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Il Presidente Cirio e la Regione Piemonte scrivono ai Comuni e si prendono il merito di fondi alluvionali stanziati dal Governo nazionale

Ha del clamoroso la lettera inviata ai Sindaci, firmata dal Presidente Alberto Cirio e dall’assessore Marco Gabusi, con la quale informano alcuni Comuni del Piemonte dell’arrivo dei fondi (66 milioni di euro in totale per il Piemonte, 15 per il VCO) destinati ad interventi per la messa in sicurezza e ricostruzione delle opere pubbliche danneggiate a causa degli eventi alluvionali del 2019 e del 2020.
Scrivono testualmente: “Caro Sindaco, come sai la Regione Piemonte è costantemente impegnata nel reperire risorse per dare aiuti concreti alle tante Amministrazioni locali che hanno dovuto affrontare le emergenze alluvionali che dal 2019 hanno segnato profondamente il nostro territorio. Grazie al lavoro incessante degli uffici e all’attività di stimolo e sollecitazione che operiamo a diversi livelli nei confronti del governo, siamo riusciti a sbloccare nuove somme da destinare ai Comuni colpiti il 2 e 3 ottobre 2020 quali contributi. Siamo perciò felici di comunicarti della disposizione di un finanziamento di … a favore del Comune da te amministrato.. auspicando che questo finanziamento possa essere di aiuto per la tua comunità.”
Si rimane increduli da questo livello di informazione, presente anche nei comunicati stampa, nei quali si vuol far intendere che la Regione sia protagonista “nel reperire“, scrivono, i finanziamenti che invece arrivano dal Governo centrale, ripreso anche in tono trionfalistico dal consigliere regionale Alberto Preioni.
Bisognerebbe, a volte, aver rispetto istituzionale e non voler speculare sui problemi dei Sindaci, appropriandosi di meriti altrui per mera propaganda elettorale. Non conoscono vergogna.

Alice De Ambrogi
Segretaria Provinciale
e Segreteria PD VCO

 

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Nessun progetto territoriale per il VCO previsto dalla Regione Piemonte per i fondi europei del PNRR (a parte la strategia nazionale aree interne voluta dall’on Borghi del PD). Grave responsabilità di Cirio, Preioni, Lega e Fratelli d’Italia.

Nessun progetto territoriale per il VCO previsto dalla Regione Piemonte per i fondi europei del PNRR (a parte la strategia nazionale aree interne voluta dall’on Borghi del PD). Grave responsabilità di Cirio, Preioni, Lega e Fratelli d’Italia.

E’ stato diffuso in queste ore, a cura dell’ANCE (Associazione Nazionale Costruttori Edili) l’aggiornamento dei dati del PNRR di interesse per il settore delle costruzioni.
Grazie al lavoro svolto dall’associazione di categoria, gli elenchi dei progetti regionali finanziati dal PNRR sono stati aggiornati con gli ultimi provvedimenti attuativi o in via di attuazione al 30 settembre, e sono stati arricchiti con una stima del valore totale degli investimenti cosiddetti “territorializzati”.
I progetti sono stati individuati nella documentazione trasmessa alla Commissione Europea il 30 aprile scorso, e dalla lettura del documento emerge la realtà che, come Partito Democratico, avevamo già annunciato: la totale assenza di programmazione da parte della Regione Piemonte, e la scomparsa della Provincia del Verbano Cusio Ossola come soggetto della programmazione locale, hanno provocato la pressochè totale esclusione del territorio del VCO dal PNRR, con l’unica positiva eccezione del riferimento all’area pilota della Val d’Ossola della Strategia Nazionale delle Aree Interne (SNAI), come noto realizzata per la felice intuizione e determinazione del deputato democratico Enrico Borghi e per l’impegno dei Governi nei quali il PD ha fatto parte in questi ultimi anni.
Ricordiamo bene la visita pastorale del Presidente Cirio a Verbania, o le promesse fatte dal capogruppo leghista in consiglio regionale Preioni, che portarono nei mesi scorsi alla incredibile compilazione di una “lista dei sogni” che non ci stancammo mai di dire quanto fosse sganciata dalle programmazioni europee e dagli standard progettuali e programmatori richiesti per l’attuazione del PNRR.
Questo anche grazie alla colpevole assenza della Provincia guidata da Lincio e Albertella che hanno abdicato ad ogni funzione di programmazione, rappresentanza territoriale e coordinamento previste dalla legge oltre che ad una richiesta di intervento sulla base delle prerogative legate all’autonomia montana.
Incuranti dei nostri moniti in Regione Piemonte si è proceduto senza un minimo di programmazione, con l’ovvia conclusione che nel PNRR per la parte territoriale ritroviamo progetti che toccano molte altre parti del territorio piemontese ma non il VCO.
Ci sono ovviamente una serie di progetti generali ai quali – se debitamente coordinati da una Provincia che speriamo finalmente rinnovata e rivitalizzata dopo le elezioni – anche i Comuni dei VCO potranno partecipare: dal piano asili nido alla messa in sicurezza e riqualificazione dell’edilizia scolastica, dal piano investimenti Comuni alla riqualificazione dell’edilizia residenziale pubblica.
Ma interventi specifici e puntuali per il Verbano Cusio Ossola, se si toglie l’area dell’Ossola per le aree interne, nessuno!
Tutte le chiacchiere e la confusione dei mesi scorsi hanno prodotto tutto questo.
Grazie Regione Piemonte, grazie Provincia del VCO, grazie centrodestra.

Alice De Ambrogi, Segretaria Provinciale PD
e Segreteria Provinciale PD

Documento PNRR e Territori-Ottobre 2021

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Regione Piemonte: ancora una volta impreparata e senza programmazione

In base alle direttive nazionali, il cui risultato è definito in base all’incrocio di ben 21 parametri, dal 29 novembre il Piemonte è in zona arancione.
Questo significa che la situazione complessiva sanitaria della nostra regione è in lieve miglioramento e che gli sforzi importanti di cittadini, attività produttive e commerciali e del personale sanitario impegnato nella lotta al virus, stanno ripagando in termini di alleggerimento della pressione ospedaliera.
E di questo non possiamo che essere contenti, senza che possa però significare che si debba abbassare la guardia. Distanziamento, prudenza, evitare assembramenti e l’uso delle mascherine devono assolutamente rimanere le nostre regole di comportamento.
Ci sono però alcune questioni che ci preme sottolineare.
Infatti, se le attività di vendita al dettaglio sono state riaperte, lo stesso non vale per le classi seconde e terze della scuola media come invece previsto dalle regole per le zone arancioni, e come avviene in altre regioni.
Questo significa che la Regione Piemonte è riuscita a ricadere immancabilmente in un altro errore.
Perché mai non ha utilizzato questo mese di tempo per organizzare soluzioni alternative che avrebbero potuto permetterne l’apertura in sicurezza di un servizio fondamentale per famiglie e giovani? Valutando magari soluzioni per i trasporti (assai meno problematici e limitati per le scuole medie), per orari di apertura o per eventuali tamponi rapidi?
Invece il Presidente Alberto Cirio, che un mese fa ha affermato di non aver “dormito la notte perché siamo diventati zona rossa”, pare che, per tutto il resto del tempo, abbia invece dormito profondamente per poi farsi cogliere in contropiede dalla istituzione della zona arancione.
È stato più comodo, invece, andare a farsi qualche selfie in piazza con gli studenti.
Certo, lo capiamo, minima spesa, massima resa, ma le scuole medie son chiuse.
La Segreteria Provinciale

Partito Democratico
Coordinamento provinciale VCO

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