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Specificità montana: il consigliere del centro destra Pizzi è rimasto “indietro”.

Antonella Trapani, segretario provinciale PD VCO
Antonella Trapani, segretario provinciale PD VCO

Dopo l’incontro con il Governatore Chiamparino a Villadossola, sono seguiti commenti di alcuni esponenti della destra locale mirati a far “breccia” nei cuori della gente che non segue abitualmente la politica locale.
I più irritati sono stati alcuni ex assessori provinciali.  Oggi sono sulla cattedra a emettere sentenze e giudizi sul modo di operare degli amministratori regionali, dimenticandosi che fino a qualche mese fa sono stati loro ad amministrare la Provincia e, i loro partiti, la Regione.
E che cosa hanno fatto? Nulla, o meglio, le cose fatte sono aver mandato un ente come la Provincia del Vco in fase di predissesto, mettendo a bilancio soldi che l’amministrazione regionale della Lega Nord aveva promesso solo a parole e che ha erogato solo per un anno.
Per non restare escluso oggi è stata la volta del consigliere provinciale, Lucio Pizzi, anche lui già assessore del medesimo ente che accusa Chiamparino e il PD di incoerenza.  (cliccare qui per dichiarazioni Pizzi)

Innanzitutto e con un po’ di ironia, comunichiamo al consigliere Pizzi che l’intervista messa in onda domenica sera dalla trasmissione Report, era stata rilasciata da Sergio Chiamparino oltre 4 mesi fa, mentre sono atti concreti e pubblici quelli votati, nelle ultime settimane, dalla giunta e dalla commissione che hanno individuato il Verbano Cusio Ossola come provincia interamente montana.
Un atto che la precedente giunta non riuscì o non volle fare, ma che Pizzi e tutta la compagine al seguito, ha sempre nascosto e difeso, loro sì prendendo in giro i cittadini.
Invitiamo Pizzi a leggersi bene anche  la legge n. 56/2014, la cosiddetta Del Rio, che ha riconosciuto al Vco lo status di area vasta montana. Risultato non riuscito nonostante i proclami dei politici di destra del Vco che per anni hanno rivestito incarichi importanti in tutti i livelli istituzionali.
Basti ricordare che il centro destra ha avuto tre parlamentari e tre consiglieri regionali tra il 2010 e il 2013, senza ottenere nulla di tutto ciò, solo fumo e parole al vento.
Eppure oggi, pur di prendere qualche titolo sul giornale, il consigliere Pizzi attacca l’on. Borghi, il vicepresidente Reschigna, il presidente Costa e il PD. Certo che di coraggio ce ne vuole!
Il progetto di riordino della Regione Piemonte avrà come obiettivo quello di costruire un sistema degli enti locali capace di affrontare le sfide del futuro, per questo oltre a funzioni che la nostra area avrà in più, ci saranno funzioni che saranno gestite come quadrante. Sarà la provincia stessa insieme alla Regione a stabilire quali funzioni saranno prerogativa del Vco e quali invece saranno gestite con Novara, Vercelli e Biella.
Come già affermato il Partito Democratico si prende la responsabilità delle decisioni che nei vari livelli di governo si prenderanno per riformare un sistema che negli anni ha creato molte disfunzioni e inefficienze allo scopo di avere un sistema efficiente ed efficace.
Responsabilità che in questi anni nessuno si è mai assunto, nella speranza che le cose si risolvessero da sole.
E’ finito il tempo dei rinvii, delle difese localistiche di ogni cosa, ogni ufficio salvo poi criticare gli sprechi di denaro dei vicini di casa.
Lucio Pizzi oggi si fa paladino non dei cittadini, ma della difesa dello status quo di quelli che non vogliono cambiare nulla in coerenza con la linea politica di questi anni del centro destra e del più cieco conservatorismo.

Antonella Trapani
Segretario provinciale PD

ISTITUZIONE DEL REGISTRO DELLE UNIONI CIVILI

unioni civiliIeri sera a Palazzo Flaim il Partito Democratico e l’Amministrazione del Comune di Verbania hanno offerto alla cittadinanza elementi di grande interesse rispetto a quello che è il percorso di tolleranza che una comunità può decidere se fare finalmente proprio.

Lo ricordava nel suo intervento Marco Coppola quando ha detto che i diritti non vengono concessi. I diritti ci sono. Spetta alla politica decidere se renderli accessibili o no.

L’on. Micaela Campana e l’Assessore della Città di Torino Ilda Curti hanno offerto uno spaccato importante di quello che è il dibattito relativo, interno al Partito ed al Parlamento da una parte e nelle macchine comunali dall’altra.

Lo hanno fatto ponendo al centro della loro esposizione un elemento grave: le scelte che spetterebbero alla politica, troppo assente, vengono invece prese dalla giustizia.

E’ attraverso, infatti, i Tribunali Amministrativi Regionali che il più delle battaglie dei diritti vengono vinte, con tutte le fatiche che un percorso di questo genere comporta per le persone che lo intraprendono.

Questo, se confrontato a come il dibattito sia stato presente nella società italiana negli ultimi 20 anni, è un paradosso enorme.

Lo dimostrano le parole del sindaco Silvia Marchionini quando sostanzialmente ha spiegato che l’azione intrapresa per la proposta di regolamento sia nata in un confronto immediato e naturale tra amministrazione e macchina comunale.

Un altro dato, a riguardo, mi ha piuttosto sorpreso ieri sera: il fatto che di fronte all’interesse palese del pubblico alla proposta dei relatori ci sia stato solo un intervento, da parte di una persona più informata e consapevole di molti altri. Mi sono chiesto il perché di questo silenzio, nonché del mio silenzio.

L’alto livello degli interventi può avere inibito i meno avvezzi al tema, ma credo che il più sia dovuto al fatto che i presenti al convegno, dopo vent’anni di discussione, altro non aspettano che un passo avanti.

In questi giorni il passo avanti il Comune di Verbania lo farà, approvando il regolamento sulle unioni civili. Lo farà il Parlamento, come ha spiegato l’on. Campana, avviando i lavori per una legge che non solo riconosca le unioni civili, ma anche elementi quali l’adozione del figlio del partner, la reversibilità e la successione a favore del partner.

Le domande che rimangono sul tavolo sono: quando i diritti delle coppie eterosessuali e di quelle omosessuali saranno davvero gli stessi? Quando il matrimonio civile sarà davvero per tutti?

Quel giorno le unioni civili saranno un concetto superato, il diritto all’amore tra due persone sarà davvero sancito e la Comunità potrà dirsi un po’ più giusta.

Per ora si proceda con ordine, un passo dopo l’altro ci arriveremo.

Davide Lo Duca
Capogruppo PD Verbania

Unioni Civili: folta partecipazione all’incontro del PD

flaimSi è svolto ieri sera a palazzo Flaim l’incontro pubblico promosso dal Partito Democratico sul tema dell’Istituzione del registro delle unioni civili a Verbania.
Folta la partecipazione di cittadini, oltre un centinaio che hanno interloquito con i relatori su un tema che tocca i diritti di molti cittadini. Ha presieduto la serata il segretario del circolo PD Riccardo Brezza con la presenza dell’on Enrico Borghi e del segretario provinciale Antonella Trapani.

Ha aperto la serata Ilda Curti, assessore alle pari opportunità comune di Torino, che ha illustrato il percorso di Torino, tra le città che prima di molte altre hanno lavorato per allargare la platea dei diritti a tutti i cittadini, sul senso forte e democratico che ha l’affrontare il tema dei diritti declinando i principi di uguaglianza ed opportunità.

E intervenuta in seguito il sindaco di Verbania Silvia Marchionini che ha illustrato i contenuti del registro delle unioni civili che sarà proposto al voto del prossimo consiglio comunale.
Un provvedimento di natura amministrativa, che non mette in discussione l’articolo 29 della Costituzione ma vuole invece estendere i diritti previsti nell’articolo 2.
Non si vuole entrare nel merito di scelte personali, etiche o religiose, ma solo garantire diritti a persone che vivono insieme da anni e che magari hanno figli. Ormai sono tante le famiglie non sposate e crediamo che non debbano, sul piano amministrativo, subire conseguenze negative.
La registrazione amministrativa di una coppia unita da vincoli affettivi, senza limiti di sesso, permetterà ad esempio di accedere alle graduatorie per le case popolari e il riconoscimento potrebbe valere anche per i mutui bancari, includendo anche i servizi cimiteriali in modo che i conviventi abbiano il diritto di avere loculi affiancati. Riflettiamo, anche questo è un problema senza un riconoscimento di legge.

Ha concluso la serata l’on Micaela Campana responsabile welfare e terzo settore della segreteria nazionale del PD che ha aggiornato sul percorso parlamentare per ottenere presto un testo che riconosca diritti a cittadini che attendono da anni. Ha spiegato come da anni le amministrazioni comunali hanno proceduto a macchia di leopardo a istituire registri delle coabitazioni dando accesso ai servizi comunali alle coppie omosessuali e non. Serve oggi una legge nazionale come la chiede l’Europa soprattutto per colmare una lacuna legislativa e democratica nei confronti di tanti cittadini che stanno aspettando da anni di vedersi riconosciuti nella propria sfera affettiva.
Le corte europea ha rigettato ogni discriminazione delle coppie omosessuali in tema di trattamento pensionistico, fiscale, lavorativo e accesso alle genitorialità. Legge che proprio in queste ore vede il via nella discussione in Senato.

Ufficio Stampa PD VCO

Registro delle unioni civili. A Verbania incontro il 23 marzo

Istituzione del registro delle unioni civili. Verbania, il perché di una scelta.
E’ questo il titolo dell’incontro pubblico che si svolgerà lunedì 23 marzo, alle ore 21.00, presso Palazzo Flaim a Verbania Intra
Intervengono:
Micaela Campana, responsabile welfare e terzo settore segreteria nazionale PD
Ilda Curti, assessore alle pari opportunità comune di Torino
Silvia Marchionini, sindaco di Verbania
Presiede
Riccardo Brezza, segretario circolo PD Verbania

A questo link trovate bozza del regolamento 

Partecipano
On. Enrico Borghi, Aldo Reschigna vicepresidente regione Piemonte, Antonella Trapani segretario provinciale PD

Tutti i cittadini sono invitati a partecipare

Partito Democratico, circolo e coordinamento provinciale PD

Incontro pubblico “La riforma del Senato: quali contenuti, cosa cambia”.

senatoIncontro pubblico “La riforma del Senato: quali contenuti, cosa cambia”.
L’incontro si svolgerà presso la sala conferenze dell’hotel Corona a Domodossola venerdì 13 marzo alle ore 20.45.
Partecipano il costituzionalista Prof. Claudio Martinelli e l’onorevole Enrico Borghi.
Introduzione del segretario provinciale Antonella Trapani.

Claudio Martinelli è professore associato di Diritto pubblico comparato e docente di Diritto parlamentare presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca. Tra gli ultimi libri si segnalano: Le immunità costituzionali nell’ordinamento italiano e nel diritto comparato (Giuffrè, 2008), Le radici del costituzionalismo (Giappichelli, 2011), Diritto e diritti oltre la Manica (Il Mulino, 2014)

Organizza circolo PD Partito Democratico Domodossola e Partito Democratico Vco

Discutere con la Regione sulla sanità: una scelta necessaria

sanitaAbbiamo la possibilità di ridisegnare l’offerta sanitaria del nostro territorio ma alcuni amministratori non la vogliono cogliere. Questo dovrebbe stupirmi? No, questo no. 
Mi stupiscono invece le dichiarazioni del Sindaco Cattrini, primo porta voce di questo arroccamento difensivo, che basandosi sulla sua personale convinzione che qualcuno ha già preso la sua decisione sugli ospedali del Vco e indicando nel Pd il padrone cattivo che lo ha imbavagliato si esclude dalla discussione e più che un disobbediente oggi, posso dire che lo è stato fino a ieri. 
Lo è stato quando il partito gli ha chiesto di non chiudersi alla discussione e di sedersi al tavolo, quando gli ha chiesto di adoperarsi per mantenere i contatti con i resto del Vco e in ultimo quando rifiuta di contribuire ad un progetto per il futuro della nostra medicina territoriale definendolo “solo chiacchere”. 
Non mi sorprende che a seguirlo siano gli amministratori di centro destra dell’Ossola e che cerchino l’appoggio dell’opinione pubblica mettendo anche loro sul piatto delle inconsistenti dimissioni, mentre propongono di affidarsi alla Sanità privata lombarda e che tutto bisogna fare fuorché migliorare i servizi ai cittadini perché, se arrivassero dei risultati positivi poi come me la mettiamo con il consenso elettorale? 
No. Quest’ultima parte non mi stupisce, anche perché siamo abituati alla contrapposizione politica misera e triste che si pratica in questo paese, la destra conservatrice si contrappone ad una forte volontà di riforma portata avanti in prima linea dal Partito Democratico. Parlando personalmente con il Presidente Chiamparino ho avuto rassicurazioni ulteriori, anche se non ne sentivo il bisogno, sul fatto che non c’è stata alcuna decisione sul Dea del Vco e che gli sforzi e le dolorose scelte fatte in questi mesi per rimettere i conti della sanità regionale in ordine stanno dando i primi frutti. 
Mentre in questi mesi tutti si cimentavano nella pratica dell’attacco mezzo stampa il PD ha investito le sue energie nella stesura di un progetto sperimentale per il VCO riguardante l’assistenza integrata, per coprire e rispondere finalmente ad una grande richiesta di nuovi bisogni assistenziali, per dare risposte concrete alle piccole e grandi necessità sanitarie e non per forza ospedaliere che arrivano dai nostri cittadini. 
Qualcuno dice che non si può affrontare questo argomento se non è definito prima dove sarà collocato il DEA. E qui commette il nostro stesso errore comunicativo iniziale. Noi già oggi parliamo impropriamente di DEA, perché non trovando risposte adeguate come cittadini andiamo in ospedale e magari ci lamentiamo per la lunga attesa, non immaginando che stiamo aspettando perché non siamo un’emergenza, perché avremmo bisogno di un pronto soccorso o di un punto sanitario intermedio. 
Questi si definiscono accessi impropri! 
Dai qui il ribaltamento, riduciamo gli accessi impropri, rispondiamo ai nuovi bisogni di salute ed emergerà con più chiarezza anche la soluzione per l’emergenza e la sua gestione in ospedale senza dare al cittadino, all’amministratore pubblico, quella infelice sensazione di esser abbandonato, di esser oggetto di ingiustizie e differenziazioni tra territori. 
Abbiamo il tempo necessario per costruire un progetto su basi economiche stabili. A tal proposito è arrivata in questi giorni una lettera dell’Assessore Siatta indirizzata ai sindaci in cui si avvia la prima interlocuzione su questo argomento, un segnale importante, una attenzione che il Pd ha cercato con insistenza, senza minacce, ma con la forza e la determinazione di chi ha delle idee da proporre per costruire finalmente quel futuro di cui si è tanto sentito parlare, ma che non ha trovato una classe dirigente all’altezza della sua realizzazione. 
Oggi bisogna scegliere: andiamo avanti con i vecchi metodi, con la debolezza delle rivendicazioni e dei ricatti istituzionali (se poi per dimissioni si intende che si andrà nel proprio consiglio rimettendo il mandato da sindaco… non si è neppure capaci di andare fino in fondo nella protesta!), delle divisioni territoriali o portiamo avanti in maniera compatta come Vco un progetto per i cittadini, per gli anziani affetti da malattie croniche, per traumatizzati che necessitano un percorso di cura post operatorio efficace, per i disabili mentali e le loro famiglie, per le madri che hanno bisogno di risposte a tutte le ore del giorno? Come si fa a dire che chi vuole discutere di questo è un succube del partito? Chi vuole discutere di questo è un amministratore che ha a cuore il futuro dei suoi cittadini senza distinzione di appartenenza politica. Certo per ottenere risultati positivi bisogna rimboccarsi le maniche, bisogna lasciare le sensazioni da parte e allargare la discussione, informare correttamente i cittadini perché nessuno di loro sarà lasciato solo. 
Cambieremo la sanità del Vco grazie al lavoro di squadra, alla collaborazione di amministratori e operatori, e all’impegno di chi sa quanto sia importante lavorare per ottenere un risultato importante come quello che ci siamo dati. 
Antonella Trapani 
Segretario Provinciale