 Il nuovo palazzetto dello sport di Gravellona, con le piscine, non è della Fulgor ma dei gravellonesi.
 Il nuovo palazzetto dello sport di Gravellona, con le piscine, non è della Fulgor ma dei gravellonesi.
Questa è la prima cosa da chiarire al sindaco Giro (dopo le sue recenti dichiarazioni alla stampa locale) che sta trattando fra silenzi, no comment, mancate convocazioni delle commissioni consigliari, la più grande opera pubblica mai costruita in città, come se fosse il suo garage.
Non essendo una sua ed esclusiva proprietà ha il dovere di spiegare puntualmente e dettagliatamente, non solo ai consiglieri di opposizione ma a tutti, ogni cambiamento o diversa destinazione della struttura, quantificando i costi di tali operazioni.
Dopo un anno dalle prime dichiarazioni di stop ai lavori, non sentire il bisogno di lllustrare il “nuovo” progetto di ampliamento a scapito delle piscine è segno di profonda arroganza e grande dilettantismo nel governo della città.
Giro parla con una leggerezza inaudita di un nuovo progetto e di 500-600 mila € spesi per liquidare l’attuale ditta costruttrice che sarà libera di lasciare il cantiere a costruzione da ultimare, senza che scelte così importanti siano supportate da atti, perizie o progetti preliminari. Millanta verifiche tecniche a supporto dell’ampliamento a 2.000 posti  del palazzetto che nessun consigliere ha mai potuto conoscere o  discutere nella Commissione lavori Pubblici.
Ad oggi si è reso artefice solo del blocco e dell’abbandono del  progetto, sostituendolo con vuoti proclami di collaborazione e finte  intese istituzionali con Provincia e Regione di cui non v’è nessuna  traccia  ufficiale scritta .
La Lega che ha la presidenza della Commissione Lavori pubblici asseconda  il Sindaco nel non voler discutere il problema alla luce del sole e  spreca il suo tempo giocando alla consegna di “tapiri” a chi gli pone da  mesi domande legittime a cui non sa cosa rispondere.
Il Partito Democratico è sconcertato di fronte ad un tale esempio di  pressappochismo, di irresponsabilità e di assoluta mancanza di spirito  democratico nelle scelte cruciali per lo sviluppo della città.   l’importanza dell’argomento dovrebbe vedere impegnata la maggioranza, se  non a ricercare la totale intesa con l’opposizione, almeno a garantire  la piena informazione e trasparenza .
Il Partito Democratico si augura di non dover assistere a breve ad una  lievitazione nei costi di progettazione e costruzione di un impianto  che, anziché diventare in breve tempo un importante e atteso servizio   per i cittadini, come era la piscina, si trasformi in un cumulo di  cemento in stato di abbandono,  soggetto ai danni dell’incuria in attesa  di nuovi finanziamenti pubblici o privati.
E intanto sul fronte del regolamento per il referendum sulle piscine fra i cittadini  proposto dal nostro partito, tutto tace. Il parere della gente a loro  non interessa !
Il coordinatore PD Gravellona Toce
Roberto Birocco
