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Assunzione Medici e Case della Salute: la regione Piemonte colpevolmente immobile.


Assunzione Medici e Case della Salute: la regione Piemonte colpevolmente immobile.

Chi governa (oggi in Provincia e in Regione) non dovrebbe impiegare il tempo a raccogliere firme, ma risolvere i numerosi e gravi disservizi della sanità a cui sono giornalmente sottoposti i cittadini.

L’ennesima notizia, apparsa nei giorni scorsi, rispetto ai concorsi per medici andati deserti nella nostra ASL, dovrebbe spingere la Regione Piemonte ad alcune riflessioni profonde sull’attuale gestione, a nostro parere fortemente insufficiente, della sanità nel VCO.
La mancata assunzione di responsabilità a cui abbiamo assistito negli ultimi mesi, in cui pareva che la colpa di questa emorragia di figure professionali fosse di tutti tranne che dell’ente deputato alla sua gestione, la Regione appunto, non è più giustificabile.
Ricordiamo che, prima di ogni infrastruttura fisica, la sanità è rappresentata dalle persone che ci lavorano e chi governa la Regione non può semplicemente allargare le braccia e derubricare i disservizi a questioni derivanti da dinamiche nazionali (a proposito: lo stesso atteggiamento varrà anche per il futuro Governo di centro destra?).
A noi pare che, invece, la carenza di personale sia legata a doppio filo alle scelte che la politica (del centro destra) compie (o meglio: non compie) nella gestione della sanità di ciascun territorio. È evidente, infatti, che il mantenimento di due mezze strutture obsolete non rende attrattiva la nostra provincia per nuovi medici o figure professionali, come invece garantirebbe un nuovo e unico ospedale di qualità per tutto il territorio.
E chi raccoglie firme per mantenere le due strutture sa che lo sta facendo in aperto contrasto ad una decisione assunta dalla maggioranza dei sindaci della Provincia?
Ricordiamo sommessamente che chi governa (oggi in Provincia e in Regione) non dovrebbe impiegare il tempo a raccogliere firme con petizioni, ma risolvere i numerosi e gravi disservizi a cui sono giornalmente sottoposti i cittadini.
Alla carenza di personale ospedaliero, inoltre, si aggiunge quella altrettanto preoccupante dei Medici di Famiglia che, lo ricordiamo, rappresentano il primo approccio del cittadino con il sistema sanitario e dovrebbero diventare i protagonisti di quella medicina territoriale strutturata nelle Case di Comunità e Case della Salute di cui tanto si parla ma che purtroppo ad oggi è ancora un miraggio.
È possibile che la Regione Piemonte non prenda posizione ed iniziative nemmeno su questo?
Il nostro territorio, per proprie caratteristiche di confine, si rende molto permeabile alla concorrenza svizzera che si combina a quella delle cooperative di gettonisti (situazione da noi già denunciata in passato) che provocano oltre alla mancanza di personale un notevole dispendio di soldi pubblici.
Questo problema potrebbe essere quantomeno affrontato con accordi integrativi regionali, sul modello di quanto già avviene, per esempio, in Emilia Romagna, in modo da tener conto della specificità del nostro territorio apportando dei correttivi che possano renderlo più appetibile per medici ed infermieri.

Alice De Ambrogi
Segretaria PD
e Segreteria Provinciale

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Sanità: la Lega (e la Regione?) continuano a scappare dal confronto. Da tre anni ormai!

Sa di fuga a gambe levate dalle proprie responsabilità il comunicato della Lega sulla convocazione dell’assemblea sulla sanità del prossimo 4 luglio, voluta dall’Amministrazione Comunale di Verbania.
Infatti all’assemblea sono stati invitati con tre settimane di anticipo sulla data (!) il Governatore Cirio, l’assessore Icardi e il capogruppo della Lega Preioni, oltre che tutti i parlamentari del territorio.
Possibile che nessuno dei tre sia disponibile a partecipare?
E’ ovvio che il comunicato della Lega del capogruppo Preioni è una banale scusa (vedremo se anche della Regione Piemonte) per sottrarsi un’altra volta al confronto. “Comprendiamo” la difficoltà di metterci la faccia e, in qualche modo, cercare di giustificare le (non) scelte della Regione Piemonte in materia di Sanità.
D’altronde il tanto decantato documento regionale che doveva spiegare l’annuncio di due mesi fa (l’ennesimo) non è ancora arrivato ai Sindaci del VCO. Insomma un annuncio ad oggi ancora senza contenuti presentati dall’assessorato alla sanità regionale sull’ipotesi dei due ospedali e su come gestirli. Un documento per capire quale eventuale organizzazione degli ospedali prospettano, la divisione dei reparti, quali scelte per l’emergenza per i DEA, le proposte per la sanità territoriale, gli investimenti sul personale, i tempi ecc.
Scappano anche perché dovrebbero spiegare pubblicamente a questo territorio cosa è stato fatto in tre anni. Perché, nel frattempo, i tempi di attesa per visite ed interventi non si sono ridotti anzi, sono clamorosamente aumentati. Perché vi è stato un dirottamento sistematico verso la sanità privata. Perché continua la fuga dei professionisti con un esponenziale ricorso a medici gettonisti “mordi e fuggi” che non sopperiscono alla cronica carenza di personale sanitario. Perché il nostro territorio vede un calo drammatico della qualità dei servizi e delle prestazioni sanitarie. Perché il bilancio Asl è in clamoroso passivo con un debito importante.
La Lega scappa e a pagarne le conseguenze è la salute dei cittadini.

Marco Magni, Segretario cittadino
Raffaele Allevi, capogruppo consiliare

Partito Democratico Verbania

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Nessun nuovo ospedale nel VCO! Dalla destra in Regione Piemonte la condanna a una sanità senza qualità e futuro.

Nessun nuovo ospedale nel VCO! Dalla destra in Regione Piemonte la condanna a una sanità senza qualità e futuro.

Da quanto emerge dall’incontro di ieri, tra i vertici regionali e la rappresentanza ASL dei Sindaci del VCO, possiamo dire di essere stati facili profeti nei giorni scorsi nel prevedere quanto sarebbe accaduto.

Attendiamo di poter leggere la documentazione, ma a quanto si apprende che la Regione Piemonte voglia affossare l’unica soluzione in grado di tenere in piedi una sanità di qualità, e cioè l’ospedale nuovo unico e baricentrico.

Del resto, la Giunta del presidente Alberto Cirio è stata protagonista, in questi anni di governo, di una mancanza totale di ascolto degli operatori, dei Sindaci e dei cittadini (da ultimo lo testimonia la posizione dell’ordine dei Medici, anche questa inascoltata), preferendo sempre decisioni di parte dettate più da posizionamento politico e propaganda, che da reali intenzioni di ascolto e capacità di unire i territori.

Ora ci dicono, ancora una volta, che deve essere il territorio a decidere, spostando irrimediabilmente le lancette indietro di dieci anni.

Segnaliamo, piaccia o no a Cirio, a Icardi e Preioni, come il territorio con i suoi Sindaci avesse già preso questa decisione, non senza fatica, già anni fa, e cioè quella di fare un Ospedale nuovo, unico e moderno ad Ornavasso. Un progetto finanziato e depositato ancora presso il Ministero, con le conseguenti autorizzazioni, fondi, progetti.

I fatti evidenziano, quindi, che le difficoltà a decidere non siano del territorio del VCO, ma della Regione Piemonte stessa, che infilatasi da sola in un labirinto senza uscita, pensa di divincolarsi dando la colpa al VCO.

Inoltre, Cirio, Icardi e Preioni hanno ripetuto (ancora!) l’ormai stanca litania, tutta ancora da dimostrare e verificare coi fatti, per cui i parametri nazionali per il mantenimento dei due dea sarebbero cambiati, permettendo il loro mantenimento.

Si tratta di un argomento di decisiva importanza a supporto del quale non abbiamo visto un atto concreto, perché la qualità del servizio sanitario si misura con la quantità di prestazioni ospedaliere fornite che, al di sotto di un certo numero, non garantiscono la sicurezza dei pazienti.

Questo è il motivo per cui la posizione di Cirio e Icardi e Preioni, di un paventato potenziamento dei due ospedali (che di fatto sono già un unico ospedale plurisede) è poco lungimirante e non sta in piedi perché condannerebbe il territorio ad avere sempre due mezzi ospedali, che pur con qualche (ipotetico) investimento non sarebbero in grado di raggiungere gli standard qualitativi e le prestazioni di un ospedale nuovo con il rischio che un domani qualcuno imponga comunque una scelta sul declassamento di uno dei due DEA.

Ribadiamo con forza che l’attuale gestione regionale ci sta condannando ad un servizio la cui qualità è in evidente caduta libera, con evidenti sprechi di risorse, dove i concorsi vanno deserti e già oggi è necessario rivolgersi a strutture fuori provincia anche per banali interventi.

Alice De Ambrogi
Segretaria Provinciale
e Segreteria Provinciale

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Icardi smentisce Preioni e il sindaco Pizzi

Per Icardi i “Sindaci devono individuare l’area del nuovo ospedale”. Evidentemente le proposte del consigliere Preioni e del sindaco Pizzi sulla piana dell’Ossola sono irrealizzabili.

Abbiamo ormai capito quale sia la tecnica comunicativa dell’assessore regionale alla sanità Icardi: dire tutto e poi, nel medesimo comunicato stampa, il suo contrario nel giro di poche righe.

Così accade che, in risposta al condivisibile e decisamente opportuno comunicato stampa sulla situazione sanitaria della Sindaca di Verbania, Silvia Marchionini, l’Assessore regionale affermi che, testuali parole, “non c’è stato alcun passo indietro sulla realizzazione del nuovo ospedale nella piana dell’Ossola e sulla volontà di mantenere aperto quello di Verbania, con il potenziamento della rete di medicina territoriale. La Regione Piemonte ha prodotto una risposta tecnica e politica (Quale? Dove sono i documenti ufficiali?) che nel VCO mancava da più di quindici anni (davvero non si ricorda della documentazione regolarmente realizzata e ancora unica depositata al Ministero dalla Giunta Chiamparino, condivisa col territorio?).”

Poi afferma, esattamente una riga dopo, il contrario: “ora sono i Sindaci, non ultimo quello di Verbania, nel pieno rispetto delle loro sensibilità territoriali, a dover formulare delle proposte per l’individuazione di un’area idonea a ospitare il nuovo ospedale“.

Quindi, implicitamente, si afferma che un’area idonea ancora non sia stata trovata e che vada individuata di concerto con i Sindaci. Evidentemente le proposte del consigliere regionale Preioni e del sindaco di Domodossola Pizzi sulla piana dell’Ossola sono, a detta di Icardi, irrealizzabili.

Dopo questa novità, invitiamo, quindi, l’Assessore regionale ad iniziare un vero e condiviso confronto con il territorio iniziando a mostrare, per esempio, tutti gli studi effettuati dall’Asl VCO di cui nessuno conosce il contenuto, invece di continuare a mandare comunicati stampa dove l’unico obiettivo sembra essere quello di dire tutto per non dire nulla nei fatti con una perdita di tempo non più sopportabile per operatori, amministratori e cittadini.

Alice De Ambrogi
Segretaria Provinciale

 

La rincorsa (penosa) della Lega. si prende i meriti dei fondi europei pur essendo un partito antieuropa.

In questi giorni stiamo assistendo ad una vicenda a metà strada tra il penoso e il paradossale, con la costante rincorsa della Lega alle iniziative assunte dal Partito Democratico e il tentativo (patetico) di intestarsi la paternità politica di azioni avviate e attuate da altri.
E’ il caso, ad esempio, dell’emendamento costruito dal Partito Democratico per accogliere la richiesta dei sindaci di consentire un maggiore utilizzo dei fondi frontalieri sulla spesa corrente degli enti locali.
La proposta viene avanzata al Senato a prima firma del senatore Alessandro Alfieri (Pd), dopo un confronto con la segreteria nazionale del partito nella persona dell’on. Enrico Borghi. Viene in tal modo costruito un percorso politico preciso, coinvolgendo il presidente della commissione finanze del Senato, il senatore Luciano D’Alfonso, anch’esso democratico. La proposta così istruita viene portata in commissione, e viene approvata registrando il consenso anche di altre forze politiche (che come spesso accade aggiungono la firma per esprimere la loro condivisione).
A quel punto, parte subito l’operazione-cuculo della Lega, ormai abituata a prendersi i meriti degli altri così come il noto volatile che prende i frutti delle covate altrui. Da Bruxelles si fa vivo addirittura l’europarlamentare Panza, che annuncia la co-paternità di un’iniziativa di cui ha appreso l’esistenza dalla stampa, evidentemente preso in contropiede dall’iniziativa  assunta dal Pd.
Ma la assunzione dei meriti del lavoro altrui raggiunge livelli epici con la pubblicazione, da parte del consigliere regionale Alberto Preioni, di una card con la quale si attribuisce sostanzialmente il merito dei fondi PNRR recentemente attribuiti dal Ministero dell’Interno direttamente ai Comuni che ne avevano fatto richiesta, aderendo ad un bando diretto nel quale la Regione Piemonte non ha avuto nessuna voce in capitolo.
Prendersi i meriti del lavoro altrui sembra essere ormai una costante del leghismo di casa nostra.
Una rincorsa (penosa) per un partito che si dice contro l’Europa, che che si commenta da sola, e che non ci esimerà dal continuare a lavorare per il territorio nella certezza che sindaci, amministratori e cittadini del VCO sanno bene distinguere tra gli imbonitori e i costruttori.
Segreteria PD VCO

Nessun progetto territoriale per il VCO previsto dalla Regione Piemonte per i fondi europei del PNRR (a parte la strategia nazionale aree interne voluta dall’on Borghi del PD). Grave responsabilità di Cirio, Preioni, Lega e Fratelli d’Italia.

Nessun progetto territoriale per il VCO previsto dalla Regione Piemonte per i fondi europei del PNRR (a parte la strategia nazionale aree interne voluta dall’on Borghi del PD). Grave responsabilità di Cirio, Preioni, Lega e Fratelli d’Italia.

E’ stato diffuso in queste ore, a cura dell’ANCE (Associazione Nazionale Costruttori Edili) l’aggiornamento dei dati del PNRR di interesse per il settore delle costruzioni.
Grazie al lavoro svolto dall’associazione di categoria, gli elenchi dei progetti regionali finanziati dal PNRR sono stati aggiornati con gli ultimi provvedimenti attuativi o in via di attuazione al 30 settembre, e sono stati arricchiti con una stima del valore totale degli investimenti cosiddetti “territorializzati”.
I progetti sono stati individuati nella documentazione trasmessa alla Commissione Europea il 30 aprile scorso, e dalla lettura del documento emerge la realtà che, come Partito Democratico, avevamo già annunciato: la totale assenza di programmazione da parte della Regione Piemonte, e la scomparsa della Provincia del Verbano Cusio Ossola come soggetto della programmazione locale, hanno provocato la pressochè totale esclusione del territorio del VCO dal PNRR, con l’unica positiva eccezione del riferimento all’area pilota della Val d’Ossola della Strategia Nazionale delle Aree Interne (SNAI), come noto realizzata per la felice intuizione e determinazione del deputato democratico Enrico Borghi e per l’impegno dei Governi nei quali il PD ha fatto parte in questi ultimi anni.
Ricordiamo bene la visita pastorale del Presidente Cirio a Verbania, o le promesse fatte dal capogruppo leghista in consiglio regionale Preioni, che portarono nei mesi scorsi alla incredibile compilazione di una “lista dei sogni” che non ci stancammo mai di dire quanto fosse sganciata dalle programmazioni europee e dagli standard progettuali e programmatori richiesti per l’attuazione del PNRR.
Questo anche grazie alla colpevole assenza della Provincia guidata da Lincio e Albertella che hanno abdicato ad ogni funzione di programmazione, rappresentanza territoriale e coordinamento previste dalla legge oltre che ad una richiesta di intervento sulla base delle prerogative legate all’autonomia montana.
Incuranti dei nostri moniti in Regione Piemonte si è proceduto senza un minimo di programmazione, con l’ovvia conclusione che nel PNRR per la parte territoriale ritroviamo progetti che toccano molte altre parti del territorio piemontese ma non il VCO.
Ci sono ovviamente una serie di progetti generali ai quali – se debitamente coordinati da una Provincia che speriamo finalmente rinnovata e rivitalizzata dopo le elezioni – anche i Comuni dei VCO potranno partecipare: dal piano asili nido alla messa in sicurezza e riqualificazione dell’edilizia scolastica, dal piano investimenti Comuni alla riqualificazione dell’edilizia residenziale pubblica.
Ma interventi specifici e puntuali per il Verbano Cusio Ossola, se si toglie l’area dell’Ossola per le aree interne, nessuno!
Tutte le chiacchiere e la confusione dei mesi scorsi hanno prodotto tutto questo.
Grazie Regione Piemonte, grazie Provincia del VCO, grazie centrodestra.

Alice De Ambrogi, Segretaria Provinciale PD
e Segreteria Provinciale PD

Documento PNRR e Territori-Ottobre 2021

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