La questione Tessenderlo: le ricette di Enrico Borghi

image Il candidato del PD alla Camera Enrico Borghi, con riferimento alla vicenda Tessenderlo e all’esplicita richiesta da parte sindacale di fornire in merito la propria opinione, ha dichiarato:
“Già nel recente passato ho avuto modo di impegnarmi a favore della salvaguardia produttiva del sito industriale di Pieve Vergonte, mettendo tra l’altro in guardia sulla necessità di non dover assistere ad una replica del film già visto con la Sisma di Villadossola. Ovvero di imprenditori che, dopo aver ottenuto dalle partecipazioni statali impianti produttivi sui quali non hanno effettuato alcun investimento serio e di prospettiva, dismettono le attività capitalizzando sull’unico valore aggiunto delle medesime, consistente delle redditizie produzioni energetiche connesse al ciclo di produzione”.
 A tal proposito, è il caso ancora una volta di richiamare la proprietà di Tessenderlo agli impegni assunti nei confronti del territorio al momento dell’acquisizione dello stabilimento da Enichem s.p.a. in ordine sia ai livelli occupazionali sia agli investimenti da realizzare per il potenziamento del ciclo produttivo e del suo miglioramento ambientale, inserito nel complesso processo di bonifica complessiva che interessa l’intero complesso industriale.
In questi decenni la salvaguardia e la garanzia della permanenza di quel sito produttivo è costata al territorio un sacrificio in termini di ripercussioni ambientali e di prelievo di risorse naturali a fini energetici.
Se qualcuno oggi sta pensando che questi sacrifici siano algebrici, ovvero a somma zero, credo sia bene intervenire per fargli cambiare idea.
La produzione idroelettrica degli impianti industriali di Pieve Vergonte è stata concessa ai fini produttivi, e come tale deve essere impiegata.
Oggi una questione talmente rilevante e complessa come questa è in dirittura d’arrivo, anche grazie al positivo lavoro del Governo uscente che inserendo Pieve Vergonte nel “tavolo della chimica” ha consentito di contemperare le esigenze della bonifica con quelle della prosecuzione del sito produttivo.
C’è bisogno quindi di impegni. Da parte del Ministero dell’Ambiente occorre l’indicazione a Syndial di avviare nel più breve tempo le operazioni di bonifica. Da parte di Tessenderlo di consentire l’ingresso di nuovi imprenditori interessati a realizzare quegli investimenti in grado di riconvertire lo stabilimento con una sua destinazione a produzioni compatibili ed ambientalmente sostenibili. Da parte dei nuovi imprenditori a relazionarsi con il territorio in maniera positiva, dando seguito alle disponibilità sinora annunciate.
Ci sono le condizioni a Pieve Vergonte e nel Verbano Cusio Ossola di conciliare cicli produttivi industriali e compatibilità ambientali, e di garantire lavoro e occupazione in un’ottica di sostenibilità complessiva. Rendiamole effettive!”.

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