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Note di bilancio Pd Crevoladossola

Gruppo consiliare di minoranza "Uniti per Crevoladossola" PD
Note di bilancio triennale 2008-2010

Negli ultimi anni abbiamo assistito ad una riduzione drastica delle sedute consiliari, le poche occasioni di confronto sono limitate al minimo indispensabile e pertanto le sedute, convocate ad orari scomodi, sono sempre affollate di un gran numero di punto all’ordine del giorno con una conseguente scarsa possibilità d’approfondimento e confronto.

Spesso gli impegni presi in consiglio sono palesemente disattesi (ricordiamo ad esempio la questione dei rimborsi delle imposte d’affissione e delle caparre del Gas) e siamo di fronte ad una consiglio comunale che ha perso i suoi compiti istituzionali di verifica e controllo, anche a causa di un atteggiamento estremamente passivo del gruppo di maggioranza che si limita ad approvare qualsiasi cosa proposta dalla giunta senza partecipare alla discussione.Per tali motivi, e non certo per mancanza di idee, il nostro gruppo ha deciso di non presentare emendamenti al bilancio anche perché spesso ci siamo trovati di fronte, non solo a dei rifiuti, che sono ovviamente leciti, ma anche a delle posizioni criticabili dal punto di vista della correttezza dei rapporti. (Vedi questione commissione cave).

Da parte nostra non intendiamo recedere dal nostro compito di controllo e, nonostante questa impostazione discutibile, continueremo sicuramente a farci carico di discutere pubblicamente e di informare la cittadinanza sulle questioni amministrative.
Scarica il documento allegato con le note di bilancio del gruppo consiliare di minoranza di Crevoladossola.

Il sostegno provinciale per le bonifiche a Domodossola

image Anche la Provincia è soddisfatta per i primi interventi di recupero di zone degradate a Domodossola. “Soddisfatti perché quegli interventi li abbiamo finanziati e sollecitati” spiega l’assessore all’Ambiente, Gianni Desanti, che coglie l’occasione per fare una veloce cronistoria della vicenda. Da anni la Provincia aveva individuato Nosere, Boschetto e Badulerio come aree bisognose di ripulitura e riqualificazione, tanto da stanziare 80.000 euro sia per uno studio di fattibilità molto approfondito (censimento di tutti gli abbandoni e definizione di dettaglio degli interventi di prevenzione, di rimozione dell’immondizia e riqualificazione), sia per concreti interventi di prevenzione al discarico abusivo (posa di telecamere e sbarre).

 Nel gennaio 2006, su iniziativa e proposta della Provincia, fu sottoscritto un protocollo d’intesa con il Comune di Domodossola che s’impegnò, a fronte degli 80.000 provinciali, a finanziare altri interventi per 70.000 euro, da realizzarsi entro il 31 dicembre di quell’anno a cura del Comune.
“Preso atto della mancata realizzazione degli interventi comunali, la Provincia ha rinnovato il protocollo, sottoscritto a settembre 2007, e che prevede la conclusione degli interventi di prevenzione, rimozione rifiuti e riqualificazione delle aree entro il prossimo settembre” dice Desanti, che conclude: “Prendo atto con soddisfazione che finalmente sono stati avviati i primi interventi programmati, e auspico che si realizzino nel più breve tempo possibile per riqualificare un’area sicuramente interessante per il territorio ossolano”.

5.Idee di lavoro

IDEE DI LAVORO
1. Costi della politica

2. L’identità della Comunità

3. Le risorse

4. Un territorio unico

5. Far tornare i conti

6. I cittadini

7. Da zero a cent’anni

FAR TORNARE I CONTI
• Il continuo ritocco al rialzo dell’addizionale comunale sull’IRPEF, delle tariffe per la raccolta dei rifiuti e dell’ICI che ha contraddistinto gli ultimi anni non può più essere praticato, in quanto a tali iniziative, sino ad oggi, non sono state accompagnate da reali miglioramenti alle prestazioni dei servizi resi.

• Affidarsi ai soli contributi regionali o ai benefici economici derivanti dalle varianti al PRG a favore di società in grado di monetizzare gli standard, espone al rischio che alcune opere restino solo delle buone intenzioni. Occorre una reale condivisione con i cittadini dei problemi di bilancio comunale così da discutere assieme le priorità e le scelte da attuare. Per questo è fondamentale redigere lo strumento di bilancio in una forma comprensibile a tutti e che si apra ad una partecipazione vera sulle iniziative infrastrutturali da intraprendere e sui servizi da erogare. A tale scopo si potranno aprire “forum” di discussione che utilizzino anche mezzi innovativi come “internet”.

300 mila euro “gettati” a Crevoladossola: la denuncia del PD

image Conferenza stampa lunedì 11 febbraio del circolo del PD di Crevoladossola, che ha denunciato un grave caso di sperpero di denaro pubblico dell’amministrazione comunale di Crevoladossola, guidata dal sindaco di Forza Italia Marcello Della Pozza. Alla presenza dei consiglieri di minoranza Giorgio Ferroni ed Irene Vesci e del consigliere provinciale Alberto Nobili è stato denunciato lo spreco di denaro per uno show room della pietra, costato 300 mila euro ma mai inaugurato, ed ora in stato di completo abbandono (come si vede dalle foto).{mosimage}La storia di quanto succeso è questa. Nel 2002, nell’ambito del PIA (piano integrato d’area) il comune di Crevoladossola ha sottoposto all’attenzione dell’amministrazione provinciale un piano per realizzare uno “show room” della pietra che nelle intenzioni dell’amministrazione avrebbe dovuto essere uno strumento per la valorizzazione dei prodotti lapidei ossolani.
Nel 2002 la provincia era amministrata da una giunta di centro destra presieduta dal Dott. Guarducci e nella maggioranza del consiglio provinciale sedeva anche il Sig. Della Pozza, già allora Sindaco di Crevoladossola.
Con delibera del 2002 la provincia ha finanziato il progetto e ha delegato tutti gli aspetti inerenti alla realizzazione e alla gestione della struttura al comune di Crevoladossola.
A questo punto il comune di Crevoladossola, con delibera di Giunta 163 del 29-10-2002, ha approvato un progetto per la struttura che sarebbe dovuta essere realizzata negli edifici di Villa Renzi già di proprietà comunale.
{mosimage} Il progetto prevedeva che nello show room si sarebbe dovuta realizzare un esposizione permanete di prodotti lapidei anche attraverso sistemi informatici multimediali (proiettori, PC et..).
Era prevista anche la possibilità per i professionisti di realizzare un attrezzato e completo studio di progettazione che premetteva anche dei rendering digitali per la simulazione elettronica riguardo all’utilizzo in architettura ed edilizia dei lapidei ossolani.
Si prevedeva inoltre la realizzazione di un sito internet per la diffusione in rete di informazioni tecniche e commerciali riguardo il settore.
l’opera è stata terminata del 2006 ed il rendiconto finale dell’opera è stato approvato dall’attuale giunta nella delibera 164 del 20 dicembre 2006, da tale delibera risulta che il costo complessivo è stato di 303 mila € cosi suddivisi:
194 mila per la ristrutturazione edilizia di cui 30 mila di progettazione
108 mila per l’allestimento, l’arredamento, la dotazione informatica e la realizzazione del sito internet.
Alla fine dello scorso anno il gruppo di minoranza di centro sinistra di Crevoladossola, preso atto che la struttura non era mai stata aperta al pubblico, ha proceduto ad un ispezione della struttura verificando che la struttura era stata in parte smantellata e per il resto giaceva in una condizione di completo abbandono, una parte delle attrezzature informatiche sono state recuperate nell’ufficio tecnico comunale.
I locali sono insalubri in quanto seminterrati e molto umidi, parte degli arredi e del materiale informatico sono stati rovinati.
Paradossalmente il sito internet legato alla struttura è ancora on line (in data 31-1-2008) al seguente indirizzo www.bludocks.com/vco/v1/it/ (collegato al sito della provincia).  (Su questo punto rettifichiamo l’importo su segnalazione della ditta, la delibera in nostro possesso – 164 -2006 Rendiconto Finale – riporta un costo di 8400 Euro, mentre la ditta ci ha segnalato di avere percepito un compenso pari alla metà di quanto pubblicato precedentemente sul blog- che era 12000 Euro)
Ci sembra evidente che siamo di fronte ad un palese e clamoroso caso di sperpero di denaro pubblico. l’amministrazione di Crevoladossola non è nuova a questi discutibili atteggiamenti che portano alla richiesta di finanziamenti per opere a prescindere dalla loro reale utilità, opere che spesso non vengono nemmeno aperte al pubblico.
Ricordiamo a tale proposito l’allestimento museale vicino alla chiesa di Crevola, i 100 mila euro della provincia per la piattaforma di conferimento rifiuti, (mai aperta) e il finanziamento docup per il recupero del lago tana. Nel frattempo le esigenze reali della popolazione passano in secondo piano; a Crevoladossola ci sono grossi problemi di qualità dell’approvvigionamento idrico, non si interviene seriamente sulle strutture scolastiche e addirittura non c’è copertura del servizio di adsl via cavo.
In conclusione, Riteniamo quindi doveroso chiedere pubblicamente conto all’amministrazione delle sue scelte riguardo la gestione dello show room di Villa Renzi.
Il Gruppo Di Minoranza Uniti per Crevoladossola
Partito Democratico Crevoladossola
Coordinamento Provinciale PD
 

La due giorni dell’Uncem a Macugnaga

image Trasformare le Comunità Montane in un “super comune” che coordini le principali attività del territorio, come le acque, le cave, i boschi; ed i servizi, come il catasto o il ciclo integrato dei rifiuti. Si è conclusa così, con la relazione finale del vogognese Enrico Borghi, presidente nazionale dell’Uncem, in cui si propongono modi di costruzione dei nuovi enti e nuove competenze da affidargli, la due giorni di convegno dedicata alla riforma delle Comunità Montane: “Abbiamo trovato un accordo sulla proposta di autoriforma – ha spiegato Borghi – abbiamo avuto una forte adesione dalla nostra base che ha preparato un testo comune, sui cui ci siamo a lungo confrontati, e che oggi depositiamo nelle mani del governo affinchè lo trasmetta a tutte le Regioni.Il nostro obiettivo è che tutti i consigli regionali italiani seguano gli stessi criteri per riformare il sistema delle Comunità Montane. Abbiamo dato dimostrazione di serietà ed impegno, ora speriamo nel senso di responsabilità di chi sarà incaricato di riformare”.  “Il governo ha dimenticato cos’è il federalismo, ed invece che fare una riforma globale del sistema parte dai più piccoli – ha commentato Pier Leonardo Zaccheo, presidente della Comunità Montana Valle Ossola, ricordando il discorso fatto in mattinata da Lino Duilio, presidente della Commissione Bilancio della Camera, che ha difeso l’operato del governo – le riforme sono da fare su tutti gli enti, e con questo convegno, e con le nostre proposte, stiamo cercando di riparare agli errori della legge finanziaria. Prima definiamo le competenze ed i costi e poi gli eventuali accorpamenti”.  “Per la nostra zona tutto dipenderà da cosa deciderà il consiglio regionale – ha commentato Arturo Lincio, assessore della Comunità Montana Antigorio, Divedro e Formazza, ma anche rappresentante della Casa delle libertà in seno al consiglio nazionale dell’Uncem – lo stato non deve calare dall’alto le proprie regole, perché non conoscendo i reali problemi si rischia di peggiorare le cose anziché tagliare dove ci sono davvero gli sprechi”. A febbraio, in tutta Italia ci saranno le prime riunioni, dopo l’approvazione del protocollo comune deciso a Macugnaga, da cui scaturiranno i tagli e gli accorpamenti previsti in finanziaria
Testo tratto da http://www.vcoazzurratv.info/

In tre anni oltre 50 milioni di euro investiti sul territorio

image Dal 2004 ad oggi, in tre anni, l’attuale Amministrazione provinciale ha investito 57.768.913 euro per diversi progetti già portati a termine o ancora in corso di realizzazione. “Una cifra notevole, alla quale vanno sommati i contributi di ‘ordinaria amministrazione’ assegnati ad enti pubblici ed associazioni per iniziative culturali, turistiche, ambientali, sociali e sportive” dice il presidente Paolo Ravaioli.La maggior parte degli investimenti è andata a migliorare e rendere più sicura la rete stradale provinciale. 8 milioni e mezzo sono stati investiti per le strade della Valle Cannobina, ma in tutte le zone si è lavorato per la viabilità: nel Cusio (1.800.000 euro), nel Verbano (2.480.000), in Ossola (6.990.000). un’altra importante fetta di investimenti si è concentrata sull’edilizia pubblica e le scuole, a partire dall’acquisto della sede provinciale a Tecnoparco (per 6.450.000 euro). E poi sono in cantiere la nuova sede dell’Istituto alberghiero di Stresa (7 milioni), del liceo di Omegna (6.450.000) e del convitto dell’Istituto agrario di Crodo (950.000). Sempre nelle scuole sono stati impegnati circa un milione e mezzo di euro per interventi strutturali e manutenzioni varie.
“Tutelare il territorio – anche ai fini della promozione turistica – è stata un’altra partita su cui si sono concentrati gli sforzi della Provincia” prosegue Paolo Ravaioli. Per il potenziamento delle fognature di Omegna e della Valle Vigezzo sono andati oltre 500 mila euro, ed 1 milione e mezzo è stato stanziato per migliorare la raccolta e la gestione dei rifiuti in molti centri abitati. l’istituto Dalla Chiesa di Omegna è stato dotato di pannelli fotovoltaici per la produzione di energia ed è stato erogato un contributo (189.418 euro) ad un progetto per rendere potabile l’acqua del lago di Mergozzo. Sempre per coniugare al meglio territorio e turismo, la Provincia ha contribuito alla riqualificazione dell’accesso all’Alpe Devero e al Parco Valgrande da Corsolo Orasso, alla realizzazione di percorsi naturali, all’acquisto di minibus, al sostegno di diversi progetti turistici per oltre 3 milioni di euro.
Circa un milione e mezzo di euro sono stati destinati all’innovazione, all’università, alla ricerca ed ai beni culturali. Spiega il presidente Ravaioli: “Su questo fronte la Provincia lavora, ad esempio, per diffondere le migliori connessioni ad internet su tutto il territorio del Verbano-Cusio-Ossola e per innovativi corsi universitari”. 460 mila euro sono stati destinarti ai servizi alla persona e al sostegno delle persone svantaggiate, per iniziative studiate assieme ai Consorzi servizi sociali e ad alcuni Comuni.
Ufficio Stampa Provincia del Verbano-Cusio-Ossola