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Sanità: richiesto dal pd consiglio comunale a verbania. No alla privatizzazione.

Ai sensi dell’ art. 59 del Regolamento comunale il Partito Democratico ha richiesto la convocazione straordinaria del Consiglio Comunale in seduta pubblica e “aperta ad invito” al Commissario Straordinario dell’Asl Vco e ai Consiglieri Regionali del territorio per discutere e deliberare sul “Piano di Rientro della Sanità: linee di indirizzo all’Amministrazione in ordine alle determinazioni di competenza della rappresentanza e dell’Assemblea dei Sindaci dell’Asl Vco in attuazione del Piano di Rientro deliberato dalla Regione Piemonte”.
Questa richiesta è stata firmata non solo da tutti i consiglieri del Gruppo PD ( Bonzanini, Caretti, De Ambrogi, De Benedetti, Giani, Idi, Montarone, Rago, Rolla, Varini e Zanotti ) ma anche dai tre capigruppo all’opposizione, ovvero per l’IDV Bombace, per Rif. Com. Di Gregorio, per i Cittadini con Voi Iracà
I consiglieri comunali presenteranno un documento da mettere in votazione che richiederà al sindaco e al consiglio comunale di impegnarsi per garantire le risorse finanziarie adeguate all’ormai avviata e graduale realizzazione dell’Ospedale Unico Plurisede di Verbania, Domodossola e Omegna; di evitare il depauperamento dei servizi sanitari ed ospedalieri che si determinerebbe con l’applicazione dei requisiti minimi stabiliti dalla Tabelle Attuative contenute nel Piano di Rientro regionale; di agire in ogni sede per mantenere il carattere pubblico dell’ospedale “Castelli” di Verbania, stornando qualunque ipotesi di parziale o totale privatizzazione e imponendo la prosecuzione del progetto di ospedale unico plurisede già in fase di graduale attuazione.

Di seguito riportiamo il documento nella sua interezza.

Il Consiglio Comunale di Verbania
preso atto che tra febbraio ed aprile 2011 la Giunta della Regione Piemonte ha con propri atti formali approvato il Piano di Rientro della Sanità, in attuazione di specifiche e puntuali prescrizioni approvate dal Parlamento;

Rilevato che nelle tabelle attuative allegate alle Deliberazioni della Giunta Regionale si fissano i requisiti demografici minimi per la permanenza negli ospedali del Piemonte delle Strutture di Degenza e dei Servizi senza posti letto;

considerato che l’applicazione dei requisiti demografici minimi comporterebbe sicuramente la soppressione dei seguenti Servizi/Strutture: Oncologia, Radioterapia Oncologica, Neuropsichiatria Infantile, Nefrologia, Malattie Infettive, Emodinamica;

considerato inoltre l’applicazione dei requisiti demografici minimi determinerebbe la riduzione dagli attuali due ad uno del Dipartimento di Emergenza e Accettazione;

richiamate le voci sempre più insistenti che ipotizzano la cessione dell’ospedale “G. Castelli” ad una gestione privata, con particolare ed esplicito riferimento ad attività di “chirurgia programmata”;

Ascoltata la relazione del Commissario Straordinario dell’Asl del Vco, giunto ormai alla metà del suo mandato commissariale;

IMPEGNA L’AMMINISTRAZIONE ALLE SEGUENTI LINEE D’INDIRIZZO

– agire sull’Assessorato Regionale alla Sanità affinché siano garantire le risorse finanziarie adeguate all’ormai avviata e graduale realizzazione dell’Ospedale Unico Plurisede di Verbania e Domodossola;

– evitare il depauperamento dei servizi sanitari ed ospedalieri che si determinerebbe con l’applicazione dei requisiti minimi stabiliti dalla Tabelle Attuative contenute nel Piano di Rientro regionale;

– agire in ogni sede per mantenere il carattere pubblico dell’ospedale “Castelli” di Verbania, stornando qualunque ipotesi di parziale o totale privatizzazione e imponendo la prosecuzione del progetto di ospedale unico plurisede già in fase di graduale attuazione.

PD circolo di Verbania
PD Ufficio stampa

SANITA’: ZACCHERA “DIMENTICA” L’ASSEMBLEA DEI SINDACI

Siamo consapevoli che nella proposta della Giunta Cota, in merito alla riorganizzazione della sanità piemontese, l’assemblea dei Sindaci viene azzerata.
Ci chiediamo, ironicamente, – afferma il segretario provinciale del PD Antonella Trapani – perché il sindaco di Verbania Zacchera ha anticipato i tempi?
In un momento di grande confusione intorno al nostro sistema sanitario assistenziale ed ospedaliero, dove si rincorrono voci di privatizzazioni, chiusure, dislocamento di personale e a lanciare gli allarmi sono stati spesso primari e medici, non si senta l’esigenza di un confronto in seno al nostro territorio.
Si ritiene forse che non serva la discussione ed il confronto territoriale?
Il sindaco di Villadossola  – prosegue la Trapani – ancora oggi chiede che tale momento di dibattito tra il commissario dell’ASL Cattrini e i rappresentanti eletti dei cittadini sia subito attivato. Il sindaco è il primo riferimento per il cittadino, perché deve esser l’ultimo ad ottenere le informazioni?
Prima di essere un esponente politico del PDL (magari in contrasto con le scelte regionali?) l’on. Zacchera è un sindaco e per questo, a nostro modesto parere, interessato al riassetto della nostra sanità provinciale.
Siamo alle porte dell’estate, si stanno organizzando le ferie estive non vorremmo trovarci, alle chiusura delle scuole, di fronte a reparti”chiusi per ferie estive”.

PD VCO
Ufficio Stampa

CHIUSURA DEL CENTRO DI SALUTE MENTALE E DEL CENTRO DIURNO DI DOMODOSSOLA

Aldo Reschigna

Il capogruppo regionale PD Aldo Reschigna ha presentato una interrogazione sulla probabile chiusura del Centro di salute mentale e del
Centro diurno di Domodossola.
“Ho chiesto al presidente Cota come intenda attivarsi per risolvere le criticità riguardanti il Dipartimento di Salute Mentale dell’ASL VCO ed, in particolare, per scongiurare il serio ed imminente rischio di chiusura del Centro di salute mentale e del Centro diurno di Domodossola”, spiega Reschigna.
“Il principale problema è la carenza di personale. Per il Dipartimento di salute mentale dell’Asl VCO, l’organico minimo essenziale al funzionamento delle strutture afferenti sarebbe pari a 16 dirigenti medici, ma, allo stato attuale, ne risulterebbero solo 7, di cui 2 in malattia”.
“E’ una situazione inaccettabile”, aggiunge Reschigna, “anche perché a farne le spese sarebbero soprattutto i malati e le loro famiglie. Purtroppo le scelte della Giunta regionale, a partire da quelle del blocco del turn over del personale e del taglio delle prestazioni straordinarie, ricadono immediatamente su servizi importanti. Per questo ho chiesto al presidente Cota di intervenire immediatamente per scongiurare una chiusura che sarebbe drammatica”.
Ufficio Stampa Gruppo Consiliare Partito Democratico