Provincia: abbiamo una calcolatrice e priorità diverse dal centro destra

trapani antonellaOggi sul giornale “La Stampa” in un articolo dal titolo “Provincia, avance al PD -Facciamo una lista sola – Proposta del centrodestra: sette posti su dieci al centrosinistra” viene riportato l’esito di una discussione, da parte delle forze politiche del centro destra locale, che ci consegna una proposta priva di contenuti e piena solo di numeri.
Più volte – l’ultima alcuni giorni fa in un’altro comunicato clicca qui – ho espresso l’importanza che riveste questo momento politico per il Partito Democratico, la nostra volontà di cogliere una grande occasione in cui si dà corpo alla riorganizzazione degli enti locali per chiarire competenze, funzioni e strutture delle stesse.
Ma non solo: siamo anche impegnati a definire le priorità di un piano che dia nuova linfa vitale a questo territorio basandoci sui temi che mette in campo l’Europa per le Alpi.
Un piano di sviluppo e rilancio coordinato che sia portatore di sviluppo diffuso, che metta a valore il nostro esser territorio alpino che per me non è sinonimo di marginalità e/o debolezza, ma di storia, sviluppo, ambiente e opportunità. Su questo è impegnato il partito che rappresento nel Vco.
Non più tardi di una settimana fa la Commissione europea ha lanciato la consultazione generale di coloro che sono portatori di interesse sulla regione alpina, e il Vco deve considerarsi tale, finalizzata alla formazione di una strategia di interventi che resterà aperta fino al 15 ottobre, e i cui risultati saranno presentati nel corso di una conferenza che si terrà a Milano nel dicembre 2014, durante il semestre di Presidenza italiana.
La Commissione europea presenterà quindi un piano d’azione che sarà approvato dal Consiglio europeo nell’autunno 2015, quando avrà luogo anche l’evento di lancio di EUSALP la Strategia macroregionale per le Alpi.
Non siamo impegnati in spartizioni, in costruzioni di liste uniche, in atti di forza tra nord e sud provincia o altro che guarda al nostro ombelico.
Vogliamo proporre, e speriamo di ricevere in questo senso sollecitazioni e confronti con le forze politiche, economiche e sociali della nostra provincia, una strategia per il Vco che è un territorio alpino di grande potenziale. Tre i principali filoni su cui concentrarsi:
• garantire una crescita sostenibile e promuovere la piena occupazione, la competitività e l’innovazione mediante il consolidamento e la diversificazione delle attività economiche specifiche, con l’obiettivo di rafforzare la solidarietà tra zone di montagna ed aree urbane;
• promuovere uno sviluppo territoriale basato su una politica di mobilità, che rispetti l’ambiente, attraverso il rafforzamento della cooperazione universitaria e lo sviluppo di servizi ed infrastrutture di trasporto e di comunicazione;
• valorizzare una gestione sostenibile delle risorse energetiche, naturali e culturali e tutelare l’ambiente mediante la conservazione della biodiversità e delle aree naturali.
Per fare questo abbiamo bisogno di Unioni dei Comuni efficienti e di dimensioni omogenee, all’inizio di questa riforma avevamo proposto la formazione di sole tre grosse unioni oggi ne auspicherei non più di cinque, è necessario chiudere al più presto le Comunità Montane per liberare risorse umane ed economiche oggi bloccate, dobbiamo ridurre gli enti che dividono le stesse funzioni in più pezzi perchè la velocità di programmazione sta anche nella riduzione dei passaggi intermedi e nella chiarezza sulle competenze (avrà ancora senso un Coub? O un Ato? Non credo).
L’ente di area vasta, la provincia, che prenderà avvio alla fine di settembre sarà subito impegnato nella gestione delle funzioni che lo stato gli ha assegnato, ad affrontare un quadro economico preoccupante senza penalizzare i servizi essenziali ma non dovrà rinunciare al coordinamento di una proposta di rilancio che trova radici nella nuova strategia per le Alpi, nell’azione di programmazione territoriale.
Anche di questo dovremmo parlare domani con l’Assessore alla montagna Valmaggia e con il vice presidente Reschigna, perché il Piemonte è una delle 48 regioni coinvolte da UESALP e perché il Vco deve far valere il esser territorio alpino!
Oggi la nostra specificità è un grande valore aggiunto!
Quanto vale tutto questo? Sette consiglieri su dieci? … ad oggi la discussione per noi è su piani diversi.

Antonella Trapani
Segretario provinciale PD VCO