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Riflessioni a seguito del Consiglio Comunale del 29 aprile

TARIIl Consiglio Comunale di mercoledì 29 aprile porta con se’ importanti elementi.

Vogliamo ringraziare innanzitutto il Presidente Diego Brignoli che ha voluto iniziare il Consiglio Comunale ricordando le vittime della disperazione nel Mediterraneo, la grave ingiustizia della morte di Giovanni Lo Porto e la terribile tragedia che ha colpito il Nepal e provocato migliaia di vittime, inclusi nostri connazionali.

La proposta del PD di promuovere il sostegno alla tragedia nepalese ha avuto un sostegno compatto e forte di tutto il Consiglio e questo è stato un momento simbolico importante. Speriamo la città voglia esprimere la stessa solidarietà donando, ai fondi che si stanno strutturando per la ricostruzione, un contributo economico perché il Paese al più presto si possa rimettere in piedi.

Centrale nel corso dei lavori è stata la votazione del PD e della maggioranza a sostegno della riduzione delle tariffa sui rifiuti, la TARI, attuata dall’Amministrazione.

Silvia Marchionini e  Cinzia Vallone hanno promosso in questi mesi un lavoro difficile perche’ Verbania recuperasse quella centralita’ perduta negli anni di centro destra e di commissariamento nel processo della raccolta differenziata nella Provincia.

ConserVCO e la raccolta differenziata sono asset importanti per il territorio, capaci di divenire sempre più centrali nelle politiche di rilancio dell’economia, ma ciò non puo’ prescindere da una forte sostanza del Comune di Verbania nei processi e una chiara volontà di attuare altre nuove piccole-grandi rivoluzioni, come lo sono state il porta a porta e il sacco conforme.

All’opera di riduzione delle tariffe oggi si affianca un primo esperimento, quella della fabbrica del materiale, che punta a potenziare il Plush come piattaforma ecologica capace di produrre nuove occasioni di crescita.

Il futuro verso il rifiuto zero è affascinante e complesso.

Passo dopo passo, piccole-grandi rivoluzioni dopo l’altra, ci arriveremo.

Oggi premiamo una logica di equita’ e di vicinanza ai cittadini e ai commercianti colpiti dalla crisi. Un segno chiaro, univoco. La riduzione di complessivi 290.000 euro di costi che significhera’ qualcosa meno per le famiglie e significative riduzioni per i commercianti.

Puntiamo su una citta’ piu’ pulita, che sappia rilanciare il suo turismo e da qui noi, Partito Democratico, Maggioranza, al fianco dell’Amministrazione, orgogliosamente, intendiamo partire.

Riccardo Brezza
Segretario PD Verbania
Davide Lo Duca
Capogruppo PD Verbania

Unioni Civili. Un passo in più nella giusta direzione.

unioni civili“Scatola Vuota”. “Amministrativamente inconcludente”. “Spot elettorale”. “Pochi sono quelli che poi si iscrivono ai registri”. “Assenza di condivisione”.
C’è da chiedersi cosa ci sia in quella parte dell’opposizione che ha voluto qualificare il dibattito attraverso queste dichiarazioni. Un dibattito che ha un tema solo: l’ampliamento dell’accesso ai diritti.
Proviamo ad entrare nel merito, non dimenticandoci che non tutta l’opposizione si è riconosciuta in tali affermazioni e apprezzando in particolare la lucida analisi di risposta che Paracchini ha offerto al riguardo.
Scatola vuota. Chi dice questo ritiene che il regolamento delle unioni civili sia passato senza un contenuto. Quando il suo contenuto è chiaramente il registro delle unioni civili: uno strumento amministrativo offerto a due persone che si amano (e che non possono o non vogliono contrarre matrimonio) al fine di ottenere servizi dal Comune riconosciuti a loro non come somma algebrica di due individui ma come soggetto unico, l’unione civile.
Amministrativamente inconcludente. Proprio chi dichiarava ciò, dicendo che l’attuale famiglia anagrafica garantita per Legge offre già tutti i servizi elencati nel regolamento, spiegava con le proprie parole che ciò non corrisponde al vero. I servizi cimiteriali oggi non riconoscono il diritto a chi convive di poter essere posto a riposare con la persona amata, ma pongono tale diritto al vincolo della valutazione da parte del Comune rispetto ad ogni singolo caso. Oggi questo non accadrà più! Oggi dichiarando di fare parte di una Unione Civile si accede immediatamente a questo sacrosanto diritto.
Spot elettorale. Quindi siamo in campagna elettorale? La risposta la conosciamo, quindi l’enunciazione ha un valore pari a zero.
Poche iscrizioni. Questo, se possibile, riduce ulteriormente l’accusa di spot elettorale: non si capisce che vantaggio elettorale si avrebbe, infatti, da poche persone che hanno registrato la propria coppia in Comune. Ma poi cosa vuol dire? Non si deve aprire ai diritti delle persone perché sono magari in pochi a volerne avere accesso? Chi si esprime in questo modo offre un capolavoro della ragione politica: i diritti si aprono solo a tanti, che importa se pochi ne vengono esclusi?
Infine assenza di condivisione. Questa affermazione, come molte delle precedenti, arriva in particolare dalle forze di centro sinistra che sono all’opposizione, quelle che, per intenderci, ci chiamano pubblicamente “pagliacci”. Non le forze di destra che ci chiamano “pecoroni”. Le opposizioni di sinistra e destra finalmente, dopo mesi, si contraddistinguono: nelle offese.
Bene… Ma chi si dichiara di sinistra, anche se magari ha sostenuto in passato il candidato della Casa delle Libertà alla corsa per il Comune, non può avere necessità di condividere di più un tema di questo genere, su cui il dibattito è vivo da 20 anni almeno. Deve avere l’urgenza di vederlo divenire realtà!
Martedì sera abbiamo finalmente reso reale l’accesso ai diritti a più persone.
Abbiamo fatto del bene a questa nostra bella comunità.
La strada è appena iniziata. In Italia il tema dell’accesso ai diritti dovrà essere semplificato. A iniziare dalle parole. Ne serve una sola. Più facile e più bella.
La parola è: matrimonio.
Per tutti.
Davide Lo Duca
Capogruppo PD Verbania

Richiesta di dimissioni del Presidente della VI Commissione

Filippo Marinoni, consigliere comunale VB
Filippo Marinoni, consigliere comunale VB

In relazione alla richiesta da parte della minoranza delle dimissioni del Presidente della VI Commissione Filippo Marinoni, tengo a fare alcune considerazioni.

Se il tentativo della minoranza è di mettere in discussione i ruoli di presidenza della maggioranza, preciso che noi non abbiamo intenzione di sfiduciare chi abbiamo contribuito ad eleggere. Né tra la minoranza né, a maggior ragione, tra la maggioranza.

Inoltre, visto che ieri la questione è stata posta su di un piano della formalità, segnalo che la documentazione che mi è stato possibile visionare non presentava elementi con la congruità prevista. E mi è parso che anche nel quadro della sostanza ci fosse una certa debolezza.

L’odg proposto dalla minoranza, infatti, che è alla base della richiesta di dimissione, non è stato formulato come un documento sottoscritto da 1/5 dei consiglieri, ma come un collage di diverse mail mandate da diversi mittenti ognuno con un testo che aveva contenuti sostanziali non identici.

Detto questo, e nel rispetto delle persone della commissione a iniziare dal Presidente, mi sento di potere dire che ogni tema sia affrontabile se congruo con la commissione e se presenta elementi di novità rispetto a ciò che è conosciuto.

Rilevo che alcuni elementi di novità siano usciti di recente per cui non ritengo ci sia difficoltà al più presto di convocare una prossima commissione che possa metterli al centro di un dibattito.

Davide Lo Duca
Capogruppo Pd Verbania

ISTITUZIONE DEL REGISTRO DELLE UNIONI CIVILI

unioni civiliIeri sera a Palazzo Flaim il Partito Democratico e l’Amministrazione del Comune di Verbania hanno offerto alla cittadinanza elementi di grande interesse rispetto a quello che è il percorso di tolleranza che una comunità può decidere se fare finalmente proprio.

Lo ricordava nel suo intervento Marco Coppola quando ha detto che i diritti non vengono concessi. I diritti ci sono. Spetta alla politica decidere se renderli accessibili o no.

L’on. Micaela Campana e l’Assessore della Città di Torino Ilda Curti hanno offerto uno spaccato importante di quello che è il dibattito relativo, interno al Partito ed al Parlamento da una parte e nelle macchine comunali dall’altra.

Lo hanno fatto ponendo al centro della loro esposizione un elemento grave: le scelte che spetterebbero alla politica, troppo assente, vengono invece prese dalla giustizia.

E’ attraverso, infatti, i Tribunali Amministrativi Regionali che il più delle battaglie dei diritti vengono vinte, con tutte le fatiche che un percorso di questo genere comporta per le persone che lo intraprendono.

Questo, se confrontato a come il dibattito sia stato presente nella società italiana negli ultimi 20 anni, è un paradosso enorme.

Lo dimostrano le parole del sindaco Silvia Marchionini quando sostanzialmente ha spiegato che l’azione intrapresa per la proposta di regolamento sia nata in un confronto immediato e naturale tra amministrazione e macchina comunale.

Un altro dato, a riguardo, mi ha piuttosto sorpreso ieri sera: il fatto che di fronte all’interesse palese del pubblico alla proposta dei relatori ci sia stato solo un intervento, da parte di una persona più informata e consapevole di molti altri. Mi sono chiesto il perché di questo silenzio, nonché del mio silenzio.

L’alto livello degli interventi può avere inibito i meno avvezzi al tema, ma credo che il più sia dovuto al fatto che i presenti al convegno, dopo vent’anni di discussione, altro non aspettano che un passo avanti.

In questi giorni il passo avanti il Comune di Verbania lo farà, approvando il regolamento sulle unioni civili. Lo farà il Parlamento, come ha spiegato l’on. Campana, avviando i lavori per una legge che non solo riconosca le unioni civili, ma anche elementi quali l’adozione del figlio del partner, la reversibilità e la successione a favore del partner.

Le domande che rimangono sul tavolo sono: quando i diritti delle coppie eterosessuali e di quelle omosessuali saranno davvero gli stessi? Quando il matrimonio civile sarà davvero per tutti?

Quel giorno le unioni civili saranno un concetto superato, il diritto all’amore tra due persone sarà davvero sancito e la Comunità potrà dirsi un po’ più giusta.

Per ora si proceda con ordine, un passo dopo l’altro ci arriveremo.

Davide Lo Duca
Capogruppo PD Verbania

Registro delle unioni civili. A Verbania incontro il 23 marzo

Istituzione del registro delle unioni civili. Verbania, il perché di una scelta.
E’ questo il titolo dell’incontro pubblico che si svolgerà lunedì 23 marzo, alle ore 21.00, presso Palazzo Flaim a Verbania Intra
Intervengono:
Micaela Campana, responsabile welfare e terzo settore segreteria nazionale PD
Ilda Curti, assessore alle pari opportunità comune di Torino
Silvia Marchionini, sindaco di Verbania
Presiede
Riccardo Brezza, segretario circolo PD Verbania

A questo link trovate bozza del regolamento 

Partecipano
On. Enrico Borghi, Aldo Reschigna vicepresidente regione Piemonte, Antonella Trapani segretario provinciale PD

Tutti i cittadini sono invitati a partecipare

Partito Democratico, circolo e coordinamento provinciale PD

CEM: il PD non ha cambiato idea, no a lezioni di coerenza su una nostra storica battaglia

cemLeggo alcune critiche da parte di consiglieri di minoranza sulle nostre posizioni rispetto al nuovo teatro. Mi paiono fuorvianti e strumentali perché non esiste nessun documento ufficiale da parte del Partito Democratico che certifichi un cambio di idea circa l’iter che ha portato alla realizzazione di quell’opera.

Certo il lavoro che sta facendo l’amministrazione oggi è l’unico possibile in questa fase: cercare strade praticabili per trasformare il CEM da problema a risorsa. A questo è chiamato un amministratore pubblico che abbia a cuore il futuro della propria comunità. Mentre scommettere oggi sul fallimento del CEM significa scommettere sul fallimento delle finanze comunali.
Detto ciò il Partito Democratico ha fatto, quando era opposizione, tutto ciò che era possibile per cercare di fermare l’opera, in particolare con la seria e puntuale azione di Claudio Zanotti.
Quindi non accettiamo lezioni di coerenza da nessuno su una battaglia che è nel DNA della nostra storia politica cittadina. Oggi non siamo certo noi a voler definire quell’opera un esempio di buona prassi politica, semmai il tentativo di renderla un’opportunità può essere definito tale.

Rimarchiamo quindi che lo scellerato iter che ha portato alla sua creazione ha una paternità chiara nella destra e nell’ex sindaco Zacchera.

Sul futuro del CEM il nostro partito si è espresso in modo ufficiale tramite un documento presentato nel mese di ottobre, proposto dalla segreteria, votato dall’assemblea e portato in commissione consiliare.

Potete trovare qui il testo: Centro Eventi a Verbania: le indicazioni del PD

Tutte le altre interpretazioni sono da considerarsi o strumentali o frutto di posizioni personali non concordate con questa segreteria politica.

Riccardo Brezza
Segretario PD Verbania