mercoledì 27 luglio alle 21 nella sede del Circolo PD di Baveno è convocata una riunione congiunta dei circoli di Baveno e Stresa per organizzare una festa nelle prossime settimane.
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COTA AUMENTA IL COSTO DELLA BENZINA! IL FEDERALSIMO CHE AVANZA!
La decisione della maggioranza di varare stamani in Commissione l’aumento delle accise sui carburanti di 2,58 centesimi di euro – una scelta che abbiamo duramente osteggiato nella discussione e con il voto contrario – è una scelta profondamente sbagliata e ingiusta, che ancora una volta sarà pagata in Piemonte soprattutto dai ceti più deboli. (Clicca qui per vedere il video della notizia in TV).
Dopo i ticket, il secondo “regalo” del centrodestra in una settimana.
Originata da una decisione nazionale del centrodestra di far pagare direttamente alle Regioni i danni da eventi calamitosi, o con risorse proprie o autorizzando l’aumento delle accise, il centrodestra ha deciso subito di applicarla per far fronte agli ingenti danni dell’alluvione dello scorso marzo, aumentando i prezzi di benzina, gasolio e Gpl in un momento in cui hanno rotto ogni tetto precedentemente raggiunto, e superato abbondantemente la soglia di 1,5 euro al litro.
La decisione del centrodestra è doppiamente ingiusta perchè il prelievo colpisce soprattutto i ceti più deboli. Non essendo infatti parametrato alle diverse fasce di reddito, ma colpendo tutti nella stessa misura, sarà molto più doloroso per i redditi bassi che per i più elevati.
Il peso dei 27 milioni di euro all’anno che saranno rastrellati con l’aumento ricadrà soprattutto sui meno abbienti. Inoltre aiuterà l’incremento dell’inflazione, nota come “tassa sulla povertà”.
La scelta del governo Berlusconi di rompere la solidarietà nazionale, imponendo a ciascuna Regione il compito di pagare da sola i propri danni da eventi calamitosi, è stata subito fatta propria dalla Regione Piemonte che, invece di provare a forzare per un cambiamento della norma nazionale, si è accodata, come già fatto in occasione dei tagli dei trasferimenti, alle decisioni del governo.
Un altro segnale di come questa Giunta e questa maggioranza abbiano davvero poca considerazione delle difficoltà in cui si dibattono i cittadini piemontesi.
E’ anche la riprova di come il federalismo fiscale si tradurrà non nell’utilizzo delle risorse proprie da parte delle comunità locali, ma in un aumento delle
tasse per i cittadini e le imprese.
Dichiarazione di Aldo Reschigna
Capogruppo Consiliare Partito Democratico
MONTANI: PERSA UN OCCASIONE PER STARE ZITTO. SOLIDARIETA’ A COTA E MARINELLO
Riportiamo due comunicati stampa fatti in pochi minuti: il primo di solidarietà, il secondo dopo pochi minuti in risposta alle dichirazioni del Sen Montani (per vederle cliccate qui)
MONTANI: PERSA UN OCCASIONE PER STARE ZITTO.
Nemmeno il tempo di esprimere sincera solidarietà a Marinello e Cota per le frasi ingiuriose apparse a Domodossola e condanna agli autori dello sconsiderato gesto, e mi tocca leggere la risposta rovinosa del Senatore Mantani, segretario provinciale della Lega Nord, che individua il sindaco Cattrini e alcuni giornalisti di essere i “mandanti morali” delle scritte a causa del clima da loro generato.
Credo che abbia perso un occasione per stare zitto perchè in quanto a fomentatori di bassi istinti la Lega Nord non deve imparare da nessuno. Rimane la solidarietà a Marinello e a Cota, ma rigettiamo con sdegno queste accuse gratuite al sindaco di Domodossola ed ai giornalisti locali che hanno come unica “colpa” quella di aver denunciato una mancanza di programmazione politica della giunta regionale sul tema sanità.
Antonella Trapani
Segretario Pd Vco
SOLIDARIETA’ A COTA E MARINELLO
In merito alle frasi ingiuriose appare sui muri di Domodossola nei confronti del governatore Cota e del consigliere regionale Marinello, esprimo a nome di tutto il Partito Democratico del Vco, la mia sincera solidarietà alle persone coinvolte e condanna per lo stupido gesto . Il dibattito politico può essere acceso, a volte anche aspro, le posizioni diametralmente opposte, ma alla base deve esserci sempre il rispetto alle persone. Chi pensa di poter difendere il territorio, le proprie idee con l’insulto gratuito, oltre tutto nascondendosi nell’anonimato, ha già perso in partenza.
Due risposte alla Pdl del Vco
Siamo lieti delle domande che ci rivolge il Popolo della Libertà del Vco (clicca qui per vedere il comunicato del PDL)perché crediamo sia giunto il momento per fare un po’ di chiarezza su diversi argomenti. E se per fare chiarezza ci vuole un partito che al momento sta all’opposizione … va bene!
Il sindaco di Domodossola da molte settimane, e il Pd Vco da molti mesi, pretende chiarezza e la presentazione “nero su bianco” delle scelte che i partiti di maggioranza regionale, Pdl e Lega, avrebbero in mente per la sanità del nostro territorio. Se, come dichiarato dal Presidente Cota, il Piano socio-sanitario regionale fosse stato pronto per marzo e se le scelte del piano di rientro si condividessero con le realtà locali, non ci troveremo nella condizione di veder riemergere tensioni tra i territori del Verbano e dell’Ossola. Lasciateci aggiungere che il Cusio sembra solo marginalmente escluso da questa disputa, ma noi raccogliamo una crescente preoccupazione ed incertezza per il Coq di Omegna, il cui futuro oggi non viene chiarito.
Ad essere imbarazzato dovrebbe essere il Pdl sia per le non scelte su un tema così delicato che è causa delle continue frizioni fra le nostre realtà come nel 2002 (allora con Ghigo al governo regionale) sia per un assessore alla sanità agli arresti domiciliari. Il Partito Democratico si è battuto e continua a credere nell’ospedale unico plurisede e nell’esperienza del Coq di Omegna. Quello che ci domandiamo è se realmente ci crede anche la Pdl e la Lega e se così fosse, ci associamo alla richiesta del sindaco On.Zacchera di avere il piano sanitario entro il prossimo 31 luglio.
Non si può continuare ad amministrare solo con “passaparola”, conferenze ristrette che non coinvolgono tutto il territorio, assemblee dei sindaci convocate a distanza di mesi quando tutto il sistema piemontese della sanità sta per esser stravolto. Sinceramente non si capisce più nulla.
Per quanta riguarda il secondo quesito, non abbiamo problemi a ribadire che auspichiamo l’approvazione della legge sull’autonomia del Vco. Siamo tuttavia convinti che l’assetto istituzionale locale, anche alla luce dei provvedimenti che il governo nazionale, a guida Pdl Lega, hanno introdotto non possa rimanere così com’è oggi. Detto ciò, non possiamo più attendere, non possiamo più aspettare perché se la provincia del Vco rimanesse così com’è, incapace di dare risposte concrete ai vari disagi che sta vivendo il territorio a partire dal lavoro, allora sarebbe necessario rivedere tutto l’assetto generale. In sintesi, o una provincia autonoma con competenze e con risorse sufficienti (quelle previste oggi non lo sono) a rispondere alle domande del territorio oppure chiediamo di aprire un dibattito serio e sereno, senza pregiudizi, sul futuro degli enti locali. Ci chiediamo, ad esempio, se è utile per i cittadini l’esistenza contemporanea di una provincia così piccola e di tre comunità montane. La gente chiede con forza riforme e capacità di innovazione. Non possiamo rimanere fermi senza ascoltare queste voci. A settembre dovrebbe approdare in aula la legge sull’autonomia, se passasse allora accoglieremo con gioia questo passaggio che, come detto nel comunicato della Pdl, è stato voluto da tutto il territorio e i suoi amministratori. In caso contrario o in caso di un ridimensionamento del provvedimento, apriamo seriamente il confronto sul futuro del Vco.
PD VCO
Ufficio Stampa
LA FARSA CONTINUA

Credo che dopo la video conferenza di stamane la farsa continua.
Adesso ci viene comunicato che dopo l’estate il punto nascita di Domodossola riaprirà: ma “non era pericoloso alla stregua della Thissen” come ha dichiarato il Presidente della Regione Cota non più tardi di Giovedì scorso?
Ed è possibile sapere con quali risorse umane e se le assunzioni disposte per poterlo riaprire sono in deroga rispetto alla delibera della Giunta regionale o se le stesse andranno a diminuire i concorsi previsti per psichiatria o cardiologia?
Sono interrogativi che pongo con una convinzione: ho la sensazione che l’incontro di oggi non abbia risolto nulla ma abbia spostato in là il momento della decisione.
E’ il momento che in questa nostra Provincia si abbandonino i tatticismi e si affronti la vera questione: dobbiamo essere noi nel VCO ad immaginare un progetto di riorganizzazione della sanità ospedaliera equilibrato dentro il quale ci può anche stare il trasferimento dell’area tutela materno infantile a Domodossola in modo definitivo all’interno di un progetto di qualificazione in ambito chirurgico dell’ospedale San Biagio e con la contestuale caratterizzazione in ambito medico dell’ospedale di Verbania.
Solo questo progetto potrà rassicurare definitivamente il nostro territorio.
In questo accordo locale va inserito anche come elemento centrale il tema dei servizi territoriali che stanno soffrendo in modo forte.
E’ bene che di fronte alla confusione in atto sulla sanità da parte della Giunta Regionale nasca un progetto complessivo per la sanità.
Aldo Reschigna
capogruppo PD in consiglio regionale
PD VCO
Ufficio Stampa
Sanità. Raccolta di firme nelle parrocchie: “Non vengano penalizzate le fasce deboli come anziani e portatori di handicap”
In queste settimane la cronaca ha di nuovo portato in primo piano le difficoltà che caratterizzano l’Asl del Vco. Sono difficoltà che da mesi stanno incidendo negativamente sulla vita di molte persone, soprattutto delle più deboli. A quelle dell’Asl vanno aggiunte le difficoltà che stanno incontrando i servizi socio-assistenziali del territorio, in particolare i CISS (Consorzi Intercomunali dei Servizi Sociali).
A dispetto di un dibattito ricco di interventi, ci sembra di dover ancora registrare una carenza di dati sicuri e ben documentati. Sentiamo, assieme a tutta la popolazione del Verbano Cusio Ossola, l’esigenza di maggiore chiarezza.
La chiarezza dei dati e delle scelte conseguenti ci sembra importante anche per evitare la ricerca di soluzioni parziali, che non tengono adeguatamente presente il quadro complessivo e che rischiano proprio per questo di innescare deplorevoli contrapposizioni territoriali o di settore.
Ci preme sottolineare che in tale quadro contano, oltre ai servizi ospedalieri, anche i servizi territoriali, meno appariscenti, ma spesso più vitali e incidenti sulla qualità della vita.
Avvertiamo dunque l’esigenza che la popolazione venga correttamente informata circa il quadro complessivo della situazione dal punto di vista socio-sanitario e circa il progetto globale degli interventi che si rendono necessari.
Infine vorremmo segnalare l’attesa, che crediamo condivisa da tutti, che il progetto globale sia costruito a partire da una ricerca sincera di soluzioni orientate al bene comune. Questo per noi significa che le prime esigenze da tenere presenti nel progetto devono essere quelle degli ultimi, dei più deboli, dei meno garantiti.
Ci preoccupa in particolare:
La condizione dei malati psichici e delle loro famiglie, spesso senza supporto efficace, perché l’organico del personale qualificato è particolarmente carente anche rispetto a quanto previsto dalla legge.
La difficoltà degli anziani non autosufficienti a trovare un posto-letto nelle strutture convenzionate, con attese che ormai si calcolano in parecchi mesi e addirittura in anni.
La diminuzione significativa dei servizi offerti ai disabili (trasporto, sostegno scolastico, assistenza domiciliare, ecc.)
La riduzione delle risorse dei SERT che impediscono di fare progetti adeguati per la cura, la riabilitazione e il reinserimento delle persone afflitte da dipendenze gravi (droga, alcol, gioco)
A partire da queste premesse
AI RESPONSABILI DELLA REGIONE CHIEDIAMO
Scelte ponderate e giuste, costruite attraverso il dialogo costante con il territorio e il coinvolgimento diretto delle persone che dovranno portare il peso dei tagli di bilancio.
Attenzione alle categorie più disagiate, la cui voce flebile spesso non ha risonanza e resta inascoltata.
Salvaguardia delle rete sanitaria e assistenziale sul territorio, evitando da un lato che si creino spaccature e contrapposizioni e dall’altro che paghino la crisi soprattutto le persone fragili e già fortemente in difficoltà
In merito ci permettiamo di sottolineare la necessità di venire incontro prioritariamente alle esigenze delle famiglie con malati psichici, disabili, anziani non autosufficienti, persone soggette a dipendenze gravi.
ALLE COMUNITÀ ECCLESIALI CHIEDIAMO
Una adesione che manifesti la volontà di non restare alla finestra, ma di partecipare attivamente alla ricerca di soluzioni condivise.
Di esprimere un orientamento comune ispirato alla scelta evangelica in favore delle persone più deboli
La disponibilità a farsi carico in prima persona dei sacrifici che la situazione richiede, con il coraggio di fare rinunce anche economiche per il bene comune (ad es. desideriamo rilanciare in termini “forti” la “decima” a favore di più poveri, suggerendo – a tutti coloro che possono – di destinare una percentuale del loro reddito mensile alle persone in difficoltà).
I Vicari territoriali del VCO: don Roberto Salsa (Verbano), don Brunello Floriani (Cusio), don Luigi Preioni (Ossola)
Il Direttore della Caritas Diocesana don Dino Campiotti
I rappresentanti zonali della Caritas: Pier Mario Locatelli (Verbano), Antonio Larné (Cusio), Carlo Squizzi (Ossola)
Nelle comunità ecclesiali del VCO da domenica 24 luglio a domenica 31 luglio 2011 verranno raccolte firme a sostegno di questo appello.