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Manifestazione per il lavoro a Villadossola

image Giovedì 20 maggio nell’ambito dello SCIOPERO di 4 ORE promosso dai sindacati CGIL CISL e UIL per tutte le aziende in crisi, si terrà una manifestazione a Villadossola.
Concentramento alle ore 10,30 davanti all’ingresso adiacente allo scalo ferroviario della SIDER SCAL (ex SISMA)
corteo per le vie cittadine e conclusioni con comizio in Piazza Repubblica.
IL partito Democratico invita tutti i propri iscritti e simpatizzanti e tutti i cittadini del VCO a partecipare.

1° maggio senza la Provincia: interrogazione

image Pubblichiamo l’interrogazione che ha presentato in provincia Lilliana Graziobelli (consigliere provinciale e segretario PD del VCO) in merito all’assenza della Provincia alla manifestazione del primo maggio ad Omegna.
Premesso che la Festa del 1° Maggio rappresenta una ricorrenza ancora molto sentita in tutt’Italia, Verbano Cusio Ossola compreso, perché rappresenta un sincero momento di festa per celebrare e ricordare tante battaglie dei lavoratori che, nel corso del Novecento, hanno portato alla conquista di diritti fondamentali, dalla riduzione dell’orario ai benefici previdenziali e assistenziali, alle tutele previste dallo Statuto dei Lavoratori. Visto:
– che anche nel Verbano Cusio Ossola, come in migliaia di altre località italiane, si è svolta una manifestazione provinciale che ha riunito lavoratori, esponenti sindacali, amministratori e politici locali per celebrare il 1° Maggio in un momento in cui il diritto al lavoro è posto in discussione dalla grave congiuntura vissuta nel Paese e nella nostra zona in particolare, dove sono decine le piccole e medie imprese in crisi che non rinnovano i contratti a tempo determinato e fanno largo ricorso agli ammortizzatori sociali, con pesanti ripercussioni su tutto il tessuto economico e sociale del Verbano Cusio Ossola;
– che molto opportunamente la ricordata manifestazione provinciale è stata organizzata a Omegna, dove un corteo è partito dalla fabbrica simbolo di questa triste stagione, la Bialetti, per poi attraversare le strade della città e raggiungere la sede del comizio finale.
Rilevato:
– che la manifestazione ha visto la significativa partecipazione di centinaia di persone, con delegazioni di lavoratori in rappresentanza di Alessi, Lagostina, Acetati e Sitcupro e con gli operatori commerciali omegnesi che hanno abbassato momentaneamente le serrande dei negozi in segno di vicinanza ai lavoratori in lotta per la difesa del posto di lavoro;
– che alla manifestazione erano presenti le autorità cittadine di Omegna a partire dal primo cittadino Antonio Quaretta, numerosi esponenti politici locali di entrambi gli schieramenti, e i rappresentanti e i gonfaloni dei Comuni di Casale Corte Cerro, Pieve Vergonte e Verbania.
Rilevato inoltre che a rappresentare la Provincia non era presente ne il gonfalone ne il presidente Nobili e nessun assessore
Ricordata ancora una volta l’importanza della Festa del 1° Maggio celebrata a Omegna, soprattutto di questi tempi che vedono il Verbano Cusio Ossola aggredito da una crisi di cui si stenta a vedere la fine, sottolineata l’importanza della presenza la più nutrita e “visibile” possibile dell’Amministrazione Provinciale a fianco di chi rischia purtroppo concretamente di perdere il proprio posto di lavoro con poche speranze, almeno nell’immediato, di trovare un’alternativa occupazionale e, infine, rammentata l’origine omegnese del presidente Nobili, origine che dovrebbe renderlo molto attento e partecipe a una vicenda che in modo così pesante e drammatico incide sulla sua città.
Interroga la SV
per sapere le motivazioni che hanno impedito la presenza Sua e del gonfalone della Provincia alla manifestazione del 1° Maggio a Omegna

Con l’occasione porgo cordiali saluti
Lilliana Graziobelli

1° maggio nel VCO: le principali iniziative

image Segnaliamo le principali iniziative di sabato 1° maggio: un appuntamento quanto mai sentito in questo periodo di profonda crisi.
– La principale sarà la manifestazione organizzata unitariamente da CGIL, CISL e UIL del VCO: corteo che partirà dalle 10 dal piazzale della Bialetti ad Omegna e raggiungerà il municipio dove si terrà il comizio di Vincenzo Scudieri, segretario generale della CGIL Piemonte.
– Organizzato dal CIRCOLO ARCI CASA DEL POPOLO il tradizionale appuntamento a Gravellona Toce. Dalle ore 10 – Ritrovo e partenza corteo presso Casa del Popolo, ore 11 – Concerto del Corpo Musicale S.Cecilia di Gravellona Toce. Interventi di MARCO TRAVAGLINI, ore 12 – Rinfresco, ore 12.30 – Pranzo al Circolo ARCI. E’ gradita la prenotazione entro il 29.04.2010 telefonando allo 0323.848072 (Circolo Arci).

– Appuntamento anche a Ghiffa, oganizzato dal circolo PD presso la Polisportiva RED a Ronco di Ghiffa.
Ore 10,00 Ritrovo per stare in compagnia, ore 11,00 Aperitivo con antipasti con assaggi di salumi vari, ore 11,15 Esibizione della Banda Musicale Ghiffese, ore 12,30 pranzo con Polenta con Brasato, Gorgonzola, Verdure alla griglia, Salamini alla griglia, Vino a volontà, ore 13,30 incanto delle Torte del 1° maggio, ore 16,00 Estrazione della Sottoscrizione a Premi. Tutto a soli 15,00 €

Working class fest presso l’area feste la Lucciola / Titty Twister a Villadossola dalle ore 12 sino a notte.
Concerto con i gruppi: Purple Eyes, Antustupro, Morning Glory, Pirhana Clique, Edith, Old Morgen. Leo Minor, Groundfloor.Musica con i dj Nolo, Maisa, Zio Rene, Evan Far. Retrospettiva cinematografica "dalla catena di montaggio al call center". Birra, drink e grigliata all day.

CRISI: NON BASTERANNO LE PAROLE

image Pensavamo la campagna elettorale fosse finita.
Invece nei giorni scorsi i mass media locali hanno riportato la lettera del Presidente della Provincia del VCO Massimo Nobili al Presidente Berlusconi in cui chiede, pubblicamente, l’intervento del Premier per salvare (da chi? da cosa?) quel che è rimasto dell’industria del nostro territorio.
Appello condivisibile se non fosse che PDL e Lega governano tutte le istituzioni coinvolte: Comuni (Verbania, Omegna, Domodossola), Provincia, Regione e Stato e per questo una lettera diffusa a mezzo stampa pare essere un segno di debolezza degli amministratori, mancanza di pragmatismo, incapacità di dare una risposta concreta al territorio.
Per questo ancora una volta ci troviamo di fronte ad una spiazzante richiesta a colui pare abbia sempre un jolly da giocare in ogni situazione di crisi politica, economica e sociale, anche con Bialetti, Acetati ecc. Peccato che di jolly nel mazzo ce ne sono quattro ed alcune regole prima o poi vanno rispettate: non bastano parole e sorrisi a salvare posti di lavoro, a ridare fiato agli investimenti ad un settore industriale in crisi.
Servono prospettive a lungo termine, capacità e serietà della politica non solo se si vuole tornare a crescere ma anche a mantenere l’esistente.
Imprenditori e lavoratori aspettano un progetto e non sempre e solo parole che di concreto hanno ben poco.
Il Partito Democratico offre la propria disponibilità, conoscenza e le sue energie migliori per costruire il futuro del nostro territorio.
Per questo chiediamo un confronto serio e la costituzione di un tavolo istituzionale serio, aperto a tutti i soggetti coinvolti (lavoratori, sindacati, imprenditori, istituzioni) per non ricadere sempre nel gioco di chi la spara più grossa per poi contare morti e feriti dell’ennesima operazione mediatica della destra a cui nessuno ormai crede più.

Marco Tartari
responsabile Giovani Democratici VCO
della segreteria provinciale PD

LAVORO: IL GOVERNO SCONGIURI LA DELOCALIZZAZIONE DELLA BIALETTI

image Ricordando la manifestazione dei lavoratori della Bialetti giovedì 15 aprile delle 16.30 davati allo stabilimento di Crusinallo, riportiamo una dichiarazione di Cesare Damiano, responsabile nazionale del Pd sui temi del lavoro.
"Dopo l’annuncio della decisione della Bialetti di chiudere lo storico stabilimento di Omegna per spostare la produzione delle caffettiere in Cina, il Pd ha presentato un’interrogazione al governo."
Lo dichiara il deputato democratico Cesare Damiano, primo firmatario dell’atto parlamentare sottoscritto anche da tutti gli altri componenti della commissione Lavoro alla Camera.
"Con la delocalizzazione della Bialetti, azienda simbolo dell’industria italiana e del made in Italy saranno messi in mobilita’ piu’ di un centinaio di dipendenti nel giro di pochissimi giorni.
Questa chiusura andra’ ad aggravare la gia’ pesantissima situazione occupazionale della provincia di Verbano Cusio Ossola in cui si profila nei prossimi mesi la chiusura di altre quattro aziende. Sacconi e Scajola – conclude il deputato – devono spiegare cosa intendono fare per scongiurare quest’ennesima fuga delle aziende italiane dal territorio e per tutelare la sicurezza lavorativa dei tanti dipendenti coinvolti".

Reschigna: apriamo la vertenza del VCO a livello nazionale.

image Cliccando qui un intervista televisia nel merito della lettera aperta presentata da Aldo Reschigna.
Già nelle settimane scorse, intervenendo al Congresso provinciale della CGIL, avevo avviato una riflessione sull’ampiezza della crisi che coinvolge il sistema produttivo del VCO e sul modo con il quale occorre, dal mio punto di vista, affrontarla.
È indubbio che la dimensione che sta assumendo la crisi nel VCO è rilevante; per alcuni aspetti, almeno sul piano quantitativo, è una crisi che assomiglia a quella che nella fine degli anni settanta ed all’inizio degli anni ottanta ha coinvolto il tessile, il siderurgico e la Montefibre di Verbania.
Da quella crisi si è usciti, parzialmente, con strumenti eccezionali e straordinari: i fondi dell’Unione Europea sulle aree di crisi siderurgiche e l’intervento straordinario della GEPI per Montefibre.
Vi è stato uno sforzo di elaborazione locale, valga per tutti, lo studio commissionato all’Università Bocconi dall’allora Provincia di Novara che ha fornito elementi su cui costruire un nuovo sviluppo economico del VCO.
Anche oggi abbiamo bisogno di idee su come impostare una nuova economia del VCO. Idee che non mancano e che oggi sono parte di un patrimonio ampio e condiviso: la ricerca con il Polo Innovativo sulle energie rinnovabili, la riappropriazione della ricchezza locale rappresentata dall’energia idroelettrica a servizio della nuova economia del VCO, il ruolo di Domo Due come asse centrale.
Quello che manca oggi, rispetto a quegli anni, è forse la consapevolezza della gravità della crisi che mette a repentaglio la sicurezza economica di moltissime famiglie.
Se prendiamo i dati delle singole aziende coinvolte, sono dati non eclatanti numericamente parlando (le più grandi superano di poco le cento unità): quello che invece è clamoroso è che la somma di tutte queste singole situazioni è vicina ai numeri della crisi degli anni settanta e ottanta.
E poi vi è il tessuto rappresentato dalle piccole aziende artigiane e industriali che non salgono nemmeno agli “onori della cronaca” ma che ogni giorno chiudono o fanno grande fatica a continuare.
Di fronte a questa situazione non basta più la puntuale presenza che esprime solidarietà o il tentativo che ogni giorno le istituzioni mettono in atto per trovare una soluzione. Non basta.
Ed oggi voglio dire che ho una consapevolezza: da soli non ce la facciamo. È troppo grande la crisi.
Senza interventi straordinari non riusciamo a salvare il salvabile e non riusciremo a far nascere qualcosa di nuovo che ridia sicurezza economiche alle persone coinvolte.
Ecco perché occorre aprire una vertenza VCO a livello nazionale, non per scaricare su qualcun altro le responsabilità ma solo per ottenere strumenti agevolativi che possano aiutare un nuovo sviluppo del nostro territorio.
In questi anni, le nostre vertenze, si sono fermate a Torino o presso la Provincia e Torino e la Provincia dovranno continuare ad esserci.
Non una vertenza è giunta alla dimensione nazionale: mentre altri territori lo hanno fatto.
Aprire una vertenza VCO significa riuscire anzitutto a trasferire i numeri complessivi dei posti di lavoro e delle aziende coinvolte (piccole, medie o piccolissime), significa riuscire a trasferire anche le idee locali, significa soprattutto porre la questione di quali strumenti sono necessari per realizzare quelle idee e quali risorse mettere in campo per mantenere le attività produttive o di attrarne di nuove.
Lancio questo messaggio con la consapevolezza che in questi tempi è in discussione il nostro futuro.
Aldo Reschigna
Consigliere regionale PD