Domodossola: vendere la Farmacia Comunale e privatizzare i servizi del Cimitero: due clamorosi errori di fine mandato del Sindaco Pizzi.

Le preoccupazioni della pandemia rischiano di nascondere agli occhi dei cittadini due sciagurate iniziative che l’Amministrazione comunale di Domodossola sta mettendo in piedi nell’ultimo scorcio di mandato.
La prima è l’ipotesi di vendita della Farmacia Comunale, per la quale il sindaco Lucio Pizzi ha già dato un incarico da ottomila (!) euro ad un legale milanese, che sarebbe giustificata secondo il Sindaco, da tre bilanci negativi.
Il Presidente della Farmacia Pasquali ha già dato ampi chiarimenti sulle iniziative che, realisticamente, sono in grado di riportare l’Azienda in attivo tramite una significativa riduzione dei costi. Inoltre, la nomina di una nuova direttrice, motivata, giovane e di provenienza interna alla farmacia, non potrà che portare energie fresche e nuove idee per l’ulteriore rilancio delle attività con il supporto di tutto il personale.
Vale la pena ricordare che l’Azienda pluriservizi “Farmacia Comunale” è costituita dal negozio farmacia, che comunque non limita la propria attività alla mera vendita di farmaci ma eroga, a beneficio della comunità, servizi quali la consegna a domicilio di medicinali e presidi sanitari (così prezioso in tempo di pandemia) e dall’attività di supporto per una serie di attività sociali – tra cui Università della Terza Età e il trasporto alunni – che dalle entrate del negozio sono sostenute.
Una volta venduto il negozio – che, comunque, tornerà in utile a seguito delle iniziative già avviate – con quali soldi e con quali forze lavoro si sosterranno le attività sociali ora collegate? Ma, soprattutto, cosa ha in mente di fare il sindaco Pizzi con i soldi incassati dalla vendita del negozio farmacia? Comprare dai soliti noti altri cubi di pietra nera?
Se l’Amministrazione Cattrini del centro sinistra lasciò bilanci attivi, non dovrebbe essere così difficile tornare ad un sano equilibrio economico.   
A ciò si aggiunge la proposta di privatizzare i servizi del Cimitero: viene da dire che i morti si rivolteranno nelle tombe. Al di là del giudizio, è certo che il tutto – magari non subito, ma certamente su tempi più lunghi – si risolverebbe in un aumento delle tariffe a carico dei cittadini.
L’idea di fondo che sta alla base di queste due iniziative – vendere la Farmacia e privatizzare i servizi del Cimitero- è che il Pubblico non sa amministrare e quindi è meglio consegnarlo ai Privati. In subordine viene la considerazione che, quando la gestione pubblica presenta qualche complicazione, me ne devo disfare.
Noi del Partito Democratico siamo ancora convinti che amministrare la Città vuol dire anche salvaguardare le ricchezze ereditate dalla saggezza di chi è venuto prima di noi, come nel caso della Farmacia Comunale, ed impegnarsi per far funzionare e mantenere il giusto costo dei servizi essenziali, come è quello del Cimitero, senza ricorrere a sciagurate scorciatoie.

La Segreteria ed il Gruppo Consiliare del Partito Democratico Domodossola

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