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Come avere l’esenzione dai Ticket sui farmaci?

Dopo la notizia (apparsa anche su questo sito) che dal 1° gennaio 2008, tutti i piemontesi appartenenti a nuclei familiari il cui reddito complessivo sia inferiore ai 36.151,68 euro, indipendentemente dall’età, non pagheranno più il ticket (disposto dalla Giunta regionale di centro sinistra di Mercedes Bresso) molti ci hanno chiesto come si ottiene ciò.
Molto semplice: dovete compilare un modulo di autocertificazione e portarlo alla sede del distretto sanitario a Omegna, Domodossola o Verbania. Li vi sarà rilasciato un documento da presentare poi al vostro dottore di base per ottenere l’esenzione.
Per chi vuole noi abbiamo in formato Pdf il modulo di autocertificazione (basta richiedercelo a pdemvco@gmail.com )

Niente ticket sui farmaci dal 2008

image Dal 1° gennaio 2008 tutti i piemontesi facenti parte di nuclei familiari con reddito complessivo inferiore a 36.151,68 euro, indipendentemente dall’età, non pagheranno più il ticket sui farmaci. Con questa decisione la Giunta regionale compie un ulteriore passo in avanti verso la totale abolizione della compartecipazione dei cittadini alla spesa farmaceutica, prevista entro i cinque anni di governo. "Dopo l’eliminazione del ticket sui farmaci generici – ha dichiarato la presidente Mercedes Bresso – e il progressivo allargamento della fascia di esenzione a favore di anziani a basso reddito, invalidi e altre categorie deboli, con questo provvedimento
l’amministrazione regionale attua una nuova e significativa estensione della percentuale di piemontesi che non dovranno più versare il contributo di due euro sui farmaci a carico del Servizio sanitario regionale, in vista della cancellazione totale del ticket. Era questo uno dei principali impegni assunti dalla Giunta all’atto del suo insediamento, che stiamo riuscendo a rispettare anche grazie agli interventi messi in campo sul fronte dell’appropriatezza delle prescrizioni e quindi del controllo della spesa farmaceutica convenzionata". Ai fini dell’esenzione per motivi di reddito, per nucleo familiare deve intendersi quello rilevante ai fini fiscali (e non anagrafici), costituito dall’interessato, dal coniuge non legalmente separato e dagli altri familiari a carico, cioè quelli non fiscalmente indipendenti, in quanto titolari di un reddito annuo inferiore a 2.840,51 euro. Coloro che rientrano nella nuova fascia di esenzione e che vogliono usufruire di questo diritto dovranno dotarsi di un attestato rilasciato dall’Asl di residenza sulla base di un’autocertificazione. La stessa operazione dovranno compierla i disoccupati in attesa di prima occupazione compresi negli elenchi anagrafici dei Centri per l’impiego, gli iscritti alle liste di mobilità e i lavoratori in cassa integrazione straordinaria, per i quali una precedente delibera del marzo 2006 aveva predisposto l’esonero. Rimangono invece validi fino a giugno 2009 gli attestati rilasciati agli anziani

Approvato il Piano Socio Sanitario della Regione Piemonte,

image Approvato il Piano Socio – Sanitario della Regione Piemonte, mercoledì sera dal Consiglio Regionale.
E’ l’ultimo dei provvedimenti sulla sanità che hanno caratterizzato la prima metà della legislatura regionale.
Nel corso di questo anno infatti sono stati approvati dal Consiglio Regionale:
1) la delibera con il Piano di Investimenti sulla Edilizia Sanitaria. Investimenti per oltre tre miliardi di Euro nei prossimi sette anni che vogliono adeguare i livelli molto bassi attuali e che per noi significano la realizzazione della seconda ala dell’ospedale di Domodossola e la ristrutturazione – messa a norma e umanizzazione dell’ospedale di Verbania;2) la legge regionale n.18 che detta le norme per la riforma del sistema sanitario regionale (con la introduzione dei Piani e Profili di Salute e la esaltazione del ruolo dei distretti );
3) la delibera di riforma delle aziende sanitarie locali e ospedaliere (che per la nostra realtà significa il mantenimento della nostra ASL nei suoi confini attuali ed il mantenimento dei tre distretti socio – sanitari esistenti ) ed oggi il Piano Socio – Sanitario regionale .
Viene rispettato l’obiettivo politico con cui la Presidente Bresso è stata eletta di attuare una vera riforma nel sistema della sanità Piemontese e di riuscire la dove il precedente governo di centro destra ha fallito e cioè di darsi uno strumento di programmazione che manca al Piemonte da oltre otto anni e che faceva del Piemonte la Regione cenerentola tra tutte le Regioni di Italia.
Oggi si tratta di cominciare ad attuare la nuova cultura che ispira tutti quei provvedimenti e di avviare un percorso non semplice di attuazione dei principi e dei contenuti degli stessi.
Nei prossimi giorni si avvierà la discussione sui Piani triennali che i Direttori Generali delle ASL hanno predisposto; sarà il primo vero appuntamento che consentirà o meno di vedere l’attuazione di quanto il Consiglio Regionale ha approvato.
Sarà anche la occasione per ritornare, anche nel nostro territorio a confrontarci nel merito delle scelte e dei problemi che stiamo affrontando.
Ci auspichiamo che tutto ciò rappresenti un appuntamento che consenta un vero confronto, non influenzato e condizionato da strategie politiche ma dal merito delle questioni.
La attuale Amministrazione Regionale si è fatta carico di scelte importanti e gravose: oggi le Aziende Sanitarie Locali hanno più risorse rispetto al passato, sono stati coperti i debiti che nel passato erano stati accumulati e non ripianati dalla Amministrazione Regionale e che per la nostra azienda sanitaria locale hanno significato oltre 55.000.000 di euro sino al 31 dicembre 2004 e 37.500.000 sia per il 2005 che per il 2006.
Una ultima annotazione.
Approvare un piano e tutte le delibere che abbiamo citato non significa certamente risolvere tutto, ma vuole essere un elemento di certezza e di riferimento.
Significa anche, per una amministrazione Regionale ( Giunta e Maggioranza ) farsi carico di scelte che chiamano alla responsabilità di tutti i soggetti interessati, significa mantenere un impegno politico assunto e di questo ne siamo fieri.
Aldo Reschigna, Marco Travaglini, consiglieri regionali Ds/PD