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Per Preioni la stabilizzazione del Centro Ortopedico diQuadrante ad Omegna è stata una scelta errata!

Nell’incapacità di trovare una soluzione al bonus da dare agli operatori della sanità del Centro Ortopedico di Quadrante (C.O.Q.) di Omegna, il consigliere regionale e capogruppo della Lega Alberto Preioni dichiara, agli organi di stampa, che la “stabilizzazione voluta a suo tempo era errata” e che la colpa è di chi c’era prima e ha compiuto la scelta.
Veramente strano e incomprensibile che l’operazione compiuta dalla precedente Amministrazione  Regionale del Presidente Chiamparino e del Vice Presidente Reschigna, la stabilizzazione del C.O.Q. appunto, apprezzata da tutti (anche dall’attuale Sindaco della Lega di Omegna in testa, dai soci privati e da tutti gli operatori sanitari) venga oggi rappresentata da Preioni come sbagliata.
Probabilmente non sapendo cosa dire (e soprattutto cosa fare) in merito al bonus per gli operatori sanitari del C.O.Q., Preioni pensa che l’unica arma comunicativa da usare sia quella di dare la colpa a qualcun altro.
Non era possibile, per un Ospedale gestito da una società mista, intraprendere un’altra strada, se non quella assunta: e cioè dargli la veste giuridica di Ospedale privato accreditato. Altre possibilità non esistevano.
E questo dovrebbe saperlo bene il consigliere Preioni se, per una volta, avesse voglia di studiare e approfondire la materia.
Gli consigliamo di attivarsi veramente presso la Regione Piemonte e le sedi competenti per risolvere questo problema, perché la vita non è uno slogan.

Alice De Ambrogi, Segretaria Partito Democratico VCO
e segreteria PD VCO

Sanità nel VCO: Icardi e la regione Piemonte ancora una volta senza uno straccio di documento per una scelta che vuole privatizzare parte dei servizi ospedalieri

La riposta dell’assessore alla sanità piemontese Icardi, e dei dirigenti della lega del VCO Preioni e Montani, sul tema della sanità nel VCO ancora una volta rimane generica e scritta sul “nulla”.
La loro scelta di abbandonare la strada della costruzione di un nuovo ospedale baricentrico affiancato da una forte presenza della medicina territoriale e delle Case della Salute (progetto approvato a suo tempo dalla larga maggioranza dei Sindaci del VCO) per noi è un errore.
La loro proposta di un nuovo piccolo ospedale a Domodossola, la privatizzazione di quello di Verbania senza DEA e con molti meno servizi e reparti, la mancanza di un potenziamento della medicina territoriale e delle Case della Salute (progetto respinto dalla maggioranza dei Sindaci del VCO) rimane una scelta sbagliata e ad oggi, nei fatti, solo un annuncio.
Un progetto sbagliato perché si ispira al modello lombardo, con la scelta di voler privatizzare l’ospedale Castelli di Verbania (senza DEA e senza molti servizi e reparti) e senza investire sulla medicina territoriale e di prossimità per i cittadini con le Case della Salute. Un modello, quello lombardo che, ad esempio, sull’emergenza Covid si è dimostrato non all’altezza della sfida perché penalizza la parte pubblica; proprio come vuol fare la regione Piemonte nel VCO.
Dall’altra parte il loro progetto è ancora, dopo un anno di annunci, solo tale.
Dove sono le delibere caro Assessore? Le lettere? Dove è il progetto? Dove sono i documenti da leggere e approfondire?
Una sola cosa è certa. Il progetto dell’ospedale nuovo baricentrico, come annunciato nei giorni scorsi dal nostro Deputato Enrico Borghi, aveva e ha i soldi per essere realizzato (i 60 milioni di euro stanziati dal Governo e confermati in questi giorni, quelli dell’INAIL e la quota parte della Regione) e aveva già un iter avviato con le scelte urbanistiche compiute dal comune di Ornavasso.
Il tema rimane sempre quello: la proposta del centro destra guarda alla privatizzazione dei servizi e rischia di rendere ancor di più marginale la qualità dei servizi ospedalieri nel VCO.

Alice De Ambrogi
Segretaria Provinciale PD VCO
e Segreteria Provinciale

Centri estivi: nessuno fondo dalla regione Piemonte agli enti locali

Lo sport preferito ultimamente, del centro destra a trazione leghista locale e regionale, è il tiro al bersaglio verso il Governo e le misure per la ripartenza. Capiamo la frenesia nel voler addossare la colpa delle proprie difficoltà a qualcun altro, ma i fatti raccontano una storia diversa.

Come per la riapertura delle frontiere con la vicina Svizzera: molto l’inchiostro sprecato in copiosi comunicati indignati e roboanti della Lega, ma i fatti raccontano che solo il costante e silenzioso lavoro del Governo, con il nostro Deputato Enrico Borghi in prima linea, hanno permesso una positiva conclusione della vicenda con l’aperura completa da lunedì scorso.

Notizia di ieri è, invece, il bluff rivelato dalla nostra Consigliera Regionale Monica Canalis, sui fondi dei centri estivi. I fondi promessi e annunciati dalla Regione Piemonte non ci sono in realtà, e gli unici fondi realmente disponibili per far fronte ai maggiori costi che Comuni ed Enti del terzo settore sono (guarda un po’!), quelli stanziati dal Governo.

Un fatto grave, per il quale ci saremmo aspettati una maggiore attenzione da parte della Regione per i Comuni e gli enti no profit che sono e saranno in prima linea nell’ascolto e nella risoluzione dei problemi dei cittadini e che, ad ora, hanno avuto garanzie solo sulle risorse del Governo.
La Regione si dia una mossa, la politica degli annunci lascia il tempo che trova, ciò che interessa ai cittadini sono i fatti e concretezza, un po’ carenti sul fronte regionale.

Alice De Ambrogi
Segretario Provinciale
Partito Democratico VCO

Statale 34. Possono partire le procedure per gli appalti Grazie alla competenza dei nostri amministratori Borghi, Costa, Marchionini e Reschigna . un risultato importante per l’intero territorio provinciale.

Comunicato Stampa

Statale 34. Grazie alla competenza e alle capacità dei nostri amministratori Borghi, Marchionini e Reschigna e il lavoro del territorio unito, si è raggiunto un risultato importante per l’intero territorio provinciale.

È notizia di oggi l’ultimo passaggio burocratico per il trasferimento alla Regione Piemonte dei fondi ministeriali destinati alla messa in sicurezza delle strade piemontesi, con la firma alla Corte dei Conti e al Ministero Economia e Finanza di due convenzioni tra Regione e Ministero delle Infrastrutture per un totale di 60 milioni di euro, di cui 35 milioni per la messa in sicurezza delle strade comunali e provinciali in Piemonte (di cui 4 per il VCO) e dei 25 milioni per l’intervento sulla SS 34 del Lago Maggiore

Ora potranno partire le procedure degli appalti sulla statale 34, con il finanziamento del Fondo Sviluppo e Coesione 2014-2020, deciso dall’allora ministro Delrio in accordo con la regione Piemonte guidata da Chiamparino, e che consentiranno di mettere in sicurezza i versanti della strada percorsa soprattutto dai frontalieri tra Italia e Svizzera.

Un lavoro partito da lontano, che ha visto il territorio lavorare unito, che ha richiesto perseveranza e capacità, a partire dall’impegno dell’allora vicepresidente della regione Aldo Reschigna, dell’onorevole Enrico Borghi, dell’ex presidente della provincia Stefano Costa e del sindaco Silvia Marchionini che ha dato la disponibilità del comune di Verbania a seguire direttamente i lavori con i propri uffici.

Grazie alla competenza e alle capacità dei nostri amministratori si è raggiunto un risultato importante per l’intero territorio provinciale.

Alice De Ambrogi
Segretario PD VCO

Preioni ritratti le sue gravi accuse o si dimetta. Cirio e Icardi ne prendano le distanze!

Le dichiarazioni di ieri del capogruppo della Lega in Consiglio Regionale del Piemonte, Alberto Preioni, sono incredibilmente gravi.
Da una parte attacca genericamente i medici base affermando di aver ricevuto “segnalazioni di medici di famiglia che si sono negati, che non si sono recati dai malati, che li hanno aspettati giorni e giorni,e questo certamente non ha aiutato a contenere l’epidemia”.
Dall’altro scarica la responsabilità sulla gestione dei problemi all’interno delle RSA affermando “che le case anziani, sono strutture private monitorate direttamente dai loro direttori generali”.
Sono frasi che dimostrano l’insufficienza politica e istituzionale di chi ricopre un ruolo così importante come leader del principale gruppo politico di maggioranza in consiglio regionale.
Nel merito è evidente a tutti che se il consigliere leghista Preioni sa di medici che si sono negati ai pazienti ha il dovere di denunciarli alle autorità competenti evitando di attaccare indistintamente tutti, visto lo sforzo fatto da molti di loro come operatori sanitari in prima linea nella battaglia per il contenimento del Coronavirus.
Non ci si può permettere questi attacchi velenosi solo perché l’associazione dei medici piemontesi ha mosso alcuni rilievi all’operato della Giunta regionale.
Sulle RSA la Regione non può far finta che molte o sono pubbliche e/o convenzionate; per cui la Regione ha l’obbligo di esercitare la vigilanza nei confronti delle strutture per anziani, vista anche la situazione di forte criticità che ha colpito molte di esse con i numerosi casi positivi e i conseguenti decessi.
Parole che, se non vengono smentite con decisioni, ci portano a chiedere le dimissioni del consigliere Preioni che ha dimostrato la sua totale insufficienza a ricoprire il ruolo istituzionale a cui è stato chiamato.
Inoltre ci aspettiamo dal presidente del Piemonte Alberto Cirio e dall’assessore alla sanità Icardi, dichiarazioni nelle quali si dissocino chiaramente da quanto affermato da Preioni.
Concludiamo portando piena solidarietà ai Medici di Famiglia che stanno facendo un lavoro straordinario per tutti noi.

Paolo Furia
Segretario regionale PD

Alice De Ambrogi
Segretario PD VCO

Preioni provi le accuse contro i medici di famiglia o si dimetta.

INAUDITA GRAVITÀ LE DICHIARAZIONI DEL CONSIGLIERE PREIONI: SI DIMOSTRINO O SI DIMETTA

Le dichiarazioni pubbliche rese dal capogruppo della Lega in Consiglio Regionale del Piemonte, Alberto Preioni, hanno un profilo di inaudita gravità.
Egli ha dichiarato di avere “segnalazioni di medici di famiglia che si sono negati, che non si sono recati dai malati, che li hanno aspettati giorni e giorni,e questo certamente non ha aiutato a contenere l’epidemia. E che avrebbero già dovuto avere le protezioni necessarie, perchè anche in tempi normali possono avere dei malati infettivi e quindi le protezioni bisogna averle sempre”.
Il capogruppo del partito di maggioranza relativa è un pubblico ufficiale. Se ha conoscenza di medici che, come dice lui, “si sono negati” -e quindi, oltre ad aver infranto il giuramento di Ippocrate hanno anche violato la deontologia professionale e la legge- ha il dovere di circostanziare il fatto presso gli organi competenti, professionali e non. Se invece tali circostanze non fossero provate, e l’affermazione assumesse il carattere di una generica e fumosa accusa non dimostrata, ha il dovere di dimettersi.
Ha inoltre dichiarato che “le RSA, le case anziani, sono strutture private monitorate direttamente dai loro direttori generali”. Questa affermazione è falsa due volte. La prima perchè tutto il Piemonte, e il VCO in particolare, è ricco di RSA e RISS di proprietà e/o gestione PUBBLICA (per lo più comunali). La seconda perchè, anche laddove la proprietà risulta essere privata,la funzione erogata è PUBBLICA. E sulla scorta di ciò, la Regione Piemonte è tenuta in forza di legge dapprima alla autorizzazione, e secondariamente -qualora ricorrano le condizioni- addirittura all’accreditamento (ovvero attraverso lo strumento della convenzione al trasferimento di denari pubblici per lo svolgimento da parte delle Case Anziani di funzioni di carattere sanitario-assistenziale). In forza di ciò, è obbligo e dovere della Regione Piemonte esercitare la vigilanza nei confronti delle strutture per anziani, a prescindere dalla loro natura giuridica e dal fatto che siano accreditate o meno , in quanto è sufficiente l’autorizzazione per svolgere la mansione di natura pubblica.
Se il consigliere regionale, e capogruppo, non sa queste cose, faccia la cortesia di informarsi o di tacere. E, in proposito, mi chiedo se tali posizioni siano condivise dal presidente Cirio e dall’assessore alla sanità Icardi, che essendo quest’ultimo del medesimo partito del consigliere Preioni ha il dovere di dissociarsi pubblicamente da tali affermazioni che, in caso di silenzio, si dovrebbe arguire rappresentino anche il suo pensiero.
E in tal caso, le dimissioni dovrebbero essere collettive.

On. Enrico Borghi

Le parole hanno un peso.
E qui il Capogruppo della Lega #Preioni ha passato il segno.
Ha ragione Enrico Borghi, o si dimostra la veridicità di queste gravi accuse o ci si dimette.
Piena solidarietà ai Medici di Famiglia che stanno facendo un lavoro straordinario per tutti noi.
Alice De Ambrogi
Segerteario PD VCO