l’assessore regionale Bonino, rispondendo a una mia interrogazione sulla situazione del trasporto ferroviario per i pendolari, ha dimostrato una scarsa consapevolezza della grave situazione. Lo dice Aldo Reschigna, Capogruppo PD in regione Piemonte.
l’interrogazione aveva due obiettivi: uno locale, legato alla linea Milano-Domodossola, l’altro generale, legata all’esigenza di ripristinare la carta Tuttotreno Piemonte, voluta durante la Giunta Bresso dall’allora assessore Borioli e unilateralmente soppressa da Trenitalia. Nell’uno e nell’altro caso l’assessore Bonino ha dato una risposta meramente formale e burocratica. Il che testimonia quanto sia poco il tempo dedicato ai problemi dei pendolari piemontesi. Noi chiediamo che la Regione ottenga da Trenitalia il ripristino con urgenza della Carta Tuttotreno Piemonte. E’ troppo alto il prezzo che stanno pagando i pendolari piemontesi.
Ho richiesto all’assessore Bonino di voler attivare il forum dei pendolari della Milano-Domodossola, vista la particolarità delle problematiche della linea e il disagio per i pendolari piemontesi nel partecipare a riunioni torinesi.
Ho altresì richiesto all’assessore una maggiore attenzione nei confronti della Regione Lombardia affinché i pendolari del VCO possano essere ascoltati rispetto alle loro legittime richieste di un servizio di qualità nel materiale rotabile e nel rispetto degli orari.
Ufficio Stampa Gruppo Consiliare Partito Democratico
Archivi categoria: Lavoro ed Economia
Giustizia: chiude un servizio importante per il VCO
Riportiamo comunicato stampa del segretario della funzione pubblica CGIL VCO Vittorio Origgi:
Per effetto di un Decreto Ministeriale emanato l’ 11 giugno 2010, il Ministero della Giustizia ha deciso di chiudere l’ Ufficio Esecuzione Penale Esterna (UEPE) della sede di Verbania.
Questo servizio è sede distaccata da Novara, operativa dall’ aprile del 2009, e dipendente dal Dipartimento dell’ Amministrazione Penitenziaria, situata all’ interno della Scuola di Formazione del Personale della Polizia Penitenziaria di Verbania. Questo servizio ha gestito sino ad oggi, nell’ ambito della provincia del VCO, l’ esecuzione delle misure alternative, svolgendo una funzione di consulenza alla Magistratura di Sorveglianza di Novara e, gli operatori assegnati hanno finora svolto un collegamento tra il carcere di Verbania e la società esterna, rivolgendosi a persone maggiorenni che hanno subito una condanna penale in via definitiva sovrintendendo all’ esecuzione delle pene in misura alternativa e sostenendo le persone condannate nel percorso di reinserimento sociale. Sono stati predisposti, in collaborazione con gli Enti pubblici del VCO e del privato sociale, progetti individualizzarti di trattamento ed inclusione sociale per soggetti in misura alternativa alla detenzione, facilitando così il reinserimento nella vita libera degli ex detenuti, contribuendo così alla crescita del livello di sicurezza sociale.
Nell’ ultimo anno preso ad esame (15 agosto 2019/15 agosto 2010) il servizio ha gestito complessivamente oltre 300 casi di cui una novantina le misure alternative attuate.
Prima dell’ apertura della sede di Verbania, il lavoro sul territorio del VCO era svolto da operatori sempre in missione da Novara, sia per il lavoro sul territorio e sia per i contatti con l’ utenza ed i servizi di zona, con un eccessivo dispendio economico.
Oggi questa soppressione dimostrerà di non voler più investire nel decentramento di questi importanti e delicati servizi, nonostante i risultati ottenuti, e che hanno anche contribuito ad alleviare il notevole disagio ed il malessere, tuttora presente, tra gli agenti della Polizia Penitenziaria del Carcere di Verbania, strutturato per una settantina di detenuti, mentre ne ospita un centinaio, in presenza di una grave carenza di organico del personale, sia degli agenti e sia delle altre figure professionali, e che costringono il personale a continuo lavoro straordinario e conseguente salto dei turni di riposo.
Chiediamo così alle Amministrazioni Locali ed alle istituzioni politiche del VCO di far sentire al Ministero della Giustizia ed al Dipartimento dell’’ Amministrazione Penitenziaria la propria voce, a difesa di questo importante pezzo della Pubblica Amministrazione che viene tolto al Verbano-Cusio-Ossola, e che mette sempre più questa Provincia a rischio della propria capacità ed autonomia amministrativa.
Comunicato Stampa di Vittorio ORIGGI
Segretario Generale della Funzione Pubblica CGIL VCO
Verbania, 21 settembre 2010
Acetati: tutti al presidio di Venerdì
Nei giorni scorsi l’azienda Acetati ha comunicato la conferma della chiusura della commessa Cinese al 31/12/2010 e quindi la cessazione della produzione entro tale data.
La conferma di un altro duro colpo all’economia del VCO e un durissimo colpo ai lavoratori e alle famiglie coinvolte.
La RSU ha proclamato uno sciopero di 8 ore.
Venerdì 17 settembre verrà effettuato un presidio con assemblea davanti alla fabbrica dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Invitiamo tutti i cittadini, gli iscritti e i militanti del PD a partecipare perché tutti dobbiamo salvare e tutelare il lavoro a Verbania.
La chiusura di questa Azienda è un dramma per la città ed il territorio.
L’Expo 2015 è ferma al palo. Anche il VCO ne pagherà il prezzo.
l’Expo, grande esposizione universale, è in se un evento della modernità. Lo è stato fin dalla prima edizione londinese del 1851, toccano l’apice con quelle di Parigi del 1889 – quando fu costruita la Torre Eiffel – e del 1900, che superò i 50 milioni di visitatori e che vide l’inaugurazione della metropolitana.
Milano ospitò l’evento nel 1906 e l’immagine simbolo di quell’esposizione – dedicata ai trasporti – era il traforo del Sempione, completato proprio in quell’anno , rendendo possibile la prima linea ferroviaria diretta tra Milano e Parigi. Quando, nella primavera del 2008, è stata assegnata a Milano l’edizione del 2015 ( battendo la concorrenza di Smirne) l’entusiasmo fu grande. Si apriva una speranza di rilancio la metropoli lombarda e per tutte le aree contigue, tra le quali il VCO. l’Expo ha rappresentato, e rappresenta, una delle più rilevanti fonti d’ispirazione per gli scenari futuri. Ma, a distanza di due anni, come stanno le cose? Leggendo le cronache c’è di che preoccuparsi. Tutto appare fermo, immobile. Il clima di collaborazione tra le istituzioni che aveva consentito di vincere la sfida della “nomination” ? Sfumato tra le polemiche. Con il rischio (serio) di pregiudicare l’immagine di Milano capitale dell’efficienza. Si parlava di cifre iperboliche: venti miliardi di euro di investimenti fra quartiere fieristico e infrastrutture; 70.000 nuovi posti di lavoro; 29 milioni di turisti nei sei mesi dell’esposizione; 44 miliardi di euro in più per il fatturato del mondo imprenditoriale locale e una ricaduta sui territori limitrofi ( il VCO, tra questi).
Tutto bene?In teoria, sì. In pratica, dopo due anni la «macchina Expo» non è ancora partita. è successo che sull’ affare “Expo 2015” è scoppiata una guerra fra i vari potentati locali, e questa guerra è in gran parte la responsabile della paralisi. La colpa di chi è? Chi sono quelli che litigano, rinviano, modificano? Gli amministratori del centrodestra al Comune di Milano e in Regione Lombardia.
Intanto il finanziamento statale è stato ridotto da 4 a 1,4 miliardi di euro, da centellinare in cinque anni. Pare che i terreni dello spazio espositivo non siano ancora stati comperati. Manca ancora, per molti, un vero e proprio progetto: il tema proposto è «Nutrire il pianeta. Energia per la vita». Non pochi, negli ambienti dell’economia e della finanza, nutrono perplessità per la sua genericità: non si capisce bene quale prodotto verrà proposto ai visitatori. l’Expo non avrà introiti fino alla fine del 2014, e i soldi in cassa sono sempre meno. Bene che vada, sarà un’Expo molto ridimensionata. Che dire? Molti anche nel VCO avevano riposto grandi speranze in quest’evento. Resteranno appese ad un chiodo malfermo?. Mi auguro di no.
Marco Travaglini, esecutivo PD VCO
Dibattito sull’economia e il lavoro: lunedì19 luglio a Intra
La manovra Tremonti e la manovra sul lavoro di Cota: le difficoltà del Piemonte le critiche e le proposte del Partito Democratico.
È questo il titolo dell’incontro pubblico che si svolgerà lunedì 19 luglio 2010 alle ore 21.00 presso la Sala Rosmini
presso Hotel Il Chiostro a Verbania Intra.
Potete scaricare cliccando qui il PDF delle proposte del PD in materia e il video dello spot dell’iniziativa.
Presiede l’incontro Liliana Graziobelli segretario Provinciale PD VCO.
Relazione sulla manovra Tremonti dell’Onorevole Mario Lovelli, parlamentare piemontese ed ex Sindaco di Novi Ligure.
Relazione sulla manovra Cota di Aldo Reschigna, presidente del gruppo consigliare PD Piemonte.
Interverrà Enrico Borghi, presidente nazionale Uncem
Seguirà il dibattito e poi la conclusione dei lavori con la presentazione di un documento di proposta. Sono invitati lavoratori, cittadini, famiglie, amministratori, associazioni economiche e sindacali. Organizza il gruppo consiliare regionale PD e il Coordinamento provinciale PD VCO
I tagli della finanziaria di Tremonti ai principali comuni del VCO: ecco il calcolo di quanto costa
Clicca qui per vedere il servizio televisivo. Riportiamo una tabella con uno studio realizzato da un gruppo di deputati del Partito Democratico, in collaborazione con il Centro Studi dell’ANCI, nel quale si vedono gli effetti della manovra del governo Berlusconi sui bilanci dei 7 comuni del Vco con oltre 5 mila abitanti.
Per capire meglio i dati, nella colonna “nuovo obiettivo 2011" sono calcolate le somme che ogni comune dovrà risparmiare per rispettare il patto di stabilità, nella terza colonna "valore manovra" sono calcolati i minori trasferimenti da parte dello stato ai comuni, nella quarta colonna "valore manovra pro-capite" troverete la cifra che ogni abitante dovrà pagare per coprire gli effetti dei tagli, nella quinta colonna "taglio implicito della spesa" troverete la percentuale del taglio sui bilanci.
Come si può notare anche nel VCO i tagli ai bilanci saranno davvero pesanti, dal 1,4% di Stresa al 9,6% di Domodossola, in termini assoluti da 100 mila euro in meno per Stresa sino al 1 milione e 700 mila di Domodossola.
Ovviamente i comuni saranno costretti o a tagliare i servizi ai cittadini o a far ricadere sulle loro teste il costo aggiuntivo di questi tagli effettuati dal governo Berlusconi.
I calcoli sono presto fatti.
Per una famiglia media di 4 persone i tagli incidono per 220 euro a Cannobio, 336 euro a famiglia a Domodossola, 120 euro a Gravellona Toce, 120 euro ad Omegna, 100 a Stresa, 128 a Verbania, 284 euro a Villadossola.
Normal
0
14
false
false
false
MicrosoftInternetExplorer4
/* Style Definitions */
table.MsoNormalTable
{mso-style-name:”Tabella normale”;
mso-tstyle-rowband-size:0;
mso-tstyle-colband-size:0;
mso-style-noshow:yes;
mso-style-parent:””;
mso-padding-alt:0pt 5.4pt 0pt 5.4pt;
mso-para-margin:0pt;
mso-para-margin-bottom:.0001pt;
mso-pagination:widow-orphan;
font-size:10.0pt;
font-family:”Times New Roman”;
mso-ansi-language:#0400;
mso-fareast-language:#0400;
mso-bidi-language:#0400;}
|
Comune |
Popolazione |
Nuovo Obiettivo 2011 |
Valore Manovra |
Valore Manovra pro-capite |
Taglio implicito della spesa |
|
|
|
€ |
€ |
Euro |
% |
|
CANNOBIO |
5.132 |
278.000 |
283.000 |
55 |
4,5% |
|
DOMODOSSOLA |
18.452 |
1.696.000 |
1.554.000 |
84 |
9,6% |
|
GRAVELLONA TOCE |
7.781 |
518.000 |
233.000 |
30 |
3,9% |
|
OMEGNA |
16.074 |
478.000 |
479.000 |
30 |
3,6% |
|
STRESA |
5.179 |
54.000 |
103.000 |
20 |
1,4% |
|
VERBANIA |
31.134 |
1.154.000 |
1.000.000 |
32 |
3,1% |
|
VILLADOSSOLA |
6.909 |
475.000 |
491.000 |
71 |
7,7% |