Chiarire attraverso una specifica circolare dell’Agenzia delle Entrate che i lavoratori e i pensionati frontalieri necessitano di una specifica regolazione nel percorso di applicazione della “Voluntary Disclosure”, e che i redditi percepiti dai frontalieri già tassati all’estero devono esulare dal campo di applicazione della disciplina sulla collaborazione volontaria: è quanto ha chiesto oggi al governo il deputato democratico Enrico Borghi (capogruppo Pd in commissione ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera), che ha interessato della questione il viceministro alle finanze on. Luigi Casero.
“Ho fatto presente al viceministro -osserva Borghi- che è necessaria una rapida emanazione di una circolare applicativa da parte dell’Agenzia delle Entrate, per chiarire nel dettaglio due aspetti essenziali. Il primo è relativo al fatto che i redditi percepiti dai lavoratori frontalieri non sono assimilabili in alcun modo a risorse detenute illegalmente all’estero, in quanto sono stati già tassati alla fonte all’estero e tale provento fiscale è stato anche trasferito all’erario italiano in percentuale secondo le modalità dell’accordo italo-elvetico del 1974, e pertanto non si possono applicare su di essi le modalità previste dalla legge e relative alle aliquote fiscali per l’emersione delle risorse “in nero”.
Il secondo riguarda il fatto che l’obbligo di dichiarazione dell’attività detenuta all’estero nel quadro RW della dichiarazione dei redditi non poteva certamente valere nei confronti dei quei lavoratori inseriti nella fascia di confine, i quali per tali determinazioni non devono produrre la dichiarazione dei redditi, e quindi di conseguenza le mancate dichiarazioni non sono da imputare ad
atteggiamenti colpevolmente sleali per i quali sono previste delle penali”.
Il viceministro Casero ha fatto presente di aver già affrontato il tema dell’estraneità dei frontalieri con gli uffici, e ha assicurato all’on. Borghi che provvederà nelle prossime ore a contattare la direttrice dell’Agenzia delle Entrate, dott.ssa Rossella Orlandi, per affrontare nel merito la questione e poi fornire i dovuti chiarimenti in tal senso.
Roma, 8 settembre 2015
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TROVIAMO UNA SOLUZIONE PER I CONTI DEI LAVORATORI FRONTALIERI
Il vicepresidente della Regione Aldo Reschigna ha scritto al direttore nazionale e a quello regionale dell’Agenzia delle entrate, chiedendo di trovare una soluzione per i conti correnti e le pensioni dei lavoratori e dei pensionati transfrontalieri, in modo che non vengano ingiustamente trattati come evasori fiscali.
“Il problema”, scrive Reschigna, “riguarda soprattutto i frontalieri e gli ex frontalieri ora pensionati, e la mancata dichiarazione dei redditi maturati sui conti esteri; gli ex frontalieri ora pensionati e la mancata compilazione del quadro RW quando percepiscono la pensione sul conto estero”.
il vicepresidente Reschigna ricorda come i frontalieri ignoravano nel primo caso di dover dichiarare i redditi maturati, “normalmente di modesta entità, nella maggior parte dei casi solo interessi dei conti correnti o simili”.
Reschigna propone la fissazione di un tetto forfettario “sotto il quale nulla deve essere dichiarato”. Nel caso di somme maggiori, si potrebbero definire procedure semplificate sia nella dichiarazione che nel controllo.
Per quanto riguarda poi gli ex frontalieri pensionati e la mancata compilazione del quadro RW, il vicepresidente propone nella lettera di permettere la non compilazione, assimilandoli ai frontalieri, o di utilizzare procedure simili a quelle utilizzate in occasione dello scudo fiscale in presenza della “non volontà di mettere in essere comportamenti illeciti”.
Reschigna nella lettera ricorda gli alti costi che comporterebbe per i pensionati ex frontalieri una procedura non semplificata. “Mi pare sbagliato”, spiega Reschigna, “anche perché si tratta di lavoratori che percepiscono pensioni per cui sono stati pagati contributi all’estero, non certo di evasori”.
VCO Formazione: arrivati i soldi dalla Regione
Dopo l’appello lanciato dal presidente di VCO Formazione Vitaliano Moroni, il vicepresidente Aldo Reschigna risponde sottolineando l’attenzione della Giunta nei confronti di un settore così importante come la formazione professionale.
“Voglio rassicurare il presidente Moroni sull’impegno della Regione Piemonte nei confronti della formazione professionale”, spiega Reschigna. “Non si tratta solo di parole, che lasciano il tempo che trovano, ma di atti concreti.
Proprio in questi giorni sono in pagamento alla Provincia del VCO mandati per complessivi 1,477 milioni di euro destinati ai piani formativi d’area. Sono il risultato di un grande sforzo, la Giunta si è fatta carico di situazioni arretrate che mettono a forte rischio i’intero settore formativo. Nonostante le grandissime difficoltà di bilancio, stiamo provvedendo a innestare risorse fresche che dovrebbero dare l’ossigeno necessario agli enti”.
Palazzetto di Gravellona: la regione stanzia 1,7 milioni di euro per il completamento
La Giunta regionale ha approvato due delibere, proposte dall’assessore al bilancio Aldo Reschigna, che stanziano le risorse necessarie al completamento del palazzetto di Gravellona Toce.
La prima delibera stanzia 500 mila euro per il 2015. La seconda 800 mila euro sul 2016 e 411 mila euro sul 2017.
“Con le due delibere diamo sostanza all’impegno assunto con una precedente delibera regionale di inizio anno e alla richiesta dell’amministrazione comunale di concludere i lavori di una opera nata come intervento di accompagnamento alle olimpiadi del 2006 e mai completata.
Ormai era solo uno scheletro di cemento armato abbandonato a se stesso”, commenta Aldo Reschigna. Le vicissitudini del palazzetto di Gravellona Toce cominciano a ridosso delle olimpiadi invernali, con l’avvio dei lavori. La amministrazione comunale successiva non ritiene però l’opera necessaria e ne blocca la costruzione, arrivando alla rescissione del contratto con la società costruttrice.
L’attuale amministrazione decide di riprendere in mano il progetto del palazzetto. Ora, con lo stanziamento regionale, sarà possibile riaprire la pratica e concludere la costruzione dell’opera.
Torino, 6 luglio 2015
ALDO RESCHIGNA: “PASSI AVANTI SUL PROGETTO INTERCONNECTOR
Con una lettera inviata ai sindaci dei Comuni interessati, insieme con l’assessore alle attività produttive Giuseppina De Santis, il vicepresidente della Regione Piemonte Aldo Reschigna comunica i passi avanti registrati con Terna sul progetto Interconnector Svizzera-Italia, teso ad aumentare il flusso di energia elettrica dal
paese confinante.
Il primo progetto aveva creato molte critiche nel territorio della Val Formazza e della Val D’Ossola, a causa del suo contenuto fortemente impattante.
Aldo Reschigna nella lettera informa sull’ultimo incontro avvenuto con Terna: “Abbiamo approfittato per proporre ai rappresentanti dell’azienda un approccio concertativo tra Terna, Regione ed Enti locali, per individuare soluzioni progettuali per superare le principali criticità emerse nel corso dell’istruttoria tecnica sul
progetto.
Terna ha mostrato interesse per la metodologia di lavoro proposta, impegnandosi a un confronto puntuale sui singoli nodi progettuali”.
Proprio in questi giorni il Ministero dell’Ambiente sta formalizzando la richiesta di integrazioni progettuali a Terna, “che parrebbe riprendere fedelmente quanto da noi richiesto nel settembre 2014”, aggiunge Reschigna.
“Considerata la strategicità e l’importanza dell’opera”, prosegue nella lettera, ”anche in relazione alle opportunità di razionalizzazione e riequilibrio nelle valli ossolane, rimaniamo a disposizione per supportarvi nell’analisi tecnica del progetto
e nell’individuare eventuali alternative di localizzazione che possano risultare compatibili con le esigenze dei territori coinvolti”
Torino, 18 giugno 2015
Foto Ossolanews
Codice del Vino ed aree interne: incontro lunedì 1 giugno a Domodossola
Codice del Vino ed aree interne: per il rilancio della viticoltura ossolana.
Questo il titolo di un importante convegno organizzato dall’On. Enrico Borghi in collaborazione con l’Associazione Produttori Agricoli Ossolani per lunedì 1 Giugno alle ore 20.30 a Domodossola presso la sede dell’Unione dei Comuni (via Giuseppe Romita 13).
Al centro della discussione il rilancio della viticoltura ossolana attraverso le importanti prospettive aperte dal ricoscimento dell’Ossola all’interno del Programma Aree Interne e da quanto previsto dal Codice del Vino, in queste settimane in discussione alla Camera dei Deputati.
A discuterne saranno l’On. Massimo Fiorio (Commissione Agricoltura della Camera, nonché relatore del provvedimento), l’On. Enrico Borghi (Commissione Ambiente), Aldo Reschigna
(Vicepresidente Regione Piemonte) e Giorgio Ferrero (Assessore all’Agricoltura della Regione Piemonte).
Interverranno ai lavori anche il Presidente dell’Unione dei Comuni Marzio Bartolucci, il Presidente dell’Associazione dei Produttori Agricoli Ossolani Pier Franco Midali e il Presidente della Provincia
Stefano Costa.