Chiamparino: su Reschigna e Cerutti ci metto la faccia

Sergio Chiamparino
Sergio Chiamparino

“Sarei stato un’opportunista politico se, per salvare la mia faccia, avessi deciso di sacrificare quella dei miei collaboratori”. Il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, torna a parlare in Consiglio regionale della Rimborsopoli piemontese per cui la procura ha chiesto l’imputazione coatta per il vicepresidente Aldo Reschigna e per l’assessore Monica Cerutti. “Vorrei che fosse chiaro – sottolinea Chiamparino – che accanto alla faccia dei due assessori c’è la mia. Questa non è una affermazione retorica, ma una valutazione di tipo personale che alla mia età, permettetemi, prevale su tutto. Io sono profondamente convinto – ribadisce – della loro assoluta onestà e correttezza”.

Non ravvisa contraddizioni, il governatore, tra quanto affermato in campagna elettorale, con i proclami su trasparenza e legalità, e la situazione odierna che vede alcuni esponenti dell’esecutivo e il principale partito della coalizione, il Pd, sotto la morsa della giustizia. “Sono convinto della loro correttezza. Sono pronto a rispettare le sentenze della magistratura ma non è detto che concorderò”, aggiunge, sottolineando che il Piemonte “ha bisogno di stabilità”. “In questo momento il Piemonte ha bisogno di stabilità politica, di grandi segnali forti. Questo è il momento della trasparenza – ha sottolineato – del rispetto della legge e delle regole, ma anche del rispetto delle persone che sono impegnate in prima fila per far ripartire il Piemonte. Abbiamo davanti una fase difficile – ha ricordato il presidente del Piemonte – la situazione è critica. Non mi sono mai dilungato a cercare responsabilità, ma 2,5 miliardi di deficit pesano come un macigno”.

“Il presidente è ancora convinto, così come sei mesi fa, di poter rappresentare la legalità in Piemonte?”. Lo ha chiesto Gilberto Pichetto, capogruppo di Forza Italia, nel corso del dibattito. “Sia ben chiaro, la mia posizione è sempre la stessa, estremamente garantista – ha aggiunto l’esponente azzurro –. Sono convinto, personalmente, che tutti i soggetti coinvolti potranno provare la propria innocenza. Resta però l’incongruenza della posizione di Chiamparino che per sei mesi ha fatto campagna elettorale su questo tema e oggi dichiara l’esatto opposto. Non è possibile avere due verità e recitare due parti nella commedia. Dove sono finiti gli striscioni srotolati in questo Consiglio Regionale dove il Pd sbeffeggiava i consiglieri che negli scorsi mesi erano finiti nel ciclone giudiziario e mediatico?”. Infine Pichetto ha toccato l’altro tasto dolente, quello delle presunte irregolarità nella raccolta delle firme: “Se venisse provato che sono avvenute delle irregolarità, l’atteggiamento del centrosinistra saranno le dimissioni così come venivano richieste al centrodestra nella passata legislatura? O verrà cambiata nuovamente la propria opinione perché al tavolo degli imputati non ci sono più gli avversari politici? Il tempo è sempre galantuomo, sono soddisfatto che oggi il centrosinistra abbia cambiato idea e abbia assunto le nostre posizioni che fino a ieri criticava”.

Dimissioni di Damiano Tradigo: le reazioni del sindaco e del PD

verbaniaIn merito alle dimissione dell’assessore Damiano Tradigo riportiamo le dichiarazioni del sindaco di Verbania Silvia Marchionini e del segretario del circolo PD di Verbania Riccardo Brezza.
Le dimissioni sono state respinte con mia lettera, in qualità di sindaco, e domani proporrò alla Giunta di confermare questa posizione. Ritengo immotivata la rinuncia (l’assessore ha sempre approvato ogni atto deliberativo finora assunto senza alcuna opposizione) e si superano le insufficienze e gli spigoli di ciascuno di noi, mantenendo la determinazione, la capacità di confronto nel prendere le migliori decisioni per Verbania; questo ci hanno chiesto i cittadini”. E ribadisce: “Auspico che ritiri le dimissioni”. Anche il Pd cercherà di ricucire, come spiega il segretario cittadino Riccardo Brezza, che si limita a commentare: “Questa sera  (ieri) riuniamo la segreteria per confrontarci con Marchionini, certamente è nostra intenzione trovare una soluzione positiva per tutti”. In merito alle motivazioni Brezza aggiunge: “Tradigo non ha voluto rendere pubblici i contenuti della sua lettera perciò non posso commentare”.

Ufficio Stampa