In questi giorni sono apparse notizie e comunicati rispetto ad una proposta di legge sui frontalieri che vedrebbe come proponente il sindaco di Verbania. Alcune testate hanno addirittura catalogato l’On. Narducci come esponente della Pdl. Tanto per chiarire come stanno le cose, la proposta di legge vede come primo firmatario l’On. Narducci del Partito Democratico che ha trovato un sostegno bipartisan. Apprezziamo e siamo convinti che l’appoggio del sindaco di Verbania possa agevolare l’iter della legge, ma crediamo corretto dare la giusta paternità al lavoro svolto.
Alleghiamo il testo pubblicato sul sito dell’On. Franco Narducci e il link della proposta di legge.
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Reschigna:” Una giunta dall’autorevolezza ridotta. Si apra un confronto con l’opposizione”
La decisione del Tar di accettare i ricorsi su due liste sostenitrici di Roberto Cota alle scorse elezioni regionali e di ordinare il riconteggio delle loro schede apre una nuova fase, transitoria e delicata, nella situazione politica regionale.
Lo scarto minimo verificatosi alle elezioni tra Cota e Bresso viene messo in discussione dal riconteggio. Quella che Cota afferma essere una vittoria chiara e lampante è in realtà un risultato appeso al filo di ogni singola scheda ricontata. Ogni esito è possibile, il centrodestra non può fare finta diniente.
Non chiediamo che venga interrotta l’attività di governo della Regione,perché in questo momento guardiamo con grande senso di responsabilità alla difficile situazione economica e sociale del Piemonte. Da una parte la regione ha più che mai bisogno di una guida autorevole. Dall’altra la nuova situazione riduce l’autorevolezza politica della Giunta Cota. Per questo
crediamo che il centrodestra non possa procedere come se nulla fosse successo. E’ necessario che la Giunta e la maggioranza riconsiderino le scelte di bilancio annunciate, aprendosi a un confronto reale con le opposizioni e le loro proposte e ricercando alla luce del sole elementi di convergenza. E’necessario un cambio di rotta sui temi da noi più volte sottolineati e su cui abbiamo formulato proposte precise: politiche sociali e sostegno al reddito,continuità nei lavori pubblici e negli impegni sulle infrastrutture, politiche culturali, sostegno allo sviluppo economico e alle attività delle imprese. Le nostre proposte sono chiare e sul tappeto. Su questi temi la prossima settimana in Consiglio regionale è necessario un atteggiamento nuovo da parte del presidente Cota.
Aldo Reschigna
Contrari ai compensi per il cda del COUB VCO
Ieri pomeriggio si è riunita l’assemblea dei sindaci del Coub dei rifiuti della provincia del Verbano Cusio Ossola con all’ordine del giorno, tra le altre cose, il compenso degli amministratori del consiglio di amministrazione. Punto che era stato rinviato nella prima seduta dell’aprile scorso, a seguito di una proposta a dir poco esagerata.
Ieri ci saremo aspettati, una posizione che fosse dettata dal senso di responsabilità dovuto al difficile momento che tutto il paese sta vivendo.
Rammarica, invece, constatare che le cose non sono andate così.
Le proposte messe ai voti sono state due. Quella avvanzata dal sindaco di Ghiffa che prevedeva un compenso mensile di 1000 euro al Presidente, 500 al vice e 300 ai componenti e quella del sindaco di Oggebbio che prevedeva 1900 euro al Presidente, 950 al vice e 450 ai componenti.
In una sala ormai deserta, vista anche l’ora, il risultato è stato di 14 voti a favore della proposta “Ghiffa”, tra cui i comuni di Villadossola, Pieve Vergonte, Piedimulera, Viganella, Vogogna, Cossogno, Belgirate, Casale Corte Cerro, Baveno, e 16 voti per la proposta “Oggebbio” tra cui i comuni di Domodossola, Verbania, Gravellona, Vignone ecc.
Non si tratta di fare demagogia come qualche sindaco ha esternato quasi infastidito che ci fosse qualcuno che metteva i bastoni fra le ruote ai grandi manovratori, ma è una questione di etica nei confronti di tutti i cittadini che quotidianamente faticano per andare avanti.
Ci domandiamo come si possa essere credibili nei confronti degli operai senza lavoro, degli artigiani che faticano quotidianamnte per far fronte ai pagamenti, ai precari ormai trasformati in disoccupati, ai commericanti sempre più alle corde, insomma a tutti i lavoratori, quando si fanno pesare sulle loro tasche compensi di quasi 2000 euro al mese.
Se è vero che le idennità attuali sono leggermente inferiori alla somma di quelle percepite dagli amministratori dei due cob precedenti, è altrettanto vero che ci saremmo aspettati un gesto più significativo che non uno solo un semplice gesto di pura parvenza.
E’ una vera vergogna!
Basta con le incompatibiltà
Anche oggi il doppio incarico ricoperto dal presidente Cota e dal vicepresidente Rosso ha creato non pochi problemi allo svolgimento dei lavori del Consiglio regionale.La mancanza del decreto di delega da parte del Presidente Cota ha rallentato l’esame della finanziaria. l’assenza reiterata del vicepresidente Rosso, con motivi che si dimostrano inconsistenti e non
degni di una carica istituzionale, ha acceso i lavori di un Consiglio che intendevamo svolgere nell’esame del merito degli importanti provvedimenti finanziari.
A questo si somma il comportamento del consigliere Buonanno, che o non si fa vedere, o appare per pochi minuti, prima di occuparsi delle sue vicende da deputato. E’ evidente che le incompatibilità sono da sciogliere. Scelgano una
delle due cariche, in Regione o in Parlamento, ma scelgano, e in fretta. Ogni attesa rischia di minare i lavori dell’assemblea. E’ poi inaccettabile che, quando questo problema viene posto da noi nell’interesse dell’intero Consiglio, dai banchi della maggioranza ci venga risposto con strepiti, insulti, e addirittura un tentativo di aggressione a seduta sospesa.
Non è questo il modo di affrontare i rapporti con l’opposizione nell’interesse del Piemonte.
Concessioni idroelettriche: Borghi incontra Tremonti
La proposta di prorogare le concessioni idroelettriche in scadenza a fine anno in cambio del coinvolgimento degli enti locali, avanzata nei giorni scorsi nel Verbano Cusio Ossola, è stata illustrata nella mattinata di stamattina dal presidente dell’Uncem Enrico Borghi al ministro dell’economia, Giulio Tremonti, nel corso dell’incontro tra governo ed enti locali sul tema della finanziaria tenutosi nella sala verde di Palazzo Chigi, a Roma.
Intervenendo nel corso dei lavori, il presidente dell’Uncem ha sottolineato il fatto che gli enti locali montani abbiano sin qui precorso i tempi e dato l’esempio, visto lo sforzo di riordino e di razionalizzazione compiuto che ha portato ad un risparmio di almeno il 20% di spesa corrente, e ha sottolineato come in attesa delle cifre e dei dettagli occorra lavorare sul versante dello sviluppo e della crescita per compensare in un’ottica di federalismo le autonomie locali che saranno chiamate a mettere mano alla spesa. (segue)“Ci sono almeno due questioni sulle quali si può lavorare in finanziaria –ha osservato Borghi-. La prima è il tema del coinvolgimento degli enti locali nel processo di riassegnazione delle concessioni idroelettriche che andranno a scadenza entro la fine dell’anno, e sul quale abbiamo già avanzato la nostra proposta in sede parlamentare. La seconda è l’istituzione del registro dei serbatoi del carbonio, che consentirebbe la valorizzazione del patrimonio forestale montano che è spesso di proprietà pubblica e che garantirebbe di spendere in Italia soldi che oggi vengono dirottati all’estero. Come si vede proponiamo misure che sono un risparmio per la spesa pubblica, ed anzi che aumentano gli introiti degli enti locali senza dar corso ad aumento di prelievo fiscale ma attivando processi di sviluppo”.
“l’inserimento della norma sulle concessioni in Finanziaria –ha concluso Borghi- risolverebbe il rischio vendita centrali di Tessenderlo, consentirebbe al territorio di controllare sull’uso delle risorse idriche ai fini energetici e di avere i giusti ritorni di tale impiego e potrebbe costituire un precedente importantissimo per il futuro. Mi auguro che tale proposta possa godere dell’indispensabile sostegno governativo e parlamentare, perché potrebbe realmente cambiare la storia dei nostri territori montani”.
Da ultimo il presidente dell’Uncem ha manifestato la contrarietà dell’associazione al rischio paventato di imporre il divieto ai comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti di costituire società e di detenerne partecipazioni. “Oggi grazie ad investimenti condotti in maniera intelligente –ha osservato Borghi- numerosi comuni hanno evitato speculazioni territoriali, e soprattutto nel campo dell’energia e dell’ambiente realizzano utili con i quali sostengono servizi e investimenti. Privarli di questa opportunità sarebbe un atto lesivo dell’autonomia e della libertà di impresa, oltre che una soluzione dirigista che determinerebbe ulteriori costi per il settore pubblico”.
Si al bilancio, ma come da accordi
Oggi in prima Commissione la Giunta ha illustrato una serie di emendamenti al bilancio tecnico e alla legge finanziaria in esame da domani nell’aula di Palazzo Lascaris.
Tra questi, un emendamento sul testo unico delle aree protette che, qualora approvato, delegherebbe alla giunta le modalità e la composizione dei consigli di amministrazione dei parchi, in contrasto con quanto afferma la normativa vigente ed espropriando le Province delle loro competenze. E’ evidente che non si tratta di un emendamento tecnico a un bilancio
tecnico, e nemmeno attinente a una legge finanziaria. Per questo, qualora venisse presentato in aula, ci sentiremmo liberi dalla nostra disponibilità a non ritardare l’esame e l’approvazione del bilancio.
Per altro l’emendamento illustrato è anche un autentico obbrobrio giuridico e legislativo. Infatti rimarrebbe in vigore la normativa sulle competenze di nomina dei consigli delle aree protette, per poi smentirla nella norma proposta. E inoltre, non avendo la giunta fiducia in se stessa, prevederebbe anche che, in vacanza di decisione da parte della giunta, la stessa giunta sia delegata a commissariare i parchi.