Fra qualche settimana la giunta regionale nominerà i nuovi consigli di amministrazione degli enti parco.
Oltre un mese fa sul BUR regionale è stata pubblicata la notizia del bando da inviare presso gli uffici regionali per candidature alla presidenza ed a consigliere (n°1+2 posti), mentre sabato 18 c.m. scadrà il bando indetto dalla Comunità del Parco delle Valli dell’Ossola per gli ultimi 2 posti da consigliere, (costituita dai sindaci di Baceno, Crodo, Varzo, Trasquera, Antrona e Viganella, dal Presidente della Comunità Montana e dal Presidente della Provincia del VCO).
Crediamo che molti cittadini comuni abbiano provveduto a spedire il proprio curriculum.
Dal momento che siamo di questo mondo, siamo al corrente che in queste occasioni quando si demandano le scelte alla giunta regionale o alla comunità del parco, indipendentemente dal suo colore, le “scelte” rischiano di essere viziate dal presupposto dell’appartenenza politica.
Riteniamo, tuttavia, che l’importanza rivestita dagli enti parco sul nostro territorio, la situazione delicata che sta vivendo il paese e il clima di diffidenza nei confronti di tutta la classe politica, consenta di fare di questa nomina un esempio tangibile di buona politica e per questo chiediamo alla giunta regionale e in particolare, ai consiglieri regionali del territorio e a tutti gli amministratori che hanno la responsabilità di scegliere questi componenti, di mettere al primo posto come criterio il merito oltre una provata esperienza amministrativa.
Ci auguriamo che non prevalgano le solite logiche per le quali questi incarichi si trasformano nel sottobosco politico nel quale relegare i soliti noti della politica, i trombati, i figli dei figli oppure i factotum di questo oppure di quell’altro politico.
Il difficile momento che sta vivendo il nostro paese obbliga chi ha responsabilità politiche a cambiare i metodi utilizzati in questi anni e che hanno, non solo mandato l’Italia sull’orlo del baratro, ma allontanato i cittadini dai luoghi delle decisioni e quindi dal loro ruolo di controllo. La politica se vuole tornare ad essere credibile, deve tornare ad essere trasparente e basare le proprie scelte sulla base di criteri oggettivi, quali appunto il merito.
Speriamo che questa sia l’occasione buona per iniziare. Se così sarà, daremo il giusto riconoscimento alla giunta regionale ed agli amministratori locali, se prevarranno le solite logiche diremo con forza che ancora una volta che si sarà persa una buona occasione
PD VCO
Ufficio stampa
La gestione del bilancio 2011 da parte della Giunta regionale sta creando su ogni tema grandissima confusione e incertezza.Esiste una convenzione firmata tra la Provincia del VCO e la Regione Piemonte che prevede fino al 2015 l’intervento del bonus benzina per alcuni comuni del VCO. Ad oggi, pur essendo iscritti i soldi a bilancio, la Giunta regionale non ha impegnato quelle risorse e questo ha creato l’interruzione del servizio e la possibilità che la Giunta regionale non corrisponda alla Provincia del VCO le somme fino ad ora impiegate. Il dramma é che tutto ciò sta avvenendo senza che da parte della Giunta regionale si sia data preventiva informazione alla Provincia del VCO. Le cose non finiscono qui. Nella legge di bilancio 2011 della Regione Piemonte sono stanziati 50 milioni di euro a favore delle Province per le funzioni trasferite alle stesse. Ma la Giunta regionale alle Province vuole darne sono 20 milioni. Per alcune delle Province piemontesi ciò vorrà dire chiudere in deficit i bilanci.E’ corretto che una Giunta regionale abbia un tale rapporto con le comunità locali, arrivando al punto di assumere decisioni così pesanti senza nessun confronto con le stesse? Una Giunta regionale può eliminare per il futuro il bonus benzina. Non lo può fare per il presente e il passato. Mi aspetto dalla Lega nord – che nel passato ha riempito di manifesti il VCO solo perché alcuni ad comuni del VCO era stato tolto il bonus – il riconoscimento che troppe volte in politica si predica bene e si razzola male e che forse oggi siamo in presenza di una Giunta che concepisce la politica in modo autoritario e centralista.


