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Il Dea di Domodossola ancora a rischio

Nuovo intervento del gruppo regionale del partito democratico sulla riforma del sistema dell’emergenza intrapresa dalla giunta Cota. Nell’ultima conferenza stampa, tenutasi presso la sede del PD del VCO a Verbania, il capogruppo regionale Aldo Reschigna ha delineato le linee che vanno dalla riclassificazione di DEA e Pronto soccorso fino al ridisegno del 118. [download id=”54″] ora è il ripristino della tabella di riclassificazione di DEA e Pronto soccorso, quella che prevedeva il ridimensionamento a Pronto soccorso di DEA come quello del San Biagio di Domodossola e di altre realtà sanitarie piemontesi.
«Per questa Giunta é più facile vendere promesse che regalare verità. Ma queste vengono sempre a galla. In questi due mesi ha raccontato su questo tema tutto e il contrario di tutto”, spiega Aldo Reschigna, nel ripercorrere l’intero iter del provvedimento. Dalla bozza della delibera cosiddetta “addendum”, che conteneva la tabella di revisione dei DEA che, pubblicata, aveva creato proteste tra i cittadini, i sindaci, i medici e gli infermieri. Tanto che la giunta aveva negato di volerla applicare sminuendone la valenza definendola un esempio e non l’aveva inserita nell’addendum. Ma una delibera varata alla fine di aprile pubblica la prima tabella di revisione, proprio quella sconfessata dal governo regionale. Il motivo del ripensamento è scritto nella delibera stessa: il tavolo nazionale ministeriale ha chiesto all’esecutivo regionale il rispetto degli impegni sottoscritti nel piano di rientro dal debito.
«La Giunta è stata costretta dal ministero a ripresentare quello che voleva tenere nascosto; ora, per esempio, a Domodossola il San Biagio è di nuovo Pronto soccorso», commenta Reschigna. «Il potere della Regione sul ministero è ridotto a zero, la giunta tende a ingannare i piemontesi sulla riorganizzazione della sanità, una realtà sempre più a rischio». Lo dimostra anche la riorganizzazione del sistema del 118, approvato la scorsa settimana e sulla quale si è abbattuta la dura contestazione della Fimmg, la principale organizzazione dei medici di base Taglia le ambulanze con a bordo il medico da 62 a 25. Vengono affiancate da 30 auto con a bordo un medico e un infermiere che, si ipotizza, potrebbero essere utilizzate anche per trasportare il paziente in caso di necessità.
«Il risparmio, in questo caso, è davvero minimo. Meglio sarebbe stato risparmiare sulla istituzione della nuova struttura di maxiemergenza che dovrebbe intervenire nei grandi eventi, come le alluvioni, oppure sulla struttura complessa sovraziendale» continua il consigliere Reschigna.
Altra notizia che ha il sapore di spot elettorale è l’apertura di una emodinamica a Chivasso, solo due giorni alla settimana e con convenzione con il privato, in contraddizione, ancora una volta, con la stessa delibera di giunta che giustifica le emodinamiche solo se aperte sette giorni alla settimana. Mentre per l’emodinamica, garantita dallo stesso presidente Cota a Domodossola, emaneremo un comunicato di scomparsa!