TROVIAMO UNA SOLUZIONE PER I CONTI DEI LAVORATORI FRONTALIERI

frontalieri-frecciaIl vicepresidente della Regione Aldo Reschigna ha scritto al direttore nazionale e a quello regionale dell’Agenzia delle entrate, chiedendo di trovare una soluzione per i conti correnti e le pensioni dei lavoratori e dei pensionati transfrontalieri, in modo che non vengano ingiustamente trattati come evasori fiscali.
“Il problema”, scrive Reschigna, “riguarda soprattutto i frontalieri e gli ex frontalieri ora pensionati, e la mancata dichiarazione dei redditi maturati sui conti esteri; gli ex frontalieri ora pensionati e la mancata compilazione del quadro RW quando percepiscono la pensione sul conto estero”.
il vicepresidente Reschigna ricorda come i frontalieri ignoravano nel primo caso di dover dichiarare i redditi maturati, “normalmente di modesta entità, nella maggior parte dei casi solo interessi dei conti correnti o simili”.
Reschigna propone la fissazione di un tetto forfettario “sotto il quale nulla deve essere dichiarato”. Nel caso di somme maggiori, si potrebbero definire procedure semplificate sia nella dichiarazione che nel controllo.
Per quanto riguarda poi gli ex frontalieri pensionati e la mancata compilazione del quadro RW, il vicepresidente propone nella lettera di permettere la non compilazione, assimilandoli ai frontalieri, o di utilizzare procedure simili a quelle utilizzate in occasione dello scudo fiscale in presenza della “non volontà di mettere in essere comportamenti illeciti”.
Reschigna nella lettera ricorda gli alti costi che comporterebbe per i pensionati ex frontalieri una procedura non semplificata. “Mi pare sbagliato”, spiega Reschigna, “anche perché si tratta di lavoratori che percepiscono pensioni per cui sono stati pagati contributi all’estero, non certo di evasori”.

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