A un anno dall’insediamento del centrodestra in Regione Piemonte riesplode la questione morale nella sanità piemontese.
Dopo 5 anni di buongoverno del centrosinistra, con una sanità rimasta lontana dalle cronache giudiziarie, si torna a quel clima che il Piemonte aveva conosciuto con lo scandalo Odasso, sotto la Giunta Ghigo.
Naturalmente toccherà alla magistratura accertare le responsabilità penali.
Ma sette arresti tra nomi importanti della sanità piemontese, tra cui il principale collaboratore dell’assessore regionale alla sanità e un commissario straordinario di recente nomina, rappresentano un fatto politico di enorme rilievo.
Anche per questo chiediamo che l’assessore alla sanità, raggiunto da un avviso di garanzia, faccia un passo indietro.
Abbiamo avanzato al presidente del Consiglio regionale una richiesta ufficiale di una comunicazione del
presidente Cota, martedì prossimo in aula.
Questo nuovo scandalo é ancora più insopportabile perché arriva in una sanità piemontese colpita da tagli dei servizi e delle prestazioni. Subito
abbiamo denunciato il fatto che il centrodestra, nonostante le nostre richieste, non ha mai voluto discutere pubblicamente e con trasparenza della
sanità regionale.
DICHIARAZIONE DEL CAPOGRUPPO REGIONALE PD ALDO RESCHIGNA
Ufficio Stampa Gruppo Consiliare Partito Democratico
Gazebo referendum a Gravellona Toce
Gazebo del PD sui referendum a Gravellona Toce mercoledì 8 giugno dalle 09.00 all 12.00 presso il Mercato
Galvani l’abusivo: il ritorno n°2 !
La Lega Nord a Domodossola con il suo candidato a sindaco Galvani ha deciso nuovamente, per la seconda volta in pochi giorni, di abusare degli spazi elettorali sui tabelloni, attaccando a valanga questa notte numerosi manifesti al di fuori dalle zone concesse, in tutti gli stalli presenti in città (ovviamente di notte per nascondersi!).
Manifesti abusivi!
In queste ore abbiamo denunciato il fatto alle autorità competenti (Prefettura, Questura, e Vigili Urbani di Domodossola) sperando che le stesse autorità preposte facciano rispettare la legge coprendo subito i manifesti abusivi e dando le giuste sanzioni.
La cosa incredibile e vergognosa è che nuovamente, dopo il fatto già successo al primo turno, l’uomo che dovrebbe far rispettare la legge è lo stesso che ha compiuto questo abuso ovvero l’attuale vicesindaco Galvani, visto che i manifesti abusivi sono con il suo volto e/o il simbolo del suo partito.
I cittadini giudichino la serietà di tale comportamento di chi si candida a diventare il garante del vivere comune e che invece, di notte e di nascosto, le infrange clamorosamente!
Meglio Cattrini.
Comunicato stampa
PD – Coordinamento provinciale e Circolo di Domodossola
Oggi giovedì 26 maggio Sergio Chiamparino a Domodossola
Per il ballottagio di domenica 29 e lunedì 30 maggio oggi giovedì 26 maggio alle ore 21.00 in piazza Mercato a Domodossola Sergio Chiamparino sindaco uscente di Torino, è a Domodossola per sostenre la “volata” a favore di Mariano Cattrini.
Di seguito un commento al voto del 1 turno di Antonella Trapani, segretario provinciale PD VCO
Non è stato solo un modo di dimostrare la propria soddisfazione per i risultati elettorali.
La frase del segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, sintetizza la verità di ciò che è accaduto ieri alle elezioni comunali e provinciali: “poche chiacchiere: abbiamo vinto noi e hanno perso loro”.
Anche a Domodossola.
Inoltre per “tirarsi” su il morale Lega Nord e Partito della Libertà con Michele Marinello e Valerio Cattaneo già ieri sera, in diretta televisiva, si sono scaricati reciprocamente le responsabilità per il risultato assai deludente.
Perché di dato fortemente penalizzante per il centro destra si deve parlare: prima delle elezioni si discuteva se ci sarebbe stato il ballottaggio o meno e nessuno immaginava un candidato del centro destra al di sotto del 40% dei voti.
Un dato su tutti per capire cosa è successo ieri e domenica a Domodossola: le liste a favore del candidato del centro destra quattro anni fa raccoglievano il 62% dei voti, oggi il 42%. Pur contando la defezione del FLI di Folino si tratta di un brusco arretramento.
Ed i numeri alle elezioni sono importanti.
Testimoniamo che a Domodossola il centro destra ha messo in campo una candidatura meno credibile a sindaco della città, dopo che Marinello aveva mollato l’incarico a metà mandato per fare il consigliere regionale.
Testimoniano, al contrario, che il centro sinistra e il PD con il candidato a sindaco Mariano Cattrini appaiono ai cittadini di Domodossola come un riferimento credibile per la crescita della loro città.
Tra 14 giorni c’è il ballottaggio ed il compito dei cittadini di Domodossola sarà semplice: scegliere chi tra Mariano Cattrini e Galvani potrà meglio fare il Sindaco.
Non più una battaglia tra liste, preferenze ai consiglieri e partiti ma una scelta sull’uomo e l’amministratore migliore.
Valuteranno il lavoro fatto nell’ultimo anno da sindaco reggente di Galvani ed i cinque fatti nel passato da Cattrini.
Speriamo e pensiamo che il confronto sarà a favore di Cattrini.
LA PROVINCIA SA CHE SI VOTA A DOMODOSSOLA? CONVOCATO IN CONTEMPORANEA IL CONSIGLIO PROVINCIALE.
Non è certo il massimo della correttezza istituzionale convocare un consiglio provinciale nel giorno stesso del voto e dello scrutinio a Domodossola.
Ma questo è successo nonostante la richiesta al presidente del consiglio Porini, del consigliere Graziobelli, di spostare la convocazione sapendo anche che, nell’ordine del giorno della seduta, non ci sono punti urgenti in discussione.
Una convocazione che mette in difficoltà alcuni consiglieri provinciali del capoluogo ossolano, messi di fronte alla scelta “se partecipare a uno piuttosto che all’altro importante momento democratico” (essendo anche Graziobelli rappresentate di lista).
Siamo di nuovo a sollecitarne lo spostamento, come fatto anche dal consigliere Lilliana Graziobelli con la lettera al prefetto che qui sotto riportiamo.
Ricordiamo al presidente del VCO Massimo Nobili che Domodossola è comune della sua provincia.
Lettera al Prefetto
La sottoscritta Lilliana Graziobelli, nell’esercizio delle funzioni di consigliera provinciale, sottopone alla Sua cortese attenzione la seguente questione.
In data 29 e 30 maggio prossimi venturi è previsto il ballottaggio per l’elezione del sindaco di Domodossola. La scrivente, nell’occasione, intende recarsi ai seggi in qualità di candidata al Consiglio comunale e rappresentate di lista.
Lunedì 30, nonostante l’importante appuntamento elettorale fosse di sicuro ben noto anche al Presidente del Consiglio provinciale, sig. Cesarino Porini, quest’ultimo ha convocato una seduta consigliare, mettendo la sottoscritta (e con me, credo, anche il consigliere Sterpone e l’assessore Pizzi, entrambi domesi) di fronte alla scelta se partecipare a uno piuttosto che all’altro importante momento democratico.
A nulla è valsa la mia richiesta di spostare la convocazione, istanza a mio giudizio non certo inammissibile, anche perché nell’odg del Consiglio non sono previsti punti che prevedano insormontabili scadenze temporali.
Tutto ciò premesso,
CHIEDO alla S. E.
di voler intervenire, utilizzando la sua riconosciuta e indiscussa moral suasion, presso il Presidente del Consiglio provinciale del Verbano Cusio Ossola per sollecitare lo spostamento in altra data della seduta del 30 maggio o, quantomeno, per censurare un comportamento incomprensibile che impedisce alla scrivente di poter pienamente esercitare le sue funzioni di candidata/rappresentate di lista e consigliera provinciale.
Distinti saluti.
Lilliana Graziobelli, consigliere provinciale PD
PD Ufficio stampa
Digitale terrestere: IL PD presenta un interpellanza in provincia con il consigliere Costa

Pubblichiamo il testo dell’interpellanza, presentata dal consigliere provinciale Stefano Costa, che chiede conto alla Provincia dei ritardi dei suoi interventi per arginare le difficoltà di recezione del digitatale terrestre in provincia, ed in particolar modo nelle valli.
Al Presidente della Provincia del Verbano Cusio Ossola
INTERPELLANZA
in merito all’incompleto adeguamento tecnico televisivo sul territorio provinciale che preclude la ricezione del digitale terrestre in molte vallate.
Considerato che dal 25 ottobre 2010 in tutta l’area tecnica 3, di cui fa parte il VCO, è avvenuto lo spegnimento di tutti gli impianti analogici con conseguente black out del segnale televisivo per molti utenti residenti nelle vallate non in possesso di un antenna parabolica e relativo decoder;
Considerato che l’accordo di programma tra Provincia e le tre Comunità Montane del VCO per estendere il segnale del digitale terrestre nelle località montane allora scoperte si è solo parzialmente concretizzato in un miglioramento del servizio;
Che la Provincia si era impegnata all’acquisto delle apparecchiature ed alla realizzazione di infrastrutture di diffusione del segnale televisivo del digitale terrestre con l’impiego di parte dei proventi dei canoni idrici relativi all’anno 2005;
Che le Comunità Montane hanno definito, con progetti operativi, quali ripetitori andavano adeguati assegnandone l’utilizzo alle televisioni che non coprivano le valli;
Che tali progetti, a detta del Presidente Nobili nel dicembre 2010, una volta inoltrati dalle Comunità Montane, dovevano essere approvati entro 30 giorni dalla Provincia che, in tempi stretti, avrebbe provveduto all’indizione della gara di appalto per l’acquisto della apparecchiature necessarie che verranno date in comodato d’uso gratuito alle Comunità Montane.
Che le stesse Comunità Montane dovevano occuparsi dell’installazione e poi dell’assegnazione dell’utilizzo dei ripetitori adeguati tecnologicamente alle emittenti le cui frequenze non arrivano nelle valli. Sempre le Comunità Montane, titolari dei tralicci (6 la Comunità Montana dei due Laghi e Cusio, 19 la Comunità Montana delle Valli dell’Ossola ed 8 la Comunità Montana del Verbano), dovevano ottenere l’autorizzazione dal competente Ispettorato per la ritrasmissione del segnale digitale con l’obiettivo è di giungere alla maggior copertura possibile entro il primo quadrimestre;
Che la Provincia si sarebbe fatta carico anche dei costi aggiuntivi nel caso fosse stato necessario un intervento di messa in sicurezza di alcuni ripetitori rimborsando le Comunità Montane delle spese sostenute, attraverso la presentazione all’Amministrazione Provinciale della completa rendicontazione.
Che, nonostante i buoni propositi sopra ricordati, la copertura attuale del segnale del digitale terrestre nelle valli del Verbano Cusio Ossola risulta ancora a “macchia di leopardo”: in alcune località arrivano i canali Mediaset ma non Rai e viceversa in altre ed in molte valli ancora latita il segnale delle emittenti locali più seguite.
Tutto ciò premesso e considerato, si interpella la S.V.
– Quali sono le cause ostative alla risoluzione di tale disservizio e quali iniziative la Provincia ha in essere, da sola o in concerto con altri enti locali quali comuni o comunità montane al fine di giungere finalmente ad una copertura totale dei residenti il Verbano Cusio Ossola.
Per la presente interrogazione si richiede l’inserimento al primo Consiglio Provinciale utile con risposta scritta resa a verbale di tale seduta.
IL CONSIGLIERE PROVINCIALE
Costa Stefano (consigliere PD)