Preioni ritratti le sue gravi accuse o si dimetta. Cirio e Icardi ne prendano le distanze!

Le dichiarazioni di ieri del capogruppo della Lega in Consiglio Regionale del Piemonte, Alberto Preioni, sono incredibilmente gravi.
Da una parte attacca genericamente i medici base affermando di aver ricevuto “segnalazioni di medici di famiglia che si sono negati, che non si sono recati dai malati, che li hanno aspettati giorni e giorni,e questo certamente non ha aiutato a contenere l’epidemia”.
Dall’altro scarica la responsabilità sulla gestione dei problemi all’interno delle RSA affermando “che le case anziani, sono strutture private monitorate direttamente dai loro direttori generali”.
Sono frasi che dimostrano l’insufficienza politica e istituzionale di chi ricopre un ruolo così importante come leader del principale gruppo politico di maggioranza in consiglio regionale.
Nel merito è evidente a tutti che se il consigliere leghista Preioni sa di medici che si sono negati ai pazienti ha il dovere di denunciarli alle autorità competenti evitando di attaccare indistintamente tutti, visto lo sforzo fatto da molti di loro come operatori sanitari in prima linea nella battaglia per il contenimento del Coronavirus.
Non ci si può permettere questi attacchi velenosi solo perché l’associazione dei medici piemontesi ha mosso alcuni rilievi all’operato della Giunta regionale.
Sulle RSA la Regione non può far finta che molte o sono pubbliche e/o convenzionate; per cui la Regione ha l’obbligo di esercitare la vigilanza nei confronti delle strutture per anziani, vista anche la situazione di forte criticità che ha colpito molte di esse con i numerosi casi positivi e i conseguenti decessi.
Parole che, se non vengono smentite con decisioni, ci portano a chiedere le dimissioni del consigliere Preioni che ha dimostrato la sua totale insufficienza a ricoprire il ruolo istituzionale a cui è stato chiamato.
Inoltre ci aspettiamo dal presidente del Piemonte Alberto Cirio e dall’assessore alla sanità Icardi, dichiarazioni nelle quali si dissocino chiaramente da quanto affermato da Preioni.
Concludiamo portando piena solidarietà ai Medici di Famiglia che stanno facendo un lavoro straordinario per tutti noi.

Paolo Furia
Segretario regionale PD

Alice De Ambrogi
Segretario PD VCO

Preioni provi le accuse contro i medici di famiglia o si dimetta.

INAUDITA GRAVITÀ LE DICHIARAZIONI DEL CONSIGLIERE PREIONI: SI DIMOSTRINO O SI DIMETTA

Le dichiarazioni pubbliche rese dal capogruppo della Lega in Consiglio Regionale del Piemonte, Alberto Preioni, hanno un profilo di inaudita gravità.
Egli ha dichiarato di avere “segnalazioni di medici di famiglia che si sono negati, che non si sono recati dai malati, che li hanno aspettati giorni e giorni,e questo certamente non ha aiutato a contenere l’epidemia. E che avrebbero già dovuto avere le protezioni necessarie, perchè anche in tempi normali possono avere dei malati infettivi e quindi le protezioni bisogna averle sempre”.
Il capogruppo del partito di maggioranza relativa è un pubblico ufficiale. Se ha conoscenza di medici che, come dice lui, “si sono negati” -e quindi, oltre ad aver infranto il giuramento di Ippocrate hanno anche violato la deontologia professionale e la legge- ha il dovere di circostanziare il fatto presso gli organi competenti, professionali e non. Se invece tali circostanze non fossero provate, e l’affermazione assumesse il carattere di una generica e fumosa accusa non dimostrata, ha il dovere di dimettersi.
Ha inoltre dichiarato che “le RSA, le case anziani, sono strutture private monitorate direttamente dai loro direttori generali”. Questa affermazione è falsa due volte. La prima perchè tutto il Piemonte, e il VCO in particolare, è ricco di RSA e RISS di proprietà e/o gestione PUBBLICA (per lo più comunali). La seconda perchè, anche laddove la proprietà risulta essere privata,la funzione erogata è PUBBLICA. E sulla scorta di ciò, la Regione Piemonte è tenuta in forza di legge dapprima alla autorizzazione, e secondariamente -qualora ricorrano le condizioni- addirittura all’accreditamento (ovvero attraverso lo strumento della convenzione al trasferimento di denari pubblici per lo svolgimento da parte delle Case Anziani di funzioni di carattere sanitario-assistenziale). In forza di ciò, è obbligo e dovere della Regione Piemonte esercitare la vigilanza nei confronti delle strutture per anziani, a prescindere dalla loro natura giuridica e dal fatto che siano accreditate o meno , in quanto è sufficiente l’autorizzazione per svolgere la mansione di natura pubblica.
Se il consigliere regionale, e capogruppo, non sa queste cose, faccia la cortesia di informarsi o di tacere. E, in proposito, mi chiedo se tali posizioni siano condivise dal presidente Cirio e dall’assessore alla sanità Icardi, che essendo quest’ultimo del medesimo partito del consigliere Preioni ha il dovere di dissociarsi pubblicamente da tali affermazioni che, in caso di silenzio, si dovrebbe arguire rappresentino anche il suo pensiero.
E in tal caso, le dimissioni dovrebbero essere collettive.

On. Enrico Borghi

Le parole hanno un peso.
E qui il Capogruppo della Lega #Preioni ha passato il segno.
Ha ragione Enrico Borghi, o si dimostra la veridicità di queste gravi accuse o ci si dimette.
Piena solidarietà ai Medici di Famiglia che stanno facendo un lavoro straordinario per tutti noi.
Alice De Ambrogi
Segerteario PD VCO