Nota sull’incontro pubblico “Il ciclo integrato dei rifiuti

Riceviamo con richiesta di pubblicazione.
Nota sull’incontro del 22 luglio 2013 a Kantiere

A seguito dell’incontro pubblico dal titolo “Il ciclo integrato dei rifiuti – Una straordinaria opportunità di lavoro” che si è svolto lunedì 22 luglio scorso presso il Kantiere di Possaccio, Link- Consorzio cooperative sociali VCO, organizzatore della serata, ringraziando i numerosi cittadini presenti che hanno dimostrato interesse ed attenzione al tema, intende riaffermare quanto segue:

la raccolta differenziata dei rifiuti, ormai diventata consuetudine nella gestione domestica di gran parte dei cittadini del VCO, va in parte riorganizzata, anche ai fini della sua economicità;

tutti i rifiuti raccolti nel nostro territorio meritano di essere valorizzati in provincia, limitando inutili costi di trasporto e creando nuove occasioni di occupazione qualificata;

Link- Consorzio cooperative sociali VCO, che da decenni opera in provincia, forte di: 882 lavoratori, di cui 771 soci; oltre 31 milioni di fatturato aggregato, 8 milioni di valore di immobilizzazioni a fronte di 5 milioni di patrimonio netto complessivo, riconferma la propria determinazione ad investire capitale umano e finanziario in questo settore, ritenuto strategico ai fini di uno sviluppo economico sostenibile della nostra comunità.

Link- Consorzio cooperative sociali VCO

 

COTA AUMENTA I TICKET SANITARI

Dopo l’aumento della addizionale Irpef dal 2013, è arrivato anche l’aumento dei ticket sanitari per gli esami e le visite specialistiche. Approfittando di una decisione nazionale, la Giunta Cota ha aumentato anche la quota regionale, facendo ancora salire il costo del ticket in un momento particolarmente difficile per la maggioranza dei cittadini.
Altro che taglio degli sprechi: far pagare sempre di più ai cittadini, sembra lo slogan di Cota. Naturalmente tutto questo è avvenuto nel più assoluto silenzio, senza alcuna informazione nei confronti del Consiglio regionale, dei sindacati e delle associazioni di categoria, dei cittadini stessi.
Altro che politica trasparente e alla luce del sole! Per Cota di pubblico ci sono solo i proclami. Le scelte, pesanti per i cittadini, come gli aumenti del costo dei servizi si tengono nascoste il più possibile, senza alcun confronto con i cittadini, i sindacati, le opposizioni. Davvero un bel modo di amministrare.

UNA DICHIARAZIONE DI ALDO RESCHIGNA 

 

LA GIUNTA RITIRA LA PROPOSTA DI MODIFICA DELLA LEGGE REGIONALE SULLE POLITICHE SOCIALI.

L’assessore regionale Ugo Cavallera ha annunciato oggi in Commissione bilancio il ritiro dell’articolo 32 del collegato alla finanziaria che modificava in parti importanti la legge regionale 1/2004 sulle politiche sociali.
Il ritiro dell’articolo è una delle richieste imprescindibili che avevamo fatto in sede di esame del provvedimento. L’art. 32, attraverso alcune modifiche della legge in vigore, tendeva a dare mano libera alla Giunta sia sulla quantità del contributo da destinare alle politiche sociali, sia sui servizi da finanziare.
Una proposta per noi inaccettabile perché si proponeva di ridurre l’intervento regionale nel settore, chiudendo con una lunga tradizione di attenzione ai servizi sociali e ai bisogni dei più deboli.
E’ la quarta volta in questa legislatura che la Giunta Cota tenta di modificare la legge. Per la quarta volta è stata sconfitta dall’opposizione del PD e dalle critiche che sono venute dalla comunità piemontese, in particolare dagli enti locali e dai sindacati

IL NUOVO PIANO DI RIENTRO DAL DEBITO PER LA SANITA’ PIEMONTESE: INCONTRO A VERBANIA

Invito ad incontro pubblico.
IL NUOVO PIANO DI RIENTRO DAL DEBITO PER LA SANITA’ PIEMONTESE: LE PESANTI CONSEGUENZE PER IL VCO. MARTEDI’ 23 LUGLIO ALLE ORE 21, HOTEL “IL CHIOSTRO”, VERBANIA.
In queste settimane la giunta regionale sta definendo il nuovo piano di rientro dal debito per la sanità piemontese e, con una delibera, ha modificato il percorso di accesso ai servizi residenziali per la popolazione anziana non autosufficiente. Provvedimenti destinati ad incidere pesantemente sui servizi anche nel VCO.
Interviene ALDO RESCHIGNA capogruppo PD in regione Piemonte, presiede ANTONELLA TRAPANI segretario provinciale PD.
Organizzano
GRUPPO CONSIGLIARE REGIONE PIEMONTE
COORDINAMENTO PROVINCIALE
CIRCOLO DI VERBANIA

Cordiali saluti

Ufficio Stampa

Partito Democratico
Coordinamento provinciale VCO

Ius soli:Lega e Cota sono lontani dai reali problemi del paese

Il modo in cui Cota ha liquidato la vergognosa uscita del vicepresidente del senato Calderoli dimostra la sua insensibilità ai valori fondamentali della convivenza civile, come il rispetto delle persone.
Il clamore costruito intorno alla manifestazione nazionale della Lega nord del 7 settembre contro lo ius soli, e la rivendicazione del suo svolgimento a Torino, città che ha nel profondo del suo Dna il senso del vivere civile, dimostrano come la Lega nord e Cota, di fronte al crollo della loro credibilità politica, sono alla disperata ricerca di occasioni per dimostrare che esistono.
Condurre una dura battaglia contro il legittimo diritto di essere riconosciuti come cittadini italiani da parte di persone che nascono sul territorio italiano è la dimostrazione del livello di confusione che hanno raggiunto e di quanto alta sia la loro incapacità di comprendere i reali problemi che attraversano la società piemontese e italiana.
Oggi è difficile trovare persone ragionevoli che non riconoscano che questo problema deve essere affrontato e che non rappresenta alcun pericolo per l’Italia e i suoi cittadini.

Nessuna risorsa al sociale

La presentazione dell’assestamento di bilancio, oggi in Commissione, conferma al di là delle vuote parole della maggioranza che la Giunta regionale intende continuare nella politica del vivacchiare. Non affrontare i problemi e attuare le riforme necessarie, ma tirare avanti alla meno peggio con la politica del rinvio.
Anche in questa occasione l’assessore Pichetto pareggia i conti spostando milioni di euro di spesa (il dato definitivo non è ancora chiaro) dal bilancio 2013 a quello 2014: 2,16 milioni di assegni di studio, 6,8 mln per la Cultura, 7 milioni della produttività del personale, solo per citarne alcuni. E’ una bella risposta alle proteste degli studenti, ai dipendenti della Regione che hanno i contratti bloccati da anni, alle associazioni culturali che chiedono garanzie per la loro sopravvivenza.
Sfrontato poi l’atteggiamento dell’assessore sulle politiche sociali: neanche un euro in più sul bilancio 2013. La motivazione: arriveranno 6-7 milioni di euro dall’avanzo di bilancio del Consiglio regionale. Una vera e propria provocazione, visto che in sede di rendiconto del Consiglio regionale il consigliere Pd Ronzani aveva dichiarato che, di fronte al taglio di 20 milioni per le politiche sociali sul 2012, proponevamo di utilizzare l’avanzo del Consiglio regionale che, unito agli almeno 10 milioni promessi da Cavallera, avrebbe potuto ricostituire il fondo sui livelli del 2012. Ora la marcia indietro di Pichetto, che ha trasformato in parole al vento gli impegni assunti da Cavallera.
Su tutto il resto la politica della Giunta è latitante. L’operazione che consente di pagare i debiti ai fornitori attraverso i provvedimenti assunti dal Governo nazionale, che consideriamo importante, non risolve però i problemi strutturali del bilancio della Regione, problemi che questo assestamento non prova neanche ad affrontare.
Un anno fa la finanziaria 2012 impegnava la Giunta regionale a razionalizzare società ed enti partecipati. Dopo oltre un anno la delibera latita in Consiglio. La stessa legge finanziaria prevedeva anche la riorganizzazione delle ATC entro il 30 giugno scorso. Stiamo ancora aspettando la proposta della Giunta, la nostra è stata presentata due anni fa e mai esaminata. Gli interventi sulla riorganizzazione della Regione sono fermi a partire dalla riduzione del numero dei direttori regionali. Su questo siamo ai limiti della legittimità: da febbraio i direttori sono in proroga di contratto e resteranno tali fino a che la Giunta regionale non deciderà come riorganizzare l’ente. DI questo passo ci troveremo direttori a vita.
E’ evidente che il vivacchiare è la peggiore risposta ai problemi del Piemonte. Lo pensa anche il capogruppo di Progettazione che oggi ha affermato che un assestamento che non riforma la Regione non può essere votato dal suo gruppo. Non è la prima volta che prende le distanze dalla Giunta, chiediamo però coerenza. Non si può sempre minacciare sfracelli per poi accontentarsi di un pugno di mosche.
Dal canto nostro non faremo sconti. Se la Giunta regionale vuole approvare l’assestamento di bilancio deve cambiare atteggiamento, a partire dalle politiche sociali, dove gli impegni presi vanno rispettati.
Sulle modalità di applicazione dell’aumento dell’addizionale Irpef per il 2013, poi, deve essere revocato il provvedimento assunto da Cota come commissario della sanità e rimodulato in modo che l’incremento delle aliquote non tocchi gli scaglioni di reddito più bassi.
Insomma, si cambi rotta. Non è vivacchiando che si risolvono i problemi. Ma Cota, purtroppo, conferma di non essere in grado di fare altro.

Aldo Reschigna