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120 mila euro dalla regione per le scuole di montagna del Vco

image Anche per l’anno scolastico 2007-2008, così come ogni anno – la Regione Piemonte ha assegnato quasi 1 milione di euro di contributi alle comunità montane per consentire il mantenimento e lo sviluppo delle attività didattiche nelle scuole situate in piccoli centri di montagna. Gli aiuti riguardano situazioni di particolare criticità in plessi scolastici a rischio di chiusura per il ridotto numero di scolari, la presenza di pluriclassi, l’insegnamento della seconda lingua straniera e programmi di sostegno rivolti agli alunni di diverse etnie.Sono inoltre in corso diverse iniziative di sperimentazione di attività didattiche in teleconferenza attraverso il collegamento internet in modalità wi-fi. Per il VCO, su di una cifra complessiva di 992.284 euro, sono stati stanziati 118.656 euro, pari ad una percentuale del 12%. A beneficiarne le realtà di 8 comunità montane. Suddividendo gli interventi per tipologia si tratta di 20.625 euro per le criticità, 58.666 euro per le pluriclassi, 13.559 euro per l’insegnamento della lingua italiana alle diverse etnie e 25.804 euro per le attività integrative. l’intento è quello di dare rilevanza a realtà territoriali spesso poco considerate e porre la massima attenzione sull’offerta formativa delle piccole scuole di montagna. Non solo dobbiamo difendere le scuole di montagna – e come Regione Piemonte facciamo la nostra parte con cospicui aiuti finanziari -, ma dobbiamo elevarne l’offerta formativa puntando sulle caratteristiche del territorio perché possa contribuire allo sviluppo più generale dei nostri territori montani. L’istruzione è un diritto di tutti i cittadini ed abbiamo il dovere di tutelare le scuole di montagna. Le scuole sono il nucleo centrale attorno al quale si appoggiano le nuove famiglie che stanno ripopolando le nostre montagne. Cogliamo l’occasione per sottolineare che se noi facciamo la nostra parte per sostenere l’offerta formativa e la qualità del servizio, lo Stato deve fare la sua parte e non applicare criteri di pura ragioneria per decidere se tenere aperte delle scuole che non raggiungono i parametri nazionali di iscritti. I problemi delle scuole di montagna – che in Piemonte sono frequentate da 82.000 studenti raggruppati in 4.400 classi – devono impegnare tutti a rivedere i parametri dei minimi di studenti iscritti per tenere aperte le scuole; incentivare gli insegnanti che lavorano nelle scuole di montagna affinché vi rimangano per un numero di anni sufficienti a garantire la continuità didattica; sostenere la sperimentazione e l’utilizzo di nuove tecnologie di comunicazione; realizzare un piano di rilancio dell’edilizia scolastica.
Aldo Reschigna – Marco Travaglini ( Consiglieri Regionali del PD )

Approvato il Piano Socio Sanitario della Regione Piemonte,

image Approvato il Piano Socio – Sanitario della Regione Piemonte, mercoledì sera dal Consiglio Regionale.
E’ l’ultimo dei provvedimenti sulla sanità che hanno caratterizzato la prima metà della legislatura regionale.
Nel corso di questo anno infatti sono stati approvati dal Consiglio Regionale:
1) la delibera con il Piano di Investimenti sulla Edilizia Sanitaria. Investimenti per oltre tre miliardi di Euro nei prossimi sette anni che vogliono adeguare i livelli molto bassi attuali e che per noi significano la realizzazione della seconda ala dell’ospedale di Domodossola e la ristrutturazione – messa a norma e umanizzazione dell’ospedale di Verbania;2) la legge regionale n.18 che detta le norme per la riforma del sistema sanitario regionale (con la introduzione dei Piani e Profili di Salute e la esaltazione del ruolo dei distretti );
3) la delibera di riforma delle aziende sanitarie locali e ospedaliere (che per la nostra realtà significa il mantenimento della nostra ASL nei suoi confini attuali ed il mantenimento dei tre distretti socio – sanitari esistenti ) ed oggi il Piano Socio – Sanitario regionale .
Viene rispettato l’obiettivo politico con cui la Presidente Bresso è stata eletta di attuare una vera riforma nel sistema della sanità Piemontese e di riuscire la dove il precedente governo di centro destra ha fallito e cioè di darsi uno strumento di programmazione che manca al Piemonte da oltre otto anni e che faceva del Piemonte la Regione cenerentola tra tutte le Regioni di Italia.
Oggi si tratta di cominciare ad attuare la nuova cultura che ispira tutti quei provvedimenti e di avviare un percorso non semplice di attuazione dei principi e dei contenuti degli stessi.
Nei prossimi giorni si avvierà la discussione sui Piani triennali che i Direttori Generali delle ASL hanno predisposto; sarà il primo vero appuntamento che consentirà o meno di vedere l’attuazione di quanto il Consiglio Regionale ha approvato.
Sarà anche la occasione per ritornare, anche nel nostro territorio a confrontarci nel merito delle scelte e dei problemi che stiamo affrontando.
Ci auspichiamo che tutto ciò rappresenti un appuntamento che consenta un vero confronto, non influenzato e condizionato da strategie politiche ma dal merito delle questioni.
La attuale Amministrazione Regionale si è fatta carico di scelte importanti e gravose: oggi le Aziende Sanitarie Locali hanno più risorse rispetto al passato, sono stati coperti i debiti che nel passato erano stati accumulati e non ripianati dalla Amministrazione Regionale e che per la nostra azienda sanitaria locale hanno significato oltre 55.000.000 di euro sino al 31 dicembre 2004 e 37.500.000 sia per il 2005 che per il 2006.
Una ultima annotazione.
Approvare un piano e tutte le delibere che abbiamo citato non significa certamente risolvere tutto, ma vuole essere un elemento di certezza e di riferimento.
Significa anche, per una amministrazione Regionale ( Giunta e Maggioranza ) farsi carico di scelte che chiamano alla responsabilità di tutti i soggetti interessati, significa mantenere un impegno politico assunto e di questo ne siamo fieri.
Aldo Reschigna, Marco Travaglini, consiglieri regionali Ds/PD

In tre anni oltre 50 milioni di euro investiti sul territorio

image Dal 2004 ad oggi, in tre anni, l’attuale Amministrazione provinciale ha investito 57.768.913 euro per diversi progetti già portati a termine o ancora in corso di realizzazione. “Una cifra notevole, alla quale vanno sommati i contributi di ‘ordinaria amministrazione’ assegnati ad enti pubblici ed associazioni per iniziative culturali, turistiche, ambientali, sociali e sportive” dice il presidente Paolo Ravaioli.La maggior parte degli investimenti è andata a migliorare e rendere più sicura la rete stradale provinciale. 8 milioni e mezzo sono stati investiti per le strade della Valle Cannobina, ma in tutte le zone si è lavorato per la viabilità: nel Cusio (1.800.000 euro), nel Verbano (2.480.000), in Ossola (6.990.000). un’altra importante fetta di investimenti si è concentrata sull’edilizia pubblica e le scuole, a partire dall’acquisto della sede provinciale a Tecnoparco (per 6.450.000 euro). E poi sono in cantiere la nuova sede dell’Istituto alberghiero di Stresa (7 milioni), del liceo di Omegna (6.450.000) e del convitto dell’Istituto agrario di Crodo (950.000). Sempre nelle scuole sono stati impegnati circa un milione e mezzo di euro per interventi strutturali e manutenzioni varie.
“Tutelare il territorio – anche ai fini della promozione turistica – è stata un’altra partita su cui si sono concentrati gli sforzi della Provincia” prosegue Paolo Ravaioli. Per il potenziamento delle fognature di Omegna e della Valle Vigezzo sono andati oltre 500 mila euro, ed 1 milione e mezzo è stato stanziato per migliorare la raccolta e la gestione dei rifiuti in molti centri abitati. l’istituto Dalla Chiesa di Omegna è stato dotato di pannelli fotovoltaici per la produzione di energia ed è stato erogato un contributo (189.418 euro) ad un progetto per rendere potabile l’acqua del lago di Mergozzo. Sempre per coniugare al meglio territorio e turismo, la Provincia ha contribuito alla riqualificazione dell’accesso all’Alpe Devero e al Parco Valgrande da Corsolo Orasso, alla realizzazione di percorsi naturali, all’acquisto di minibus, al sostegno di diversi progetti turistici per oltre 3 milioni di euro.
Circa un milione e mezzo di euro sono stati destinati all’innovazione, all’università, alla ricerca ed ai beni culturali. Spiega il presidente Ravaioli: “Su questo fronte la Provincia lavora, ad esempio, per diffondere le migliori connessioni ad internet su tutto il territorio del Verbano-Cusio-Ossola e per innovativi corsi universitari”. 460 mila euro sono stati destinarti ai servizi alla persona e al sostegno delle persone svantaggiate, per iniziative studiate assieme ai Consorzi servizi sociali e ad alcuni Comuni.
Ufficio Stampa Provincia del Verbano-Cusio-Ossola

Più risorse all’asl’14 dalla Giunta Bresso

image In questi giorni , sia pur in presenza di difficoltà oggettive legate ad assenze di personale, alcune prese di posizione da parte di esponenti politici del centro destra hanno cercato di trasmettere un messaggio di disattenzione da parte della Regione nei confronti della nostra Asl chiamata unicamente a contenere i costi a discapito dei servizi.
Ma in questi giorni , ed in modo particolare lunedì 30 luglio la Giunta Regionale ha approvato il riparto dei fondi per le Aziende Sanitarie della nostra Regione per il 2007 ed il piano pluriennale dei trasferimenti sino al 2010.
Facciamo parlare i dati prima di svolgere alcune considerazioni .I trasferimenti della Regione alla nostra Asl sono stati i seguenti:
anno 2003 216.781.351 Euro;
anno 2004 235.000.000 Euro;
anno 2005 249.513.353 Euro;
anno 2006 260.290.665 Euro.
In quegli anni la nostra Asl ha accumulato notevoli perdite dovute dal divario tra i reali costi dei servizi e i trasferimenti avuti dalla Regione .
La attuale amministrazione Regionale ha assunto provvedimenti di copertura delle perdite sino al 31.12.2004 per complessive Euro 57.220.516 ed ha coperto gran parte delle perdite degli esercizi 2005 e 2006 con ulteriori trasferimenti che ammontano ad Euro 22.938.949 per l’anno 2005 e di Euro 19.014.864 per l’anno 2006.
Questa è la situazione che attiene al passato che possiamo certamente riassumere con la seguente affermazione :

poche le risorse trasferite dall’ Amministrazione Regionale di centro destra e certamente insufficienti per le reali esigenze dei servizi della nostra azienda ;
impegno rilevante da parte di questa Amministrazione Regionale a copertura delle perdite accumulate nel passato ed a quasi totale copertura delle perdite per l’anno 2006.
La deliberazione della Giunta Regionale di lunedì scorso fissa i trasferimenti per l’anno 2007 e per tutti gli anni successivi sino al 2010 e questa delibera contiene due elementi di grande novità rispetto al passato :

vengono per tempo comunicate al Direttore Generale i trasferimenti sino al 2010 , garantendo così una certezza pluriennale delle risorse ;
viene richiesto ai Direttori Generali di raggiungere entro il 2010 il pareggio economico dei propri Bilanci, anche attraverso la redazione di piani di requilibrio e riqualificazione annuali e pluriennali.
Quali sono le cifre in campo.

anno 2007 Euro 279.413.106 .
anno 2008 Euro 311.660.788;
anno 2009 Euro 317.153.032;
anno 2010 Euro 325.198.689.
Va precisato che l’entità dei trasferimenti per l’anno 2007 è influenzata dal fatto , che non essendo a conoscenza dell’entità dei rinnovi contrattuali , la spesa autorizzata ed i relativi trasferimenti non tengono conto dei costi dei rinnovi contrattuali che invece sono considerati nei trasferimenti a partire dal 2008.
Saremo ricchi ?
Non è questo il ragionamento che vogliamo evidenziare , ma certamente appartiene alla realtà , ed è un dato non contestabile , che anche per la nostra Azienda Sanitaria la attuale Amministrazione Regionale ha provveduto alla copertura delle perdite accumulate negli anni precedenti ed ha concretamente definito trasferimenti maggiori ed in modo significativo , rispetto al passato .
Questo consente di potere organizzare adeguatamente i servizi , raggiungere livelli di pareggio economico entro il 2010 e affrontare il tema dei servizi della loro efficacia e della loro qualità.
Le parole a volte riescono a trasmettere messaggi alterati rispetto alla realtà , i dati rappresentano invece qualcosa che non può essere stravolto.
I consiglieri regionali Ds Aldo Reschigna e Marco Travaglini

Approvata la legge a sostegno dei piccoli comuni!

image Il Consiglio Regionale ha approvato la legge che introduce misure di sostegno a favore dei piccoli comuni. Una realtà importante, che rappresenta quasi il novanta percento ( 1078 su un totale di 1206 Comuni) delle municipalità della regione, con una popolazione residente pari a circa il trenta per cento dei piemontesi. Una realtà che trova conferma nel VCO, con 71 comuni su 77 sotto la soglia dei cinquemila abitanti. Spesso, le ridotte dimensioni demografiche hanno generato difficoltà, specie nel garantire l’esercizio delle loro funzioni.Ecco dunque, per rispondere a quest’esigenza,il sostegno finanziario della Regione, prioritariamente ai comuni con popolazione pari od inferiore a mille abitanti che recano evidenti situazioni di marginalità socio-economica o infrastrutturale, attribuendo a quest’ultimi un contributo annuale, in virtù della situazione di maggior disagio accertata. Un modo per evidenziare che la realtà dei piccoli comuni è tutta uguale: situazioni di forte disagio convivono, spesso, con vere e proprie aree di eccellenza. Così, il concetto di marginalità socio-economica ed infrastrutturale, sarà “misurato” sulla base di specifici indicatori (economici, finanziari, sociali, territoriali, demografici) individuati dalla Giunta regionale. E sulla base di questo “metro”verrà destinato un contributo annuale ai comuni che risultano in situazione di disagio. Come? Ridurre i fenomeni di spopolamento e di abbandono del territorio nei piccoli comuni, procedendo alla stipulazione di accordi con i soggetti erogatori di servizi di pubblica utilità, assicurando l’efficienza e la qualità dei servizi pubblici essenziali e di particolare interesse per la collettività. Viene anche introdotta una procedura semplificata per la rendicontazione dei contributi di importo non superiore a ventimila euro erogati ai piccoli comuni e si determina il principio secondo il quale, qualora la Regione intenda prevedere un onere di cofinanziamento a carico del bilancio dei piccoli comuni, singoli o associati, con popolazione pari o inferiore a mille abitanti, la misura massima a loro carico non può superare il dieci per cento dell’importo complessivo dell’intervento ammesso a contributo, proprio in considerazione delle ridotte risorse economiche disponibili. E, con il riordino normativo di tutte le disposizioni regionali vigenti che coinvolgono i piccoli comuni, saranno introdotte nuove ed ulteriori disposizioni di sostegno per lo sviluppo di quei territori, accompagnandole con aggiuntive misure di semplificazione. Per favorire il riequilibrio insediativo e il recupero dei centri abitati nelle piccole realtà montane, sono previste forme di incentivazione finanziaria, riferite in particolare alle spese di trasferimento ed al recupero del patrimonio edilizio esistente, a favore di coloro che trasferiscono la loro residenza e dimora abituale o la sede di effettivo svolgimento della propria attività economica da un comune non montano ad un comune montano con popolazione inferiore a mille abitanti, impegnandosi a non modificarla per un decennio. Analogamente, a sostegno delle attività commerciali nei piccoli più marginali e con meno abitanti, si prevede l’attivazione di agevolazioni tributarie e interventi volti al sostegno di queste attività. Per il 2007, a sostegno di queste misure, si prevede uno stanziamento di risorse pari a 3.000.000 di euro, dei quali 500.000 per interventi finalizzati all’incentivazione dell’ insediamento nei piccoli comuni montani. Una scelta decisa , tesa ad affermare stabilmente, anche a livello regionale, il riconoscimento dei piccoli comuni quale elemento portante del sistema delle autonomie locali.
Marco Travaglini, consigliere regionale