Il Consigliere regionale del Partito Democratico, Marco Travaglini, ha presentato un’interrogazione per chiedere chiarimenti e spiegazioni alla Giunta regionale e all’Assessore ai Trasporti riguardo agli aumenti che la Satap ha deciso di applicare sui tratti autostradali piemontesi.
“l’Italia – afferma Marco Travaglini – continua ad affrontare una pesante crisi economica che porta un considerevole incremento della disoccupazione e del numero dei lavoratori in cassa integrazione e mobilità ed una diminuzione del reddito delle famiglie. Proprio in un momento tanto delicato la Satap ha applicato un aumento delle tariffe autostradali del 15,83% sul tronco della A4 tra Novara Est e Milano e del 15,21% nel tratto compreso tra Torino e Novara Est, aumento del tutto ingiustificato dal momento che è completamente fuori linea rispetto a quelli che sono stati applicati da tutte le altre concessionarie autostradali”. “Il Governo – continua Travaglini – non è intervenuto in alcun modo per impedire alle concessionarie di procedere all’aumento delle tariffe e si deve rilevare che non esiste alcun rapporto tra così elevati incrementi e la qualità del servizio erogato dal sistema delle società autostradali italiane. Infatti, è accaduto che automobilisti ed autotrasportatori abbiano dovuto subire disagi non indifferenti a causa di lavori in corso effettuati in momenti di intenso traffico che avrebbero, invece, potuto essere calendarizzati in altri periodi”.
“Ho ritenuto importante – sostiene il Consigliere Travaglini – presentare una richiesta di chiarimento anche a tutela di tutti quei cittadini che ogni giorno sono costretti, per esigenze di spostamento lavorativo, a percorrere le nostre autostrade e le cui esigenze non solo non vengono tenute in alcuna considerazione, ma che, anzi, sono soggetti a difficoltà logistiche e a vessazioni economiche, attraverso peadggi di importo ingiustificato”.
“E’ importante – conclude Marco Travaglini – poter avere risposte chiare per comprendere quali azioni la Giunta regionale e l’Assessore ai Trasporti possono intraprendere nei confronti del Governo e di Satap affinché vengano ridotti al minimo questi aumenti, essendo evidente che graveranno pesantemente sui bilanci delle famiglie e delle aziende piemontesi ”.
Barbara Castellaro – Ufficio Stampa Gruppo consiliare Partito Democratico
È organizzato, per
I giornali danno in questi giorni la notizia della proposta di Zacchera per risolvere il problema dei pendolari sulla linea del Sempione: prendere in affitto un treno. Siccome la gattina frettolosa fa i gattini ciechi, le dichiarazioni del sindaco si chiudono con questa affermazione: “Questa è una delle proposte concrete…, sperando che la gente ci stia. Perché poi se le amministrazioni si sfilano, partendo dalla Regione, allora la gente prenda atto di chi vuole veramente risolvere i problemi e chi no”. Dunque, la proposta del “treno in affitto” (non nuova, perché già esaminata anni fa dal Comitato Pendolari e da amministratori provinciali) è buttata lì come una novità (e non lo è) con l’obiettivo di scaricare a priori la responsabilità della mancata soluzione del problema sulla Regione. E a marzo per la Regione si vota: siamo purtroppo come sempre dentro la propaganda elettorale, che spero i consiglieri regionali sappiano smascherare. Veniamo alla proposta del “treno in affitto”, come detto già presa in esame in passato e non sviluppata per intrinseche difficoltà. Infatti le proposte più meditate del Comitato Pendolari prevedevano non l’inserimento di un nuovo treno, ma una razionalizzazione degli orari esistenti per renderli più veloci (in sintesi sommaria: togliere le fermate tra Arona e Gallarate da qualcuno dei treni del mattino e risparmiare così qualche minuto per portare a un’ora e quaranta la percorrenza Domo-Milano) perchésulla linea, soprattutto nelle tratte Gallarate-Milano e peggio ancora Rho-Milano c’è una tale concentrazione di convogli diretti alla metropoli che nelle ore di punta non c’è lo spazio nemmeno per uno spillo, figurarsi per un treno! Il problema dunque non è quello di avere un treno in più, ma quello di ridurre i tempi di percorrenza. Inoltre, l’idea un po’ demagogica di far effettuare al treno in affitto “tutte le fermate” nel Vco non è assolutamente compatibile con l’obiettivo di compiere il viaggio in un’ora e trenta. Se poi si mette in campo la questua tra tutti i Comuni coinvolti (servono 700.000 € all’anno), ciascuno in cambio del soldo messo vorrà che il treno fermi nella propria stazione e diventerà un localissimo.
Con due determine di fine anno sono stati attribuiti dalla Regione Piemonte contributi per interventi all’interno della Valle Vigezzo. Con la prima determina è stato concesso un contributo di Euro 99.000 ai Comuni di Re e di Villette per l’acquisto di un mezzo sgombero neve , si precisa che il contributo regionale è pari al 90% dellespese che verranno sostenute dalle due Amministrazioni Comunali trattandosi di piccoli comuni.
Continua l’impegno della Regione Piemonte per il potenziamento dei servizi sanitari all’interno della nostra Azienda Sanitaria Locale e per il miglioramento della qualità edilizia dei reparti all’interno dei nostri ospedali.
È stato emesso dal Comune un comunicato-stampa sull’argomento che merita un pur breve commento da ultima ora. E’ infatti il preannuncio della soppressione sostanziale di questo servizio, unico in Italia. Ecco le parole del sindaco, tratte dal comunicato: