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Salva la Scuola! 26-27-29 settemre


Venerdì 26, sabato 27 settembre davanti alle scuole secondarie superiori della nostra provincia, i Giovani Democratici incontreranno gli studenti per presentare la campagna Nazionale del Partito Democratico "Salva La Scuola", contro i tagli alla scuola pubblica, per una scuola più moderna, per investire anziché disinvestire sui giovani, sulla conoscenza e sul futuro del nostro Paese.
Alle numerosi iniziative parteciperanno anche l’Assessore Provinciale all’Istruzione Liliana Graziobelli , il coordinatore provinciale dei Giovani Democratici Marco Tartari e molte ragazze e ragazzi per dire "No" ai tagli alla scuola ma per una politica di investimento in cultura, conoscenza ed innovazione.
Le iniziative si terranno:

  • a Verbania, davanti all’Istituto Cobianchi venerdì 26 dalle 12 alle 14, sabato 27 alle 12 all’istituto Cavalieri;
  • a Domodossola, sabato 27 dalle 12 davanti al Liceo Spezia;
  • ad Omegna, sabato 27 dalle 12 davanti al Liceo Scientifico e Artistico;

Invitiamo tutti i cittadini ed in particolare i giovani a partecipare. Ulteriori iniziative saranno segnalate su questo sito. Di sequito il link alla proposta "Salva La Scuola" del Partito Democratico.
La conferenza stampa si terrà giovedì 25 settembre alle ore 17.00 presso la sede del Coordinamento Provinciale PD del VCO, in via Roma 24 Verbania Intra.

Corso di formazione politica 2008


Il corso è gratutio e aperto a tutti, in particolare è rivolto ai giovani interessati a prestare la loro attività nel partito al servizio della comunità.
Obiettivo del corso è fornire strumenti di analisi per comprendere le esigenze e i bisogni dei cittadini, nel rispetto degli assetti istituzionali, delle competenze e dell’efficienza delle amministrazioni, imparare a comunicare efficacemente con i cittadini per far crescere il partito insieme alla comunità e alle sue istituzioni democratiche (vedi volantino allegato)
Conferma subito la tua iscrizione al corso entro il 20sett indicando nome e cognome, indirizzo, telefono ed eventualmente indirizzo e-mail, telefonando allo 0323.401272 o inviando una e-mail a: info@partitodemocratico.vb.it

l’On Zacchera “stia sereno”

Replica del presidente Ravaioli all’on. Marco Zacchera su Expo 2015
image “La Provincia ha preso contatti col sindaco Moratti l’anno scorso, quando Milano non si era ancora aggiudicata l’Expo, per ricordare che il Verbano Cusio Ossola dispone di due eccellenze da impiegare nel 2015: strutture alberghiere di assoluto pregio per ospitare i visitatori e materiale da costruzione altrettanto pregiato per le opere e le strutture della fiera. Ci siamo mossi addirittura in anticipo, prima ancora che il capoluogo lombardo diventasse ufficialmente sede dell’importante manifestazione.
In secondo luogo, sono già alla seconda riunione a cui partecipo nell’ambito dell’associazione “Province del Nord-Ovest” per calibrare un progetto di collaborazione con Milano che coinvolga le province più prossime al capoluogo lombardo. In questo senso, il presidente della Provincia di Milano, Filippo Penati, mi ha assicurato grande attenzione verso le proposte del Verbano Cusio Ossola.
Da ultimo, con la nostra Camera di Commercio e le Province di Novara e Varese stiamo ripensando un vecchio progetto turistico nell’ottica dell’Expo 2015. Questo progetto dovrebbe portare nel Verbano Cusio Ossola – oltre ovviamente alle altre due zone ricordate – dei grandi eventi culturali che siano di richiamo per i milioni di visitatori che affolleranno l’Expo.
Zacchera dunque stia sereno, la Provincia è al lavoro per connettersi ad un’iniziativa di sicuro interesse per tutto il Nord Italia”.

 

Riforma federale: i idubbi della nostra provincia

image La Provincia del Verbano Cusio Ossola è preoccupata del disegno di legge in materia di federalismo fiscale approvato ieri dal governo.
E con lei altre Amministrazioni provinciali condividono qualche timore, come è emerso venerdì scorso a Roma durante l’Assemblea nazionale delle Province a cui ha partecipato l’assessore al Bilancio e vicepresidente Giuseppe Grieco.
“Ieri a Roma – esordisce il vicepresidente Grieco – abbiamo discusso su una bozza di legge in parte diversa da quella poi effettivamente approvata qualche ora dopo dal Consiglio dei ministri. Staremo a vedere: la nuova versione è molto più sfumata, ma proprio questa indeterminatezza potrebbe far rientrare dalla finestra i punti che preoccupano”.
Giuseppe Grieco non è critico sull’impianto generale della riforma costruita dal ministro Calderoli: “Condivido il principio di autonomia di entrata e di spesa, l’obiettivo di superare il concetto di spesa storica, l’istituzione del fondo perequativo”. Le preoccupazioni, si legge in un documento che il vicepresidente Grieco ha illustrato durante l’assemblea, derivano dalla proposta di finanziare le Province attraverso l’imposizione fiscale relativa agli autoveicoli e alle accise sulla benzina e sul gasolio. Il numero delle automobili posseduto dai residenti potrebbe cosi diventare variabile direttamente proporzionale alle entrate dell’ente: più auto ci sono più la Provincia incassa.
“Se questa linea di pensiero – dice il vicepresidente – dovesse essere successivamente confermata, il Verbano Cusio Ossola sarà tra le Province più penalizzate, data la bassa densità demografica che fa purtroppo il paio con una vasta dimensione territoriale. Soprattutto se pensiamo – tanto per fare un esempio – alla nostra viabilità, in prevalenza montana, che comporta costi superiori a quelli medi del resto d’Italia”.
“Anche l’eventuale compenso tra zona più o meno svantaggiate non deve essere calcolato sulla base di una quota uniforme per abitante, come vorrebbe qualcuno, ma sulla base delle caratteristiche specifiche del territorio, come ad esempio il numero di km di strade di montagna” conclude Grieco.

Verbania, 12.09.2008

Ufficio Stampa
Provincia del
Verbano Cusio Ossola

Un’agricoltura moderna per il VCO

image l’agricoltura del VCO ha riposto numerose aspettative sul Piano di Sviluppo Rurale varato dalla Regione.
La nostra agricoltura provinciale, com’è noto, si regge principalmente su due significativi comparti: la floricoltura e la zootecnia bovina da latte per la produzione di formaggi. In questi ultimi anni si è potuto assistere allo sviluppo ed al consolidamento di un agricoltura che ha saputo diversificarsi individuando nuovi ed interessanti filoni produttivi. l’apicoltura, l’allevamento caprino da latte e più recentemente la viticoltura (che ha da poco avviato le procedure per la richiesta di riconoscimento della DOC vino ossolano), sono produzioni interessanti per lo sviluppo agricolo nelle valli e nei territori montani, cosi come tutte le attività di trasformazione dei prodotti agricoli (marmellate, confetture, conservazione di verdure, ect.) hanno creato una rete diffusa di piccole aziende che contribuisce in modo significativo a strutturare la vivace attività agrituristica del territorio. Le misure contenute nel PSR offrono buone opportunità ed un concreto sostegno, soprattutto a quei giovani che sono impegnati ad avviare nuove imprese agricole. Per la floricoltura vale la "fotografia" che emerge da una recente condotta dall’ISTAT. Dal 2000 al 2005 la superficie piemontese investita a vivai floricoli è più che raddoppiata, con un incremento del 104,5% .l’attività florovivaistica continua dunque a mantenere significativi ritmi di crescita, ed ha trovato nella costituzione del Distretto floricolo del VCO, Novara e Biella la sede opportuna per individuare ed orientare le proprie politiche di sviluppo. Anche in questo caso il PSR offre una risposta alle necessità di sviluppo delle singole aziende, fatto di ammodernamento strutturale e tecnologico, ed ai problemi più generali del settore che riguardano la logistica, la conservazione e la promozione dei fiori e delle piante tipiche del Lago Maggiore. Infine, la zootecnia da latte che deve affrontare significativi investimenti legati agli adeguamenti strutturali imposti dalle piu’ recenti normative Comunitarie in materia di ambiente, igiene sanità e benessere animale. Una prima risposta a queste necessità di ammodernamento è stata offerta dal Piano Zootecnico Provinciale. Ma è di vitale importanza porsi il problema della valorizzazione delle produzioni casearie, oggi rappresentate in gran parte dai formaggi prodotti dalla latteria sociale Antigoriana cooperativa , che ben rappresenta il territorio ossolano nel volume del latte trattato e nella qualità della proposta. La produzione e la valorizzazione delle produzioni casearie ossolane non può prescindere da una seria presa di coscienza ( ad ogni livello)della necessità di individuare, delimitare e proteggere i terreni agricoli delle zone montane perché senza terra coltivabile con le moderne tecniche, non c’è futuro.

Marco Travaglini, consigliere regionale Pd

La nuova politica forestale del Piemonte

image Uno dei temi più delicati, nel dibattito sulla nuova legge forestale regionale, sarà quello della costituzione di forme associate di gestione, in modo da individuare l’ambito territoriale ottimale, le forme giuridiche, gli statuti che definiscono le regole di funzionamento degli organismi associativi.  Associare le proprietà è indispensabile:  per fare cosa? Per pianificare la gestione sostenibile, per effettuare gli interventi selvicolturali necessari per migliorare i boschi siano essi produttivi o di protezione, per gestire i tagli in modo da valorizzare il legno tagliato.
La gestione su ampie superfici consente risparmi di scala negli interventi di selvicoltura e anche di disporre di una maggiore quantità di legname e quindi di andare sul mercato con una forza contrattuale maggiore.
È nostra intenzione incentivare tutte quelle forme associate di gestione forestale che valorizzano la filiera, sia essa finalizzata al legno di qualità possibilmente dotata di certificazione internazionale, sia essa una filiera energetica, che un consorzio forestale faccia quindi anche la prima lavorazione del legno, gestisca un impianto a biomassa per il teleriscaldamento su scala locale. Insomma, l’obiettivo è che si valorizzi la materia prima locale con azioni che mantengano il valore aggiunto sul posto. Il bosco rappresenta una risorsa che ha bisogno di essere coltivata per dare frutti: l’abbandono ,infatti, crea più problemi di quanti non si immagini con schianti, crolli, incendi, invasione di parassiti. Gestire i boschi significa anche lavorare per ridurre i rischi di questo tipo, tenendoli sotto controllo. Garantire la presenza di infrastrutture è fondamentale per raggiungere i boschi. Occorre che vi siano piste adatte al lavoro forestale e che l’infrastrutturazione risponda a criteri di pianificazione generale del territorio montano: piste utili per la pratica della selvicoltura, per raggiungere gli alpeggi, per le emergenze. Le comunità montane e le province avranno il compito di pianificare gli interventi secondo le priorità che decideranno, inserendoli nei piani territoriali, che la Regione provvederà a finanziare. Il disegno di legge, nella sua norma finanziaria, prevede di mettere a disposizione per la costituzione dei consorzi, per i piani delle comunità montane e delle province, per le iniziative di formazione e ricerca, 55 milioni di euro in tre anni , garantendo poi per i successivi dieci anni un gettito pari a un punto percentuale dell’Irpef regionale. Sono soldi che devono servire a innescare un processo di sviluppo.  Ma questo non era e non  è sufficiente per chiudere il cerchio di una politica forestale regionale efficace: occorre affrontare i temi della pianificazione, delle autorizzazioni amministrative, unificare le prescrizioni che adesso sono su base provinciale, e in generale tutti gli aspetti di tutela dei boschi. Questa partita , oggetto del secondo disegno di legge, oggi è stata riassunta nel testo unificato. C’è poi un’iniziativa legislativa sulla materia dell’antincendio boschivo per rispondere alla sollecitazione di una legge nazionale ed un’altra  sulla tutela e valorizzazione dei pascoli montani. Noi avvertiamo l’esigenza  di arrivare ad una legislazione organica. Non dimentichiamo, tra l’altro, che il tema dell’utilizzo delle risorse forestali ed in particolare delle biomasse di scarto, s’intreccia con il grande tema dell’uso di risorse rinnovabili, campo nel quale il nostro paese deve recuperare un grande ritardo rispetto ad altre realtà europee.
Marco Travaglini, consigliere regionale PD