Archivi tag: Lucio Pizzi

L’ospedale nuovo a Domodossola ennesima promessa non mantenuta dalla Regione Piemonte

Le novità che arrivano dalla vicenda della localizzazione del presunto nuovo ospedale a Domodossola, con il documento in cui SNAM prevede, per lo spostamento dell’impianto di gas metano, spese a carico dell’Amministrazione comunale per 630 mila euro più iva e tempi di realizzazione di alcuni anni, segnalano l’ennesima prova che gli annunci della regione Piemonte, sostenuti solo da una minoranza dei sindaci del VCO, si è rivelata fallimentare e senza sbocchi.
Il nuovo ospedale di Domodossola è, come più volte abbiamo denunciato, una promessa irrealizzabile, caduta nel vuoto. Lo sapevano il Presidente della regione Cirio, l’assessore alla sanità Icardi e il sindaco di Domodossola Pizzi.
La responsabilità sono del centro destra che governa la regione e che ha voluto stoppare il percorso già iniziato del nuovo ospedale baricentrico (la migliore soluzione per una sanità di qualità per il nostro territorio e che aveva le risorse, gli atti e i progetti concreti per la sua realizzazione), per fare degli annunci, modificati più volte, non sostenibili a cui non è seguito nessun atto ufficiale.
Ora con il bilancio ASL in enorme difficoltà, con un enorme debito, senza il coinvolgimento del territorio e dei Sindaci siamo a un punto di non ritorno. In Regione si assumano le responsabilità: riprendano il progetto di un nuovo ospedale baricentrico.
È incredibile che di fronte a questo disastro, nessun esponente del centro destra, intervenga per confrontarsi su cosa succederà agli ospedali del VCO!

 
Alice De Ambrogi
Segreteria Provinciale
e Segreteria Provinciale
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Pizzi e la Provincia: umanamente inqualificabile, politicamente chiaro. Si maschera il fallimento della crociata per il nuovo ospedale

Pizzi e la Provincia: umanamente inqualificabile, politicamente chiaro. Si maschera il fallimento della crociata per il nuovo ospedale

Il Partito Democratico di Domodossola ed i Gruppi di minoranza del centrosinistra in Consiglio Comunale, mai come in questa occasione, si sentono lontani dal comportamento del Sindaco della propria città.
E’ ovvia la dissociazione da simili comportamenti e attacchi personali, mentre sentita è la nostra umana solidarietà verso il Presidente della Provincia Lana che pure abbiamo avuto quale avversario nella recente campagna elettorale.
Però non possiamo fermarci a questo, più che dovuto, passaggio perché per quanto cinico, dietro questa vicenda ci pare di vedere quale sia l’ obbiettivo politico cercato dal sindaco Pizzi.
Da un lato c’è la necessità di tornare al centro dell’attenzione per il bisogno di mascherare il fallimento della crociata sull’Ospedale, dove le recenti affermazioni dell’assessore regionale Icardi sembrano aver messo la pietra tombale sul nuovo ospedale in zona Siberia.
Dall’altro l’essere stato emarginato dalla guida della Provincia, con l’assegnazione ai suoi proconsoli di deleghe marginali, necessita una risposta urgente che sia chiara per tutto il centro destra: Lana deve cadere per tornare subito al voto ed essere nuovamente determinante.
Però tutto questo deve avvenire in tempi rapidi, perché incombono le elezioni di Omegna che sottraggono spazio (e visibilità…), cose per lui non tollerabili.

La Segreteria Partito Democratico di Domodossola;
i Consiglieri Comunali Gabriele Ricci (DomoDomani) e Claudio Miceli (PD).

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Icardi smentisce Preioni e il sindaco Pizzi

Per Icardi i “Sindaci devono individuare l’area del nuovo ospedale”. Evidentemente le proposte del consigliere Preioni e del sindaco Pizzi sulla piana dell’Ossola sono irrealizzabili.

Abbiamo ormai capito quale sia la tecnica comunicativa dell’assessore regionale alla sanità Icardi: dire tutto e poi, nel medesimo comunicato stampa, il suo contrario nel giro di poche righe.

Così accade che, in risposta al condivisibile e decisamente opportuno comunicato stampa sulla situazione sanitaria della Sindaca di Verbania, Silvia Marchionini, l’Assessore regionale affermi che, testuali parole, “non c’è stato alcun passo indietro sulla realizzazione del nuovo ospedale nella piana dell’Ossola e sulla volontà di mantenere aperto quello di Verbania, con il potenziamento della rete di medicina territoriale. La Regione Piemonte ha prodotto una risposta tecnica e politica (Quale? Dove sono i documenti ufficiali?) che nel VCO mancava da più di quindici anni (davvero non si ricorda della documentazione regolarmente realizzata e ancora unica depositata al Ministero dalla Giunta Chiamparino, condivisa col territorio?).”

Poi afferma, esattamente una riga dopo, il contrario: “ora sono i Sindaci, non ultimo quello di Verbania, nel pieno rispetto delle loro sensibilità territoriali, a dover formulare delle proposte per l’individuazione di un’area idonea a ospitare il nuovo ospedale“.

Quindi, implicitamente, si afferma che un’area idonea ancora non sia stata trovata e che vada individuata di concerto con i Sindaci. Evidentemente le proposte del consigliere regionale Preioni e del sindaco di Domodossola Pizzi sulla piana dell’Ossola sono, a detta di Icardi, irrealizzabili.

Dopo questa novità, invitiamo, quindi, l’Assessore regionale ad iniziare un vero e condiviso confronto con il territorio iniziando a mostrare, per esempio, tutti gli studi effettuati dall’Asl VCO di cui nessuno conosce il contenuto, invece di continuare a mandare comunicati stampa dove l’unico obiettivo sembra essere quello di dire tutto per non dire nulla nei fatti con una perdita di tempo non più sopportabile per operatori, amministratori e cittadini.

Alice De Ambrogi
Segretaria Provinciale

 

il sindaco Pizzi vuole vendere la Farmacia Comunale e privatizzare i servizi del Cimitero. Nel merito non risponde, scappa e butta fango.

Stiamo ai fatti: il sindaco Pizzi vuole vendere la Farmacia Comunale e privatizzare i servizi del Cimitero. Nel merito non risponde, scappa e butta fango.

La stizzita risposta del sindaco di Domodossola Lucio Pizzi alle nostre osservazioni sulla vendita della Farmacia Comunale e sulla privatizzazione dei servizi del Cimitero voluta dalla sua Amministrazione, evocando la macchina del fango e parlando a vanvera di “pali non piantati” (che ci azzecca?), evidenzia la volontà di scappare a gambe levate dal problema e dal merito da noi sollevato.
La questione è chiara: il sindaco Pizzi vuole vendere la Farmacia Comunale e privatizzare i servizi del Cimitero. La prima domanda da porsi è: cosa ha fatto in questi cinque anni l’Amministrazione per facilitare il funzionamento della Farmacia e per risolvere il problema dei servizi cimiteriali?
E la seconda domanda a cui non può girarci in giro è: “cui prodest”? Chi se ne avvantaggia?
Per noi non sono certo i cittadini di Domo ad avvantaggiarsi, certamente non la Comunità nel suo insieme che dalla vendita della Farmacia Comunale e dalla privatizzazione dei servizi del Cimitero avrà solo da perderci (anche economicamente).
Pizzi dimostri il contrario.

Gruppo Consiliare e Segreteria Partito Democratico Domodossola

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Domodossola: vendere la Farmacia Comunale e privatizzare i servizi del Cimitero: due clamorosi errori di fine mandato del Sindaco Pizzi.

Le preoccupazioni della pandemia rischiano di nascondere agli occhi dei cittadini due sciagurate iniziative che l’Amministrazione comunale di Domodossola sta mettendo in piedi nell’ultimo scorcio di mandato.
La prima è l’ipotesi di vendita della Farmacia Comunale, per la quale il sindaco Lucio Pizzi ha già dato un incarico da ottomila (!) euro ad un legale milanese, che sarebbe giustificata secondo il Sindaco, da tre bilanci negativi.
Il Presidente della Farmacia Pasquali ha già dato ampi chiarimenti sulle iniziative che, realisticamente, sono in grado di riportare l’Azienda in attivo tramite una significativa riduzione dei costi. Inoltre, la nomina di una nuova direttrice, motivata, giovane e di provenienza interna alla farmacia, non potrà che portare energie fresche e nuove idee per l’ulteriore rilancio delle attività con il supporto di tutto il personale.
Vale la pena ricordare che l’Azienda pluriservizi “Farmacia Comunale” è costituita dal negozio farmacia, che comunque non limita la propria attività alla mera vendita di farmaci ma eroga, a beneficio della comunità, servizi quali la consegna a domicilio di medicinali e presidi sanitari (così prezioso in tempo di pandemia) e dall’attività di supporto per una serie di attività sociali – tra cui Università della Terza Età e il trasporto alunni – che dalle entrate del negozio sono sostenute.
Una volta venduto il negozio – che, comunque, tornerà in utile a seguito delle iniziative già avviate – con quali soldi e con quali forze lavoro si sosterranno le attività sociali ora collegate? Ma, soprattutto, cosa ha in mente di fare il sindaco Pizzi con i soldi incassati dalla vendita del negozio farmacia? Comprare dai soliti noti altri cubi di pietra nera?
Se l’Amministrazione Cattrini del centro sinistra lasciò bilanci attivi, non dovrebbe essere così difficile tornare ad un sano equilibrio economico.   
A ciò si aggiunge la proposta di privatizzare i servizi del Cimitero: viene da dire che i morti si rivolteranno nelle tombe. Al di là del giudizio, è certo che il tutto – magari non subito, ma certamente su tempi più lunghi – si risolverebbe in un aumento delle tariffe a carico dei cittadini.
L’idea di fondo che sta alla base di queste due iniziative – vendere la Farmacia e privatizzare i servizi del Cimitero- è che il Pubblico non sa amministrare e quindi è meglio consegnarlo ai Privati. In subordine viene la considerazione che, quando la gestione pubblica presenta qualche complicazione, me ne devo disfare.
Noi del Partito Democratico siamo ancora convinti che amministrare la Città vuol dire anche salvaguardare le ricchezze ereditate dalla saggezza di chi è venuto prima di noi, come nel caso della Farmacia Comunale, ed impegnarsi per far funzionare e mantenere il giusto costo dei servizi essenziali, come è quello del Cimitero, senza ricorrere a sciagurate scorciatoie.

La Segreteria ed il Gruppo Consiliare del Partito Democratico Domodossola

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RISSE, VENDITA ALCOLICI, DISTANZIAMENTO. Le Timidezze del Sindaco Pizzi. Interpellanza PD a Domodossola

Dopo la grancassa estiva sui migranti, con la vergognosa chiusura del parchetto di piazza Matteotti accompagnata dai soliti sproloqui muscolari, le risse durante le “movide” settembrine, così come quelle di inizio anno, hanno trovato il Sindaco Lucio Pizzi sorprendentemente timoroso ed inattivo.

E’ vero che qui il lockdown c’entra poco perché il profondo malessere che va avanti da lungo tempo nasce da una cultura individualista che, togliendo il senso di appartenenza sociale – il senso di “Comunità”- ha posto al centro del mondo, non solo giovanile, l’egoismo dell’“io”.

Ma si sa che affrontare questioni così “alte” non paga elettoralmente ed allora il nostro Sindaco si guarda bene da metterci mano. Tuttavia, ci sono cose semplici e doverose che il Primo Cittadino dovrebbe comunque fare.

Per esempio, verificare l’efficacia dei controlli sulla vendita di alcolici ai minorenni attraverso la necessaria interlocuzione con le locali Organizzazioni Commerciali e dei Pubblici Esercizi, come è importante definire e concordare le specifiche modalità di intervento delle Forze dell’Ordine rispetto al problema dei distanziamenti, con particolare riferimento all’azione di consiglio, ammonimento e dissuasione.

Ora, è anche possibile che il sindaco Pizzi abbia comunque svolto questi suoi doveri, ma di tutto ciò al Consiglio Comunale non giunge alcuna informazione e, men che meno, nessun invito viene indirizzato ai Consiglieri per una comune discussione.

L’interpellanza (in allegato ) che il Gruppo Consiliare del Partito Democratico ha presentato in questi giorni sull’argomento ha lo scopo di stimolare la doverosa presa di coscienza di questa Amministrazione e di ottenere qualche risposta per i cittadini che sono rimasti impotenti di fronte a questi preoccupanti episodi.

Partito Democratico
Segreteria e Gruppo Consiliare Domodossola

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Lucio Pizzi, sindaco di Domodossola