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La Buona Scuola: a Verbania incontro con Gianna Pentenero

La buona scuolaFino alla fine di Novembre il Governo ha aperto una importante fase di ascolto sul documento che trovate nel sito https://labuonascuola.gov.it/.
Per discutere di questo documento il Partito Democratico del VCO ha convocato un incontro pubblico per lunedì 3 novembre alle ore 20.45, presso Palazzo Flaim a  Verbania Intra, alla presenza di Gianna Pentenero, assessore all’istruzione della regione Piemonte (clicca qui per scaricare il volantino).
Una fase di confronto per una riforma non calata dall’alto, ma un patto educativo che proponiamo al Paese intero per migliorare la qualità dell’offerta formativa, per una scuola a zero precarietà, per permettere di vivere e studiare in scuole aperte tutto il giorno, con laboratori all’altezza dell’innovazione che merita il nostro Paese.
Il Partito Democratico si pone in attento ascolto in sintonia con il Governo Renzi che ha creato la più grande operazione di ascolto della società italiana sull’educazione e l’istruzione delle nuove generazioni.
Tutto ciò che è proposto nel rapporto (cliccare qui)  è stato studiato, vagliato, incubato negli ultimi mesi. Oggi è offerto perché sia oggetto di dibattito e confronto fino a novembre:  “lo offriamo ai cittadini italiani: ai genitori e ai nonni che ogni mattina accompagnano i loro figli e nipoti a scuola; ai fratelli e alle sorelle maggiori che sono già all’università; a chi lavora nella scuola o a chi sogna di farlo un giorno; ai sindaci e a quanti investono nel territorio. Lo offriamo a tutti gli innovatori d’Italia.
Perché non esistono soluzioni semplici a problemi così complessi.
Perché ci aiutino a migliorare le proposte, a capire cosa manca, a decidere cosa sia più urgente cambiare e attuare.
Perché per fare la Buona Scuola non basta solo un Governo. Ci vuole un Paese.”

Di seguito trovate (in sintesi) i 12 punti

1. MAI PIÙ PRECARI NELLA SCUOLA
Un piano straordinario per assumere 150 mila docenti a settembre 2015 e chiudere le Graduatorie ad Esaurimento.

2. DAL 2016 SI ENTRA SOLO PER CONCORSO
40 mila giovani qualificati nella scuola fra il 2016 e il 2019. D’ora in avanti si diventerà docenti di ruolo solo per concorso, come previsto dalla Costituzione. Mai più ‘liste d’attesa’ che durano decenni.

3. BASTA SUPPLENZE
Garantire alle scuole, grazie al Piano di assunzioni, un team stabile di docenti per coprire cattedre vacanti, tempo pieno e supplenze, dando agli studenti la continuità didattica a cui hanno diritto.

4. LA SCUOLA FA CARRIERA: QUALITÀ, VALUTAZIONE E MERITO
Scatti, si cambia: ogni 3 anni 2 prof. su 3 avranno in busta paga 60 euro netti al mese in più grazie ad una carriera che premierà qualità del lavoro in classe, formazione e contributo al miglioramento della scuola. Dal 2015 ogni scuola pubblicherà il proprio Rapporto di Autovalutazione e un progetto di miglioramento.

5. LA SCUOLA SI AGGIORNA: FORMAZIONE E INNOVAZIONE
Formazione continua obbligatoria mettendo al centro i docenti che fanno innovazione attraverso lo scambio fra pari. Per valorizzare i nuovi Don Milani, Montessori e Malaguzzi.

6. SCUOLA DI VETRO: DATI E PROFILI ONLINE
Online dal 2015 i dati di ogni scuola (budget, valutazione, progetti finanziati) e un registro nazionale dei docenti per aiutare i presidi a migliorare la propria squadra e l’offerta formativa.

7. SBLOCCA SCUOLA
Coinvolgimento di presidi, docenti, amministrativi e studenti per individuare le 100 procedure burocratiche più gravose per la scuola. Per abolirle tutte.

8. LA SCUOLA DIGITALE
Piani di co-investimento per portare a tutte le scuole la banda larga veloce e il wifi. Disegnare insieme i nuovi servizi digitali per la scuola, per aumentarne la trasparenza e diminuirne i costi.

9. CULTURA IN CORPORE SANO
Portare Musica e Sport nella scuola primaria e più Storia dell’Arte nelle secondarie, per scommettere sui punti di forza dell’Italia.

10. LE NUOVE ALFABETIZZAZIONI
Rafforzamento del piano formativo per le lingue straniere, a partire dai 6 anni. Competenze digitali: coding e pensiero computazionale nella primaria e piano “Digital Makers” nella secondaria. Diffusione dello studio dei principi dell’Economia in tutte le secondarie.

11. FONDATA SUL LAVORO
Alternanza Scuola-Lavoro obbligatoria negli ultimi 3 anni degli istituti tecnici e professionali per almeno 200 ore l’anno, estensione dell’impresa didattica, potenziamento delle esperienze di apprendistato sperimentale.

12. LA SCUOLA PER TUTTI, TUTTI PER LA SCUOLA
Stabilizzare il Fondo per il Miglioramento dell’Offerta Formativa (MOF), renderne trasparente l’utilizzo e legarlo agli obiettivi di miglioramento delle scuole. Attrarre risorse private (singoli cittadini, fondazioni, imprese), attraverso incentivi fiscali e semplificazioni burocratiche.

Partito Democratico
Coordinamento provinciale VCO

Chiamparino: su Reschigna e Cerutti ci metto la faccia

Sergio Chiamparino
Sergio Chiamparino

“Sarei stato un’opportunista politico se, per salvare la mia faccia, avessi deciso di sacrificare quella dei miei collaboratori”. Il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, torna a parlare in Consiglio regionale della Rimborsopoli piemontese per cui la procura ha chiesto l’imputazione coatta per il vicepresidente Aldo Reschigna e per l’assessore Monica Cerutti. “Vorrei che fosse chiaro – sottolinea Chiamparino – che accanto alla faccia dei due assessori c’è la mia. Questa non è una affermazione retorica, ma una valutazione di tipo personale che alla mia età, permettetemi, prevale su tutto. Io sono profondamente convinto – ribadisce – della loro assoluta onestà e correttezza”.

Non ravvisa contraddizioni, il governatore, tra quanto affermato in campagna elettorale, con i proclami su trasparenza e legalità, e la situazione odierna che vede alcuni esponenti dell’esecutivo e il principale partito della coalizione, il Pd, sotto la morsa della giustizia. “Sono convinto della loro correttezza. Sono pronto a rispettare le sentenze della magistratura ma non è detto che concorderò”, aggiunge, sottolineando che il Piemonte “ha bisogno di stabilità”. “In questo momento il Piemonte ha bisogno di stabilità politica, di grandi segnali forti. Questo è il momento della trasparenza – ha sottolineato – del rispetto della legge e delle regole, ma anche del rispetto delle persone che sono impegnate in prima fila per far ripartire il Piemonte. Abbiamo davanti una fase difficile – ha ricordato il presidente del Piemonte – la situazione è critica. Non mi sono mai dilungato a cercare responsabilità, ma 2,5 miliardi di deficit pesano come un macigno”.

“Il presidente è ancora convinto, così come sei mesi fa, di poter rappresentare la legalità in Piemonte?”. Lo ha chiesto Gilberto Pichetto, capogruppo di Forza Italia, nel corso del dibattito. “Sia ben chiaro, la mia posizione è sempre la stessa, estremamente garantista – ha aggiunto l’esponente azzurro –. Sono convinto, personalmente, che tutti i soggetti coinvolti potranno provare la propria innocenza. Resta però l’incongruenza della posizione di Chiamparino che per sei mesi ha fatto campagna elettorale su questo tema e oggi dichiara l’esatto opposto. Non è possibile avere due verità e recitare due parti nella commedia. Dove sono finiti gli striscioni srotolati in questo Consiglio Regionale dove il Pd sbeffeggiava i consiglieri che negli scorsi mesi erano finiti nel ciclone giudiziario e mediatico?”. Infine Pichetto ha toccato l’altro tasto dolente, quello delle presunte irregolarità nella raccolta delle firme: “Se venisse provato che sono avvenute delle irregolarità, l’atteggiamento del centrosinistra saranno le dimissioni così come venivano richieste al centrodestra nella passata legislatura? O verrà cambiata nuovamente la propria opinione perché al tavolo degli imputati non ci sono più gli avversari politici? Il tempo è sempre galantuomo, sono soddisfatto che oggi il centrosinistra abbia cambiato idea e abbia assunto le nostre posizioni che fino a ieri criticava”.

Dimissioni di Damiano Tradigo: le reazioni del sindaco e del PD

verbaniaIn merito alle dimissione dell’assessore Damiano Tradigo riportiamo le dichiarazioni del sindaco di Verbania Silvia Marchionini e del segretario del circolo PD di Verbania Riccardo Brezza.
Le dimissioni sono state respinte con mia lettera, in qualità di sindaco, e domani proporrò alla Giunta di confermare questa posizione. Ritengo immotivata la rinuncia (l’assessore ha sempre approvato ogni atto deliberativo finora assunto senza alcuna opposizione) e si superano le insufficienze e gli spigoli di ciascuno di noi, mantenendo la determinazione, la capacità di confronto nel prendere le migliori decisioni per Verbania; questo ci hanno chiesto i cittadini”. E ribadisce: “Auspico che ritiri le dimissioni”. Anche il Pd cercherà di ricucire, come spiega il segretario cittadino Riccardo Brezza, che si limita a commentare: “Questa sera  (ieri) riuniamo la segreteria per confrontarci con Marchionini, certamente è nostra intenzione trovare una soluzione positiva per tutti”. In merito alle motivazioni Brezza aggiunge: “Tradigo non ha voluto rendere pubblici i contenuti della sua lettera perciò non posso commentare”.

Ufficio Stampa

Centro Eventi a Verbania: le indicazioni del PD

centro eventi multifunzionale
Progetto Centro Eventi Verbania

Pubblichiamo il documento presentato dal PD in commissione Lavori Pubblici sul tema CENTRO EVENTI MULTINFUNZIONALE (CEM).
Il gruppo consiliare PD in condivisione con la Segreteria cittadina del Pd, ha esaminato approfonditamente gli aspetti tecnico-progettuali e gestionali del Cem, muovendo dalla situazione di cantiere ad oggi esistente. Pur prendendo atto dell’esistenza di qualche possibilità di modifica della struttura in corso di realizzazione,  si riscontrano fondate preoccupazioni legate alla gestione e all’utilizzo del Cem.

Si sottolineano pertanto i seguenti punti:

1. A causa della sua localizzazione decentrata e marginale rispetto ai luoghi di aggregazione e fruizione sociale della città (centro storico e area commerciale di Intra, “cerniera urbanistica” p.zza Mercato-terzo ponte-S. Anna), il Cem è destinato a “vivere” soltanto in occasione degli eventi che potranno trovarvi adeguata collocazione (ad oggi è realistico pensare a un utilizzo di 50/70 giornate/anno). E’ dunque molto elevato il rischio di precoce e accelerato deterioramento, in mancanza di una fruizione continuativa “di presidio” che limiti il più possibile il sostanziale “abbandono” della struttura per lunghi periodi.

2. L’analisi dei contenuti progettuali in corso di esecuzione e di realizzazione ha rivelato l’assenza di spazi, ambienti e strutture in grado di sostenere la destinazione “congressistica” e “fieristica” del Cem, alla quale il Piano Finanziario di Gestione approvato dalla maggioranza di Destra nel novembre 2011 affidava il compito di sostenere finanziariamente la struttura (affidamento del segmento a terzi con canone a favore del Comune di 72.000 € annui e con previsione già al primo anno di attività di 74 eventi per 344.000 € di ricavi). La stessa analisi progettuale ha poi evidenziato l’inadeguatezza del ristorante, situato in spazi angusti al terzo piano di uno dei “sassi”, a corrispondere alle previsioni del già citato Piano Finanziario del 2011 (s’ipotizzava la presenza nel ristorante di 40 persone al giorno per 300 giorni all’anno con spesa di 22 € cadauna e 50 avventori giornalieri di bar e servizi a pagamento della spiaggia per 200 giorni con una spesa pro-capite di 8 €; totale: 344.000 € all’anno, esattamente come la gestione di congressi e fiere, con incasso da parte del Comune di 81.000 € all’anno di affitto da un gestore esterno).

3. Restano da chiarire e da approfondire alcune importanti questioni legate all’impiantistica per l’approvvigionamento energetico (pompe di calore con scambio termico diretto con il lago attraverso lo scavo di un pozzo; conseguimento di certificazione energetica Casa Clima, valutazione dei costi effettivi di fornitura di energia elettrica, sezionabilità dell’impianto in caso di utilizzo parziale delle aree e/o di utilizzi diversi di natura continuativa, come ad esempio quelli che potrebbero derivare dall’inserimento dei servizi della biblioteca nella struttura);

4. E’ emersa la necessità di un reale coinvolgimento delle numerose e qualificate realtà associative che in città operano nel settore artistico e culturale, ponendo rimedio all’esclusione di questi soggetti dalla fase di predisposizione del progetto definitivo del Cem per espressa volontà della Giunta Zacchera (il progetto definitivo di piazza F.lli Bandiera era stato invece costruito con il coinvolgimento continuo delle associazioni teatrali, culturali e artistiche).

Dunque, premesso quanto sopra, si propongono alcune verifiche in grado di far chiarezza sulle reali possibilità adottabili per  realizzare il completamento dell’opera nel modo più funzionale possibile e di seguito alcune eventuali proposte da valutare in sede di commissione:

– verificare la possibile di ricollocare alcuni dei servizi della biblioteca in alcuni spazi cem con funzione di “presidio”;

– verificare attraverso società specializzate nella gestione della congressistica l’adeguatezza o meno degli spazi cem a sostenere i segmenti della congressistica e della ristorazione nei termini dimensionali ed economici indicati nel Piano Finanziario e di Gestione del 2011;

– verificare opportunità di coinvolgere le realtà associativo-culturali della città in una gestione integrata delle singole attività imperniata sul cem;

– verificare le condizioni di adeguatezza tecnica e gestionale dell’impiantistica finalizzata all’approvvigionamento energetico della struttura.

– Eventuali semplificazioni delle strutture mobili.

– Dimensionamento sale ed eventuali spazi per attività associazioni.

– Parco urbano integrato con quello di Villa Maioni.

– Parco come luogo per eventi all’aperto.

– Parco giochi per bambini.

– Conservazione e/o potenziamento della funzione spiaggia ed eventuali attrezzature sportive.

– Eventuale  nuovo parcheggio auto, parcheggio autobus, collegamento trasporti pubblici.

– Contesto da armonizzare (spiaggia, cantieri, caserma Carabinieri, porto turistico, collegamento con Intra, passerella, v. Valgrande Martiri, P.zza F.lli Bandiera, piste ciclopedonali).

Segreteria PD Verbania
Gruppo consiliare PD

PROVINCE ALPINE: CONFRONTO A VOGOGNA

montagna  e dintorniSi terrà al Castello Visconteo di Vogogna, venerdì 24 ottobre, alle ore 20.45 il primo confronto tra le tre “province alpine”, all’indomani del riconoscimento della specificità montana con la legge Delrio e del varo delle nuove amministrazioni dopo il voto
del 12 ottobre, per iniziare a delineare i contenuti del nuovo ente locale, la cui peculiarità legislativa sta facendo molto discutere. Sarà nell’ambito della rassegna “Montagna e Dintorni”, che i protagonisti politici, amministrativi e istituzionali dei nuovi enti si ritroveranno tutti insieme per la prima volta dando vita a un confronto che si preannuncia ricco di novità e certamente di livello nazionale.
Al confronto ossolano, infatti, hanno assicurato la loro partecipazione i presidenti delle “tre sorelle della specificità”, come recita il titolo della serata: Stefano Costa, presidente del Verbano Cusio Ossola, Luca Della Bitta, presidente di Sondrio, e Daniela Larese Fillon, presidente di Belluno.
Insieme a loro i tre parlamentari che a livello nazionale hanno lavorato per la nascita dei nuovi enti: l’on. Enrico Borghi, ossolano e “padrone di casa”, il senatore Mauro Delbarba, valtellinese, e l’on.
Roger De Menech, bellunese.
Interverrà anche il vicepresidente della Regione Piemonte, Aldo Reschigna, che detiene la delega agli enti locali e al bilancio.
Molto atteso anche l’intervento del dottor Giovanni Vetritto, dirigente del dipartimento affari regionali della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
La serata avrà il compito di entrare nel merito dei contenuti della riforma, che attribuisce alle tre province alpine di Sondrio, Belluno e Verbano Cusio Ossola una particolare condizione di autonomia amministrativa sulla base della caratteristica di montanità di tali territori, e di delineare attraverso quali strade sia possibile concretizzare il presupposto legislativo in un contesto economico-finanziario che vede una fortissima compressione della spesa pubblica e una serie di tagli a Regioni ed enti locali.

La Provincia del VCO è in condizioni di pre-dissesto

Stefano Costa, consigliere provinciale PD
Stefano Costa

La Provincia del Verbano Cusio Ossola è in condizioni di pre-dissesto,  e si rendono necessari provvedimenti straordinari di riequilibrio per assicurarne la prosecuzione delle attività.
E’ questo l’esito dell’incontro, tenutosi lunedì al Viminale a Roma, tra il massimo dirigente responsabile della finanza locale del Ministero dell’Interno, Dott. Giancarlo Verde, e il presidente della provincia del VCO, Stefano Costa, accompagnato nella circostanza dal deputato democratico On. Enrico Borghi.
La ricognizione compiuta sullo stato delle finanze provinciali ha consentito di effettuare un quadro completo e aggiornato della situazione dell’ente, che a fronte delle circostanze analizzate ha di fronte a sé, come unica possibilità per avviare un percorso di risanamento, la dichiarazione dello stato di pre-dissesto e l’avvio di provvedimenti straordinari di riequilibrio che sono stati oggetto degli approfondimenti con l’On. Borghi.
In particolare, al fine di assicurare la possibilità di non sospendere i servizi di pubblica utilità a cui è legata la sicurezza e l’incolumità della cittadinanza, sono stati studiati quattro provvedimenti straordinari che sarà cura dell’On. Borghi presentare nel percorso di approvazione del decreto “Sblocca Italia” e della legge di stabilità 2015, i quali darebbero all’ente la possibilità di garantire il servizio di sgombero neve e il servizio di riscaldamento scolastico.

Tali provvedimenti risultano essere:
1) la riduzione della sanzione per gli enti che non hanno raggiunto gli obiettivi di patto, limitandola al 3% delle entrate correnti (anziché commisurarla all’effettivo scostamento tra il risultato e l’obiettivo programmatico predeterminato);
2) la rateizzazione in 10 anni del pagamento di tale sanzione, e l’esclusione degli effetti finanziari corrispondenti dal patto di stabilità;
3) il rinvio di 5 anni nel pagamento dei mutui per gli enti locali che si ritrovano nelle procedure di pre-dissesto o di dissesto;
4) la manleva di fronte alla Corte dei Conti per i dirigenti degli enti locali che in tali circostanze assicureranno la sottoscrizione delle determine di liquidazione per i servizi di sgombero neve e riscaldamento scolastico.

L’incontro di stamattina ha consentito di chiarire che, anche in caso di procedura di pre-dissesto, la  Provincia del VCO potrà continuare ad operare per progetti ed interventi in conto capitale, assistiti da fondi europei, nazionali o regionali, senza che venga pregiudicata la capacità realizzatrice dell’ente sul versante degli investimenti.
Sulla scorta di tutto ciò, è intenzione del nuovo presidente della Provincia Stefano Costa adottare una specifica delibera nel corso del primo consiglio dell’ente ricostituito – fissata per il prossimo 3 novembre – nella quale evidenziare che, alla luce di tali circostanze, è possibile non sospendere i servizi di pubblica utilità, al fine di garantire l’incolumità della cittadinanza e i servizi minimi essenziali in materia di viabilità, pulizia neve e riscaldamento scolastico.
Dice il Presidente Costa“la situazione permane difficile ma corre l’obbligo di ringraziare l’On. Borghi per aver promosso questo incontro che, se non altro, consente ancora un margine di doverosa azione alla politica. Intendo ora condividere al più presto le soluzioni prospettate con i consiglieri provinciali e con tutti i sindaci, affinché si possano mettere in atto scelte e determinazioni concertate con il territorio che vadano, prima di tutto, nella direzione di una ferma salvaguardia dei servizi primari in un momento così delicato di avvicinamento della stagione invernale che metterà alla prova la tenuta unitaria di tutti gli enti pubblici della nostra provincia”.

A tale proposito, l’onorevole Enrico Borghi ha affermato: “la situazione della Provincia è oggettivamente complicata, e da oggi – grazie a questa ricognizione effettuata dal presidente Costa insieme con i vertici del Viminale – ci mettiamo al lavoro a testa bassa per assicurare l’adozione di quei provvedimenti legislativi straordinari che consentano all’ente di scavallare finanziariamente l’anno garantendo i servizi essenziali. Credo che ci siano già le condizioni per intervenire su alcuni aspetti sin dal decreto Sblocca Italia che è in queste ore alla Camera. Penso che sarà importante, a tale proposito, il confronto che potremo avere a Verbania il prossimo mercoledì con il sottosegretario agli Interni on. Giampiero Bocci, con il quale proseguiremo e approfondiremo sul campo quanto oggi fatto a Roma con le strutture tecniche del ministero”.

Comunicato Provincia del VCO