La festa si apre dopo un articolato lavoro di alcune associazioni di volontariato presenti in città che hanno promosso una rete tra soggetti del non – profit che desiderano partecipare alla vita di Verbania in modo solidale, democratico e gratuit, e si svolgerà dal 5 al 8 luglio a Madonna di Campagna nel parco antistante alla chiesa.
Le associazioni hanno steso un Manifesto di intenti che promuove i valori costituzionali, il rispetto dell’integrità della persona umana ed i suoi diritti, la partecipazione dei cittadini alla gestione del bene comune e del sociale, la conservazione dell’ambiente, lo sviluppo sostenibile, l’economia solidale e la finanza etica. La rete di associazioni sostiene progettualità di pace e di convivenza democratica.
La festa è stata progettata per essere uno spazio di progettazione sociale aperto a tutti, una grande piazza dove chi vuole può portare il proprio apporto personale o associativo. Quattro serate con un momento di dibattito animato da quattro associazioni.
Giovedì sera 5. luglio il tema del confronto verte sulla proposta nata dal coordinamento giovanile sulla decrescita e lo sviluppo a misura della persona e nel rispetto di ognuno. Aperitivo alle ore 18,00 presso il cortile di Madonna di Campagna con dibattito coordinato da Lorenzo Lenzi e con i relatori: Bernasconi Francesco, Paolo Rizzi, Daniele Ruscigna. Cena per tutti con alcuni prodotti di provenienza biologica e a chilometro zero. Serata di teatro animato e costruito con le tecniche del teatro dell’oppresso della compagnia Antigone.
Venerdì 6. luglio è la volta della proposta di mani tese, che quest’anno ricorda la sua presenza da oltre 30 anni in città, e stimolerà le persone partecipanti sul tema della sovranità alimentare, Aperitivo ore 18,00 con l’ospite: Giosuè De Salva. Cena e aperitivo etnico a cura delle donne migranti. Post cena con i “foresteri ” musicisti che raccontano attraverso la musica i colori del mondo, colori che si trasformano in armonia musicale e narrano l’epopea di popoli e credenze di popoli lontani.
La legalità il tema sovrano di sabato 7 luglio. L’associazione Libera di Verbania propone l’esperienza di vita Mazzara del Vallo. Nel post cena concerto dei Marsalesi con le loro passionalità musicale tipica delle loro terre.
Domenica 8 luglio alle ore 18,oo aperitivo equo e solidale per confrontarci con il coordinamento di Banca etica di Verbania sulla complessità della finanza etica. Gli stimoli di riflessione saranno promossi da Riccardo Milano, Andrea Saroli. Seguiranno i giovani cantanti e musicista della nostra città: Sformat, Jolly Helloex, Toxicsax
RILANCIAMO I TERRITORI MONTANI
L’approvazione bipartisan della mozione da noi presentata, insieme a quella della maggioranza, nel Consiglio regionale straordinario richiesto dal PD sul tema della montagna, rappresenta una tappa importante per il rilancio su basi nuove di un territorio, quello alpino, che occupa il 52% della superficie del Piemonte.
L’avvio del percorso di costruzione della Macroregione Alpina, che avviene proprio in queste ore, rappresenta infatti un’occasione imprescindibile per guardare a questi territori con occhi nuovi. Le possibilità di coordinamento e sinergia di politiche e risorse che la macroregione offre sul piano comunitario è un’opportunità da non perdere per una politica seria sulla montagna.
Ma questo non è tutto. Il fatto che nel programma di aiuti comunitari 2014-2020 alla montagna venga per la prima volta riconosciuto un capitolo specifico, e che proprio in questi mesi sia in discussione in Regione il nuovo modello istituzionale di governo che subentrerà alle Comunità montane, rappresentano un’occasione per ridiscutere e rilanciare il futuro dei territori montani.
Perché questo avvenga è però necessario, come è chiaramente indicato nella mozione, che il Consiglio regionale diventi centro di discussione e di decisione su questi temi, e che le Comunità locali interessate vengano coinvolte nel confronto e nelle decisioni. Il fatto che su queste proposte si sia registrata la convergenza dei gruppi in Consiglio regionale e l’apprezzamento del presidente Cota ci rafforza nell’idea che la discussione di oggi non sia stata un semplice esercizio retorico, ma un impegno concreto per il rilancio su nuove basi dei territori montani piemontesi.
Alla Giunta regionale chiediamo però coerenza: alle Unioni dei Comuni montani si affidino le stesse funzioni che la legge regionale 16 considera come indispensabili per lo sviluppo economico della montagna. Né si può pensare che le politiche della montagna possano essere correttamente affrontate su grandi aree territoriali, e poi in Piemonte pensare a microaree territoriali. Non si può rafforzare la montagna frammentando e parcellizzando il sistema di governo.
Aldo Reschinga
ORDINE DEL GIORNO SUL FUTURO DELLA PROVINCIA
Di seguito l’Ordine del Giorno presentato dal capogruppo Paolo Ravaioli in merito al futuro della provincia
Il sottoscritto Capogruppo Paolo Ravaioli, a nome dell’intero Gruppo Consiliare del Partito Democratico,
– preso atto, dalle notizie apparse sugli organi di stampa, dell’ipotesi di accorpamento delle Provincie piemontesi che prevede la fusione in un ente di gestione di area vasta del Verbano Cusio Ossola con Novara, Biella, Vercelli;
– atteso che questo Consiglio provinciale aveva deliberato e dato mandato al Presidente di “tutelare” la specificità montana del V.C.O, riconosciuta dall’art.8 dello statuto regionale;
– constatato che, proprio in questa fase di costituzione di un ipotetico nuovo ente è necessario costruire e proporre nelle sedi di confronto un progetto di organizzazione del nostro territorio , maturato con tutti i soggetti portatori di interessi;
– considerato che non è ipotizzabile delegare ai soli momenti istituzionali l’elaborazione del ogetto decisivo per il futuro del Verbano Cusio Ossola
con la presente
CHIEDE
la costituzione di apposita Commissione Consiliare, che elabori e prospetti le specificità,del VCO, anche avvalendosi di contributi diversi, allo scopo di presentare ai tavoli di discussione e confronto istituzionale sulla organizzazione della nuova provincia, una piattaforma di bisogni del nostro territorio e quindi di esigenze alle quali non è possibile rinunciare.
Per il Gruppo Consiliare del Partito Democratico
Il capogruppo Paolo Ravaioli
TAGLIO DI RISORSE PER I PARCHI PIEMONTESI
UNA NUOVA PRIMAVERA DEI DIRITTI CIVILI
Sono arciconvinto che la battaglia per il riconoscimento dei diritti per tutti sia un fatto di puro buonsenso, dove non contano le appartenenze ma il tasso di civiltà. Dire, come ha fatto il segretario del Pd che è “inaccettabile che in Italia non vi sia un testo normativo che conferisca alle coppie omosessuali dignità sociale e presidio giuridico”, equivale a prendere atto di una realtà amara a cui porre riparo. Non è giustificabile che questo Parlamento non sia nemmeno riuscito a varare una legge contro l’omofobia. E’ su questi temi, legati alla regolarizzazione delle unioni civili, a cui vanno aggiunti il divorzio breve, l’introduzione del diritto di cittadinanza per i figli degli immigrati nati in Italia e il testamento biologico, che si giocherà la capacità di parlare al Paese da parte della classe politica più avveduta e aperta. L’esperienza europea ci dice che questi sono temi che fanno parte dell’identità delle persone progressiste. Dunque, l’apertura del leader del Pd sulle unioni civili è una posizione di maturità e di civiltà; e chi la contrasta sbaglia clamorosamente. C’è una domanda di cambiamento e di diritti che viene dal Paese e non può rimanere inascoltata, poiché tanta parte dell’opinione pubblica italiana si aspetta di vedere dei fatti concreti. Non è accettabile che ci siano cittadini senza diritti. L’ultimo rapporto Eurispes riportava, in percentuali, cosa ne pensano gli italiani su questi temi. E diceva che i nostri concittadini ( il 58,9%) si sono finalmente resi conto che urge una legge che regolarizzi le unioni civili, anche quelle omosessuali. Significa che una netta maggioranza ritiene l’omosessualità una forma legittima d’amore e che occorre tenerne conto rispondendo ad una domanda di civiltà e di modernità davanti alla quale non è più pensabile far finta di nulla. C’è un obiezione ricorrente: la crisi economica e sociale è la priorità assoluta su cui concentrare le attenzioni. Verissimo. Ma è pure altrettanto vero che i diritti civili non sono un ammennicolo ma una delle questioni-cardine di una moderna democrazia. Dunque, nessun alibi. Si può e si deve fare l’uno e l’altro, oltre gli schieramenti di appartenenza, per non restare il fanalino di coda dell’Europa. In Gran Bretagna il premier conservatore David Cameron ha aperto all’ipotesi di legalizzare le nozze gay entro il 2015. I due principali leader progressisti mondiali attualmente al governo, Barack Obama e Francois Hollande, si sono espressi a favore del diritto a sposarsi per le coppie gay. E la risoluzione approvata recentemente dal Parlamento di Strasburgo parla chiaro (per quanto non sia vincolante): i governi non devono imporre “definizioni restrittive di famiglia”. Credo sia tempo di proporre per l`Italia una nuova primavera dei diritti civili.
Marco Travaglini
CORDOGLIO PER GIULIO CESARE RATTAZZI
Il Partito Democratico del Vco esprime profondo cordoglio per la morte di Giulio Cesare Rattazzi il quale, nonostante da anni si era trasferito a Torino, è stato per molti un punto di riferimento per la vita politica ed amministrativa della città di Verbania.
Vice Presidente del Consiglio comunale di Torino e membro della segreteria regionale del Partito Democratico, Ratazzi ha creduto profondamente nel progetto democratico fin dai suoi albori.
“Per noi giovani amministratori era un esempio “ ricorda oggi con affetto Aldo Reschigna. Ed è proprio il consigliere regionale del Pd a ricordare la lungimiranza politica di Rattazzi che, alla testa dell’assessorato alle finanze della città di Verbania istituì il consiglio tributario. “E’ stato una antesignano dei tempi. Oggi si parla tanto di lotta all’evasione. Inizio anni ’90 quando istituì questo consiglio pochi capirono il suo scopo. Eppure era nato per lavorare in sinergia con l’agenzia dell’entrate “.
Alla sua famiglia e a tutti i suoi cari, va il nostro sentito cordoglio.