Si svolgerà sabato 2 aprile 2011 alle ore 9.00 presso l’Hotel Corona a Domodossola un Seminario del PD sul tema: “il VCO verso il federalismo fiscale. Le conseguenze socioeconomiche“. Cliccare qui per scaricare l’invito.
Un seminario per capire davvero, numeri alla mano, le ricadute che il Federalismo avrà nel nostro territorio a partire dalle conseguenze sui Comuni e sui loro bilanci. Diversi e di qualità i relatori e i contributi.
Modera Moreno Minacci Resp. enti locali PD VCO, introduce Enrico Borghi Presidente nazionale.
Il federalismo regionale, ne parla Aldo Reschigna Capogruppo PD Regione Piemonte.
Il federalismo provinciale, ne parla Giuseppe Grieco, capogruppo PD Provincia VCO.
I costi standard, ne parla Dott. Salvatore Parlato Responsabile Ufficio Studi IFEL Istituto per la Finanza e l’Economia Locale.
Conclude Marco Stradiotto Senatore della commissione Finanza, ex sindaco ed esperto di federalismo
Partecipano Michele Paolino Dipartimento nazionale Enti Locali PD, Antonella Trapani Segretario provinciale, Mariano Cattrini Candidato sindaco a Domodossola.
Sono invitati cittadini, amministratori, associazioni, categorie economiche e sindacali. Iniziativa a cura del Coordinamento regionale, del Coordinamento provinciale VCO e del Circolo di Domodossola del Partito Democratico.
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Riunione della commissione scuola
Convocata una riunione della commissione scuola / formazione del PD del VCO per lunedì 4 aprile alle ore 20.45 presso la sede PD di Via Roma 24 a Verbania.
All’odg il rilancio delle attività della commissione scuola e le prossime iniziative.
Forno inceneritore e rifiuti: se ne discute in un incontro pubblico.
Giovedì 31 marzo presso l’ex chiesetta parco CRI a Mergozzo, dalle ore 21 assemblea pubblica sul tema del futuro del forno inceneritore di Prato Michelaccio e delle proposte del PD in materia di politiche per i rifiuti nel VCO.
Parteciperanno all’incontro il responsabile ambiente del PD Giovanni Desanti, del capogruppo in regione Aldo Reschigna, del segretario provinciale Antonella Trapani e del capogruppo in provincia Giuseppe Grieco.
Modera la serata Lorenzo Maffioli coordinatore circolo PD Mergozzo
L’invito è esteso a tutti i cittadini, amministratori, associazioni, categorie economiche e sindacali.
NO ALLO SCIOGLIMENTO CONSORZIO SOCIOASSISTENZIALE DEL CUSIO. UNA INTERROGAZIONE DI ALDO RESCHIGNA
Il capogruppo regionale PD Aldo Reschigna ha presentato una interrogazione a risposta immediata sullo scioglimento del Consorzio Intercomunale dei servizi socio-assistenziali del Cusio-Omegna.
“L’applicazione della disposizione della legge finanziaria 2010 che prevede la soppressione “dei consorzi di funzione tra gli enti locali”- spiega Reschigna – in mancanza di alternative, creerà sicuramente gravi problemi per gli anziani, i disabili, i minori e le rispettive famiglie che godono dei servizi forniti dal consorzio.
E’ un tema che abbiamo sollevato da tempo e che trova d’accordo gran parte della comunità locale”.
“Nonostante ciò. il direttore regionale Raffaella Vitale ha invitato il consiglio di amministrazione del consozio socioassistenziale Cusio-Omegna ad avviare una fase transitoria che conduca alla soppressione dell’ente. Fase che dovrebbe avere il suo avvio nella riunione di stasera del Cda del consorzio, attraverso il commissariamento dell’ente”.
“Questo modo di procedere ci pare però molto rischioso. Già da tempo avevamo reso pubbliche le nostre preoccupazioni: prima di sciogliere i consorzi è necessario avviare un nuovo percorso in grado di garantire l’erogazione di servizi indispensabili per molte categorie di cittadini, quelle più deboli”.
“Dal canto suo l’assessorato competente non ha espresso chiare indicazioni agli enti locali ma, dopo mesi di inerzia, ha avviato un tavolo di confronto con Anci e sindacati sul futuro dei consorzi. Ora, senza una conclusione del confronto con chiare direttive, viene l’indicazione da parte del direttore regionale di procedere all’avvio della soppressione. Ci pare un modo sbagliato di affrontare il problema, come dimostra la forte preoccupazione di tutta la comunità locale sul futuro dei servizi garantiti dal Cusio-Omegna”. “Chiediamo pertanto che lo scioglimento del Consorzio venga sospeso, in
attesa di trovare una alternativa concreta in grado di garantire l’erogazione dei servizi”.
Ufficio Stampa Gruppo Consiliare Partito Democratico
Il PD del VCO discute di politiche per la famiglia.
Cliccate qui per visionare l’invito nello spazio documenti. Giovedì 24 marzo 2011 alle ore 21 presso Palazzo Pretorio a Vogogna è la serata in cui discuterà del tema ” La Famiglia Ieri oggi…e domani? Incontro-dibattito sul tema della famiglia. Tra sfide e risorse, quali le prospettive? Approfondimento su un’identità in evoluzione”.
Tema cruciale per le prospettive del nostro paese, in cui si discuterà anche del documento nazionale sul tema approvato dall’Assemblea nazionale del PD il mese scorso. (Potete cliccare qui per visionarlo).
A discuterne saranno Mauro Vassura psicologo, Rino Bisca Presidente CISS Ossola, Marco Coppola Presidente Arci Gay Nuovi Colori Verbania e Damiano Del Barba medico.
Partecipano Aldo Reschigna Capogruppo PD Regione Piemonte, Enrico Borghi Sindaco di Vogogna e presidente UNCEM e
Antonella Trapani Segretario provinciale PD VCO. Modera Davide Cantamessa, Coordinatore Circolo PD Vogogna.
Iniziativa a cura del Circolo PD di Vogogna e del Coordinamento Provinciale.
L’ospedale rischia la fine di Montefibre
Reschigna (Pd): “Pronti al confronto sulla sanità ma la giunta Cota ritiri il piano di rientro”. I timori del capogruppo Pd: “Tagli di reparti e cessione di un ospedale ai privati”
Il paragone è quello con la crisi Montefibre: “Tutti temevano che chiudesse, e dopo una lenta agonia di anni, progetti di spostamento, ha chiuso riducendone man mano l’attività per una decisione presa altrove e non sul territorio”.
Aldo Reschigna, capogruppo Pd in Regione Piemonte, l’ha usato stamani in conferenza stampa, assieme al segretario provinciale del Pd Antonella Trapani, per parlare degli ospedali del Verbano Cusio Ossola.
Reschigna ha iniziato denunciando come la delibera sul piano di rientro della giunta Cota ha nel suo addendum criteri che se applicati equivarrebbero alla chiusura nel Vco di Oncologia, Malattie infettive e tropicali, Nefrologia e Neuropsichiatria infantile, ma anche l’addio alle speranze per Emodinamica.
“Cota domenica a Domo, in un comizio privo di confronto con il territorio, ha dato la colpa ai tecnici, ma la delibera è un atto politico – afferma Reschigna -. E nell’addendum alla delibera per alcune specialità (quelle sopra indicate, ndr) si parla di bacini minini di 300mila abitanti (l’Asl Vco ne ha circa 170mila, ndr). E non si può ogni volta l’indomani dire che ci sarà una deroga per il territorio. Il rischio è che vincano così i padrini politici. Ho girato tutto il Piemonte e i rappresentanti locali di centrodestra mi hanno detto che si declassificheranno sei Dea, ma non sarà nella loro provincia. Probabilmente Cota li chiuderà in Liguria o Lombardia”.
Per Reschigna la giunta deve ritirare il piano di rientro e iniziare le consultazioni coi territori per un piano socio-sanitario. “Anche noi diciamo che vanno fatte delle operazioni di tagli – ha dichiarato Reschigna -, ma non si possono fare in modo autoritario con studi di accademia e deroghe discrezionali e senza valutare la realtà esistente. Noi siamo pronti al confronto non a ratificare decisioni già prese da altri. Il confronto è ancora possibile, altrimenti la sanità diventerà solo scontro politico”.
Nel mirino del Pd anche la delibera sul blocco delle assunzione e dei turn over. “Secondo le stime si parla di 40-50 infermieri professionali in meno per l’Asl Vco”, ha detto Reschigna.
Ma il “pericolo immane” denunciato dall’ex sindaco di Verbania è quello sull’accorpamento degli ospedali. “Se passa la riforma che prevede il passaggio degli ospedali dall’Asl Vco all’Aso di Novara, con questo piano chi si troverà a dover decidere cosa fare dei reparti di Verbania e Domodossola sarà il direttore dell’Aso. E’ inutile che Cattrini parli di accordi di quadrante. L’Asl non c’enterà più nulla. E con questa delibera il direttore dell’Aso potrà tagliare le specialità che non rispettano i parametri”
E allora ecco i rischi paventati dall’esponente Pd per gli ospedali del Vco: il primo è che uno dei due ospedali diventi un grande poliambulatorio, un ospedale di terzo livello; il secondo è quello, “ventilato da certi voci che iniziano a circolare”, su un ingresso di società private sull’esempio dell’ospedale di Omegna. “Ma il privato non è tenuto a garantire i servizi di emergenza – ha detto Reschigna -, guadagna solo su diagnostica e chirurgia, gli interventi programmati; d’altro canto l’ospedale che resterebbe pubblico si troverebbe la concorrenza sulle specializzazioni degli ospedali privati e sarebbe un ospedale svuotato. Il nostro timore è che non si taglierà forse subito ma si lasceranno decadere i servizi offerti sino a dire che a quel punto sono inutili e vanno tolti. Com’è successo con la Montefibre”.
Articolo tratto dal commento della conferenza stampa programmata sabato 19 marzo dal Partito Democratico