Registro delle unioni civili. A Verbania incontro il 23 marzo

Istituzione del registro delle unioni civili. Verbania, il perché di una scelta.
E’ questo il titolo dell’incontro pubblico che si svolgerà lunedì 23 marzo, alle ore 21.00, presso Palazzo Flaim a Verbania Intra
Intervengono:
Micaela Campana, responsabile welfare e terzo settore segreteria nazionale PD
Ilda Curti, assessore alle pari opportunità comune di Torino
Silvia Marchionini, sindaco di Verbania
Presiede
Riccardo Brezza, segretario circolo PD Verbania

A questo link trovate bozza del regolamento 

Partecipano
On. Enrico Borghi, Aldo Reschigna vicepresidente regione Piemonte, Antonella Trapani segretario provinciale PD

Tutti i cittadini sono invitati a partecipare

Partito Democratico, circolo e coordinamento provinciale PD

CEM: il PD non ha cambiato idea, no a lezioni di coerenza su una nostra storica battaglia

cemLeggo alcune critiche da parte di consiglieri di minoranza sulle nostre posizioni rispetto al nuovo teatro. Mi paiono fuorvianti e strumentali perché non esiste nessun documento ufficiale da parte del Partito Democratico che certifichi un cambio di idea circa l’iter che ha portato alla realizzazione di quell’opera.

Certo il lavoro che sta facendo l’amministrazione oggi è l’unico possibile in questa fase: cercare strade praticabili per trasformare il CEM da problema a risorsa. A questo è chiamato un amministratore pubblico che abbia a cuore il futuro della propria comunità. Mentre scommettere oggi sul fallimento del CEM significa scommettere sul fallimento delle finanze comunali.
Detto ciò il Partito Democratico ha fatto, quando era opposizione, tutto ciò che era possibile per cercare di fermare l’opera, in particolare con la seria e puntuale azione di Claudio Zanotti.
Quindi non accettiamo lezioni di coerenza da nessuno su una battaglia che è nel DNA della nostra storia politica cittadina. Oggi non siamo certo noi a voler definire quell’opera un esempio di buona prassi politica, semmai il tentativo di renderla un’opportunità può essere definito tale.

Rimarchiamo quindi che lo scellerato iter che ha portato alla sua creazione ha una paternità chiara nella destra e nell’ex sindaco Zacchera.

Sul futuro del CEM il nostro partito si è espresso in modo ufficiale tramite un documento presentato nel mese di ottobre, proposto dalla segreteria, votato dall’assemblea e portato in commissione consiliare.

Potete trovare qui il testo: Centro Eventi a Verbania: le indicazioni del PD

Tutte le altre interpretazioni sono da considerarsi o strumentali o frutto di posizioni personali non concordate con questa segreteria politica.

Riccardo Brezza
Segretario PD Verbania

Incontro pubblico “La riforma del Senato: quali contenuti, cosa cambia”.

senatoIncontro pubblico “La riforma del Senato: quali contenuti, cosa cambia”.
L’incontro si svolgerà presso la sala conferenze dell’hotel Corona a Domodossola venerdì 13 marzo alle ore 20.45.
Partecipano il costituzionalista Prof. Claudio Martinelli e l’onorevole Enrico Borghi.
Introduzione del segretario provinciale Antonella Trapani.

Claudio Martinelli è professore associato di Diritto pubblico comparato e docente di Diritto parlamentare presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca. Tra gli ultimi libri si segnalano: Le immunità costituzionali nell’ordinamento italiano e nel diritto comparato (Giuffrè, 2008), Le radici del costituzionalismo (Giappichelli, 2011), Diritto e diritti oltre la Manica (Il Mulino, 2014)

Organizza circolo PD Partito Democratico Domodossola e Partito Democratico Vco

ALIENAZIONE VIA CASE NUOVE: SCELTA OBBLIGATA

via case nuoveLa scelta che il Consiglio Comunale di Verbania ha preso giovedì sera, ovvero quella di alienare il bene sito in Via Case Nuove, 15 nuovi appartamenti di Edilizia residenziale pubblica conclusi e pronti all’uso, è una scelta obbligata stante l’impossibilità per la Regione, già comunicata dal 2012, di garantire al Comune i soldi che si era impegnata a dare. Il Comune infatti per pagare le imprese che hanno realizzato i lavori ha versato una somma di circa 2 milioni di euro, anticipando i soldi della Regione, ma non avendo finito in tempo i lavori di costruzione si è visto sospendere il finanziamento regionale.
L’Amministrazione oggi in carica si è trovata a dover gestire questa situazione senza averne responsabilità ed è stata obbligata a prendere una scelta che tutelasse le casse dell’ente e allo stesso tempo mantenesse le finalità sociali contenute nell’intervento stesso.
Per questo il Gruppo del PD in Consiglio Comunale ha votato a favore della proposta indicando come impegni per la Giunta due punti cardine da seguire:
1) non intendere questa operazione di vendita come un’opportunità mera di fare cassa. Occorre infatti immaginare tutte le soluzioni per favorire nella vendita i soggetti più socialmente esposti e con difficoltà ad avere accesso a mutui. Pensiamo ad esempio all’edilizia convenzionata, oppure a bandi ad hoc fatti con banche e fondazioni a favore di giovani coppie e fasce esposte alla crisi;
2) occorre immaginare contestualmente a questo intervento una strada per reperire risorse a favore di interventi di riqualificazione e manutenzione delle case popolari oggi presenti a Verbania.
Durante il dibattito in Consiglio, il Sindaco si è impegnato proprio in questa direzione e quindi siamo al fianco dell’Amministrazione per sbloccare questa situazione dopo troppo tempo (15 appartamenti pronti e chiusi da 14 mesi), e intraprendere tutte le strade possibili per allargare l’accesso alla casa a favore di una porzione sempre più ampia di cittadini di Verbania.
Davide Lo Duca
Capogruppo PD Verbania

FORZA ITALIA E MOVIMENTO 5 STELLE: 4 GRUPPI PER 5 “FRATELLI”

Consiglio Comunale VerbaniaA poche settimane dalla scissione in casa Comunità.vb che ha visto la nascita di un partito nuovo della destra guidato dallo scissionista Giorgio Tigano e dalla ex leghista Sara Bignardi, giovedì sera in Consiglio Comunale abbiamo assistito al melodramma che si è consumato in casa Forza Italia e in casa del Movimento 5 Stelle.
Il gruppo di Forza Italia ha messo in scena uno spettacolo davvero divertente formando due gruppi composti da 2 consiglieri ciascuno: Immovilli e Chifu (che è tornato a casa) da una parte, Scarpinato e Cristina dall’altra. Fino a qui tutto bene, più o meno. La cosa esilarante è stata quando entrambi i gruppi hanno comunicato alla presidenza di volersi chiamare allo stesso modo (ovvero gruppo Forza Italia), ben sapendo che la cosa non è possibile. Mentre i forzisti litigavano da una parte per chi dovesse tenersi il vessillo berlusconiano, il movimento 5 stelle provava a scindere l’atomo con la consigliera Minore che ha annunciato l’uscita dal gruppo grillino per confluire nel gruppo misto. Odore di epurazioni anche a Verbania? Il metodo Grillo ha fatto strada.
Insomma la minoranza più divisa e frastagliata che si sia mai vista e che oggi conta 9 gruppi per soli 12 consiglieri. Tutto ciò è molto divertente considerando il fatto che le accuse di essere divisi arrivano sempre nella direzione del nostro Partito (per inciso 17 consiglieri) e della nostra maggioranza.
Nel frattempo noi continuiamo a lavorare per la città in attesa di altri sviluppi in quella che sembra essere diventata una soap opera tutta in casa delle minoranze consiliari.
Riccardo Brezza
Segretario PD Verbania

Discutere con la Regione sulla sanità: una scelta necessaria

sanitaAbbiamo la possibilità di ridisegnare l’offerta sanitaria del nostro territorio ma alcuni amministratori non la vogliono cogliere. Questo dovrebbe stupirmi? No, questo no. 
Mi stupiscono invece le dichiarazioni del Sindaco Cattrini, primo porta voce di questo arroccamento difensivo, che basandosi sulla sua personale convinzione che qualcuno ha già preso la sua decisione sugli ospedali del Vco e indicando nel Pd il padrone cattivo che lo ha imbavagliato si esclude dalla discussione e più che un disobbediente oggi, posso dire che lo è stato fino a ieri. 
Lo è stato quando il partito gli ha chiesto di non chiudersi alla discussione e di sedersi al tavolo, quando gli ha chiesto di adoperarsi per mantenere i contatti con i resto del Vco e in ultimo quando rifiuta di contribuire ad un progetto per il futuro della nostra medicina territoriale definendolo “solo chiacchere”. 
Non mi sorprende che a seguirlo siano gli amministratori di centro destra dell’Ossola e che cerchino l’appoggio dell’opinione pubblica mettendo anche loro sul piatto delle inconsistenti dimissioni, mentre propongono di affidarsi alla Sanità privata lombarda e che tutto bisogna fare fuorché migliorare i servizi ai cittadini perché, se arrivassero dei risultati positivi poi come me la mettiamo con il consenso elettorale? 
No. Quest’ultima parte non mi stupisce, anche perché siamo abituati alla contrapposizione politica misera e triste che si pratica in questo paese, la destra conservatrice si contrappone ad una forte volontà di riforma portata avanti in prima linea dal Partito Democratico. Parlando personalmente con il Presidente Chiamparino ho avuto rassicurazioni ulteriori, anche se non ne sentivo il bisogno, sul fatto che non c’è stata alcuna decisione sul Dea del Vco e che gli sforzi e le dolorose scelte fatte in questi mesi per rimettere i conti della sanità regionale in ordine stanno dando i primi frutti. 
Mentre in questi mesi tutti si cimentavano nella pratica dell’attacco mezzo stampa il PD ha investito le sue energie nella stesura di un progetto sperimentale per il VCO riguardante l’assistenza integrata, per coprire e rispondere finalmente ad una grande richiesta di nuovi bisogni assistenziali, per dare risposte concrete alle piccole e grandi necessità sanitarie e non per forza ospedaliere che arrivano dai nostri cittadini. 
Qualcuno dice che non si può affrontare questo argomento se non è definito prima dove sarà collocato il DEA. E qui commette il nostro stesso errore comunicativo iniziale. Noi già oggi parliamo impropriamente di DEA, perché non trovando risposte adeguate come cittadini andiamo in ospedale e magari ci lamentiamo per la lunga attesa, non immaginando che stiamo aspettando perché non siamo un’emergenza, perché avremmo bisogno di un pronto soccorso o di un punto sanitario intermedio. 
Questi si definiscono accessi impropri! 
Dai qui il ribaltamento, riduciamo gli accessi impropri, rispondiamo ai nuovi bisogni di salute ed emergerà con più chiarezza anche la soluzione per l’emergenza e la sua gestione in ospedale senza dare al cittadino, all’amministratore pubblico, quella infelice sensazione di esser abbandonato, di esser oggetto di ingiustizie e differenziazioni tra territori. 
Abbiamo il tempo necessario per costruire un progetto su basi economiche stabili. A tal proposito è arrivata in questi giorni una lettera dell’Assessore Siatta indirizzata ai sindaci in cui si avvia la prima interlocuzione su questo argomento, un segnale importante, una attenzione che il Pd ha cercato con insistenza, senza minacce, ma con la forza e la determinazione di chi ha delle idee da proporre per costruire finalmente quel futuro di cui si è tanto sentito parlare, ma che non ha trovato una classe dirigente all’altezza della sua realizzazione. 
Oggi bisogna scegliere: andiamo avanti con i vecchi metodi, con la debolezza delle rivendicazioni e dei ricatti istituzionali (se poi per dimissioni si intende che si andrà nel proprio consiglio rimettendo il mandato da sindaco… non si è neppure capaci di andare fino in fondo nella protesta!), delle divisioni territoriali o portiamo avanti in maniera compatta come Vco un progetto per i cittadini, per gli anziani affetti da malattie croniche, per traumatizzati che necessitano un percorso di cura post operatorio efficace, per i disabili mentali e le loro famiglie, per le madri che hanno bisogno di risposte a tutte le ore del giorno? Come si fa a dire che chi vuole discutere di questo è un succube del partito? Chi vuole discutere di questo è un amministratore che ha a cuore il futuro dei suoi cittadini senza distinzione di appartenenza politica. Certo per ottenere risultati positivi bisogna rimboccarsi le maniche, bisogna lasciare le sensazioni da parte e allargare la discussione, informare correttamente i cittadini perché nessuno di loro sarà lasciato solo. 
Cambieremo la sanità del Vco grazie al lavoro di squadra, alla collaborazione di amministratori e operatori, e all’impegno di chi sa quanto sia importante lavorare per ottenere un risultato importante come quello che ci siamo dati. 
Antonella Trapani 
Segretario Provinciale