Tutti gli articoli di Alberto Nobili

Preioni e Icardi basta assenze e annunci: cosa è stato fatto in tre anni per la sanità? Nulla!

È da quasi tre anni che la Regione Piemonte sul tema sanità e Ospedale, nella Provincia del VCO, non decide e mette in campo annunci senza nessun fondamento e senza nessun documento approvato, generando solo caos.
Il consigliere regionale Alberto Preioni e l’assessore alla sanità regionale Luigi Icardi, sono stati assenti e hanno fatto annunci senza costruire un solo fatto concreto: ora basta. Devono spiegare a questo territorio cosa è stato fatto in tre anni.
Perché, nel frattempo, i tempi di attesa per visite ed interventi non si sono ridotti anzi, sono clamorosamente aumentati.
Perché vi è stato un dirottamento sistematico verso la sanità privata.
Perché continua la fuga dei professionisti con un esponenziale ricorso a medici gettonisti “mordi e fuggi” che non sopperiscono alla cronica carenza di personale sanitario.
Perché il nostro territorio vede un calo drammatico della qualità dei servizi e delle prestazioni sanitarie.
Perché il bilancio ASL è in clamoroso passivo con un debito importante.
Tutto questo supportato da una serie di “perle” del duo Preioni /Icardi: come l’annuncio nel giugno 2019 della privatizzazione dell’Ospedale di Verbania e del DEA, seguito nell’ottobre 2019 dall’annuncio  del nuovo ospedale a Domodossola da 250 posti con Dea e un Ospedale a Verbania da 100 posti con Pronto Soccorso.
E poi dopo due anni di silenzio il 29 aprile 2021 si annuncia un piano IRES che conferma a posteriori il progetto del nuovo ospedale a Domodossola sino ad oggi, aprile 2022, dove nulla è ancora stato fatto e gli annunci sembrano essere stati sconfessati!
Nel frattempo politicamente a Verbania si è avuto il Consiglio Comunale aperto nel 2019 che ha visto la spaccatura della Lega (con la perdita di tre consiglieri) e l’ex candidato Sindaco Albertella a fianco del sindaco Marchionini, fino ad arrivare ad oggi dove il neoconsigliere della Lega Giovanni Brigatti abbandona il gruppo ed il partito in aperta polemica sulla politica sanitaria.
In tutti questi anni il consigliere Preioni e l’assessore Icardi hanno sempre rifiutato il confronto pubblico più volte richiesto dal territorio e dai Sindaci.
I cittadini del VCO non si meritano questa fallimentare gestione che pesa sulla pelle dei cittadini. Improvvisazione e incompetenza si associano a un disegno scientemente premeditato che vuole azzerare la sanità pubblica.
Questo è il risultato di tre anni di “lavoro” della regione Piemonte. Verbania e il VCO si meritano altro.

Marco Magni
Segretario PD Circolo di Verbania
Raffaele Allevi
Capogruppo Consiliare PD Verbania

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Il Presidente Cirio e la Regione Piemonte scrivono ai Comuni e si prendono il merito di fondi alluvionali stanziati dal Governo nazionale

Ha del clamoroso la lettera inviata ai Sindaci, firmata dal Presidente Alberto Cirio e dall’assessore Marco Gabusi, con la quale informano alcuni Comuni del Piemonte dell’arrivo dei fondi (66 milioni di euro in totale per il Piemonte, 15 per il VCO) destinati ad interventi per la messa in sicurezza e ricostruzione delle opere pubbliche danneggiate a causa degli eventi alluvionali del 2019 e del 2020.
Scrivono testualmente: “Caro Sindaco, come sai la Regione Piemonte è costantemente impegnata nel reperire risorse per dare aiuti concreti alle tante Amministrazioni locali che hanno dovuto affrontare le emergenze alluvionali che dal 2019 hanno segnato profondamente il nostro territorio. Grazie al lavoro incessante degli uffici e all’attività di stimolo e sollecitazione che operiamo a diversi livelli nei confronti del governo, siamo riusciti a sbloccare nuove somme da destinare ai Comuni colpiti il 2 e 3 ottobre 2020 quali contributi. Siamo perciò felici di comunicarti della disposizione di un finanziamento di … a favore del Comune da te amministrato.. auspicando che questo finanziamento possa essere di aiuto per la tua comunità.”
Si rimane increduli da questo livello di informazione, presente anche nei comunicati stampa, nei quali si vuol far intendere che la Regione sia protagonista “nel reperire“, scrivono, i finanziamenti che invece arrivano dal Governo centrale, ripreso anche in tono trionfalistico dal consigliere regionale Alberto Preioni.
Bisognerebbe, a volte, aver rispetto istituzionale e non voler speculare sui problemi dei Sindaci, appropriandosi di meriti altrui per mera propaganda elettorale. Non conoscono vergogna.

Alice De Ambrogi
Segretaria Provinciale
e Segreteria PD VCO

 

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Maria Rosa Gnocchi Portavoce provinciale delle donne PD

Si è svolta luned’ 31 gennaio  l’assemblea provinciale delle democratiche del VCO che ha eletto all’unanimità come portavoce provinciale Maria Rosa Gnocchi e come delegata alla Conferenza Regionale delle Democratiche del Piemonte Leonora Corsini .
Durante la serata abbiamo avuto modo già di confrontarci e discutere delle sfide che ci aspettano per il futuro immaginando già la conferenza provinciale come un luogo aperto in cui coinvolgere iscritte e non per favorire un confronto vero sui temi della parità di genere, del lavoro, dei diritti.
A Maria Rosa e Leonora, due donne che da molto tempo danno un prezioso e costante contributo in termini di presenza, capacità e competenza nel PD del VCO, tutto il nostro sostegno e i più sinceri auguri di buon lavoro.

Alice De Ambrogi
Segretaria provinciale PD VCO

Pizzi e la Provincia: umanamente inqualificabile, politicamente chiaro. Si maschera il fallimento della crociata per il nuovo ospedale

Pizzi e la Provincia: umanamente inqualificabile, politicamente chiaro. Si maschera il fallimento della crociata per il nuovo ospedale

Il Partito Democratico di Domodossola ed i Gruppi di minoranza del centrosinistra in Consiglio Comunale, mai come in questa occasione, si sentono lontani dal comportamento del Sindaco della propria città.
E’ ovvia la dissociazione da simili comportamenti e attacchi personali, mentre sentita è la nostra umana solidarietà verso il Presidente della Provincia Lana che pure abbiamo avuto quale avversario nella recente campagna elettorale.
Però non possiamo fermarci a questo, più che dovuto, passaggio perché per quanto cinico, dietro questa vicenda ci pare di vedere quale sia l’ obbiettivo politico cercato dal sindaco Pizzi.
Da un lato c’è la necessità di tornare al centro dell’attenzione per il bisogno di mascherare il fallimento della crociata sull’Ospedale, dove le recenti affermazioni dell’assessore regionale Icardi sembrano aver messo la pietra tombale sul nuovo ospedale in zona Siberia.
Dall’altro l’essere stato emarginato dalla guida della Provincia, con l’assegnazione ai suoi proconsoli di deleghe marginali, necessita una risposta urgente che sia chiara per tutto il centro destra: Lana deve cadere per tornare subito al voto ed essere nuovamente determinante.
Però tutto questo deve avvenire in tempi rapidi, perché incombono le elezioni di Omegna che sottraggono spazio (e visibilità…), cose per lui non tollerabili.

La Segreteria Partito Democratico di Domodossola;
i Consiglieri Comunali Gabriele Ricci (DomoDomani) e Claudio Miceli (PD).

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Elezioni Provinciali sabato 18 dicembre 2021: le ragioni del voto a Marco Stefanetta e alla lista Progetto VCO

Elezioni Provinciali sabato 18 dicembre 2021: le ragioni del voto a Marco Stefanetta e alla lista Progetto VCO
33 anni, sindaco di Vogogna al primo mandato, è candidato alla presidenza del VCO.
Cosa mette in primo piano per il nuovo corso dell’amministrazione provinciale?
«Il cambiamento del metodo che, purtroppo, ha prevalso negli ultimi tre anni. Ci vuole più ascolto e programmazione. Non si può sempre agire nell’emergenza, così come non si può essere disponibili al confronto solo con chi pesa negli schieramenti politici. La Provincia deve essere al servizio di tutti i Comuni, soprattutto di quelli che non hanno strumenti per arrivare, da soli, alla soluzione dei problemi. La Provincia com’è oggi, di secondo livello, è priva di giunta, ha un consiglio di dieci e per raccordarsi con le amministrazioni del territorio dispone della conferenza dei sindaci. Con la precedente amministrazione è stata a malapena convocata per ratificare i bilanci. Su questioni importanti, come la gestione dei rifiuti, non è stata riunita».
Il confronto secondo lei è mancato anche sul tema dei fondi del Pnrr?
«Soprattutto per questa partita fondamentale sinora si è giocato male. Ogni Comune è andato per la sua strada, ha inviato le proposte più disparate a Torino, perché la Provincia del Vco ha abdicato al suo ruolo.
Parliamo della possibilità di finanziare progetti che davvero determineranno il futuro dei nostri figli e del territorio. Si dovevano chiamare a un tavolo tutti i sindaci per aree omogenee, attraverso le Unioni dei Comuni, per dare stimoli e fare sintesi riuscendo così a mandare avanti, e sostenere, richieste organiche. Adesso dobbiamo disinnescare il rischio che una volta pubblicati i bandi, nessuno ottenga niente. Fossi stato io presidente, avrei riorganizzato gli uffici della Provincia per dare modo ai sindaci di trovare personale preparato ad affiancarli nel predisporre domande idonee alle linee di finanziamento del Pnrr. Dovevamo farci trovare pronti davanti a questa irripetibile opportunità».
Rendere più unito il Vco in vista di obiettivi condivisi è forse la sfida più difficile: la riorganizzazione sanitaria, madre di tutte le battaglie, parla da sola.
«Vero, ma non può che andare sempre peggio se invece di accorciare la distanze, le si divarica. Due anni fa il presidente della Regione ci ha detto che siamo immaturi per decidere in autonomia e adesso attendiamo, nella totale incertezza, quale sarà la scelta assunta da Torino sugli ospedali, dopo mesi di stillicidio attraverso annunci a mezzo stampa e tenendo i Comuni all’oscuro degli atti che si stanno per compiere.
Si era trovata con grande fatica una soluzione ampiamente condivisa con il nuovo ospedale a Ornavasso e adesso si è di nuovo nel pieno delle tensioni, che non fanno che indebolirci».
Prima cosa che farebbe da presidente del Vco?
«Una riunione con i 73 colleghi per stilare insieme un elenco di priorità, stabilire le necessità del Verbano Cusio Ossola». Intervista La Stampa VCO – C. P.

La rincorsa (penosa) della Lega. si prende i meriti dei fondi europei pur essendo un partito antieuropa.

In questi giorni stiamo assistendo ad una vicenda a metà strada tra il penoso e il paradossale, con la costante rincorsa della Lega alle iniziative assunte dal Partito Democratico e il tentativo (patetico) di intestarsi la paternità politica di azioni avviate e attuate da altri.
E’ il caso, ad esempio, dell’emendamento costruito dal Partito Democratico per accogliere la richiesta dei sindaci di consentire un maggiore utilizzo dei fondi frontalieri sulla spesa corrente degli enti locali.
La proposta viene avanzata al Senato a prima firma del senatore Alessandro Alfieri (Pd), dopo un confronto con la segreteria nazionale del partito nella persona dell’on. Enrico Borghi. Viene in tal modo costruito un percorso politico preciso, coinvolgendo il presidente della commissione finanze del Senato, il senatore Luciano D’Alfonso, anch’esso democratico. La proposta così istruita viene portata in commissione, e viene approvata registrando il consenso anche di altre forze politiche (che come spesso accade aggiungono la firma per esprimere la loro condivisione).
A quel punto, parte subito l’operazione-cuculo della Lega, ormai abituata a prendersi i meriti degli altri così come il noto volatile che prende i frutti delle covate altrui. Da Bruxelles si fa vivo addirittura l’europarlamentare Panza, che annuncia la co-paternità di un’iniziativa di cui ha appreso l’esistenza dalla stampa, evidentemente preso in contropiede dall’iniziativa  assunta dal Pd.
Ma la assunzione dei meriti del lavoro altrui raggiunge livelli epici con la pubblicazione, da parte del consigliere regionale Alberto Preioni, di una card con la quale si attribuisce sostanzialmente il merito dei fondi PNRR recentemente attribuiti dal Ministero dell’Interno direttamente ai Comuni che ne avevano fatto richiesta, aderendo ad un bando diretto nel quale la Regione Piemonte non ha avuto nessuna voce in capitolo.
Prendersi i meriti del lavoro altrui sembra essere ormai una costante del leghismo di casa nostra.
Una rincorsa (penosa) per un partito che si dice contro l’Europa, che che si commenta da sola, e che non ci esimerà dal continuare a lavorare per il territorio nella certezza che sindaci, amministratori e cittadini del VCO sanno bene distinguere tra gli imbonitori e i costruttori.
Segreteria PD VCO