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Incontro PD a Cambiasca

PDTutti i cittadini, i militanti e i simpatizzanti del PD, sono invitati ad un incontro pubblico che si svolgerà venerdì 26 settembre, alle ore 21.oo presso il circolo “sportivo” a Cambiasca.
Partecipano Aldo Reschigna, vice presidente della regione Piemonte e Antonella Trapani segretario provinciale PD del VCO.
All’ordine del giorno il rilancio dell’attività del circolo PD di Cambiasca, Miazzina e valle Intrasca (con l’individuazione del nuovo segretario), e una discussione sugli appuntamenti e le problematiche amministrative più imminenti (elezioni provinciali, unioni dei comuni, ecc).

Vi aspettiamo, cordiali saluti
Segreteria PD

Nuova provincia: incontro con il sottosegretario Bressa e l’assessore regionale alla montagna Valmaggia

Stefano Costa, consigliere provinciale PD
Stefano Costa

Nuova Provincia: la sfida della specificità montana e le proposte del Partito Democratico per il VCO“.
E’ questo il titolo dell’incontro pubblico che si svolgerà sabato 27 settembre dalle ore 09.15 alle 13.00 presso il Centro culturale Il Cerro, fr. Ramate, a Casale Corte Cerro.
Intervengono il sottosegretario agli affari regionali on. Gianluca Bressa e l’assessore regionale del Piemonte alla montagna Alberto Valmaggia.
Conclude Stefano Costa, sindaco di Baceno, candidato a presidente della provincia del VCO.
Saluti del sindaco di Casale Corte Cerro Grazia Richetti, modera Antonella Trapani segretario provinciale PD, partecipano Aldo Reschigna vicepresidente regionale del Piemonte e l’on. Enrico Borghi.
Appuntamento pubblico organizzato dal Partito Democratico del VCO in vista della giornata del 12 ottobre 2014 in cui gli amministratori comunali del nostro territorio saranno chiamati a votare per il nuovo ente di area vasta.
Occasione per presentare il programma e gli impegni del candidato Stefano Costa e della lista Progetto VCO, in rapporto con le politiche del governo nazionale e regionale.

POST

Basta con questa litania sull’articolo 18 e si lavori per creare nuova e buona occupazione.

lavoroUn’altra modifica dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori sui licenziamenti senza giusta causa rappresenterebbe un colossale errore. L’articolo 18 è stato innovato due anni fa, all’epoca di Monti, grazie a un compromesso tra Fi e Pd. Modificarlo di nuovo  rischierebbe di acuire le tensioni sociali.
Se è vero che per il 58% degli italiani la priorità continua a restare l’emergenza lavoro, questa va affrontata dal governocreando opportunità di lavoro, investimenti per il manufatturiero, innovazione, ricerca, misure per  favorire talenti nella produttività.
Se
il Nuovo Centro Destra, per esigenze di visibilità, ha la pretesa di alzare il tiro chiedendo di rivedere lo Statuto lavoratori e l’articolo 18, due argomenti che – tra l’altro –  nella delega sul lavoro non sono contenuti, occorre rispondere che i problemi, le urgenze e le risposte sono altre. Sulle tutele si può pensare tutt’al più ad una moratoria di tre anni per i neo-assunti ma dopo devono avere anch’essi le stesse garanzie dei loro padri.
Questa polemica sull’articolo 18 svia l’attenzione dai nodi veri dell’economia italiana e poggia la sua motivazione sulla necessità di superare per sempre i retaggi di una cultura novecentesca abbarbicata ai totem sindacali degli anni ‘70.
Ma quando si fa notare che non pare ragionevole e nemmeno probabile che negli anni alle nostre spalle sia stato davvero il “famigerato” articolo 18 a inibire l’assunzione di giovani e meno giovani da parte di imprese costrette a misurarsi con la crisi peggiore dell’ultimo secolo, la risposta è sempre la stessa: “bisogna dare un segnale”,  “occorre abbattere i tabù”, e via di questo passo. Vogliamo davvero dare segnale, abbattendo un tabù?
Bene! Allora  smettiamola di attaccare l’articolo 18 e cerchiamo di creare nuova e buona occupazione. Se qualcuno pensa che lo si possa fare colpendo o riducendo la sfera dei diritti di chi lavora o di chi un lavoro lo cerca, applicando vecchie ricette care alla destra liberista, troverà una forte opposizione.

Marco Travaglini
assemblea provinciale PD VCO

BEATA GIOVANNINA: una vittoria del Partito Democratico e dell’Amministrazione per la città!

beata giovannina verbaniaNel pomeriggio di ieri, lunedì 8 settembre, si è svolta in comune una riunione sul tema che tanto ha animato il dibattito pubblico in questi giorni: la “spiaggia” della Beata Giovannina.
Riscontriamo con piacere e soddisfazione che, essendo presenti sia i sostenitori della raccolta firme, che avevano trovato nel PD un valido aiuto per la loro battaglia, sia il gestore dello spazio, si è trovata con il supporto del Sindaco Silvia Marchionini e dell’assessore Felice Iracà una mediazione alta e proficua rispetto alle richieste dei cittadini firmatari e alle garanzie richieste dal gestore.
Ovvero non appena sarà possibile, in tempi comunque molto brevi i cancelli, che ora limitano l’accesso allo spazio, saranno aperti e tutti i cittadini di Verbania potranno tornare ad usufruire dello spazio adibito a “solarium” corrispondente al primo gradone della “spiaggia”, addirittura con servizi e docce realizzate e messe a disposizione del gestore.
La balneazione non sarà comunque possibile data la natura dell’attività che presso quella porzione di lago andrà a svolgersi. Come da bando (lo ricordiamo fatto dall’amministrazione Zacchera) è prevista un’attività da noleggio di natanti  incompatibile con la balneazione per ragioni di evidente sicurezza delle persone.
Il PD di Verbania si ritiene soddisfatto per il risultato raggiunto, poiché sono tenute in considerazione le richieste dei cittadini che rivolevano quello spazio fruibile dalla collettività, ma nello stesso tempo si danno garanzie al gestore per quanto riguarda la sicurezza essendone lui il diretto responsabile.
Al di là delle mille polemiche sollevate in questi giorni, riteniamo che in questo modo la politica torni a essere quello strumento vicino alle persone. Quando riesce a trovare mediazioni tra gli interessi, talvolta contrapposti, dei cittadini. Quando riesce attraverso il confronto a fare un passo in più verso la risoluzione concreta dei problemi.
Il PD s’impegna ad analizzare e, se necessario, a rivedere il piano sponde della città e sarà al fianco dell’amministrazione nel creare nuove spiagge, come già il Sindaco si è impegnato a fare, per potenziare davvero la dimensione turistica di questa città. Sapendo che non è sufficiente ma è un primo passo nella giusta direzione.
Oggi siamo contenti di registrare una vittoria del Partito Democratico, convinti che sia una vittoria ottenuta a favore di tutta la città.

 Riccardo Brezza
Segretario circolo PD Verbania

NUOVA QUESTURA VERBANIA, IL GOVERNO ASSICURA SOLUZIONE DISAGI IN RISPOSTA A UN’INTERROGAZIONE DELL’ON. BORGHI

questura verbaniaSi è provveduto ad apporre pellicole oscuranti su un’area campione della superficie vetrata dell’immobile, operazione che ha prodotto una significativa riduzione del problema causato dai riflessi del sole e alla piantumazione di essenze arboree in prossimità della viabilità esterna. Un sopralluogo congiunto del Provveditorato alle opere pubbliche del Piemonte congiuntamente a rappresentanti della Polizia municipale di Verbania ha inoltre escluso la produzione di effetti abbaglianti e distraenti sugli automobilisti che transitano nelle adiacenze dell’immobile“.
E’ questo il contenuto più rilevante della risposta che il governo ha fornito in data odierna ad una interrogazione, presentata dal deputato democratico Enrico Borghi che a seguito di un sopralluogo diretto sul posto aveva riscontrato “il fortissimo disagio per la copertura esterna che riflette il sole creando notevoli problemi ai residenti” nonchè il rischio di pericolosità del medesimo effetto per la viabilità della zona.
Per quanto riguarda il tema degli allagamenti in zona a seguito della realizzazione dell’infrastruttura, il giudizio fornito dal viceministro Andrea Olivero in Aula ha stabilito che essi “sono attribuibili a un dislivello preesistente e non dipendono dalla realizzazione dell’edificio della nuova Questura“.
Nel corso dell’intervento in sede di replica in Aula, l’on. Enrico Borghi ha dato atto della attivazione da parte delle autorità preposte di interventi risolutivi delle problematiche segnalate anche a seguito della presentazione dell’interrogazione, e in particolare ha inteso esprimere un apprezzamento all’opera svolta dal Prefetto del Verbano Cusio Ossola Francesco Russo, auspicando che l’intervento di apposizione delle pellicole oscuranti venga proseguito sull’intero fabbricato. Inoltre, il parlamentare ha rilevato come una maggiore capacità di attenzione e riscontro da parte del Provveditorato alle opere pubbliche avrebbe potuto tranquillamente risolvere il problema per tempo, invitando il governo a maggiori vigilanze in tal senso nei confronti delle proprie articolazioni territoriali. Roma, 5 settembre 2014

Dimissioni dalla segreteria PD di Bolognini: “incompatibile con il mio nuovo ruolo amministrativo”

bolognini davideDavide Bolognini si dimette dalla segreteria domese del Pd.
In una lettera indirizzata al segretario cittadino del partito le motivazioni. Bolognini, dopo il ringraziamento per la fiducia accordatagli prosegue: < Ho sempre combattuto in passato chi tendeva ( e tende ancora oggi ) ad accumulare incarichi mischiando il livello politico con quello amministrativo. Ho partecipato alle primarie a favore di Antonella Trapani sostenendo un documento nel quale vi era scritto: “ una testa, un incarico”. Ho molto apprezzato in passato il documento proposto da Fabrizio Barca. Nel suo documento Barca proponeva di separare i due livelli e chi sceglieva la “ carriera “ amministrativa doveva uscire dagli organi di partito ( almeno esecutivi )>.
In seguito alla sua elezione come delegato di Domodossola a far parte dell’Unione dei Comuni ossolani Bolognini prosegue: <Pur avendo preso solo i voti della maggioranza di centrosinistra ora sono il rappresentate di Domodossola.Di fatto ho scelto la carriera amministrativa ( per ora ) e mi sento rappresentativo dell’ intera cittadinanza anche di chi non vota per il Pd>. Da qui le dimissioni irrevocabili di Bolognini dalla segreteria domese del Pd. Nella conclusione della missiva aggiunge:< Spero che il mio gesto sia da esempio per altri che non hanno fatto la mia stessa scelta sia a livello locale che nazionale e regionale>.

Dal sito di Tele VCO