Archivi categoria: Lavoro ed Economia

Tagli drammatici al trasporto pubblico locale: reale il rischio di chiusura per molte aziende.

Aldo Reschigna

Nel corso della Commissione Trasporti di oggi (mercoledì 26 ottobre), alla presenza dell’assessore regionale Bonino, sono emerse alcune drammatiche realtà circa il finanziamento del trasporto pubblico locale:
1) nella legge di bilancio 2011 erano stanziati 580 milioni di euro per il servizio di trasporto pubblico su ferro e su gomma. Con l’ultima decisione di Giunta, i soldi effettivamente stanziati saranno invece solo 370 milioni.
Quindi sul bilancio 2011 mancheranno 210 milioni di euro, denaro che serve per pagare il servizio di trasporto pubblico che nel frattempo ê già stato effettuato in tutto il Piemonte. In conseguenza di ciò, tutte le aziende che hanno svolto servizi dovranno attendere e sperare che nel corso del 2012 la Giunta stanzi le risorse necessarie per onorare i propri debiti.
2) la seconda sorpresa, però, è che sulla proposta di bilancio 2012, a fronte della necessità di disporre di 655 milioni per onorare i contratti di trasporto pubblico già firmati per il 2012, oltre ovviamente ai 210 milioni che servono per saldare il pregresso del 2011, risultano stanziati solo 800.000 euro!
E il fondo di riserva, che serve per coprire le voci di spesa che non hanno copertura sul bilancio, risulta di soli 532 milioni. Insufficienti, se si considera che con questi soldi si deve far fronte a tutti i capitoli di spesa che non sono stati coperti dalla Giunta Cota.
La situazione del trasporto pubblico piemontese è quindi drammatica. Il Presidente Cota non ha battuto ciglio di fronte ai tagli del Governo alla nostra Regione, assicurando che tutto si sarebbe rimediato.
Ora i nodi vengono al pettine. In assenza di una chiara inversione di rotta, il servizio di trasporto pubblico piemontese dovrà subire un fortissimo ridimensionamento e molte aziende rischieranno di dover chiudere.
Dichiarazione di Aldo Reschigna
Ufficio Stampa Gruppo Consiliare Partito Democratico

Convegno PD sui temi economici: due giorni utili.

Potete scaricare dal sito regionale del Pd al seguente indirizzo tutti i documenti relativi alla due giorni del Pd a Baveno sui temi dell’economia.
Vai al link  http://www.pdpiemonte.it/2011/10/una-politica-economica-per-il-piemonte-documenti-di-approfondimento/

Da La Stampa del 23.10.2011:
«C’è bisogno di politiche per la crescita e di un governo forte che spinga in quella direzione. Quello attuale non lo è». Questa, secondo il vice segretario nazionale del Partito Democratico Enrico Letta, è la priorità assoluta per l’Italia. Letta è intervenuto ieri pomeriggio a chiusura della prima giornata dei lavori del seminario del Pd «Una politica economica per il Piemonte» all’hotel Dino dove i lavori proseguono oggi.
Tra le azioni da avviare per stimolare la crescita Letta ha elencato «un Fisco che premia gli investimenti nelle imprese rispetto alle rendite, un impegno forte per l’occupazione giovanile, rendendo attrattivo per i datori di lavoro assumere giovani, far ripartire le infrastrutture con un piano organico».
Prima della chiusura di Enrico Letta vari interventi avevano preso in esame la situazione economica e le strade da seguire. Giuseppe Russo, economista di Step Ricerche, ha tracciato un profilo economico dell’Italia disegnando un quadro dal lato occupazionale ancora più preoccupante: «Il tasso di disoccupazione vero in Italia è del 19% conteggiando anche gli scoraggiati» ha sottolineato Russo, che ha anche parlato però di un’Italia meglio posizionata sul fronte del debito.
«Se si tiene conto anche del debito privato, il nostro Paese è vicino alla Francia e messo molto meglio rispetto a Spagna, Regno Unito e Usa». Il capogruppo Pd in Consiglio regionale Aldo Reschigna ha evidenziato la particolare situazione del Piemonte: «La nostra regione all’interno della crisi è tra quelle settentrionali che ha pagato il prezzo più alto». Secondo Reschigna c’è l’esigenza di scegliere gli obiettivi a cui destinare le risorse «evitando quanto accaduto con il miliardo di euro speso tra il 2008 e oggi e che non ha determinato miglioramenti strutturali».
I principali obiettivi da perseguire sono, secondo il capogruppo del Pd, «le politiche sulla conoscenza e l’istruzione, azioni per stimolare la domanda interna, aiuti alla dimensione internazionale del sistema piemontese delle imprese». «Nel Vco siamo in presenza di alti livelli di cassa integrazione e precarietà – ha sottolineato la segretaria provinciale del Pd Antonella Trapani -, bisogna recuperare il comparto industriale investendo su produzioni innovative».

Da Tele VCO:
A Baveno due giorni di convegno promossa dal PD sul tema “Una politica economica per il Piemonte”. La giornata di apertura ieri ha visto l’introduzione dei lavori da parte della segretaria provinciale di Novara del Partito Democratico Elena Ferrara e di quella del VCO Antonella Trapani. Il presidente del Gruppo PD in Consiglio Regionale Aldo Reschigna ha affrontato il tema “La Regione e l’economia piemontese”.
Chiusura di giornata affidata al vicesegretario nazionale Enrico Letta, tornato nel VCO dopo la sua partecipazione, la scorsa settimana, al convegno di Iniziativa Subalpina.
Oggi nella seconda giornata di convegno una serie di interventi seguiti dalla tavola rotonda alla quale ha preso parte anche Mariella Enoc, presidente di Confindustria Piemonte. E chiusura dei lavori affidata al responsabile economica nazionale del PD Stefano Fassina che ai nostri microfoni ha ribadito le indicazioni del partito per superare la crisi, si punta su sviluppo e lavoro; Fassina ha sottolineato la necessità di tornare a crescere e di una riforma nella politica.

Il PD del Piemonte in collaborazione con il gruppo consiliare regionale organizza per i giorni di venerdì 21 ottobre (pomeriggio) e sabato 22 ottobre (tutto il giorno) un seminario di approfondimento sulla situazione e sulle prospettive dell’economia piemontese.
Protagonisti principali della due giorni presso il Dino Hotel a Baveno Enrico Letta vicesegretario nazionale del PD,  e Stefano Fassina responsabile del settore Economia e Lavoro del PD. Tutto il programma del seminario è visibile cliccando qui al link [download id=”68″], programma ricco di incontri, relazioni di esperti del settore, del mondo universitario e della ricerca, delle categorie economiche, sociali e sindacali di tutto il Piemonte.
Un appuntamento di grande importanza, perchè il Pd mette al centro della discussione il tema del lavoro e dell’economia, parte fondamentale della nostra proposta politica dei prossimi mesi. Una due giorni nella quale presenteremo le nostre proposte caratterizzando la nostra alternativa di governo al centro destra.
Tutti coloro che sono interessati segnino questo invito in agenda.

PD VCO
Ufficio Stampa

Area Acetati a Verbania: assemblea per discutere le proposte del centro sinistra.

Per riprendere il lavoro del Gruppo sull’Area Acetati del centrosinistra verbanese è convocato un incontro aperto per lunedì 24 ottobre alle ore 21 presso la sala di Madonna di Campagna a Pallanza.
Documento elaborato dopo alcuni mesi di confronto tra le forze politiche e la città attraverso incontri ed assemblee pubbliche sul territorio. Documento che si inserisce su una delle sfide cardine per il futuro di Verbania.
Per leggere l’ultima versione del documento cliccate qui ([download id=”69″]) .
Pubblichiamo il pezzo introduttivo.

L’area “Acetati”, a seguito della chiusura dell’attività produttiva, costituisce un problema
sia dal punto di vista della mancata occupazione sia dal punto di vista urbanistico, se si
considera la sua collocazione in una zona relativamente centrale, ma decisamente di minor
pregio.
Riteniamo sia compito delle forze politiche, soprattutto quelle più sensibili al problema del
lavoro, affrontare la questione dapprima attraverso un’analisi, la più approfondita, della
situazione attuale e poi invitando tutte le forze cittadine interessate a partecipare con idee,
suggerimenti, progetti che si inseriscano come possibili soluzioni dei due principali aspetti
indicati in apertura.
Qualunque proposta, a nostro avviso, deve però contemplare alcuni punti cardine, quali:
1. essere “realistica” e quindi praticabile in tempi relativamente brevi,
2. essere compatibile con la politica della salvaguardia ambientale,
3. essere un elemento di sviluppo socio-economico per la città.
Le ragioni che sostengono questi “punti” saranno evidenziate nel corso del documento e,
ancor più, nei paragrafi che formano l’Appendice. Si è infatti voluto mantenere un
impianto snello nel documento e fornire il massimo delle spiegazioni negli
approfondimenti in Appendice.

VCO area di crisi: ora servono i fondi.

La Giunta Regionale ha approvato la proposta al Ministro dello Sviluppo Economico per il riconoscimento del VCO come area con situazione di crisi industriale complessa.
Ci sono voluti sei mesi, dopo lʼordine del giorno presentato dal PD e discusso e approvato allora in Consiglio regionale, perché la Giunta regionale assumesse una delibera con la quale viene richiesto al Governo nazionale di riconoscere il VCO come area di crisi complessa.
La nostra richiesta è, a questo punto, che non ci sia solo un riconoscimento formale, ma che allo stesso si accompagnino risorse e strumenti capaci di intervenire nella crisi economica del VCO.
Aldo Reschigna
CapoGruppo Consiliare Partito Democratico

Nel VCO sempre meno soldi alle forze di polizia.

In questo periodo di tagli la gente non ha ben chiaro quanto il governo stia facendo gravare questo sui fondi destinati al comparto sicurezza ed in particolare sulla polizia di Stato.
Il Vco, una provincia giovane, ha nominativamente una Questura di quasi 20 anni, diciamo nominativamente perché i problemi partono già dalla base.
La struttura attuale è carente, mentre quella futura è ancora in costruzione dopo che i lavori sono iniziati 5 anni fa. L’immagine
della polizia è importante, ma come accade ormai dappertutto, gli agenti, soprattutto quelli impegnati nei servizi operativi faticano ad avere le divise, in particolar modo le giacche a vento «gore-tex» e gli anfibi, indumenti utilizzati per la maggior parte dell’anno tutti giorni.
I tagli incidono anche economicamente sui singoli poliziotti, gli straordinari sono tagliati, inoltre sono state ridotte le reperibilità del personale.
Passiamo agli automezzi. Escludendo il parco volanti, dotato di un pacchetto assistenza con le case costruttrici, per le altre autovetture, impiegate nei rimanenti servizi, dalle indagini di polizia giudiziaria alle varie notifiche o giro posta, ci si affida ad un fondo stanziato per l’intero anno 2011 ma ultimato già ad aprile.
L’ufficio automezzi è costretto a compensare le mancanze nelle maniere più disparate, chiedendo cortesie alle officine, tenendo sempre sotto controllo le risorse di carburante.
Infine parliamo dei materiali utilizzati dagli uffici, i computer sono obsoleti, ed è capitato di dover stampare verbali, relazioni di servizio, annotazioni e molti atti ufficiali su carta riciclata.
Il 29 settembre, nella giornata dedicata a San Michele Arcangelo, chissà che il nostro Santo protettore non sappia guidare determinati
soggetti che oggi sembrano interessarsi solo al proprio interesse piuttosto che a quello generale del Paese. Il Governo taglia
i fondi per la sicurezza. La Polizia può attendere le risorse, ma il cittadino può attendere la Polizia?
SINDACATO COISP VERBANIA

CO-VER IN CRISI: NON SI STIA A GUARDARE.

Abbiamo appreso che la Co-Ver Industrial ha depositato in tribunale a Verbania il concordato preventivo, il piano di salvataggio nei confronti dei creditori che se approvato consentirà all’azienda di continuare ad operare, altrimenti il rischio di un fallimento sarà reale.
Un’azienda, la Co-Ver Industrial, che non solo ha 226 lavoratori in pericolo, ma altre centinaia rischiano tra le aziende satellite del gruppo e le numerose aziende dell’indotto. Numeri enormi: infatti, la Co-Ver di fatto è tra le principali aziende di questo territorio.
La domanda che ci facciamo, data l’importanza occupazionale diretta ed indiretta che la Co-Ver ha sul nostro territorio, è: riusciremo a reggere ad un altro eventuale tracollo?
Quali conseguenze potrebbe avere sull’economia del Vco?
Negli ultimi anni abbiamo perso migliaia di posti di lavoro, moltissimi sono in cassa integrazione, migliaia di persone lavorano fuori provincia; insomma se le istituzioni economiche e sociali non affronteranno subito nel merito della situazione di Co-Ver i rischi di una ripercussione negativa sul territorio possono seriamente aumentare.
Bene fanno i sindaci di Vogogna, Pieve Vergonte e Premosello a voler discutere domani per comprendere la situazione generale dell’azienda, dei fornitori, delle collaborazioni che hanno nel corso degli anni generato economia nel Vco.
Ci aspettiamo però una maggiore presenza di tutte le altre istituzioni e categorie economiche e sociali: a partire dal comune di Verbania, dalla Provincia e dall’Unione Industriali che per ora è stata in silenzio.
Speriamo che l’incontro richiesto dai sindacati di settimana prossima con la Provincia sia solo il primo passo per uno sforzo comune che non si limiti però alle parole e alle “cabine di regia”.
Se Massimo Nobili crede fermamente nell’utilità dell’ente provincia questa è l’occasione per dimostrare che il territorio nel suo complesso è in grado di dare risposte ai bisogni dell’imprenditoria locale, delle istanze dei lavori e delle generazioni che si affacciano in questo momento di crisi nel mondo del lavoro.
Il VCO non può sopportare il peso economico e sociale di un’altra azienda di queste dimensioni che chiude.

Segreteria
PD VCO