Sanità: Albertella e la destra che non si accorge del disastro dei servizi sanitari nel VCO e a Verbania

Leggiamo con piacere del “regalo” che Verbania Futura, e il suo perenne candidato sindaco Giandomenico Albertella, hanno riservato alle cittadine e ai cittadini verbanesi pubblicando il giorno della Vigilia di Natale un comunicato stampa quantomeno surreale sul tema della Sanità.

Un intervento a gamba tesa, squisitamente pre-elettorale ma che dimostra come la riflessione in atto nel centrodestra su un argomento di vitale importanza per chi vive in questo territorio sia decisamente fuori fuoco.

Nel giro di poche righe infatti il comunicato in questione rappresenta una situazione ai margini della realtà, magnificando come una “vittoria” il supposto stanziamento di risorse limitate (promesse in extremis dopo anni di totale disinteresse da parte dell’attuale Governo della Regione Piemonte) per l’Ospedale “Castelli”.

Un investimento fuori tempo massimo (se non per poter essere sbandierato nella prossima campagna elettorale) e decisamente insufficiente per affrontare le difficili questioni strutturali che impediscono a troppi nostri concittadini di vivere serenamente il rapporto con il proprio diritto alla salute: un contentino che non tiene conto della necessità di ripensare in maniera organica la relazione fra cittadini, presidi sanitari e territorio, che non tocca alcuni punti focali della questione (come la difficoltà di saper attrarre nelle nostre strutture nuovi professionisti), che non risolve le difficoltà quotidiane degli attuali dipendenti del sistema sanitario territoriale costretti a fare i salti mortali per cercare di assolvere al meglio ai propri compiti e non cita nemmeno lontanamente il problema costituito dalla diffusione su larga scala del fenomeno dei “gettonisti” (il cui costo può arrivare fino a 250 euro l’ora, contro i 45 di uno strutturato) lasciando sostanzialmente inalterata una situazione di totale difficoltà per i residenti verbanesi.

Sulla necessità di ripensare organicamente l’organizzazione della struttura della Sanità territoriale i riferimenti sono molteplici, basterebbe andare a leggerli: senza perdersi eccessivamente nei tecnicismi sarebbe sufficiente citare il documento AGENAS del 2021, che in accordo con la Mission 6 del PNRR stabilisce le linee guida per il riordino della sanità territoriale che la Regione Piemonte avrebbe dovuto realizzare con i fondi stanziati dall’Europa.

Quanto di queste indicazioni e finanziamenti è stato recepito dal Governo Regionale e destinato alla sanità del VCO? Zero.

Probabilmente è più facile riempirsi la bocca promettendo milioni (che arriveranno – se arriveranno – nei prossimi 8/10 anni) lasciando sostanzialmente inalterata una situazione di squilibrio di cui pagano tutti il conto: cittadine e cittadini, operatori sanitari, il territorio nel suo complesso.

Anche questa è una vittoria?

O forse è uno dei motivi che hanno spinto il Presidente Cirio, misteriosamente ricomparso in queste lande nelle scorse settimane, a decidere di evitare accuratamente di visitare la città di Verbania e il suo ospedale nel corso del suo ultimo giro elettorale?

Se si vuole lavorare seriamente sul tema della sanità territoriale, le cose da fare non mancano di certo: per questo motivo siamo stati – e continueremo a stare – nelle piazze per batterci assieme a cittadine e cittadini per risolvere il terribile problema delle liste di attesa che colpisce così duramente la sanità pubblica piemontese e verbanese.

Per questo motivo siamo stati – e continueremo a stare – al fianco di quei sindaci del territorio che si battono per cercare soluzioni che non siano di facciata ma strutturali: in questo un particolare plauso va rivolto all’Amministrazione di Verbania, pesantemente attaccata dal comunicato di Verbania Futura.

Per questo motivo abbiamo proposto – e continueremo a proporre – soluzioni innovative che mettano al centro il cittadino e il suo diritto alla salute, piuttosto che improbabili boutade elettorali destinate nella migliore delle ipotesi a mettere una pezza su una questione complessa che si trascina da troppo tempo.

Da ultimo, ci permettiamo di rivolgere un invito al signor Albertella e a chi ci invita a tenere un “decoroso silenzio”: più che pensare a zittire gli avversari, sarebbe meglio che il centro destra si preoccupasse di iniziare ad ascoltare le persone, proprio a partire da quei cittadini e operatori sanitari dei quali inopinatamente dice di voler prendere le posizioni.

Se lo facessero potrebbero più facilmente evitare figure barbine, come quella dell’Assessore Regionale alla Sanità Icardi, talmente amato da chi negli ospedali vive e lavora che si è visto gentilmente rifiutare la strenna natalizia con la quale pensava di accattivarsi i favori degli operatori sanitari, i quali hanno dignitosamente ricordato all’assessore che alla Sanità regionale occorrono nuove assunzioni e salari competitivi, non bollicine.

Il Partito Democratico, a differenza di questi signori, il tempo per parlare con i cittadini e gli operatori lo trova sempre, settimana dopo settimana: è da questi dialoghi che nascono le nostre idee e le nostre battaglie, anche e soprattutto su una materia come quella della Sanità, che sarebbe ore di togliere dalle rapaci mani di chi la usa solamente per fare propaganda e farla tornare al centro di un disegno complessivo di città e territorio, come i verbanesi meritano.

Giacomo Molinari
Segretario Circolo PD Verbania

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Cirio: l’ospedale di Verbania dimenticato. Nei due ospedali la situazione dei servizi sanitari rimane molto critica.

Cirio: l’ospedale di Verbania dimenticato. Nei due ospedali la situazione dei servizi sanitari rimane molto critica. Noi in piazza per la petizione contro le liste d’attesa infinite per esami e visite. Tutti possono firmare sul sito www.stoplisteattesa.it

La notizia della visita del Presidente del Piemonte Cirio all’ospedale di Domodossola evidenzia due aspetti significativi.
In primo luogo, si tratta di un ritorno dopo molti anni, e ci dice che le promesse non mantenute dalla sua amministrazione regionale riguardo al nuovo ospedale di Domodossola lo hanno tenuto lontano.
In secondo luogo, solleva interrogativi sul motivo per cui non si è recato all’Ospedale di Verbania, dove, come a Domodossola, la situazione dei servizi sanitari offerti rimane critica. Nonostante le dichiarazioni pubbliche della Regione Piemonte, promosse dalla Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia, il futuro degli ospedali nel VCO rimane infatti avvolto nel mistero molti mesi dopo.
Per evidenziare questa problematica, ci troveremo in piazza domani, raccogliendo firme per la petizione “Stop liste d’attesa”, poiché negli ultimi anni prenotare visite ed esami è diventato un’ardua impresa. Tutti possono firmare sul sito https://www.stoplisteattesa.it/
Va ricordato che se fosse stato avviato l’appalto per il nuovo ospedale quattro anni fa, oggi sarebbe già in fase avanzata di costruzione, un progetto supportato dalla maggioranza dei sindaci, medici e operatori sanitari. Al contrario, ci troviamo solo con vaghe promesse di ristrutturazione e nessuna azione concreta. Tra 8-10 anni, con un po’ di fortuna, potremmo ancora avere cantieri nei due ospedali attuali.
È cruciale sapere da quale ospedale inizieranno i lavori, quali servizi e reparti saranno disponibili (o se continueremo ad avere due ospedali parziali come ora), e se avremo sufficiente personale per entrambe le strutture, considerando il frequente ricorso ai gettonisti. La verità è che servono fatti, non un progetto vago per migliorare i muri degli attuali ospedali senza garanzie su reparti e servizi, e nemmeno riguardo al mantenimento del DEA e all’inizio effettivo dei lavori.

Entro la fine della legislatura non vedremo risultati tangibili, ma solo una prolungata campagna propagandistica. Cinque anni di governo regionale di Cirio e della destra non hanno portato a fatti concreti. Questo accade mentre la ricerca di un medico di famiglia diventa sempre più ardua, la cura nel settore pubblico è in declino a favore di quello privato, e prenotare una visita diventa un’impresa sempre più complessa.

Giacomo Molinari
Segretario circolo Verbania

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Liste d’attesa infinite. Firma la petizione PD on line

Stai cercando i regali per #Natale, ma non riesci a venirne a capo? Fermati un momento e fai un regalo a chi come te cerca di prenotare una visita o un esame e non riesce a farlo o è costretto a ricorrere al privato.

Firma la nostra petizione su www.stoplisteattesa.it


Abbiamo deciso di dare voce a tutte e tutti coloro che non vengono ascoltati dal governo e dalla Giunta regionale, raccogliendo le loro storie. La sanità pubblica è un regalo che vale la pena mettere sotto l’albero, specialmente per chi ne ha più bisogno.
Bastano due minuti per firmare e rivendicare il diritto alla salute universale.
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