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Video del nuovo ospedale. Inizio lavori entro l’anno.

Il video di presentazione del nuovo ospedale di Ornavasso fatto da ASL VCO.

“Mi auguro che i lavori per il nuovo ospedale di Ornavasso possano partire entro la fine del 2019” ha annunciato il vicepresidente regionale Aldo Reschigna al termine del suo intervento al convegno “La sanità del Vco vicina ai cittadini”, organizzato dal gruppo consiliare del Partito Democratico Piemonte lo scorso 18 febbraio 2018.
. “Auspico, inoltre, che non venga messa a repentaglio tale scelta per un pugno di voti – ha aggiunto –. Faccio fatica a capire perché fino a due anni fa qualche politico locale era paladino dell’ospedale unico, mentre oggi è fermamente contrario”.
L’ospedale di Ornavasso, il cui progetto è stato scelto e già parzialmente modificato secondo le esigenze degli specialisti, costerà 178 milioni di euro (la regione metterà circa 76 milioni), avrà 330 posti letto e si svilupperà su una superficie di 22mila metri quadrati e su 7 piani. “I tempi di realizzazione saranno di 4 anni, quindi se tutto andrà come previsto l’ospedale nuovo del Vco non nascerà vecchio, a differenza di quanto accaduto a Biella o a Verduno” ha sottolineato Reschigna, che poi ha tracciato lo stato dell’arte attuale: “A metà marzo verrà convocata la conferenza dei servizi e verranno valutati il progetto dell’ospedale e la viabilità. Poi, avvieremo la procedura di evidenza pubblica, lunga 4 mesi, per capire se ci sono soggetti che possano costruire l’ospedale con meno risorse. E così a fine anno dovremmo essere in grado di affidare i lavori e di aprire il cantiere”.
Ad inizio serata ha parlato il sindaco di Verbania Silvia Marchionini. “Se l’ospedale unico non si farà, si tornerà alla stessa situazione del 2014 quando di fronte avevamo lo scenario della chiusura di uno dei due Dea – ha detto –. In Italia ogni volta che cambia il colore politico le scelte vengono stravolte. Ricordo a tutti che l’idea di ospedale unico nel novembre 2015, quando fu firmato il protocollo d’intesa, venne condivisa da quasi tutti i comuni”.
La parola è stata data anche agli esperti. Alcuni hanno illustrato il funzionamento della macchina extra ospedaliera, comprendente i servizi socio-sanitari sul territorio, mentre altri hanno ribadito l’importanza di avere una nuova struttura. “Le competenze nell’Asl Vco ci sono ma sono sparpagliate. Bisogna concentrarle in un unico luogo per valorizzarle al meglio e per assicurare un’assistenza adeguata ai cittadini” hanno affermato i dottori Paolo Gramatica e Attilio Guazzoni .

testo Azzurra TV

Nel silenzio del Governo la regione salva la provincia del VCO.

La notizia di ieri, l’accordo tra Regione Piemonte e Provincia del VCO in merito alle difficoltà economiche dell’ente provinciale, non può che essere accolta con favore da parte della segreteria provinciale e del gruppo consigliare del Partito Democratico.

Ancora una volta, come spesso è accaduto nel recente passato, agli annunci del Governo nazionale sono seguite azioni concrete solo da parte della Regione Piemonte che, anche in questo caso, si è resa disponibile ad intervenire trasferendo alla Provincia nove milioni di euro come integrazione ai trasferimenti 2015-2016-2017 in materia di specificità Montana; detto percorso già iniziato nel 2018 con la presidenza Costa trova ora piena attuazione.

Risulta oggi, alla luce delle analisi del bilancio provinciale, ancora più evidente l’improvvisazione che ha contraddistinto le dichiarazioni pubbliche della maggioranza del Presidente Lincio e del consigliere Albertella, fatte solo un mese fa.

Gridare al dissesto parlando di numeri in modo approssimativo (annunciando un disavanzo di 32 milioni che si è rivelato poi di 22 milioni di euro) ha prodotto quale unico risultato di allarmare il territorio, le imprese e i dipendenti della Provincia.

Appaiono quindi, quanto meno sgradevoli, i toni e i contenuti del comunicato dei leghisti Montani e Preioni che mirano a screditare il buon operato degli amministratori PD: di fronte ai problemi sarebbe necessario cercare soluzioni comuni e non praticare, in maniera incompetente, il solito gioco dello “scarica barile” nei confronti delle passate Amministrazioni.

Non dimentichiamo le magliette con le scritte “Cota batte Bresso 4 a 1” per festeggiare un trasferimento di risorse poco dopo tagliate e neppure l’iscrizione al bilancio provinciale, fatta dalla giunta di centro destra comprendente Preioni, di dodici milioni di euro che i fatti hanno dimostrato assolutamente inesistenti.  

Crediamo serva maggior senso di responsabilità e di misura quando si governa, specialmente in situazioni complesse come questa. Lo stesso senso che ha guidato la nostra maggioranza quando a guidare l’ente era il Presidente Stefano Costa.

Ora siamo ad un passaggio decisivo e sappiamo chi ringraziare per questo intervento straordinario, la Regione Piemonte con il Vicepresidente Reschigna; non possiamo dire lo stesso del Governo nazionale che, al di là di proclami e annunci a lungo termine, non ha ancora fatto alcuna scelta riguardante l’autonomia tributaria della Provincia.

Ribadiamo ancora una volta la necessità di ridare alla Provincia la piena capacità impositiva per quanto riguarda IPT E RC auto. Un intervento in tal senso garantirebbe all’ente di uscire dalla logica emergenziale dei trasferimenti straordinari e permetterebbe di costruire bilanci rivolti al futuro. Ancora nessuna risposta è arrivata da parte del Governo, nemmeno la scorsa settimana dopo l’interrogazione presentata ad hoc dal nostro deputato Enrico Borghi.

Vogliamo essere molto chiari: ad oggi, di fatto, l’unico ente che salva la Provincia del VCO è la Regione Piemonte. Alla faccia della campagna di bugie montate ad arte da parte di alcuni che, negli scorsi mesi, pensavano di seguire le sirene di una terra promessa lombarda senza alcuna prospettiva e visione per il nostro territorio.

Segreteria Provinciale PD
Gruppo Consiliare Provinciale “Progetto VCO”

Aldo Reschigna, vice presidente regione Piemonte

La Regione aiuta il VCO con 2,4 milioni di euro. Il Governo del senatore Montani se ne frega.

E’ stato un incontro che riporta il tema della grave situazione economica della Provincia sul piano del confronto tra Regione e Provincia, per individuare gli strumenti per affrontarla senza ricorre allo stato di dissesto>. Così il vice presidente piemontese Aldo Reschigna dopo l’incontro di stamattina a Torino con la Provincia del VCO.

L’amministrazione del presidente Sergio Chiamparino e del vice Aldo Reschigna è riuscita a trasferire nell’immediato 2,4 milioni alle casse provinciali, completamente vuote e senza la possibilità di ricorrere più alle anticipazioni di tesoreria. Si tratta di liquidità assegnata per stanziamenti sulle funzioni delegate e che consentono di provvedere ai pagamenti in scadenza a fine mese.
Con la Provincia i vertici regionali hanno poi concordato un’operazione di «pulizia» dai residui passivi del bilancio che avverrà con un confronta tra uffici e revisori dei conti. Si allontana per ora l’ipotesi di dissesto

Prosegue: <Un incontro positivo, dunque, un metodo  che apprezziamo e che è diverso da quello che qualcuno sta praticando nel VCO, ricorrendo a uno scontro politico, pregiudiziale, che tende a nascondere le pesanti responsabilità  del passato che riguardano anche la Lega. Chi si muove con questo atteggiamento è bene che sappia che esso determina conseguenze pesanti proprio al sistema  delle imprese, danneggiate molte volte di più  dagli annunci e dalle dichiarazioni  piuttosto che dalle decisioni. Noi lavoriamo per garantire un futuro alla Provincia del VCO e ai suoi tanti creditori, dalle imprese ai Comuni, che vantano crediti per loro vitali dall’amministrazione provinciale.   

Resta però un grande assente, il governo centrale, che non può certo far finta di niente di fronte a una situazione di cui il taglio dei trasferimenti dello Stato è il principale responsabile. Per questo chiedo al Governo di chiarire quali risorse intende destinare al VCO per lo svolgimento delle funzioni delegate dallo stato e che tanto peso hanno sul bilancio della provincia

480 mila euro la strada provinciale Valle Strona deliberati dalla giunta regionale del Piemonte

480 mila euro per sistemare la strada provinciale della Valle Strona: è quanto ha deliberato la giunta regionale negli scorsi giorni. Dopo i 270mila euro messi per la 51 delle Quarne, su esplicita richiesta del vicepresidente regionale Aldo Reschigna verrà impiegato quasi mezzo milione per la 52 della Valle Strona.
Come si legge dalla delibera di giunta, i soldi serviranno per la ricostruzione di alcuni muri di sostegno, per l’adeguamento degli attraversamenti pedonali e per il rafforzamento della pavimentazione bituminosa.
I problemi per l’arteria si susseguono da svariati anni. Gli ultimi, in ordine cronologico, si sono verificati durante l’ondata di maltempo delle scorse settimane. Molte piante in mezzo alla strada che conduce a Chesio, frazione del comune di Loreglia, e poi un masso sulla carreggiata vicino all’abitato di Forno. “L’intervento più importante dovrà essere effettuato in zona Prelo perchè nel corso degli anni ci sono stati più smottamenti” sottolinea il sindaco di Valstrona Luca Capotosti. Il più antico cedimento strutturale dei muretti disposti lungo la strada risale al 2013 ed è sito in zona Martinelli, ma già più a valle ci sono problematiche simili, ad esempio all’ingresso dell’abitato di Strona. “Ringraziamo sicuramente la regione per i 480mila euro, ma abbiamo urgentemente bisogno dei lavori perchè è da troppi anni che viviano in una situazione di pericolo – aggiunge Capostosti –. L’inverno è ormai alle porte e i problemi si potrebbero moltiplicare. Ogni giorno centinaia di cittadini percorrono la strada per andare sul posto di lavoro, quindi non possiamo non garantirli la sicurezza necessaria”.

Da vcoazzurratv.it

La manovra economica del Governo, il referendum per il passaggio in Lombardia! L’attualità politica e le proposte e le idee del Partito Democratico del VCO.

La situazione politica nazionale, la manovra economica del Governo, il referendum per il passaggio in Lombardia! L’attualità politica e le proposte e le idee del Partito Democratico del VCO.
Incontro con cittadini, simpatizzanti e iscritti con l’on. Enrico Borghi e Aldo Reschigna vice presidente regione Piemonte, venerdì 12 ottobre alle ore 21.00 presso la sala biblioteca a Villa Olimpia a Verbania Pallanza.

Presiede Nico Scalfi Scalfi segretario circolo PD Verbania, partecipano Giuseppe Grieco segretario provinciale PD e Silvia Marchionini sindaco di Verbania.

Tutti i cittadini, le associazioni, le categorie economiche e sociali, iscritti e simpatizzanti sono invitati a partecipare.

Le proposte del PD sulla Manovra Economica
https://www.partitodemocratico.it/economia-e-lavoro/contromanovra-pd-famiglie-giovani-e-lotta-alla-poverta/

La posizione del PD sul referendum
https://www.partitodemocraticovco.it/2018/10/01/referendum-21-ottobre-2018-pd-le-ragioni-di-un-no-al-cambio-di-regione/

Incontro con Marco Minniti sabato 15 settembre alle ore 10.30 a Verbania: si discute di immigrazione e sicurezza

Immigrazione e sicurezza nell’Europa dei nuovi nazionalismi è il tema dell’incontro pubblico con l’onorevole Marco Minniti, ex Ministro dell’Interno, che si svolgerà sabato 15 settembre alle ore 10.30, presso il foyer del centro eventi Il Maggiore Verbania.

Interverrà anche l’on. Enrico Borghi, con la partecipazione di Giuseppe Grieco segretario provinciale PD, Aldo Reschigna vicepresidente della regione Piemonte e Silvia Marchionini sindaco di Verbania.

Incontro a cui tutti i cittadini, le associazioni, le categorie economiche e sociali sono invitati a partecipare.

l dati e i numeri. Il punto sul flusso degli ultimi anni per dare maggiori strumenti per discuterne in questi giorni in maniera informata. https://www.ilpost.it/2018/06/12/dati-italia-immigrazione/

Il tema dell’Europa, dell’immigrazione e della sicurezza sono temi fonte di contrasti tra i paesi membri e di tensioni sociali che in molti casi sfociano in rabbia, paura e rancori.

Abbiamo voluto un dialogo con l’ex ministro perché consideriamo un valore il suo approccio pragmatico, capace di coniugare le esigenze di una società aperta con le richieste di sicurezza e protezione che evidenziano i cittadini.

Nel suo percorso al governo, Minniti ha cercato di salvaguardare i valori di umanità, libertà e sicurezza. Non si è abbandonato a false promesse come quella di azzerare l’immigrazione, «è impossibile e neppure auspicabile se non altro per i nostri evidenti squilibri demografici», ha affermato lo stesso ex ministro. «Però una democrazia ha il dovere di governare i flussi dell’immigrazione, gestire un elemento strutturale della vita del pianeta facendo appunto capire che non è un’emergenza e che ci sono due principi che in ogni democrazia, anzi in ogni persona, devono e possono convivere: il principio di accoglienza e il principio di sicurezza».

Proprio nei giorni in cui il nuovo ministro Salvini ammette «che di questo passo per rimpatriarli tutti ci vorranno 80 anni», smentendo le ennesime promesse fatte in campagna elettorale («ne rimpatrieremo 600 mila! »).

L’alternativa è che in Europa si affermi l’idea di una società chiusa ma si tratta di un drammatico salto nel buio. «Un baratro», ricorda Minniti, «che ci porta dove l’Europa negli ultimi settant’anni ha consentito che non si andasse più».