutti i circoli PD che, con i loro militanti, faranno il "giro" dei quartieri e dei principali comuni del nostro territorio.
Omegna, Domodossola, Gravellona Toce, Verbania, Mergozzo, Valle Antrona, Baveno, Piedimulera, Varzo, Stresa, Cannobio, Crevoladossola, Villadossola sono i principali comuni interessati.
inoltre sono previsti anche alcuni gazebo: sabato 27.11 dalle ore 09.30 in Piazza Dante a Baveno e a Domodossola sempre al mattino davanti al Municipio; a Vogogna venerdi 26 con un gazebo a partire dal mattino presto in occasione del mercato settimanale, sempre in zona chiesa
Distribuireno materiale contro le scelte del governo Berlusconi perché "la pazienza è finita", e di presentazione delle proposte del PD in materia di sanità, lavoro, contrasto alla precarietà, scuola, famiglie, infrastrutture, pari opportunità, costi della politica, ambiente, evasione fiscale, nuovo patto sociale.