Deputati PD in visita all’acciaieria Duferdofin in Ossola.

DEPUTATI PD: IN OSSOLA ACCIAIERIA DI LIVELLO, SI POSSONO CONIUGARE PRODUZIONE, LAVORO E AMBIENTE PUNTANDO ALLA QUALITA’

Una realtà industriale di livello, la cui produzione di qualità e specializzazione può metterla al riparo dai rischi della guerra commerciale globale avviata da Trump con l’introduzione dei dazi su acciaio e alluminio.
E’ questa la conclusione cui è pervenuta la delegazione di deputati democratici che nella mattinata di oggi, 18 maggio, hanno incontrato a Pallanzeno direzione e delegati di fabbrica della “Travi e Profilati di Pallanzeno srl”, stabilimento del gruppo Duferdofin-Nucor che sorge nella piana della Val d’Ossola alla convergenza dei comuni di Pallanzeno, Piedimulera e Vogogna dando lavoro a 200 dipendenti impegnati nella produzione e lavorazione del ferro, dell’acciaio e di materiali e prodotti per la siderurgia.
La delegazione Dem era composta dalla vicepresidente del gruppo a Montecitorio, on. Chiara Gribaudo, dal segretario d’aula on. Enrico Borghi, accompagnati dal presidente del Pd VCO Graziano Zaretti, dalla componente della segreteria democratica del VCO Vittoria Albertini, dal capogruppo Pd in comune di Domodossola Davide Bolognini e dal capogruppo di maggioranza in comune a Vogogna, Marco Stefanetta.
“Abbiamo trovato una industria che fa della qualità produttiva, dell’equilibrio tra produzione e ambiente e della tutela della sicurezza dei lavoratori uno degli elementi caratterizzanti -hanno osservato i parlamentari Gribaudo e Borghi- che in un’epoca nella quale si parla di industria dell’acciaio solo con riferimento ai casi difficili come Taranto e Piombino è un elemento che dimostra come sia possibile operare tenendo congiunte le ragioni della produzione, del lavoro e dell’ambiente. E’ fondamentale lavorare per una cultura diffusa della sicurezza sui luoghi di lavoro, e stamattina abbiamo avuto la dimostrazione che è possibile operare in questa direzione, interprendando la sicurezza come elemento di investimento e non di costo. La scelta aziendale di operare su produzioni di alta gamma e di nicchia, che li sottrae dal ripercussioni causate dalla portata dei provvedimenti protezionistici del governo statunitense, appare interessante e merita di essere segnalata. Per parte nostra, abbiamo fatto debita memoria delle esigenze soprattutto in materia di logistica e di infrastrutture ferroviarie che industrie di questa natura richiedono, e che necessitano non dei tentennamenti di queste ore in materia di grandi infrastrutture messi in atto da Lega e 5 Stelle ma di una decisa attuazione della cura del ferro avviata dai governi precedenti. Non è pensabile, infatti, che aziende come queste utilizzino la gomma e non il ferro per spostare materie prime e lavorati a causa della vetustà dell’infrastruttura ferroviaria. Per quel che ci riguarda, la tappa ossolana è stata un momento importante del nostro lavoro di confronto e di dialogo con il mondo italiano dell’acciaio che continuerà nelle prossime settimane”.

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