La notizia è giunta improvvisa: il premier Matteo Renzi, visiterà domani martedì 19 luglio lo stabilimento Alessi di Crusinallo di Omegna.
Atteso per le 12.10, in arrivo da una visita allo allo stabilimento “Cimberio” di Berzonno di Pogno (No); Renzi terrà un breve incontro con la proprietà e -pare – con alcuni imprenditori della zona. Previsto anche un incontro con le maestranze dello stabilimento cusiano. Un vista breve, della durata di un’ora circa che vedrà il primo ministro ripartire subito alla volta di Napoli per una visita alla fondazione Telethon di Pozzuoli. Un incontro, quello di Omegna, ristretto e stabilito all’ultimo momento. Oggi, intanto sono in corso sopralluoghi delle forze dell’ordine e dell’ufficio stampa di palazzo Chigi per mettere a punto norme di sicurezza e protocollo.
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VENETO BANCA: ISTITUIRE COMMISSIONE D’INCHIESTA
Accertare fino in fondo le responsabilità di chi ha portato Veneto Banca e Popolare di Vicenza sull’orlo del fallimento.
Non solo: estendere in futuro, se ci fossero le medesime condizioni, le misure volte al ristoro degli investitori dei quattro istituti di credito in liquidazione anche agli investitori delle due banche interessate.
E infine introdurre misure di tutela delle imprese esposte con affidamenti presso Veneto Banca e Popolare di Vicenza che si trovano oggi in crisi di liquidità.
E’ quanto si è impegnato a fare il Governo che ieri in aula alla Camera ha accolto, durante la conversione in legge del Decreto Banche, l’ordine del giorno predisposto dal Partito Democratico e sottoscritto dai deputati Rubinato, Borghi, Ginato, Moretto, Rotta, De Menech, Mognato, Zardini, Naccarato a cui ha aggiunto la firma anche il deputato Palese del gruppo Misto Conservatori e Riformisti.
“Senza l’intervento del fondo Atlante, messo in campo con l’assenso del Governo, oggi ci troveremmo dinanzi ad un gravissimo rischio per l’intero settore del credito del Paese – osserva l’onorevole Enrico Borghi, capogruppo Pd in VIII commissione a Montecitorio – considerato che la distruzione del valore delle due popolari venete, che coinvolgono anche il territorio della ex Banca Popolare di Intra, ammonta ad almeno 10 miliardi di euro. Ci sono migliaia di risparmiatori e imprese, per la maggiore parte vittime di scelte gestionali e meccanismi fraudolenti oggetto di indagine da parte della magistratura, a cui è dovuta una risposta di giustizia. Per questo il primo passo deve essere l’accertamento delle responsabilità: le indagini devono essere fatte bene e presto, anche rafforzando le risorse umane e strumentali necessarie all’operatività degli uffici giudiziari che stanno indagando i vertici aziendali, e istituendo una Commissione d’inchiesta parlamentare”.
Ciò che preoccupa i firmatari dell’ordine del giorno sono anche le ricadute che la crisi dei due istituti di credito sta provocando sul tessuto produttivo dei territori interessati. “La stringente necessità di reintegrare il capitale delle banche in questione – spiegano gli stessi – può comportare la richiesta di rientro immediato da affidamenti bancari commerciali a imprese che in molti casi avevano dei fidi garantiti anche attraverso le azioni che la medesima banca costringeva ad acquistare quale condizione del prestito. Noi riteniamo invece che nessun rientro anticipato possa essere previsto a favore di istituti che conoscevano il reale valore delle azioni poste a garanzia e chiediamo che siano messe in atto tutte le iniziative di tutela anche attraverso i meccanismi di garanzia e co-garanzia previsti dalle leggi vigenti”.
On. Enrico Borghi
Roma, 29 giugno 2016
Da oggi non si pagano più Imu e tasi. Meno tasse
il 16 giugno si pagano le tasse. Non un giorno di festa, quindi. Ma quest’anno se ne pagano meno. Quasi venti milioni di famiglie italiane da oggi non pagheranno la Tasi sulla prima casa così come non pagheranno Imu e Irap agricola e Imu su imbullonati.
Nello stesso giorno le imprese che hanno assunto lavoratori a tempo indeterminato vedranno una riduzione dell’Irap come mai prima.
E’ una riduzione di tasse senza precedenti negli ultimi vent’anni. Lo abbiamo fatto e continueremo a farlo per colmare il deficit di futuro che l’Italia ha accumulato e che ha una misura molto concreta: il livello degli investimenti, pubblici e privati, sceso drammaticamente dal 2011 al 2014.
Il 2015 è stato l’anno dell’inversione di tendenza, con il recupero dell’1% di PIL: il 2016 dovrà essere l’anno della ripresa consolidata
Si è fatto molto per tagliare le tasse e per cambiare il Paese: dagli 80 euro alla decontribuzione sui neoassunti al super ammortamento, dalla fine dell’Imu agricola e sugli imbullonati al nuovo regime dei minimi per le partite Iva. Ma non solo: accanto alla partita economica c’è quella legata ai diritti civili, alla pubblica amministrazione, alle riforme istituzionali, agli investimenti su scuola, ricerca, cultura, settori sui quali fino ad ora si era abbattuta più di tutti la scure dei tagli.
Stiamo colmando il deficit economico ma soprattutto quello di futuro che il nostro Paese ha accumulato in questi anni. E vogliamo farlo insieme a tutti quelli che hanno a cuore il cambiamento necessario perché l’Italia riparta.
Il 16 giugno è un giorno in cui un altro passo è stato fatto.
Cordiali saluti
PD VCO
Il treno é partito e non si ferma più

Frontalieri: se ne discute a Cannobio sabato 2 aprile
Il PD organizza un incontro pubblico sul tema “verso l’accordo fiscale tra Italia e Svizzera: quali conseguenze per il frontalierato” per sabato 2 aprile 2016 dalle ore 09.30 presso il Nuovo teatro a Cannobio.
A questo link è scaricabile il volantino Incontro pubblico frontalieri 2 aprile 2016 cannobio.
Interverranno l’on. Enrico Borghi capogruppo PD commissione ambiente territorio e lavori pubblici e Mirko Dolzadelli
segretario nazionale frontalieri Cisl, del Comitato Generale Italiani all’Estero del MAE.
Saranno presenti Stefano Costa presidente provincia del VCO,
Aldo Reschigna vicepresidente regione Piemonte, Antonella Trapani segretario provinciale PD.
Presiede Domenico Mugnano, segretario circolo PD Alto Verbano.
Un incontro per affrontare nel merito i problemi concreti derivanti dall’accordo tra Italia e Svizzera sul futuro del frontalierato.
Sarà illustrata la mozione votata alla Camera dei Deputati lo scorso febbraio sul tema, primo firmatario l’on. Enrico Borghi.
Sono invitati i rappresentanti dei lavoratori frontalieri, gli amministratori locali, le categorie economiche, sociali, sindacali e tutti i cittadini interessati.
Partito Democratico
Circolo Alto Verbano
Coordinamento Provinciale VCO
Frontalieri: in Provincia lunedì 21 marzo l’On. Mercedes Bresso
Lunedì 21 marzo alle ore 17,00, presso la sede della Provincia a Tecnoparco, l’europarlamentare Mercedes Bresso, l’On Enrico Borghi ed il Presidente Stefano Costa si incontreranno con il “Gruppo di Lavoro Tecnico sui temi dell’Economia Frontaliera”. “Sarà l’occasione – dichiara il Presidente Costa – per avere importanti aggiornamenti sulle materie interessanti il lavoro frontaliero sia in ambito nazionale sia di Unione Europea”.
Precedentemente a questo appuntamento ci sarà, sempre in Provincia, un approfondito aggiornamento sull’argomento “Rete natura 2000 – SIC e ZPS”, alla luce del recente passaggio di competenza alla Provincia del Verbano Cusio Ossola.
La riunione vedrà la partecipazione dei Sindaci di Formazza, Macugnaga, Premia e Trasquera, dei Presidenti delle Unioni Montane delle Valli Ossola, dell’Alta Valle Ossola e della Media Ossola oltre alle Associazioni di categoria interessate, agli Ordini professionali ed ai Collegi, al Presidente Consorzio fiori tipici del Lago Maggiore, al Presidente di Areb Piemonte – Associazione Regionale Boscaioli ed al dr. Eugenio Carlini dell’Istituto Oikos onlus.
Dal Comunicato Stampa Provincia del VCO