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Tesseramento PD 2018 al via. Contatta il circolo PD più vicino nel VCO

La storia siamo voi

che sostenete un progetto forte e coraggioso di riforma del Paese;
che credete in un partito moderno, aperto, di governo;
che pensate che le politica sia incontro, condivisione, passione.

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Con il 2×1000 i cittadini scelgono di sostenere la politica, quella a cui si sentono più vicini, in cui si riconoscono.
Lo scorso anno oltre 600.000 persone hanno deciso di destinare il 2×1000 al Partito Democratico, un grande messaggio di fiducia per il quale diciamo ancora una volta grazie.
Anche quest’anno puoi donare il tuo 2×1000 al Partito Democratico.
Scrivi M20 nello spazio dedicato al 2×1000 della tua dichiarazione dei redditi e firma accanto.
Non ti costa nulla e resta invariata la possibilità di devolvere il 5×1000 e l’8×1000.
Anche nel caso di 730 precompilato o se non hai l’obbligo di presentazione della dichiarazione dei redditi, puoi devolvere il 2×1000 al PD.
Per informazioni www.partitodemocratico.it/2×1000/ o scrivendo a raccoltafondi@partitodemocratico.it.

Incontro aperto del circolo PD di Casale: venerdì 6 aprile ore 21 circolo Arci a Ramate

Incontro aperto del circolo PD di Casale Corte Cerro venerdì 6 aprile, alle ore 21.00, presso il circolo Arci “Rio Grande” a Ramate.

Oltre al rilancio della presenza organizzativa e politica del circolo PD a a Casale si discuterà, nell’ambito dell’iniziativa nazionale “6000 assemblee per 6000 circoli”,  della sconfitta elettorale, di come progettare il futuro e di come sarà l’opposizione del PD in Parlamento.

Un confronto con domande, riflessioni, alcune risposte e tanta voglia di non arretrare anche nel momento più difficile del PD e segnatamente anche del Paese.

Segreteria PD VCO

Le considerazioni del segretario provinciale Grieco dopo il voto del 4 marzo

L’Assemblea Provinciale del Partito Democratico del Verbano Cusio Ossola, riunitasi con grande partecipazione dei gruppi dirigenti a Pieve Vergonte il 13 marzo, ha analizzato la sconfitta elettorale dello scorso 4 marzo sia a livello nazionale che locale.

Il dato nazionale, 18,72%, è di per sé severo ma non basta – da solo – a giustificare lo sconforto.

Leggendo i dati più in profondità abbiamo sempre più nitidamente compreso che l’elettorato da noi rappresentato negli scorsi decenni oggi non si sente più rappresentato dal PD: i collegi uninominali vinti da noi si trovano nei quartieri centrali e più prosperi delle città italiane e non nelle periferie urbane; questo è stato riscontrabile anche Verbano Cusio Ossola

Stante il 18,8 % del nostro dato elettorale nazionale alla camera sorprende il 15,3% tra gli under 34 e il 27,3% tra gli over 65. Analogamente fa riflettere il 22,5 % tra imprenditori e dirigenti, il 27,6% tra pensionati e percentuali oscillanti tra il 10 e 11% tra operai e disoccupati.

Le prossime settimane sottoporranno il nostro partito a dure prove: saranno necessari nervi saldi e spirito di appartenenza. Tempi duri si annunciano e gli aderenti al PD dovranno sentirsi ed essere una comunità.

Il dibattito politico delle prossime settimane, con tutta probabilità, presenterà scenari tra i più vari; i democratici del Verbano Cusio Ossola ritengono che le proposte politiche del PD siano state bocciate dagli elettori e che, pur accettando il dialogo con tutte le altre forze politiche, il ruolo del PD in questa legislatura debba essere di opposizione.

Tra qualche mese questi tatticismi avranno un loro esito e ci si ritroverà come oggi ad interrogarsi sull’identità, sulla funzione nel quadro politico italiano ed europeo del PD.

Senza un punto di riferimento che vada oltre l’occasionale, il contingente o il leader del momento, è difficile mantenere in vita un soggetto politico. Far vivere un partito non può essere una questione solo organizzativa, è necessario partire dalle idee; se manca la base morale, una stella polare, è quasi impossibile attrarre la gente e in particolare i giovani.

È necessario ricominciare a confrontarsi sui temi fondamentali della convivenza civile, a titolo d’esempio pongo due temi fondamentali e ricorrenti in questi tempi: Italia europeista o sovranista? Europa protezionista o libero scambista?

Le organizzazioni politiche di massa, nate dalla fine dell’800, si sono sviluppate con la nascita e lo sviluppo di nuovi modelli produttivi e la loro azione politica era concentrata sulla distribuzione della ricchezza prodotta e l’ottenimento di maggiori diritti civili e migliore qualità della vita per sempre maggiori quote di popolazione; i partiti riformisti rappresentavano gli individui per cui facevano queste battaglie; questo è stato vero in Italia e in tutta Europa.

La globalizzazione, culturale, produttiva ed economica ha spazzato via questo ordine delle cose e l’Europeizzazione dell’economia si è fermata a metà. La robotizzazione farà il resto.

La libera circolazione di persone e capitali tra paesi che hanno una moneta unica europea inserita in una comunità che ha 25 diversi sistemi fiscali ha fatto sì che l’Europa fosse vista più come minaccia che come opportunità.

I populisti si sono inseriti in questo sentiero di paura in modo scientifico. Il PD ha una cultura certamente europeista, il 4 marzo abbiamo capito con chiarezza che la maggioranza dell’elettorato italiano, anche i cittadini che a lungo abbiamo rappresentato, in nome della sicurezza e di presunti interessi nazionali ritengono più accattivante la suggestione sovranista.

Seguire l’onda può essere facile ma poco credibile, cercare di convincere della bontà della scelta europeista è più difficile ma certamente più utile a noi e all’Italia.

Da salvare in questa vicenda sono la rielezione di Enrico Borghi in Parlamento e l’impegno di tutti i militanti e della nostra candidata all’uninominale Vittoria Albertini.

Le vicende riguardanti le candidature lasciano ovunque degli strascichi, anche nel PD: la rappresentanza parlamentare del Piemonte 2 è uscita falcidiata da queste elezioni infatti in tutte le province della circoscrizione solo il VCO (maggior percentuale di tutta la circoscrizione Piemonte 2) e Cuneo hanno eletto un parlamentare.

Su molti temi il PD avrà necessità di confrontarsi e lo farà rimanendo unito e sentendosi una comunità, anche in vista delle prossime elezioni amministrative, in occasione delle quali il ruolo dei militanti ed amministratori locali potrà essere più incisivo.

Giuseppe Grieco

Segertario PD VCO

Assemblee e incontri pubblici per ripartire dopo la sconfitta. Gli incontri aperti del PD nel VCO

La Direzione Nazionale del PD ha messo all’ordine del giorno della ripartenza dopo la sconfitta elettorale “6000 assemblee per 6000 circoli”in tutta Italia: incontri sui territori per analizzare una sconfitta, progettare il futuro e discutere di quale sarà l’opposizione del PD in Parlamento. Tante domande, tante riflessioni, alcune risposte e tanta voglia di non arretrare anche nel momento più difficile del PD e segnatamente anche del Paese.
Per ripartire dopo la sconfitta dove, con la massima apertura a idee, riflessioni, critiche e persone (come da tradizione certamente consolidata nei nostri circoli), sono convocate una serie di assemblee nel VCO (aperte a iscritti, simpatizzanti, votanti delle primarie), per porsi domande e cercare risposte, ma soprattutto iniziare un percorso di cose concrete da mettere in atto per ripartire dopo il risultato elettorale negativo del 4 marzo.

# Lunedì 19 marzo ore 20:45 a Premosello Chiovenda in via G. Chiovenda, 1.
# Mercoledi 21 Marzo – alle ore 21.00 presso il Circolo Franco Ferraris (Sala Scacchi via A. Manzoni, 63, Omegna.
# Mercoledì 21 marzo 2018 alle ore 20.45 a Crevoladossola presso la Sala Consiliare (ex sede Andifor a 50 mt dal Municipio), assemblea circolo PD Alta Ossola.
# Venerdì 23 marzo 2018 alle ore 20.45 presso l’ex Cinema (via Boldrini 1, Villadossola). Assemblea dei circoli del Partito Democratico di Villadossola e valle Antrona, aperta ad iscritti e simpatizzanti; parteciperanno il Vice Presidente della Regione Aldo Reschigna e il Segretario Provinciale Giuseppe Grieco.

Ufficio Stampa

Partito Democratico
Coordinamento provinciale VCO

La sconfitta del voto del 4 marzo: il documento della Direzione Nazionale del PD

Maurizio Martina

In seguito alla relazione (cliccare qui per leggerla) del vice segretario Maurizio Martina (dopo le dimissioni di matteo renzi), la Direzione Nazionale del Partito Democratico ha approvato il seguente ordine del giorno:
– prende atto delle dimissioni del segretario e lo ringrazia per il lavoro e l’impegno appassionato di
questi anni alla guida del Partito, nella sfida politica e di governo intrapresa sempre con grande
determinazione;
– assume come avvio del confronto la relazione del vicesegretario che svolgerà le funzioni di Segretario
fino all’Assemblea nazionale convocata – come da Statuto – dal Presidente, e condivide le proposte
avanzate sulla gestione collegiale dei prossimi passaggi politici;
– riconosce l’esito negativo del voto, garantisce il pieno rispetto delle scelte espresse dai cittadini e al
Presidente della Repubblica il proprio apporto nell’interesse generale. Il Partito Democratico si
impegnerà dall’opposizione, come forza di minoranza parlamentare, riconoscendo che ora spetta alle
forze che hanno ricevuto maggior consenso l’onore e l’onere di governare il paese;
– chiama a un impegno straordinario le federazioni regionali, provinciali e i circoli per promuovere a
ogni livello il più ampio confronto di analisi e proposta per individuare insieme il percorso da seguire
per il rilancio del Partito Democratico nella società italiana.