Apprendiamo dagli organi di stampa che la protesta dei benzinai si è estesa dall’Ossola a tutto il territorio provinciale. Immaginiamo che questa volta la Lega locale non inonderà la provincia con i manifesti per accusare il Governo regionale come fece con la giunta Bresso!
Siamo tutti consapevoli delle difficoltà economiche che sta attraversando il nostro paese e la nostra Regione. Siamo quindi disponibili come forza politica ad affrontare le questioni non con l’arma della propaganda, ma con la responsabilità che è nel dna di questa forza politica, come dimostra l’apertura al nuovo Governo nazionale.
Riteniamo, tuttavia, che il metodo non è meno importante del merito e che le azioni messe in campo, in tutti i campi, da questo governo regionale non si addicono alla situazione difficile che stiamo vivendo.
Il fatto stesso che senza dire nulla, senza alcun confronto con il territorio e i gestori delle pompe di benzina la Regione, come sembra, abbia deciso di tagliare il bonus dimostra quanto sia angusto lo spazio del confronto.
Crediamo, inoltre, che sia venuto il momento che le forze della maggioranza del governo regionale e i suoi rappresentanti locali, la smettano di coprire gli spazi pubblicitari per propagandare finanziamenti, vedasi Pisu a Verbania, che arrivano dalla Comunità Europea (Comunità Europea tanto bistrattata dalla Lega nazionale) o come quei manifesti apparsi questa estate in cui si annunciava l’abolizione del bollino blu. Non possiamo assistere silenti a questi escamotage pubblicitari che vogliono vendere ai cittadini lucciole per lanterne, come per altro ha fatto per mesi il Governo Berlusconi. Purtroppo i tagli che sta compiendo questa Regione saranno di gran lunga superiori a qualsiasi piccolo finanziamento che potrà anche nel futuro, ci auguriamo, arrivare sul nostro territorio.
Sarebbe molto facile per noi tappezzare i muri di manifesti che riportano i tagli già effettuati: servizi sociali, sanità, bonus benzina, scuola oppure per il fallimento della Provincia autonoma del Vco.
Ripetiamo, siamo consapevoli che la situazione è difficile, ma non per questo subiremo senza colpo ferire i continui schiaffi che questa Regione dà al Verbano Cusio Ossola a fronte di qualche carezza tanto reclamizzata e propagandata dai consiglieri di maggioranza. Affinché un territorio riesca ad uscire bene da un momento di difficoltà è necessario la condivisione e il confronto fra tutti gli soggetti coinvolti.
PD VCO
Ufficio stampa

La gestione del bilancio 2011 da parte della Giunta regionale sta creando su ogni tema grandissima confusione e incertezza.Esiste una convenzione firmata tra la Provincia del VCO e la Regione Piemonte che prevede fino al 2015 l’intervento del bonus benzina per alcuni comuni del VCO. Ad oggi, pur essendo iscritti i soldi a bilancio, la Giunta regionale non ha impegnato quelle risorse e questo ha creato l’interruzione del servizio e la possibilità che la Giunta regionale non corrisponda alla Provincia del VCO le somme fino ad ora impiegate. Il dramma é che tutto ciò sta avvenendo senza che da parte della Giunta regionale si sia data preventiva informazione alla Provincia del VCO. Le cose non finiscono qui. Nella legge di bilancio 2011 della Regione Piemonte sono stanziati 50 milioni di euro a favore delle Province per le funzioni trasferite alle stesse. Ma la Giunta regionale alle Province vuole darne sono 20 milioni. Per alcune delle Province piemontesi ciò vorrà dire chiudere in deficit i bilanci.E’ corretto che una Giunta regionale abbia un tale rapporto con le comunità locali, arrivando al punto di assumere decisioni così pesanti senza nessun confronto con le stesse? Una Giunta regionale può eliminare per il futuro il bonus benzina. Non lo può fare per il presente e il passato. Mi aspetto dalla Lega nord – che nel passato ha riempito di manifesti il VCO solo perché alcuni ad comuni del VCO era stato tolto il bonus – il riconoscimento che troppe volte in politica si predica bene e si razzola male e che forse oggi siamo in presenza di una Giunta che concepisce la politica in modo autoritario e centralista.

