Unione dei Comuni – Valli Antigorio Divedro Formazza: Ossia del mantenimento delle poltrone!

image Nei comuni appartenenti alla Comunità Montana Antigorio Divedro Formazza si sta portando in discussione in questi giorni d’agosto un OdG che delibera l’inizio della procedura per la realizzazione dell’unione dei Comuni. Questo fatto discende dalle note vicende che stanno portando alla ridefinizione delle Comunità Montane.
Infatti, operando questa unione di Comuni si andrebbe a creare un nuovo ente con una nuova struttura e con tanto di presidente ed assessori (magari uno per comune – tanto per non rompere gli equilibri ormai consolidati della Comunità Montana).
I cittadini devono sapere che con questa operazione non si crea un reale accorpamento fra comuni omogenei (come sarebbe logico) ma si tenta solo di salvare le poltrone perse con la riforma delle comunità montane, con l’aggravante che al cittadino costerà di più, infatti la legge prevede che lo stato finanzi questa unione solo per i primi tre anni poi il costo sarebbe in capo ai comuni, o meglio ai cittadini dei comuni.
La Regione Piemonte ha correttamete messo in campo una riforma per garantirne il ruolo, rivedendone i compiti e razionalizzandone il numero (ricordiamolo, per il Vco da dieci a sole tre Comunità Montane); in questo processo è evidente che comunque non tutti i membri dell’attuale giunta della Comunità Montana avrebbero la garanzia del mantenimento del posto, ci si inventa quindi un dubbio processo di unione di comuni al solo fine di fare rientrare dalla finestra quello che esce dalla porta.
Le negatività di questa operazione non si fermano qui e sono di carattere sia amministrativo che politico. (continua)
Un unione di servizi (fatto di per se positivo) è realizzata in modo intelligente se viene realizzata fra comuni omogenei per caratteristiche, urbanizzazione e territorio e proprio in questo senso andava l’accordo fra il sindaco di Domodossola e quello di Villadossola, riguardo il patto di adesione per lo sviluppo dell’asse del Toce, patto che prevede di realizzare una pianificazione strategica comune per lo sviluppo pianificato del territorio (non è un unione di comuni è un operazione più semplice e senza costi); a questo patto Crevoladossola non ha voluto aderire pur essendo evidente che si sarebbero ridotte le spese e migliorati i servizi ai cittadini e che la conurbazione fra i comuni di Crevoladossola e Domodossola è evidente ed è ben più forte di quella fra Domo e Villa.

Quanto meno ora i motivi reali di tale rifiuto sono ben evidenti a tutti, anche perchédiventerà difficile per il Sindaco Della Pozza inventarsi qualcosa per spiegare che per Crevoladossola è più conveniente gestire servizi come l’Ufficio Tecnico o la Polizia Municipale assieme al comune di Formazza o di Trasquera che non con Domodossola.

Ribadiamo che i costi di una Unione di Comuni dopo i primi tre anni sono a carico del comune e vanno reperiti dalle tasse e che i maggiori oneri a scapito di un peggioramento dei servizi li avranno quelli dei comuni maggiori; in sintesi Crevoladossola avrà un peggioramento della gestione e si accollerà la maggior parte delle spese.

La seconda questione riguarda l’aspetto politico; se, nel momento in cui è in atto un contenzioso fra governo e Regione, la Comunità più importante della provincia più montuosa del Piemonte si sfila dal sistema delle comunità montane per realizzare un unione di comuni, crea il presupposto perché venga messo in discussione a livello centrale tutto il ruolo delle comunità montane piemontesi.

Crediamo che se questa intenzione si concretizzasse sarebbe un danno incalcolabile per il comune di Crevoladossola e per tutto il territorio; per tale motivo rivolgiamo un appello ai colleghi consiglieri di maggioranza Crevolesi e a tutti i consigli comunali degli otto comuni interessati affinché si fermino a riflettere sulle conseguenze di un voto frettoloso.

Partito Democratico Crevoladossola

Gruppo consigliare di minoranza Uniti Per Crevoladossol

Festa del PD A Villadossola: riprende dall’11 sino al 17 agosto;

Riparte la festa nazionale dei Democratici sulla montagna presso l’area Feste della Lucciola a Villadossola. Dopo i primi tre giorni lo scorso week end, da lunedì 11 a domenica 17 agosto ritorna la Festa con i suoi innumerevoli appuntamenti politici, culturali, sportivi, musicali e ovviamente con la buona cucina dei numerosi punti ristoro. Vi ricordiamo tre confronti su temi politici e amministrativi. Vi aspettiamo:

Martedì 12 agosto, ore 20.00 La conurbazione: insieme per crescere, con Marzio Bartolucci, sindaco di Villadossola, Michele Marinello, sindaco di Domodossola, Paolo Ravaioli, Presidente della Provincia

Mercoledì 13, ore 21.00, Provincia Autonoma. Dalle parole ai fatti. Con Aldo Reschigna, consigliere regionale, Marco Travaglini, consigliere regionale, Paolo Ravaioli, Presidente della Provincia
Domenica 17, ore 21.00, “Proposte per un federalismo sostenibile” con: Marco Tartari – Giovani Democratici VCO
in collaborazione con il PS e PLR Svizzero

Due incontri alla Festa nazionale sulla montagna a Vilaldossola

I primi due appuntamenti politici alla Festa nazionale dei democratici sulla montagna a Villaldossola saranno:

image Venerdì 1 agosto, salone La Lucciola, ore 21.oo
La Montagna il futuro nelle riforme.
Con: Gianfranco Morgando, Senatore e Coordinatore Regionale del PD del Piemonte
Aldo Reschigna, consigliere regionale
Marco Travaglini, consigliere regionale
Enrico Borghi, presidente nazionale Uncem

Domenica 3 agosto, ore 18.oo
Proiezioni e confronti sul tema: Disabilità, i servizi e il volontariato
Con: Teresa Angela Migliasso, Assessore Regione Piemonte alle politiche sociali
e con CISS Ossola – Anfass – GSH Sempione 82
Il programma completo della festa lo trovate cliccando qui

A Verbania si pagano meno tasse locali

image Lo studio della CGIA di Mestre sulle tassazione locale (comunale, provinciale e regionale) 2006 conferma la situazione di eccellenza di Verbania nel panorama nazionale.
La nostra città – spiega il Sindaco, Claudio Zanotti – impone tasse comunali per un importo di 393 € pro-capite/anno: un importo che – al netto dei capoluoghi di provincia delle Regioni a Statuto Speciale, che notoriamente beneficiamo di risorse statali elevatissime e possono quindi permettersi di far pagare meno in tasse comunali – pone Verbania al vertice delle città del centro-nord: come noi pagano i cittadini di Teramo e meno di noi quelli di tutte le città dell’Italia meridionale e insulare, dove la qualità, l’efficienza e l’estensione dei servizi offerti ai residenti è distante anni-luce da quelle offerte a Verbania.
È per l’Amministrazione motivo di grande soddisfazione rilevare che la nostra città – al top per raccolta differenziata e unica città d’Italia a garantire a tutti i residenti il trasporto pubblico gratuito con LiberoBus e la totale gratuità del trasporto scolastico e dello scuolabus, oltre alla gratuità del wifi e degli internet point e a un complesso di servizi scolastici, sociali e culturali di prim’ordine – abbia il livello di imposizione tributaria e fiscale più basso dei capoluoghi delle Regioni a statuto ordinario del Nord e Centro Italia.
Una dimostrazione ulteriore che si può fare non solo buona amministrazione, ma amministrazione d’eccellenza con grande sobrietà e con un autentico e reale contenimento dei costi a carico dei cittadini"