PD VCO: NO ALLA PRIVATIZZAZIONE DELL’ACQUA

image Il Pd del Vco insiste perchéin provincia l’acqua non venga privatizzata. (Cliccate qui per vedere il volantino sul tema).
l’acqua è fonte di vita e costituisce pertanto un bene comune dell’umanità, un bene irrinunciabile che appartiene a tutti e non può essere proprietà di nessuno. Il Governo italiano ha approvato una norma che apre, di fatto, la strada all’affidamento esclusivo ai privati della gestione del servizio idrico facendo diventare l’acqua un business e non un bene primario da garantire alle popolazioni.
Questa privatizzazione del servizio, se non altro per il semplice motivo che i privati gestiscono un servizio per ottenere legittimamente un profitto, rischia di portare agli utenti un ulteriore aggravio dei costi e delle bollette.
Per questo ci stiamo facendo promotori di iniziative in tutto il territorio del VCO, dalla mobilitazione nelle giornata di venerdì 11 e 12 dicembre nelle piazze del VCO, alla presentazione di un ordine del giorno in cui chiediamo, a tutte le Amministrazioni Comunali del VCO e alla Provincia, di adoperarsi in tutte le sedi per impedire che ciò avvenga.

Mille piazze per l’alternativa: anche nel VCO il PD in piazza.

image Parte anche nel VCO la campagna di mobilitazione del PD per l’appuntamento dell’11 e 12 dicembre “1000 Piazze Per l’alternativa”, due giorni di manifestazioni nelle principali piazze italiane in cui il partito Democratico presenterà le sue proposte su lavoro, imprese, sanità, scuola, famiglie.
Nel VCO la giornata si caratterizzerà anche sul tema dell’acqua con una mobilitazione contro la proposta di privatizzazione obbligatoria dell’acqua voluta dal governo Berlusconi.
In queste due giornate distribuiremo ai cittadini materiale informativo su questi argomenti.
A Stresa Venerdì 11 dicembre, al mattino presso il Mercato
A Baveno, sabato 12 dicembre, la mattina davanti al Municipio
A Verbania, sabato 12 dicembre, nel pomeriggio in piazza San Vittore a Intra
Ad Omegna sabato 12 dicembre al pomeriggio e Domenica 13 al mattino presso il Municipio  in Largo Cobianchi,

Evviva, siamo diventati capitale.

image Fate uno sforzo e andate a cercare il comunicato stampa del 5 dicembre con il quale il Comune annuncia “Verbania Capitale dei Laghi Europei”. Merita. La lettura si colloca tra l’esilarante e il fantastico. Credo sia il primo caso in assoluto di autoproclamazione di una città a capitale "europea" di qualcosa. E noi che pensavano che per diventare la capitale dei laghi europei avremmo dovuto superare un’insidiosa e defatigante selezione sulla base di effettivi e documentati titoli di merito!
Chessò: importanti Rassegne come Editoria & Giardini e LetterAltura, prestigiose iniziative espositive e culturali come il Centro Ricerca Arte Attuale di Villa Giulia, primati nazionali certificati come il riconoscimento di prima città italiana per Eco Sistema Urbano e Ambiente; o magari il primato regionale per presenze turistiche, l’eccellenza della qualità dell’aria, del trasporto pubblico gratuito, della raccolta differenziata. Ah, tra parentesi: tutte cose fatte, promosse o sostenute dal centrosinistra. Ma va’ là! Bastava l’autoproclamazione del sabato mattina, il logo fatto "in casa" e l’immancabile comunicato stampa dal titolo altisonante e definitivo: "Verbania è capitale dei laghi europei". Non ce n’è per nessuno.
Sai che rabbia, che invidia, che fegato grosso a Lucerna, a Ginevra, a Losanna, a Zurigo, a Neuchatel! Noi capitale dei laghi d’Europa e loro no. E il lago di Costanza? E perchéno Como o Lecco? Averci pensato prima…. Bastava l’autoproclamazione.
Ma il destino cinico e baro è sempre in agguato, pronto a ridicolizzare anche le trovate più geniali. Su La Stampa di stamattina, titolone: VERBANIA TAGLIATA FUORI DAI TRENI INTERNAZIONALI", corredato di significative dichiarazioni del sindaco ("è disarmante….non abbiamo ottenuto alcunché…" ecc. ecc…).
Davvero un debutto entusiasmante per la novella "Capitale dei laghi europei". La prossima volta, autoproclamiamoci "Capitale delle stazioni ferroviarie europee": chissà mai…
Claudio Zanotti, consigliere comunale VB

Dalla Regione 250.000 euro per il presidio per disabili a Omegna.

image Con l’assestamento di bilancio votato nei giorni scorsi la Regione –  su nostra sollecitazione – ha definito un accordo di programma con  il  Consorzio dei Servizi Socio assistenziali del Cusio e il comune di  Omegna, che prevede lo stanziamento di una somma pari a 250.000 euro al  fine di concorrere alla realizzazione di un presidio per disabili.
In  origine una cifra analoga era stata già stanziata dalla Regione a  favore del comune di Omegna per la realizzazione del Centro diurno per  portatori di handicap che doveva sorgere nello stabile dell’ex istituto San Giuseppe di Crusinallo, nell’ambito di una ristrutturazione più complessiva che – in accordo con l’ATC (l’Agenzia territoriale  della casa) prevedeva anche un certo numero di alloggi di edilizia economica e popolare. Questo progetto si arenò e l’Amministrazione comunale di Omegna, non essendo in grado di offrire una valida alternativa alla collocazione del centro diurno, perse il finanziamento. Ora, tenendo conto dell’importanza di questo progetto e della crescente necessità di dotare il territorio di una struttura idonea ad affrontare il delicato problema dei diversamente abili, la Regione ha confermato l’impegno finanziario, destinando le risorse direttamente al CISS del Cusio che dovrà individuare uno stabile idoneo o promuovere la costruzione di una nuova struttura. Siamo ovviamente molto soddisfatti per questa soluzione che dimostra una volta di più l’attenzione della Regione nei confronti della nostra realtà.

 Aldo Reschigna e Marco Travaglini
Consiglieri Regionali del PD

Catene a bordo: la provincia fa retromarcia!

image Dopo le molte proteste sia dei cittadini sia quella come Partito Democratico, la Provincia, attraverso le parole dell’assessore Blardone sulla stampa locale di oggi, ritorna sui suoi passi e annuncia che l’ordinanza sull’obbligo di catene o gomme da neve a bordo di ogni autovettura sarà in parte cambiata e resa meno vincolante.
Ovviamente siamo contenti che l’amministrazione abbia recepito le nostre critiche per un ordinanza che obbliga i cittadini a metter mano al portafoglio in maniera tassativa. La sicurezza stradale è fondamentale ma un obbligo così radicale era davvero poco sensato. Aspettiamo di vederne i contenuti per dare un giudizio più nel merito.