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“Nelly” e le altre

Nelly
Nelly

S’è spenta, nei giorni scorsi, Nella Galavotti, la partigiana “Nelly” che, durante la Resistenza, non ancora ventenne, combatté nella Brigata Valgrande Martire comandata da Mario Muneghina, il “capitano Mario”.
Il ricordo di lei si accompagna a quello delle donne il cui contributo alla Lotta di Liberazione è stato importante non solo numericamente, ma per le conseguenze, culturali e sociali prima e politiche poi, che ne scaturirono.
L’apporto femminile fu massiccio sin dai primi momenti della lotta partigiana arrivando fino agli ultimi giorni dell’aprile 1945, con la completa liberazione del Paese.
Non è possibile citare cifre che descrivano esattamente quante donne aderirono e si sacrificarono per la Resistenza perché molte di loro, appena conclusa la lotta, ritornarono in pieno alla loro vita familiare e di lavoro, scegliendo l’anonimato.
Stando però ai calcoli di esperti militari si può affermare che le donne che furono impegnate in compiti ausiliari nella Resistenza italiana non furono meno di un milione, mentre, secondo le statistiche ufficiali, le “partigiane combattenti” furono circa 35 mila. Un dato considerevole, secondo il quale ben il venti per cento dei combattenti furono donne.
I ruoli che ricoprirono furono molteplici: dalla partecipazione alle agitazioni nelle piazze alla preziosa e pericolosa attività delle “staffette”, dalla cura e dal rifocillamento di feriti e sbandati alla raccolta di armi, munizioni e indumenti e, infine, alla dura e spesso sanguinosa lotta sulle montagne.
Le donne che parteciparono alla Resistenza, fecero parte anche di organizzazioni come i Gruppi di Azione Patriottica (GAP) e le Squadre di Azione Patriottica (SAP) che agivano nelle città e ,inoltre, fondarono i Gruppi di Difesa della Donna, “aperti a tutte le donne di ogni ceto sociale e di ogni fede politica o religiosa, che volessero partecipare all’opera di liberazione della patria e lottare per la propria emancipazione“.
Così, le donne irruppero sulla scena e scelsero da che parte stare diventando soggetti attivi dei cambiamenti storici. Conquistarono il diritto al voto e lo esercitarono per la prima volta alle elezioni politiche del 2 giugno 1946 per eleggere l’Assemblea Costituente e scegliere con il referendum se l’Italia dovesse rimanere una monarchia o divenire, come accadde, una repubblica.
L’esperienza resistenziale di Nelly e di tutte quelle come lei, è stata determinante per le donne italiane che, dal ’45, si sono battute instancabilmente per il loro coinvolgimento attivo nella vita politica del paese, conquistando diritti legali, economici e politici verso la parità.
Per queste e per mille altre ragioni il debito di riconoscenza che dobbiamo a  Nelly, alle donne e agli uomini che fecero la Resistenza è grande.

Marco Travaglini

Successione alla Presidenza del Consiglio di Verbania

BonzaniniLa maggioranza ha aperto dall’inizio della settimana, a seguito delle sofferte dimissioni di Diego Brignoli, una discussione per riflettere su quanto accaduto e su quali passi compiere.

Il primo aspetto richiama ad una riflessione che proseguirà negli spazi politici opportuni, come più volte richiamato.

Rispetto a come riempire il vuoto istituzionale che è venuto a crearsi, la maggioranza ha lavorato per profilare l’identikit tipo del degno successore di Brignoli.

Sono state discusse con intensità ipotesi tutte di valore e molto diverse tra di loro.

La maggioranza ha infine trovato convergenza su un profilo che si qualificasse come persona del gruppo del PD, con esperienza, riconoscimento nella società civile e dimostrate abilità di mediazione e di sintesi.

Solo a quel punto si sono evidenziati i nomi possibili, tutti ugualmente validi, ed in un confronto sincero e leale, sulla disponibilità e volontà nel crescere attraverso un percorso istituzionale così delicato, si è individuato il nome di Marco Bonzanini.

Riteniamo che Marco sia persona che possa convincere anche la minoranza e che la Città riconoscerà l’impegno di volere proseguire nel solco dell’azione interpretata da Diego.

Davide Lo Duca
Capogruppo PD Verbania

Riccardo Brezza
Segretario PD Verbania

Filippo Marinoni
Capogruppo Lista Con Silvia per Verbania

Roberto Gentina
Coordinatore Lista Verbania Bene Comune

Alessandro Rondinelli è il nuovo Segretario del Circolo Omegna Cusio del Partito Democratico

Alessandro Rondinelli, segretario circolo PD Omegna
Alessandro Rondinelli, segretario circolo PD Omegna

Mercoledì 4 novembre nell’ambito dell’Assemblea dei Tesserati del Circolo del Partito Democratico di Omegna e del Cusio, assemblea ben partecipata da numerosi iscritti, alla presenza anche del Segretario Provinciale del Partito Antonella Trapani, è stata approvata una mozione unitaria, alla quale hanno concorso tutte le componenti Democratiche, in virtù della quale sono stati nominati:
un nuovo Segretario di Circolo nella persona di Alessandro Rondinelli;
– una nuova Segreteria che risulta composta, oltre che dal Segretario, da Mario Cavigioli, Rosarita Varallo, Nadia Gallarotti e Claudia Fortis;
– un nuovo direttivo composto da 26 membri fra i quali diverse persone nuove a questo ruolo.

La soluzione unitaria raggiunta è un ottimo presupposto per un buon lavoro politico del Circolo nei prossimi mesi. Questa nuova struttura si riunirà a strettissimo giro per definire alcune deleghe e incarichi e affrontare le principali questioni sul piatto politico della Città.

Una breve introduzione per la stampa del nuovo Segretario:

Alessandro Rondinelli, 36 anni di Omegna.

Cresciuto a pane e politica, fino a 26 anni si è impegnato politicamente, assumendo ruoli direttivi nel Partito di riferimento e svolgendo con grande passione anche il ruolo di consigliere comunale. Dopodiché scelte lavorative lo hanno portato lontano da Omegna per circa 10 anni consentendogli di acquisire esperienze professionali e manageriali nel settore industriale, ricoprendo ruoli finalizzati all’organizzazione e la gestione d’importanti aziende e multinazionali.
Non ama Renzi e il suo modo di fare; in un mondo ottimale non potrebbe mai essere il suo punto di riferimento politico. Però apprezza le riforme portate avanti fino ad oggi e crede che in un paese “complicato” come l’Italia, un politico di questo calibro, sia l’unico modo per cambiare in meglio.

 

PD Verbania sulle dimissioni del Presidente Diego Brignoli

Diego BrignoliLe dimissioni di Diego Brignoli da Presidente del Consiglio e da Consigliere Comunale sono un fatto che non avremmo mai voluto vivere e commentare.

Una scelta sofferta, maturata da Diego e comunicata al Partito quando ormai compiuta. Un atto da lui stesso definito irrevocabile.

Si tratta di dimissioni che hanno lo scopo di tutelare le istituzioni e la nostra comunità, ma sono dimissioni amare poiché causa di una vicenda giudiziaria dai contorni paradossali.

Il Partito e il Gruppo Consiliare hanno espresso sempre vicinanza e sostegno a Diego in questo periodo duro e oggi la nostra squadra rimane più sola e più povera.

Viene meno in Consiglio una memoria storica importante che riguarda il centrosinistra verbanese e un consenso ampio in Città.

Questo abbandono deve far riflettere tutti.

Le questioni politiche riguardanti le sue dimissioni verranno prontamente discusse nelle sedi politiche opportune, come lo stesso Diego ha comunicato, dopo la sentenza.

A Diego chiediamo però di non smettere di fare politica e di continuare a portare la sua preziosa esperienza dentro al nostro Partito e a favore di tutto il centrosinistra di Verbania.

Segreteria Partito Democratico Verbania
Gruppo Consiliare PD Verbania

Riforma Pubblica Amministrazione: incontro a Domodossola lunedì 9 novembre

riformaPA_slide_20150905_01Riforma della pubblica Amministrazione, uno stato più snello e dinamico per non morire di burocrazia.
E questo il titolo dell’incontro pubblico organizzato dal Partito Democratico in calendario per lunedì 9 novembre alle  ore 20.45 presso il teatro Galletti a Domodossola.
Saranno presentati dall’onorevole Chiara Gribaudo, della commissione lavoro, i contenuti della riforma della pubblica amministrazione votata in parlamento ad agosto. Riforma con un importante ricaduta sulla vita dei cittadini e delle imprese.
Il volantino dell’incontro è visibile a questo link Incontro riforma della pubblica amministrazione 9/11/15
Modera Antonella Trapani, segretario provinciale PD.
Partecipano  l’on. Enrico Borghi, il sindaco di Domodossola Mariano Cattrini,  il vicepresidente della regione Aldo Reschigna.

Tutti i cittadini, le categorie economiche e sociali, le istituzioni sono invitati

Articoli e documenti al link http://www.deputatipd.it/blog/pubblica-amministrazione


Partito Democratico

Coordinamento provinciale VCO
Circolo Domodossola

www.partitodemocratico.vb.it

Verbania: tema sicurezza

person-851209_1920Raramente rispondo o rispondiamo alle polemiche della minoranza e ancora meno ritengo di doverlo fare se le polemiche sono strumentali, come nel caso di quelle rilasciate dalla consigliera Mirella Cristina.

Trattandosi però di sicurezza la sensazione che ho avuto nel leggere le parole della capogruppo di Forza Italia è che la confusione regni sovrana.

Nel mettere ordine ritengo che la polemica sia sterile poiché l’evento è accaduto in un altro Comune e a riguardo il Sindaco di Verbania non può nulla.

E’ accaduto in una struttura che ospita rifugiati e non mi pare che la consigliera Cristina abbia chiesto ai gestori che cosa sia avvenuto. Io l’ho fatto, per cui se ha necessità di informazioni sarò lieto di aiutarla.

Infine partire da un elemento, la vetrina rotta, per strutturare una proposta di sicurezza non significa andare a riparare la vetrina o colpire solo chi rompe le vetrine, ma aumentare una attenzione su un tema, quello della sicurezza, che per fortuna è comunque in un contesto di convivenza civile alta. Non viviamo in una comunità in cui il problema sicurezza sia centrale, come invece capita in altre città del Paese.

Dobbiamo comunque concentrare l’attenzione sul tema per evitare che degeneri, da una parte sollecitando gli interventi da parte di chi è garante della sicurezza dei cittadini e dell’altra caratterizzando iniziative a sostegno delle realtà organizzate dei cittadini, commercianti in primis perchè non si sentano lasciati soli, e associazioni perché si sviluppino progettualità atte a rendere più viva e partecipata la nostra bella Città.

Questo sì che produce sicurezza.

Se la consigliera Cristina a riguardo ha proposte concrete noi ci siamo per lavorare insieme.

Davide Lo Duca
Capogruppo PD Verbania